Un piano di azione per contrastare la guerra dei prezzi e difendere la brand reputation dell’hotel
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- Questo topic ha 25 risposte, 10 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 15 anni, 6 mesi fa da ANDREA BONAMINI.
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1 Giugno 2009 alle 15:48 #17592Anto4444Membro
Gaia, te lo dico io. Non ci riesce.
1 Giugno 2009 alle 15:52 #17588Anto4444MembroIn ogni caso escludere i costi di acquisto e di mantenimento della struttura per la determinazione del prezzo è INCONCEPIBILE. Antonio l’altro diceva che spesso i flussi di cassa non sono tali da giustificare l’investimento ricordi? eh si riferiva proprio a questo.. I prezzi non sono sufficienti a superare tutti i costi.. elementare no?
Cioè voi guardate l’occupazione, i concorrenti e da li fate il prezzo e via? non pensate che forse con i ricavi bisognerebbe superare anche i costi a fine hanno oltre che l’occupazione dell’anno precedente?
Beh effetivamente ora capisco come mai tante aziende falliscono con il portafoglio ordini pieno.. non sanno fare i conti, credono di lavorare, ma in realtà lavorano per niente! Non hanno margini..
Ricordo a tutti che l’albergatore è un’ ATTIVITA’ A SCOPO DI LUCRO. Il lucro si ottiene dalla seguente e complicatissima formula:
Ricavi – Costi = Profitto
Bene (semplificando molto) dalla prima voce ricavi, che sarebbe il prezzo moltiplicato per le camere vendute più i ricavi dei servizi accessori, dobbiamo togliere i costi, ma i costi oltre che le saponette da 50 cent e il personale sono anche le quote di ammortamento dell’invesitmento (vd mutuo) e i costi di mantenimento e manutenzione del vostro mostriciattolo affamato di denari.
Punto secondo.
I costi sostenuti per l’acquisto e il mantenimento dell’immobile OVVIAMENTE contribuiscono alla determinazione del prezzo. Non capisco proprio il significato dell’intervento, ovvio che se il costo dell’immobile è stato ammortizzato ci saranno margini maggiori e quindi potenzialmente potrei vendere a un prezzo inferiore.
Forse non ho capito io l’obiezione o forse ti sei confuso tu?
Punto terzo.
Il cliete non rimane deluso perchè prima di venire chiede il prezzo, dici te. Tombola, dico io!
Se l’amico che ha usufruito della tariffa a costo marginale (quella bassa bassa di cui si parlava) e a lui ne viene proposta un’altra più alta, secondo te il cliente è soddisfatto o è deluso? Io opto per la seconda.. poi ognuno è libero di pensarla come vuole.
1 Giugno 2009 alle 15:53 #17591Anto4444Membroscusate l’orrore di ortografia.. anno senza h per esempio.. che asino.. 🙂
1 Giugno 2009 alle 18:25 #17587FilippoMembroBuonasera Gaia. La mia risposta alla tua domanda é: mantenendo il livello standard ( possibilmente alto ) del servizio, della varietà della prima colazione e/o cena e comunque di tutti i servizi che normalmente l’Albergo offre ai suoi Ospiti. Il margine è poco, ma io lo vedo come un grande investimento pubblicitario e di marketing. Saluti Filippo
2 Giugno 2009 alle 20:14 #17589Riccardo FracassiMembroDuccio,
con tanta simpatia, ma è troppo facile fare il XXX con il XXX degli altri!
Faccio una domanda a bruciapelo: quando vendete i vs servizi li fatturate al costo marginale? Io penso di no, ma è corretto sia così! 🙂
2 Giugno 2009 alle 20:19 #17590Riccardo FracassiMembroSOno dell’idea che vendere un prodotto ad u prezzo che non ti permette la cospertura dei costi fissi e dell’eventuale sviluppo, porta al fallimento.
Nella mia esperienza, il cliente che compra a 100€ non è più disposto a riconoscere il prezzo di 150€ in altri periodi. Il cliente viene perso o si trasforma in cliente parzialmente soddisfatto.
Comunque è solo il mio punto di vista e non credo valga più la pena esprimerlo perchè rischia di diventare troppo ripetitivo. Yeld management sì, ma con moderazione.
Saluti a tutti
3 Giugno 2009 alle 10:24 #17593Duccio InnocentiBloccatoDear Riccardo,
XXX e XXX a parte, credo che sia una legge di mercato il fatto che il prezzo lo fa l’incontro tra domanda e offerta e non, ahimè, le considerazioni sugl investimenti sostenuti.
La difficoltà sta nel riuscire a gestire le osccillazioni dei prezzi nel tempo, prezzi che mediamente devono riuscire a coprire i costi, gli investimenti ed in ultimo, ma non per importanza, la marginalità; cosa possibille per molti ma non per tutti in periodi di contrazione macroeconomica come questo.
4 Giugno 2009 alle 00:32 #17597dott_stefano_tiribocchiPartecipanteCiao Gaia,
ma chi ti ha detto che io vendo TUTTE le camere poco sopra al costo marginale?
ci sono MOMENTI in cui posso arrivare a mettere tale prezzo, come momenti in cui MENO, un mio cliente al centro, a fontana di trevi, hotel 3 stelle con 53 camere, ha chiuso con il 97% di occupazione e un prezzo medio a camera doppia di 197 euro a notte,per maggio, penso che di soldini ne ha fatti.
Ci sono giorni in cui si prendono e giorni un cui si danno, nel revenue non vinci tutte le battaglie ma alla fine hai vinto la guerra, oggi vendi due camere a 50, poi altre due a 70 poi dieci a 120, poi di nuovo due a 49 etcc etcc, alla fine hai venduto TUTTO al prezzo GIUSTO e ti assicuro che i ricavi ci sono, sicuramenete meno dell’anno scorso, ma gli albergatori che lavorano bene non piangono certo.
S.
4 Giugno 2009 alle 22:12 #17603andreacelleraiMembroUn saluto agli amici Duccio e Riccardo,
E’ unpò che non partecipo ma ho in mente uno scambio di idee che con Riccardo ci siamo ripromessi di proporre a Duccio.
Il quesito è questo; Duccio mica ci paghi per farci lavorare così tanto…e noi per ora non te lo chiediamo ….però potresti forse partecipare al nostro blog?
Riccardo io il sasso nello stagno l’ho tirato…a te la prossima mossa..
Ciao Duccio a presto…. 😉
5 Giugno 2009 alle 13:53 #17606Duccio InnocentiBloccatograzie Andrea,
conoscendovi un pò, mi preoccupa la tua affermazione “e noi per ora non te lo chiediamo…” ma il piacere di avervi nel nostro blog con i vostri interventi assolutamente autorevoli mi fa correre questo rischio 🙂
ti ringrazio per l’invito e sicuramente parteciperò molto volentieri al vostro blog http://blog.hotelrelais.it/ anche e soprattutto perchè lo ritengo uno dei migliori che abbia visto in Italia; un eccellente esempio di destination blog.
Grazie ancora e a presto.
Duccio
14 Giugno 2009 alle 23:10 #17616ANDREA BONAMINIMembroRitengo che l’analisi fatta sia molto puntuale e vera. Anch’io sono dell’opinione che il pericolo maggiore nel fare politiche di prezzo “al ribasso” sia molto pericoloso. Personalmente ritengo che l’aspetto più problematico sia quello di alimentare l’idea nei turisti che si possa dormire con poche decine di euro. Un servizio ha i suoi costi perchè sia di qualità. Ma come è difficile farlo capire! Soprattutto in internet.
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