maurizioB

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  • in risposta a: Abbassare i prezzi oppure no? Il dilemma di ogni albergatore #17143
    sfarinel
    Amministratore del forum

    Salve Stefano,

    il titolo dell’articolo vuol essere una provocazione (anche se poi, cosi’ come è, è la frase che passa sempre troppo spesso nella mente degli albergatori).

    Booking Blog è da tempo impegnato in una “missione” formativa sulle strategie di pricing e Revenue management corrette da adottare per valorizzare al meglio la rendita degli hotel (oggi importante più che mai in questi momenti di crisi).

    Vedi:

    Revenue Management: 4 mosse per fronteggiare la crisi

    Il tuo commento, lucido e schietto, non può che trovarmi d’accordo.

    in risposta a: Avviarsi alla professione di Revenue manager-consigli? #17140
    sfarinel
    Amministratore del forum

    Salve Niccolò,

    Il libro di Franco grasso lo puoi acquistare direttamente online sul sito della HOEPLI,

    l’indirizzo è: Il Revenue Management alberghiero – Franco Grasso – Ed Hoepli

    Per quanto riguarda i corsi di formazione posso dirti che, se fatti bene, sono veramente utili. Anche noi di Booking Blog – QNT Hospitality abbiamo in programma diverse giornate formative sulla materia proprio a Firenze, appena avremo le date certe informeremo tutti i lettori.

    Su questo sito trovi molti articoli sul revenue management e sulle strategie di pricing.

    Se ancora non lo hai fatto ti consiglio di leggerne alcuni:

    Continua a seguirci su Booking Blog e su questo Forum, troverai presto tante novità.

    Spero di esserti stato un po’ di auto.

    Ciao,

    Sergio

    filippo
    Membro

    Vorrei fare un quesito a tutti:

    TripAdvisor & Co. (Expedia, Venere, Worldby, ecc…) di cosa vivono? Pubblicità, prenotazioni di strutture ricettive?

    Premetto che non lavoro con Expedia & Co. e mi sono iscritto a Tripadvisor di mia spontanea volontà. Quindi suppongo che potrei anche cancellarmi.

    E se tutte le strutture ricettive si cancellassero da Tripadvisor e lo diffidassero a pubblicare commenti sulla propria struttura (rinunciando di fatto anche ai commenti positivi ovviamente), a cosa servirebbe più Tripadvisor?

    Quindi o Tripadvisor, si mette in testa di certificare la provenienza dei commenti, ed ove negativi di controllare effettivamente se esiste il dolo o se è un’invenzione di un cliente, oppure crolla il suo sistema.

    Perchè una recensione negativa non viene filtrata e pubblicata nel giro di pochi minuti, mentre una risposta dello staff viene invece filtrata e se ritenuta “scomoda” non la pubblicano e si nascondono non rispondendo a domande ed email?

    Allora se tutti ci cancellassimo da Tripadvisor cosa succederebbe?

    Se tripadvisor pilotasse realmente le strutture ci metterebbe un attimo a mettere nei primi dieci risultati gli hotel con maggiore markup iscritti in expedia, giusto?

    Bè non lo fa.

    I portali che presuppongono il soggiorno reale dell’ospite cosa crede che quelli abbiamo giudizi tutti veri? Se l’albergatore è malintenzionato ci mette poco a prenotare per la sorella la nonna e la zia, e magari pure il fratello, si paga la commissione da solo, e si spara qualche bel 10 su venere o booking.

    Tripadvisor è 2.0 a tutti gli effetti, “Si tende ad indicare come Web 2.0 l’insieme di tutte quelle applicazioni online che permettono uno spiccato livello di interazione sito-utente” e le dico che ho ricevuto commenti ed io ho risposto a tali commenti, me li hanno pubblicati e quindi questa è interazione.

    Hai idea di cosa succederebbe se la piattaforma fosse aperta? chiuda gli occhi e provi a immaginare se tutti potessero scrivere tutto, senza moderatori o filtri.

