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CamilaMembro
Secondo me bisogna individuare nello staff la persona più propensa e volenterosa a diventare un “bravo venditore” e occuparsi anche dello storico delle prenotazioni degli anni precedenti. Attraverso lo storico lo staff deve avere una tabella con prezzo massimo e minimo indicativo a cui vendere le camere nelle varie giornate.
E’ preferibile che sia quasi sempre la stessa persona a rispondere al telefono e accogliere i clienti walk-in. Se gli facciamo capire la responsabilità che ha, sarà più motivato e più efficiente nel motivare anche gli altri membri dello staff…
satuMembrosi beh tabelle min / max e qualche piccolo incentivo sulla vendita “last minute” e walk-in
MMMembroMa se ogni portale chiede una percentuale diversa…come posso mantenere lo stesso prezzo su ognuno di essi?
Addirittura si rischia l'”espulsione” dal portale!!!
Mi chiedo: “E’ possibile mantenere la parity rate sempre e ovunque?”
vitti79MembroCara/o MM,
certo che è possibile.
Ovviamente devi considerare che a percentuale diversa corrisponde ADR diversa. Ad esempio con Expedia la ADR si abbassa notevolmente dato il mark up elevato.
Usi qualche software di rate allocation (es: ratetiger, leoportal manager)?
Con quelli è tutto molto più semplice.
A presto.
vitti79MembroA mio avviso le griglie tariffarie basate sull’occupazione e sull’ADR richiesto sono perfette.
Essenziali briefing mattutino e pomeridiano al personale da parte del front office manager.
Comunque chi non ha attidtudine alla vendita non può lavorare al front office.
vitti79MembroPer questioni di trasparenza nella politica tariffaria, ritengo che non debbano mai essere visualizzate due tariffe uguali per tipologie di camere diverse (anche se la ROH è una camera “virtuale”).
essendo solitamente utilizzata nei periodi di bassa occupazione, la ROH dovrebbe avere un prezzo di richiamo ma non così basso da compromettere l’immagine della struttura sul mercato.
In particolar modo la ROH non dovrebbe mai avere una tariffa superiore a quella della camera più economica. Chi sarebbe disposto a pagare un prezzo più alto senza sapere che tipologia di camera gli verrà assegnata?
SerenaMembrosalve, domanda su parity rate: chi di voi mi suggerisce un buon prodotto di rate distribution? anche via mail : esse_f@libero.it per evitare che si pensi a fare pubblicità.
ne ho usato un paio ma non sono contenta.
grazie
joyMembrobuongiorno a tutti, la mia domanda é “come posso vendere attraverso il booking online del mio sito ad una tariffa leggermente inferiore senza “offendere” i vari booking o expedia?”
vitti79MembroCiao Joy,
puoi utilizzare tariffe con restrizioni (min stay, advanced booking, non refundable) che i portali non hanno o semplicemente assumerti il rischio abbassando la BAR solo sul sito corporate. Se scegli la seconda opzione l’importante è tenere sempre in parity tutti gli IDS perchè di solito fanno rate shopping tra di loro.
a presto
joyMembrosolitamente come gestite questa problematica? avete altri suggerimenti?
evpandolfiMembroin realtà dato che la parity rate va mantenuta anche sul sito stesso dell’hotel l’unica soluzione è quella di vendere un prodotto diverso da quello venduto sugli IDS. Le uniche soluzioni in questo caso sono quelle di cui parla vitti79 (quindi camere con restrizioni e obblighi diversi, sia per l’hotel che per il cliente) oppure fare dei pacchetti. E qui devi vedere tu in base alle offerte e alle possibilità del tuo hotel cosa poter fare. E’ assolutamente sconsigliata, ovviamente, la strategia di mettere comunque tariffe più basse degli IDS “sperando che non se ne accorgano” perchè gli IDS hanno del personale pagato apposta che fa questo lavoro e senza ombra di dubbio verreste “beccati”. Quindi il gioco non vale la candela. Tieni anche conto che ad oggi tutte le statistiche dicono che i turisti in generale stanno spostando la propria preferenza di prenotazione dal sito generalista degli IDS a quello più specifico del singolo hotel utilizzando gli IDS solo come metodo per paragonare per le tariffe. Fossi in te concentrerei l’attenzione sul rendere il sito dell’hotel semplice, bello e facile da navigare (nel caso tu non l’abbia già) rivolgendomi ad una società specializzata che forse costerà un po’ di più ma il risultato sarà sicuramente migliore. Senza contare poi che la società specializzata può anche farti una tracciabilità completa delle eventuali campagne Pay Per Click con cui potrai misurare esattamente il rendimento della tua campagna promozionale. Ah, quasi dimenticavo: ovviamente più di tutti devi concentrarti sull’usabilità del booking engine!
joyMembroti chiedo scusa ma cosa intendi con l’ultima frase? L’usabilità del booking engine?
MassimilianoMembroMi permetto di credere che intenda “quanto è facile utilizzare il booking engine” (PS: si vede che leggo Booking Blog!)
Io, ad esempio, quando sul sito ufficiale dell’hotel trovo un booking poco comprensibile o complicato (o, ancora peggio, un semplice form via e-mail), prenoto mio malgrado tramite gli intermediari. E mi dispiace, perché capisco queste problematiche alberghiere, ma a volte vedo poca intenzione da parte dell’hotel stesso di incentivare le prenotazioni online facendo tutto il possibile…ma quanti “contatti via e-mail” si trovano ancora sui siti italiani?
vitti79MembroDirei che, proprio perchè gli utenti utilizzano gli IDS come dei search engine, quando atterrano sul sito corporate devono travare le migliori proposte. Quindi io sono favorevole alla tariffa leggermente più bassa sul sito dell’hotel.
Joy, vorrei darti il nome di un booking engine ben strutturato ma non so se qui si può fare pubblicità…
evpandolfiMembroJoy, quello che intendevo è esattamente come ha detto massimiliano: l’usabilità del booking engine è proprio la facilità con cui dalla prima fase della prenotazione (la richiesta delle date, di solito) si arriva all’ultima (conferma definitiva della prenotazione). Al di là dei form per le e-mail che effettivamente sono ormai abbastanza absoleti e di poca utilità, spesso si incontrano, ad esempio, booking engines in un’unica lingua (e quindi chi parla un’altra lingua si trova in difficoltà) oppure con troppe domande (ne addirittura visti alcuni che richiedono la data di nascita!) oppure, ancora peggio, che non hanno nessun logo di garanzia per le carte di credito (ad esempio verisign). Impariamo dai portali che sono sicuramente più esperti: data d’arrivo, data di partenza, tipo di camera, n° di persone, nome e carta di credito. E, se il cliente lo vuole indicare, orario d’arrivo in hotel. Il minimo necessario per la prenotazione.
Per vitti79: se applicare una tariffa inferiore sul proprio sito rispetto agli IDS è una scelta aziendale ben precisa e l’importante, per ogni azienda, è conoscere i rischi e decidere se si vuole rischiare di correrli. Io personalmente preferisco non farlo.
Un’ ultima cosa: non facciamo l’errore di pensare che i clienti decidano in che hotel soggiornare solo in base al prezzo. Spesso la costruzione di un buon pacchetto, elaborata in base alle esigenze di un target ben definito di clienti (non delle preferenze del direttore) consente non solo di dirottare un maggior volume di prenotazioni sul proprio booking engine (risparmiando quindi in commissioni) ma anche di vendere a prezzi maggiori e stimolare la domanda, aumentando sia il ricavo medio che il tasso di occupazione, migliorando sensibilmente la revpar.
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