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MMMembro
Qualificato oppure no? Che ne pensate? In generale è brutto pensare che dalla mattina fino ad una certa ora del pomeriggio ci sia professionalità e dopo….? Non si sà!!!
Per quanto mi riguarda farei lavorare in albergo solo persone qualificate che provengono da Istituti alberghieri con nozioni poi da affinare con la pratica…purtroppo non è cosi’ e lo standard qualitativo degli hotels scendono e di molto grazie ad assunzioni della prima persona che accetta di lavorare in determinate condizioni (turni, paga, etc)
Paolo63MembroCiao MM…purtroppo la figura del portiere di notte in Italia è sempre stata vista come figura marginale e di serie B…senza pensare che a questa figura viene data in mano la struttura nelle ore notturne, quindi in assenza di altro personale che può intervenire per risolvere problematiche di varia importanza.
La notte può accadere di tutto e molte volte si trovano in servizio non “Concierge de Nuit”, ma guardiani che non parlano le lingue o se le parlano le parlano male e che il loro unico auspicio è che la notte sia tranquilla con poco lavoro e qualche ora per schiacciare un pisolino…
All’estero la cosa è diversa , talvolta il personale di notte è composto da più persone al Front Desk e il cliente, se necessita di aiuto, trova la stessa professionalità delle ore diurne…che ti devo dire..That’s Italy…
8 Novembre 2008 alle 17:44 in risposta a: Come scegliere il software di Booking online migliore per l’hotel – #1 – Assistenza dedicata ed espe #16966Duccio InnocentiBloccatoSatu, hai sicuramente messo a fuoco i tre punti principali da valutare molto bene prima di dotarsi di un nuovo booking engine:
Contratto: leggere attentamente tutte le condizioni e verificare che non ci siano vincoli o penali qualora lo si voglia sostituire con un altro più attuale e performante.
Costo fisso o percentuale: valutare bene quale modalità conviene al vostro Hotel anche se debbo dire che se risultasse “conveniente” la percentuale/commissioni probailmente qualcosa non sta funzionando: il sito web.
Affidabilità: spesso sottovalutato, questo aspetto è di fondamentale importanza. Dietro un booking engine è indispensabile che ci sia un infrastruttura tecnologica solida che garantisca i più alti livelli di affidabilità in quanto ogni interruzione del servizio può equivalere a danni (mancate vendite) superiori al costo annuale del software stesso.
9 Novembre 2008 alle 16:59 in risposta a: TripAdvisor, Booking, Expedia – le responsabilità legali della diffamazione online #16967kinoMembroBhè che dire non posso non essere d’accordo almeno in parte!
Che internet abbia rivoluzionato il mondo dei viaggi e del turismo è indiscutibile! Il fatto è sull’affidabilità di tali siti! Io ho più di un dubbio e potrei portare mille esempi tutti validi ma tutti teorici! Personalmente io non li ho mai considerati come affidabili! Io voglio lasciarvi con una domanda…
Considerando tutto scegliereste voi un hotel solamente in base ai giudizi lasciati su tali siti (fossero tutti positivi o tutti negativi o come vi pare)?
Motivare la risposta!
kinoMembroHe he!!! Vero. Magari si sfoglia le liste per i disabili per risparmiare…
evpandolfiMembroInnanzitutto credo sia necessario decidere se per il proprio hotel serva più un portiere notturno oppure un night auditor. Anche se in Italia di solito le due figure vengono assimilate la differenza è sostanziale dato che il portiere di notte è forse più una figura di controllo degli spazi alberghieri, di sicurity e che “deve esserci” per eventuali necessità improvvise di clienti, walk-in o late check-in. Il night auditor è invece più di controllo dei sistemi operativi, di contabilità e dell’operatività del giorno seguente. In entrambi i casi sicuramente è una figura importante perchè, di fatto, fa le veci di direttore durante le ore notturne.
Personalmente preferisco la figura del night auditor che mi consente di non avere problematiche al front office durante i check-out e i check-in del giorno seguente ed aiutandomi con le statistiche e la strategia tariffaria.
10 Novembre 2008 alle 12:42 in risposta a: Come scegliere il software di Booking online migliore per l’hotel – #1 – Assistenza dedicata ed espe #16970satuMembro[debbo dire che se risultasse “conveniente” la percentuale/commissioni probailmente qualcosa non sta funzionando: il sito web.]
si sono pienamente d’ accordo, facevo assolutamente un discorso di massima in una situazione “normale” un pagamento flat è senz’ altro la condizione ideale!
10 Novembre 2008 alle 12:42 in risposta a: TripAdvisor, Booking, Expedia – le responsabilità legali della diffamazione online #16971evpandolfiMembroSì, e già lo faccio. I motivi sono semplici: i consigli non sono effettuati da operatori del settore (AdV o TO) che potrebbero avere interesse a dirmi falsità pur di farmi comprare un “pacchetto” o un soggiorno in un hotel. Poi perchè, anche ascoltando i miei amici personali, di cui sicuramente mi fido di più, loro avranno sicuramente una visuale più ristretta (perchè, per esempio, se sono stati a firenze, avranno visto uno ed un solo hotel e magari potranno consigliarmi solo quello, ma su un portale internet posso mettere a confronto diversi hotel sia a livello qualitativo che economico) rispetto a quella degli utenti di un portale. Poi è ovvio che nella fase di scelta si valutano anche una serie di altri fattori oltre il rapporto qualità/prezzo dei servizi. Comunque io, già oggi, prenoto solo ed esclusivamente sui portali.