    Tripadvisor non è gratuito perchè sappiamo bene che prende soldi dalla pubblicità di google e dagli intermediari che fanno transitare tramite lui prenotazioni, e in virtù di questo Le vorrei far capire che è nel totale interesse di tripadvisor avere tante recensioni e vere, se ci butta un occhio sta facendo anche un concorso dove scrivendo una recensione si può vincere un ipdod, quindi LE ripeto tripadvisor GUADAGNA molto di più facendo crescere la qualità di tutti gli hotel perchè è nel suo totale interesse che la gente PRENOTI. Inoltre Il TRIP guadagna sugli utenti che RIVISITANO il sito prima di comprare, è la prova del nove di una struttura, quindi per Lui è importante che nel momento della visita l’utente sia tranquillizato da commenti buoni e che proceda all’acquisto sulla sua piattaforma (collegata ai vari intermediari), e che l’utente CREDA in tripadvisor, così come google deve essere vero nelle sue classifiche di posizionamenti organici, altrimenti se perdono la faccia perdono l’audience. In merito al manifesto cluetrain la discussione è ben più lunga e articolata e non mi sembra corretto annoiare i nostro lettori, merita una trattazione a parte.

    in risposta a: Avviarsi alla professione di Revenue manager-consigli? #17148

    mi sapreste dire qualche buon libro da leggere sul revenue management (oltre a quello di Franco Grasso, che ho gia letto e ho trovato molto interessante)? Inclusi libri in lingua inglese. Grazie

    in risposta a: Revenue Management: 4 mosse per fronteggiare la crisi #17149
    Playrevenue
    Membro

    Condivido pienamente la teoria/equazione del Dott Tribocchi…aggiungerei, in merito all’analisi dei prezzi dei competitor, il monitoraggio, di tanto in tanto (in particolare in bassa occupazione) dei costi delle compagnie aeree. Logicamente mi riferisco a segmenti di mercato internazionale che, prima del costo di un soggiorno, verificano i prezzi di un volo, il cui valore influisce in modo determinante sul budget, di conseguenza la scelta della destinazione, di conseguenza la scelta dell’Hotel!

    Un altro aspetto che spesso torna utile e molto importante è il valore della moneta al cambio che, ultimamente, subisce frequenti variazioni con alti e bassi notevoli.

    Resto comunque dell’idea che con esperienza, pratica, errori e successi, col tempo si affina la ricerca del prezzo ottimale…leggere informazioni sui giornali sull’andamento della borsa, il costo del petrolio, anch’essi sono fattori che aiutano a comprendere meglio certe situazione, faclitando un Revenue Manager a prendere decisioni sulle strategie da attuare.

    Buon lavoro a tutti,

    Enzo Aita

    claudio
    Membro

    Strumenti come Trip adviser sono utili in particolare in mercati come quello nostro dove l’offerta turistica in termini qualitativi è ben al di sotto del dichiarato.

    il fatto come dice lei che sia blindato è in un cero senso rischioso perchè essendo uno specchio di visibilità mondiale si è soggetti ad azioni che possono essere veramente dannose per l’immagine di una struttura alberghiera. Come tutte le cose quando diviene monopolista crea secondo il mio parere giuste perplessità.

    Lo stesso vale per google.

    sfarinel
    Amministratore del forum

    Sono anni che si dice che le tecnologie mobile esploderanno in campo turistico. Vuoi vedere che il 2009 è l’anno buono?

    in risposta a: TripAdvisor e i Social Network turistici #14862
    sfarinel
    Amministratore del forum

     “Get the truth, then go… “ (Trova la verità e poi vai) così promette Tripadvisor, la community di viaggio più influente e con il più alto tasso di crescita al mondo. Ma è veramente così? Possiamo davvero considerare le recensioni degli utenti come “Verità”?

    Martin Kelly, in un articolo pubblicato su Travel Trends, fa delle considerazioni interessanti sulla “qualità” delle recensioni presenti su Tripadvisor offrendo diversi spunti di riflessione.

    TRIPADVISOR è un portale TRAPPOLA! A supporto di questa tesi prenderò spunto da ciò che ha scritto il Sig. Filippo ed il Sig Claudio e poi…poi giungo anche da lei Dott. Tiribocchi, “piccolo Expediante” 🙂 …ma poi ce lo dice quale ruolo copre in questo portale o in expedia?!

    Caro Sig. Filippo , purtroppo la sua supposizione è errata: TRIPADVISOR è una NASSA!

    Per chi non lo sapesse è un tipo di rete-trappola per la quale, una volta dentro, la preda non può più uscire!

    Provi a chiedere la CANCELLAZIONE TOTALE, DI TUTTI I RIFERIMENTI DIRETTI ED INDIRETTI alla sua struttura ( e quindi anche delle famose “reviews”) !

    NON risponderanno MAI alle sue richieste e non ottempereranno MAI al rispetto del suo pieno diritto!

