Dalla prima ricerca su Google alla prenotazione – qual è il percorso dei viaggiatori?
18 Gennaio 2008Google UK e ComScore hanno unito le forze per condurre negli scorsi mesi un’approfondita indagine sul rapporto fra viaggiatori on-line e motori di ricerca. Il risultato? I viaggiatori usano i motori di ricerca per pianificare ed acquistare viaggi in modo molto più sofisticato rispetto al passato.
Nel primo trimestre del 2007, 20 milioni di persone nel Regno Unito hanno utilizzato motori di ricerca per trovare informazioni di viaggio. Fra la prima ricerca e la prenotazione possono però passare diverse settimane…
In media i consumatori impiegano quasi un mese dalla prima ricerca alla prenotazione
In media, i consumatori di viaggi fanno 12 ricerche sui motori, visitano 22 siti web ed impiegano 29 giorni dalla prima ricerca alla prenotazione. Il 45% delle transazioni si verifica infatti 4 o più settimane dopo la prima ricerca.
I viaggiatori visitano il sito dove poi prenotano più di una volta
La maggior parte dei viaggiatori on-line visita il sito dove in seguito acquisterà il viaggio più di una volta, con una media di 2.5 visite. Per i tour operator la media è più elevata, ed arriva al 3.9. Solo il 10% delle transazioni avviene la prima volta che l’utente visita il sito.
La costante crescita della competizione (e quindi dell'offerta) nel settore turistico on-line incoraggia i viaggiatori ad allungare i tempi della pianificazione della vacanza. Una tendenza che a sua volta rende sempre più difficile convincere i visitatori del nostro sito a premere “Book Now” senza continuare a cercare possibili alternative.
I termini di ricerca generici svolgono un ruolo significativo nel percorso di acquisto dei consumatori
Il 54% dei viaggiatori comincia la ricerca sui motori con keyword generiche legati alla destinazione (es: "Italy travel", "Rome hotel"), ed il 10% non usa mai, fra la ricerca e l'acquisto, keyword che contengano il brand dell’hotel (es: "Hotel Nerone Rome").
Nel 29% dei casi il viaggiatore inizia la pianificazione con una ricerca generica (es: "Rome Hotel") e conclude con una ricerca che continene il Brand name (es: "Hotel Nerone Rome").
Robin Frewer, che si occupa del settore viaggi per Google U. K., ha dichiarato:
Questa indagine dimostra che i viaggiatori stanno diventando più incostanti e meno fedeli ad un Brand, e spendono sempre più tempo a pianificare il viaggio desiderato, considerando offerte da molti Brand concorrenti. Il fatto che tanti utenti usino termini di ricerca generici offre ampie possibilità di attrarre nuovi clienti nella fase di pianificazione iniziale del viaggio.
Fonti:
Hotel Marketing
Commento da marco — 18 Gennaio 2008, alle ore 18:45
La prima cosa che mi è venuta in mente, incrociando questo ottimo post e la strategia web per le strutture ricettive, è che il sito della struttura dovrebbe:
– comprendere tutti i servizi che la struttura ed il territorio limotrofo sono in grado di offrire, cogliendo l’occasione per aumentare il numero di servizi che la struttura stessa già fornisce;
– legarsi maggiormente al territorio in cui la struttura è presente, elogiando lo stesso quasi a discapito della struttura stessa, per far capire all’utente che la zona individuata è ricca di risorse e lo mette in condizione di soddisfare molti dei suoi bisogni.
Credo che, offrendo servizi ed informazioni del genere, la struttura stessa possa godere del feedback positivo dell’utente in merito alla sua esperienza di navigazione, che non deve mai limitarsi alla componente grafica/usabilità ma deve sposare quella informativa dei contenuti testuali.
Gran bel post!
Ciao
Commento da sfarinel — 27 Gennaio 2008, alle ore 17:05
Ciao Marco,
concordo pienamente con te che i contenuti del sito siano determinanti e la valorizzazione del territorio sia un’ottima stategia (visto che il cliente va in hotel per visitare il luogo e non per dormire in albergo).
dai un’cchiata anche a questo articolo
“Aggiornare i contenuti per mantenere efficace il sito dell’hotel”