Google Hotel Finder: presto tra i risultati di ricerca in tutto il mondo
7 Dicembre 2012Dopo il lancio roboante dell’anno passato, si erano un po’ perse le tracce dell’Hotel Finder di Google, probabilmente perché ancora in fase di sperimentazione. Pochi giorni fa però è stata diffusa la notizia che il tanto temuto meta-motore di ricerca hotel di Google sta facendo la sua comparsa per la prima volta tra i risultati di ricerca organici di alcuni Paesi.
Considerato da molti operatori del settore invadente e preoccupante, il box di Big G ovviamente occupa un posto rilevante tra le SERP. Ma che cosa comporterà questo per gli hotel?
Secondo le dichiarazioni ufficiali l’Hotel Finder è ora attivo a livello globale, comprensivo delle varie monete locali e disponibile in più lingue.
Per ogni Paese, l’Hotel Finder è disponibile aggiungendo “/hotels” al dominio di Google. Se provate a digitare www.google.it/hotels potrete visionare il motore in lingua italiana.
Intanto sono state aggiunte alcune nuove funzioni, come la tab “Rooms” (Camere) dove sono descritte le varie tipologie di camere per albergo.
Permangono i Promoted Hotels, quindi gli hotel che hanno pagato l’inserzione a pagamento indicata in giallo, e il pulsante Book che, sempre in base a un’offerta PPC, sponsorizza un’OTA con il relativo prezzo.
Resta però anche il link al sito ufficiale dell’hotel, spostato più in alto e quindi più evidente.
Per il resto l’impressione è che anche le pagine dell’Hotel Finder ricordino Google Plus: per ogni hotel è stato aggiunto il voto di Zagat con la relativa pagina delle recensioni, proprio come sul social network di Google.
Di seguito un’immagine della prima schermata per ogni hotel:
Come potete veder sull’immagine seguente, cliccando sulla Tab “Camere” potrete visionare quali tipologie di camere sono disponibili per la data selezionata con i relativi prezzi accanto. Si può scegliere col menù a tendina di vedere i prezzi delle varie OTA disponibili e si viene reinidirizzati direttamente al portale scelto. Qui è chiaro che i portali hanno assunto una preminenza assoluta rispetto al sito ufficiale dell’hotel che non è disponibile tra le scelte. Nel caso sopra indicato invece, è presente solo il sito ufficiale della struttura.
È evidente che Google sta cercando di dimostrare la propria trasparenza evidenziando il costo al lordo di tasse e fees, diversamente da quello che solitamente accade negli Stati Uniti, dove la maggior parte delle camere di albergo vengono mostrate al netto delle tasse.
Al di là dei cambiamenti on-site, la novità più interessante riguarda il fatto che per la prima volta in assoluto Google ha mostrato come l’Hotel Finder sarà integrato nei risultati organici dei motori di ricerca.
US, UK, Nuova Zelanda e India, sono i soli Paesi ad aver ricevuto per adesso l’integrazione dello strumento tra i risultati di Google.
In questo screenshot ripreso da Google.com, vediamo come l’Hotel Finder andrà a dominare le SERP con un box in cui sarà possibile inserire fin da subito le date e vedere la tariffa base disponibile per ogni categoria di hotel:
In questo modo il box non ruberà spazio agli inserzionisti di AdWords, ma come avevamo già ipotizzato in passato, spingerà purtroppo sempre più in basso i risultati organici, che già oggi stanno andando a scomparire dalla prima pagina, surclassati da annunci PPC e Mappe.
Resta ancora da vedere quando Google renderà disponibile una maggiore scelta di hotel e come questi potranno incentivare i clienti alla prenotazione diretta tramite questo strumento.
Fonte: HotelMarketing.com
Commento da dott_stefano_tiribocchi — 8 Dicembre 2012, alle ore 11:07
BIG G vende pubblicità, questo è il suo CORE business, quindi non vuole vendere turismo ma ADVERTISING, tutti i maggiori portali di prenotazioni o OTA stanno cercando di fidelizzare al massimo i clienti per fargli bypassare il motore di ricerca e farli partire dal loro sito, quindi google sta cercando di reintermediare la ricerca mettendo al centro del ponte il suo annuncio PPC.
S.
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Commento da Arghella — 10 Dicembre 2012, alle ore 10:00
In effetti Google ormai è marketing spietato oriented. grave è che va ad sminuire sempre di più le differenze che ci sono tra una struttura ed un’altra. Il focus in questo modo diventa solo il prezzo.
elemento di scelta già abbastanza importante di per se, che se esasperato rovina l’intero mercato.
Terribile anche il fatto che il sito web ufficiale dell’hotel sia poco promosso e messo sempre meno in evidenza delle OTA.
io reputo un hotel che ha un sito curato, usabile e orientato a obiettivi chiari elementi di serietà che credo si rispecchino anche nella gestione della struttura.
non si può ridurre tutto ad un portale… così tutto diventa solo numeri… niente emozione e soprattutto niente coinvolgimento.
Arghella
Commento da marghe — 13 Dicembre 2012, alle ore 09:41
Ciao Arghella… purtroppo le OTA rimangono i maggiori investitori nella pubblicità di Google, quindi era assolutamente prevedibile che l’hotel fosse messo in disparte…e meno male che almeno resta il link diretto 🙂
Commento da 360Places.it — 13 Dicembre 2012, alle ore 09:22
Cliccando su “Località” è visibile il tour virtuale di Google Business Photos della struttura. Basta inserire ancora il booking, ben venga la concorrenza!!
Commento da Arghella — 17 Dicembre 2012, alle ore 10:47
Ciao Marghe, in effetti è assodato che le OTA siano tra i maggiori investitori di pubblicità di Google, ma si deve sempre sottolineare che in realtà non sono loro ad erogare il servizio per una vacanza.
Se consideriamo la struttura solo come l’ultimo anello della catena, allora possiamo anche accettare che rimanga solo un link diretto e neanche troppo visibile. Ritengo che la scelta decisionale del cliente, soprattutto per una categoria medio alta, sia condizionata da caratteristiche fortemente legate alla struttura ricettiva e alla capacità degli albergatori di erogare un servizio adeguato.
Ridurre tutto solo al prezzo lo ritengo rischioso. In questo modo, molti clienti resteranno delusi e soprattutto non avranno modo di conoscere nel modo adeguato cosa stanno acquistando.
siamo sicuri che basti il prezzo per posizionare un Hotel e il suo servizio?
alcuni clienti che seguo potrebbero dimostrare l’esatto contrario 🙂
Pingback da Google Hotel Finder stravolge il processo di disintermediazione? » Kleis Communication Technologies — 15 Marzo 2013, alle ore 17:04
[…] Quanto meno infatti è andato ad impattare pesantemente sui risultati di ricerca, adombrando sia il PPC che i risultati organici e le mappe.(vedi: Google Hotel Finder: tra poco tra i risultati di ricerca d tutto il mondo). […]