    …per il DOTT. Tiribocchi: e questo lei me lo chiama vero WEB 2.0? …ma come promesso vengo a lei dopo…

    Io, appena intuita la politica scorretta, e la filosofia falsamente democratica che sostanzia una demagogia egualitaria, solo per spremere soldi , senza poter effettivamente creare un valore aggiunto REALE ed OGGETTIVO, ho richiesto la cancellazione totale dei dati relativi alla mia struttura.

    Le premetto che NON ho MAI effettuato una iscrizione al portale e non ho mai rilasciato consensi e liberatorie all’utilizzo dei dati diretti ed indiretti riferentisi alla mia struttura.

    Naturalmente dal 2005 sono ancora on-line su Tripadvisor, CONTRO la mia volontà espressa ripetutamente.

    Questi signori non fanno altro che accendere un riflettore, che proietta un obiettivo a cerchi concentrici , concedendo a QAUSI qualsiasi CECCHINO di sparare…nel male, ma anche nel “bene”!

    Per questo faccio riferimento all’articolo pubblicato sempre su questo blog: http://www.bookingblog.com/tripadvisor-la-verita-e-una-questione-di-opinioni/

    In questo articolo viene detto in breve: la proprietà che è oggetto di commenti negativi, ogni volta che ne vede pubblicare uno, a cascata ne escono 10 positivi…si lascia immaginare che siano gli stessi gestori che per “mitigare” il male , “producano bene”…

    E questo è possibile solo perché la struttura in questione consente le prenotazioni dai portali specchio di EXPEDIA! …se invece non fosse associata a tali portali di prenotazioni ( = soldi che guadagna expedia), probabilmente sarebbero state pubblicate solo le opinioni negative!

    E qui faccio riferimento a chi vede pubblicarsi solo commenti negativi….

    Per il DOTT Tiribocchi: si sta avvicinando al concetto che EXPEDIA vuole raggiungere?!….ma lei lo sa , forse però non è chiaro ai molti…ma lo spiego a seguire, abbia pazienza!

    Caro Sig. Claudio, la concentrazione che si sta sostanziando nelle mani di Expedia, e tramite questo SUBDOLO strumento che è TRIPADVISOR, è una realtà concreta ed un PERICOLO INCOMBENTE per chi vuole rimanere indipendente e non sposare la loro cordata, ma soprattutto per una democratica esistenza dell’offerta turistica.

    Sono d’accordo con lei che, una situazione in cui il vantato non corrisponda all’offerto, merita di essere svelato, ma ci sono modi migliori e più affidabili: come proposto , il diritto di pubblicare una opinione ed un giudizio solo esclusivamente ad ospiti che hanno prenotato tramite il portale che diventa una vetrina CREDIBILE e REALE.

    Ora veniamo a lei DOTT Tiribocchi: le sue affermazioni sono smentite clamorosamente dalla realtà EFFETTUALE ( e mi scusi il Machiavelli per averlo disturbato per un così basso interlocutore quale è tripadvisor!) !

    TRIPADVISOR non è un sito di prenotazioni e quindi non è studiato per dare visibilità operativa a chi paga di più, come fanno gli altri portali che hanno quella natura!

    TRIPADVISOR è un sito che PILOTA le scelte sulle strutture che poi fanno guadagnare la capofila EXPEDIA! Ora segua questo ragionamento e provi a smontarlo , citando fatti e non fiabette per bimbi dormiendi.

    Il Sig. ROSSI accende il pc fa una ricerca generica su una sistemazione turistica nel posto di interesse.

    Trova varie offerte sui portali maggiori, confronta prezzi, confronta vicinanza o meno al punto di interesse e poi cerca i commenti di chi è stato già cliente , per ORIENTARSI….ORA ENTRA IN GIOCO Tripadvisor, perché l’utente, credendo di assurgere ad una fonte “abbastanza affidabile”, va a leggere cosa ne pensa chi è già STATO cliente di quella particolare struttura di interesse.

    Ma è quello che lui crede , senza sapere operativamente come sta “lavorando” tripadvisor, e questo fa una differenza enorme sulle conseguenze dirette sul mercato turistico…

    Ora il buon Sig. Rossi, lo proiettiamo in due situazioni potenziali (A e B) che si distinguono per un elemento: la prenotabilità o meno della struttura tramite i portali e siti specchio di EXPEDIA.

    A) la proprietà è stata più volte recensita e ci sono parecchi giudizi.