10 Novembre 2008 alle 12:45 in risposta a: Expedia & Web Analytics – interessanti scoperte sui percorsi d’acquisto dei viaggiatori #16972satuMembroA mio modesto avviso, una delle più importanti caratteristiche che ha reso internet uno strumento valido è l’ immediatezza, se per effettuare una scelta di un hotel il procedimento inizia a diventare lungo, tedioso ecc. allora non funziona così bene. In ogni caso non mi sembra una grandissima scoperta però è sempre bene tenerlo ben in mente !
evpandolfiMembroSicuramente può essere utile con una corretta valutazione dei costi/benefici. Sicuramente, oggi soprattutto, la sicurezza in generale, e negli hotel in particolare, ha un valore importantissimo, non tanto la reale sicurezza quanto quella percepita dal cliente ed è quindi importante far “vedere” al cliente la sicurezza dell’hotel. Giusto per portarvi degli esempi, oggi moltissimi hotel fanno installare delle telecamere nelle zone comuni, avvisando tutti, con dei cartelli, della loro presenza oppure altri hotel installano degli spioncini nelle porte in modo che il cliente possa vedere chi ha bussato alla loro camera, oppure dei blocchi nelle porte come quelli di casa (intendo quelli che consentono di aprire la porta solo di qualche centimetro e poi la bloccano evitando intrusioni). Sicuramente la cassaforte alla base degli ombrelloni inb piscina fa percepire al cliente una maggiore sicurezza anche se non mi sempra una grosissima novità dato che su alcune spiagge di Riccione (quelle più attente ai trend di mercato) questi dispositivi hanno già fatto la loro comparsa da diversi anni.
10 Novembre 2008 alle 12:52 in risposta a: Expedia & Web Analytics – interessanti scoperte sui percorsi d’acquisto dei viaggiatori #16974evpandolfiMembroCompletamente d’accordo con te, satu! Su tutta la linea! Questo ci fa comprendere inoltre quanto sarà importante, nel futuro, ma già oggi, non solo essere nei portali, non solo essere in prima pagina ma essere tra i primi 5 risultati!
satuMembroVitti79,
intanto grazie per la informazione, ma chi fornisce questo software? Bisogna fare della formazione per l’ utilizzo?
… Se potessi avere qualche informazione in più … Grazie 🙂
10 Novembre 2008 alle 18:45 in risposta a: TripAdvisor, Booking, Expedia – le responsabilità legali della diffamazione online #16976MDPMembroCiao a tutti, e subito un quesito: vi capita di dare più o meno peso a qualche commento in base alla nazionalità del cliente?
Ho sentito alcuni colleghi che ragionano così in base alle note particolari esigenze che spesso variano da cultura a cultura (ad esempio la vasca per il giapponese, l’aria condizionata per l’americano, ecc. ecc.) e la cui mancanza può compromettere il gradimento di un soggiorno senza essere un problema “oggettivo”…
Grazie,
10 Novembre 2008 alle 19:10 in risposta a: QNT Insider Report – Il “metodo Cornell” per affrontare la crisi senza dover abbassare le tariffe #16977simoneMembroleggo articolo e dicono: per uscirere da questo momento difficile bisognerà lavorare di più e sopratutto meglio? io mi chiedo e coloro che lavoravano gia bene e tanto, cosa devono fare? tante volte ci penso e dico, cosa dobbiamo inventarci ancora per dare quel qualcosa in più? ogni cosa che vorresti dare in più ha un costo, per recuperare quel costo devi aumentare, aumentare troppo oggi giorno fa paura? ditemi voi
11 Novembre 2008 alle 09:56 in risposta a: QNT Insider Report – Il “metodo Cornell” per affrontare la crisi senza dover abbassare le tariffe #16978alessioPartecipanteBuongiorno Simone, capisco sicuramente la paura, ma vorrei fare 2 tipi di considerazione:rnrn1) Non sempre lavorare meglio significa avere più costi. Prendiamo ad esempio l’applicazione di strategie di Revenue Management, non è detto che si debba prendere una persona in più; possiamo semplicemente affidare la gestione delle tariffe e delle prenotazioni telefoniche ad un elemento del personale già esistente, dandogli i giusti strumenti e motivazioni.rnrn2) Il problema non è tanto di costi quanto di ritorno di investimento. Se il sito dell’hotel ha un tasso di conversione dell’1%, e dopo averlo riprogettato del 3%, i costi sono un problema solo momentaneo. rnrnIl problema è saper riconoscere quali investimenti portino un maggior ritorno diretto al singolo hotel.
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