    La MAGGIOR parte di essi è positiva, nonostante ci siano dei giudizi ferocemente negativi, ma guarda caso è prenotabile tramite uno dei vari siti che puntano sempre al conto in banca di Expedia…che coincidenza!( vedi caso REALE sopra citato)

    B) trova la proprietà che aveva suscitato il suo interesse fra quelle con pochi commenti MA TUTTI o quasi tutti NEGATIVI, di sicuro non otterrà una buona immagine e tra l’altro questa proprietà non è presente nei portali di prenotazioni maggiori di EXPEDIA….sarà anche questa una coincidenza.

    Ora ipotizzi che il Sig. Rossi, salti a piè pari tutta la ricerca “generica” su internet ed entri direttamente in Tripadvisor, considerandolo ( A TORTO) una fonte attendibile, ed inserisca nel motore di ricerca interno per es: “ HOTEL ROMA”.

    Nel monitor del Sig. Rossi , appariranno ben DUE FINESTRE di cui una a generazione automatica ( in gergo pop-up )…ed indovini quali contenuti troverà?!?!

    Nella pagina generata in seconda battuta si trovano SOLAMENTE SITI DI PRENOTAZIONI DI EXPEDIA!

    Nella prima pagina , vengono listati dei risultati che offrono addirittura la possibilità di confrontare i prezzi di offerta, ma guarda caso su siti e portali che appartengono a EXPEDIA!

    A Tiribò…lei è come Gatto Silvestro che tenta di conficcare le unghie sulla lavagna che le sta facendo da scivolo verso il ridicolo!!! Senza rancore è una visione ludica della sua difesa di questo portale TRAPPOLA!

    Lei DOTT. Tiribocchi non ha nemmeno la vaga idea di cosa sia realmente il WEB 2.0!

    Lei copia ed incolla contenuti senza rendersi conto che nella stessa dizione offerta , c’è una evidente e macroscopica discrasia con Tripadvisor: “…spiccato livello di interazione sito-utente”…MA DOVE!?

    Come me, ci sono migliaia di utenti che hanno chiesto spiegazioni, che richiedono che sia rispettata la propria volontà sulla gestione dei dati sensibili, che richiedono spiegazioni sui meccanismi di garanzia, che fanno domande…e nessuno risponde!

    Per concessione di beneficio del dubbio continuo a non pensare che quello che scrive sia un ulteriore polverone per nascondere verità e responsabilità…ma mi risulta sempre più difficile !

    Concordo su una cosa che ha scritto: una vetrina con visibilità MONDIALE, come un portale ben indicizzato sui motori di ricerca, non può essere una piattaforma APERTA senza moderatori e filtri e per questo in una mia precedente, ho specificato che il WEB 2.0 deve esser una piattaforma APERTA e DEMOCRATICAMENTE gestita sempre nei limiti della LICEITA’ e DECENZA.

    …ma allora le pongo un quesito al quale le invito a non rispondere se deve ripetere una delle tesi “colabrodo” che ha già tentato di offrire a supporto di Tripadvisor: secondo quanto esposto, Tripadvisor si sta comportando in maniera trasparente, lecita e decente?

    La parte finale del suo commento non fa altro che avvalorare la tesi che lei esprime molto bene ( ma come fa?! 🙂 ) che Tripadvisor ha tutto l’interesse a diventare sempre più credibile e sempre più “il punto di riferimento” del mercato, per dare un buon servizio….oh scusi! questa era la fiaba…la realtà, che si evince dai dati riportati sopra e da altri utenti è che vuole “spazzolarsi” tutta la ricca e succulenta torta delle prenotazioni on line, e per questo sta orientando le prenotazioni su tutti i suoi siti di intermediazione.

    Chiaramente Tripadvisor, Expedia o chiunque sia in grado di parlare ed INTRAGIRE ( questo sarebbe veramente WEB 2.0, Tiribò!) con noi utenti è sempre benvenuta su questo e su tutti gli altri blog e forum che li vedono chiamati in causa, visto che a domande dirette e specifiche ai loro indirizzi di posta elettronica non rispondono!

    A message in english will follow:

    Caro Sig. Kelly, quando e se avrà l’opportunità di leggere questo blog, la invito a considerare questi due punti:

    1) Tripadvisor e l’arma “operativa” di Expedia per creare un monopolio nelle prenotazioni elettroniche per il turismo. Solamente considerando attendibile l’esperienza sopra relata, è plausibile pensare che una struttura turistica ( come hotel B&B ecc ), prenotabile tramite uno dei siti specchio di Expedia , possa “gestire” la produzione di recensioni positive per diminuire gli impatti di quelle negative.

    Al contempo, se la struttura non è prenotabile tramite un sito specchio di Expedia , “probabilmente”, , mostrando più giudizi negativi, evitando di pubblicare quelli positivi, il potenziale viaggiatore, sarà maggiormante attratto dalle sistemazioni che offrono una situazione più “bilanciata” delle recensioni…

    2) LA soluzione per evitare questo grave pericolo per la democrazia e la libera concorrenza nel turismo è di consentire la pubblicazione delle recensioni , solo ai siti e portali che gestiscono direttamente la prenotazione.

    Le porgo quattro quesiti, ai quali MAI nessuno di Tripadvisor ha risposto:

    1) come fate a CERTIFICARE che chi scrive ha EFFETTIVAMENTE soggiornato nella struttura oggetto di recensione ?

    2) come fate a GARANTIRE che a scrivere non sia un FALSO ospite o un concorrente o un burlone ?

    3) come fate ad ASSICURARE che il relato dal “potenziale” ospite, sia confacente all’accaduto ?

    4) e soprattutto: su quale principio mostrate dati sensibili della struttura come nome, indirizzo, foto e dettagli quando NON HAVETE MAI RICEVUTO UNA LIBERATORIA SCRITTA a tale scopo?!

    Ovviamente , se qualcuno di tripadvisor o Expedia volesse rispondere pubblicamente è benvenuto!

    Dear Mr Kelly, whenever you’ll be able to read this blog I’d like to higlight two points:

    1) Tripadvisor is only the “operative” weapon of Expedia to create a monopoly on the e-bookings for turism. Just taking as good the experience above is right to think that if a place to stay ( Hotel, B&B ecc ) is bookable through one of the Expedia mirror web-sites, they can even “manage” to create positive reviews to decrase th effects of the bad reviews.

    In the same time , if a place to stay is not bookable through Expedia or one of its web-site , “probably” showing on tripadvisor more negative reviews without publishing the good ones, the potential traveller is more attracted by a place to stay with mor “balanced” reviews account…

    2)The solution to avoind this DANGEROUS for democracy and free compatition in turism is to allow reviews to be published only on web-site which manage the bookings DIRECTLY!

    I suggest 4 questions , to which nobody from Tripadvisor has never replied:

    1) How can you CERTIFY that the reviewer has TRULY stayed in the property listed and to which the review is dedicated?

    2) How can you GUARANTEE that the writing reviewer is not false customer , or a competitor or a joker?

    3) How can you ASSURE that what is written in the review is what TRULY happened along the holiday stay?

    4) and above all: on which principle, you show sensitive details like the name of the place to stay, the address, pictures and describing details when you NEVER RECEIVED A WRITTEN PERMISSION to publich such information?

    Obviously, if someone from Tripadvisor or Expedia wants to reply to all here, is more then welcome!

    lorenzo
    Membro

    <p><img src=”http://www.bookingblog.com/wp-content/uploads/2008/11/expedia-analytics.jpg&#8221; alt=”Expedia Analytics” width=”100″ height=”70″ align=”left” />Quando dobbiamo navigare su Internet alla ricerca dell’hotel più adatto alle nostre esigenze, troppa scelta può creare problemi, mentre la semplicità premia. E’ questa la nuova scoperta del team di Dan Lynn, direttore del reparto “strategy and customer insights” di Expedia: “Sul nostro sito gli utenti hanno a disposizione tante funzionalità per trovare l’hotel ideale, ma la maggior parte di loro preferisce affidarsi più semplicemente ai primi risultati di ricerca”.

    "Una delle sfide principali che abbiamo davanti è una migliore valutazione del nostro inventario. La stragrande maggioranza dei consumatori non utilizza le funzioni avanzate di Expedia, ad esempio quelle che permettono di selezionare l’hotel in base al prezzo o alla categoria, ma sceglie semplicemente fra i primi 5 risultati di ricerca di una destinazione. E' quindi estremamente importante mostrare subito in questa fase i nostri migliori alberghi”.

    in risposta a: Abbassare i prezzi oppure no? Il dilemma di ogni albergatore #17154
    sabbatroce
    Membro

    Io parlo per i disabili gravi come me che hanno bisogno del assistente personale: bisognerebbe che gli albergatori di ogni genere, facessero pagare il pernottamento solo al disabile o al assistente; come per gli spettacoli.

    I prezzi sono alti negli hotel accessibili a 3 stelle e nelle pensioni a una stella non sono accessibili.

    La soggettività ha dei limiti, e comunque l’insieme delle soggettività tendono al concetto di oggettivo, cioè ritenuto attendibile nei confronti di una comunità di riferimento.

    Il concetto di pulito varia da cultura a cultura, il concetto di saporito, il concetto di bello, i panini di mac donald’s che sono uno dei prodotti più standardizzati che possiamo immaginare variano nella loro misura e composizione da paese a paese, eppure il prodotto hamburger è sempre lui.

    Commenti altalenanti con oscillazioni così ampie possono variare poichè variano alcuni elementi cardine di una struttura, come i membri dello staffa ad esempio, è facile leggere “staff simpatico e attento” assieme a “staff rude e scortese” è poi alla nostra interpretazione capire che lo “STAFF” è una entità costituita da un numero di diverse persone con diversi caratteri e professionalità, e questo fa si che i giudizi in merito possano variare molto.

    Un altro concetto variabile è la camera, poichè ci sono molte strutture che hanno magari 100 camere di cui 90 splendide e 10 orrende, ecco che si presenta “camera ampia e confortevole con arredi moderni e accogliente” assieme a “camera angusta, carta da parati vacchia e mobilio usurato” non tutti i prodotti di un hotel sono equiparabili e soprattutto capita a volte che un certo prodotto venga “rifilato” al cliente per un altro “guardi questa è la sua camera superior!” poi che la camera sia una stadard con delle lenzuola carine messe su all’ultimo momento lo sa solo il proprietario e il portiere.

    Al di la di queste variazioni di prodotto, è normale che quando una struttura inizia a ricevere giudizi così diversi i membri della community si scontrino a spada tratta per stabilire la loro personale opinione e più si smuovono giudizi e più se ne generano, se qualcuno la pensa in maniera opposta alla mia, le cose sono due o io ho RAGIONE o lui ha TORTO e diventa un po un fatto personale.

    Infine chiudo sostenendo che le strutture con giudizi altalenanti siano strutture da prendere con le molle, perchè se qualcuno ci ha trovato qualcosa che non va è possibile che capiti anche a me, io le definirei strutture “chiacchierate” dove non è possibile partire sereni con una chiara aspettativa di buon soggiorno ma bisogna stare all’erta, perchè non si sa mai quello che può capitare.

    E’ inoltre importante valutare le risposte della direzione in calce a ogni commento e capire se il problema del cliente è stato trattato con la giusta filosofia dell’ospitalità e se era un problema largamente evitabile o meno.

    Un ultimo appunto sulla versione italiana del claim di tripadvisor; in inglese è “Get the truth then go” in italiano questa certezza di verità assoluta si stempera in un più mite “Consigli per chi viaggia” che la dice lunga sul nostro spirito critico di Europei.

    Gianluca
    Membro

    Buonasera,

    leggendo questo aritcolo ci imbattiamo nuovamente in un falso problema.

    Il futuro turista non cerca la verità ma cerca informazioni.

    Il giudizio può costituire, se ricco di particolari, una fonte inesauribile di informazioni e come tale essere utilizzata. I siti che danno la possibilità di esprimere giudizi/opinioni sono fonti privilegiate dalle quali attingere informazioni che altrimenti non potremmo reperire.

    Ciò che conta pertanto non è stabilire se un giudizio è vero o falso quanto se è utile o non è utile per me.Ho trovato risposta ad una mia particolare esigenza oppure è un giudizio completamente inutile (sia positivo che negativo)? Il cliente maturo una volta che ha trovato queste informazioni andrà a valutare il giudizio complessivo dando un’occhiata all’ultimo anno e ale eventuali risposte del management dell’albergo e poi valuterà il rapporto qualità/prezzo.

    Se inoltre la ricerca avesse vouto avere un barlume di scientificità avrebbe dovuto riguardare un campione rappresentativo di alberghi e giudizi.

    Ricordo inoltre che i siti in questione sono fonti a 360 gradi di informazioni e i giudizi ne sono solo una parte seppur importante. Rappresentano al 100% delle opportunità di miglioramento per i fornitori oltrechè di guadagno.

    Se settiamo meglio le aspettative dei clienti avremo clienti più soddisfatti.

    ciao!

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