Ciao GabUd,
certamente le commissioni delle OTA sono troppo elevate, ma come dici tu gli albergatori non stanno facendo quasi niente per cambiare questa situazione.
Da un lato manca lo spirito collaborativo tra gli albergatori: gli altri sono quasi sempre visti come concorrenti e non come partners in una causa comune. E le associazioni di categoria quasi mai riescono a mettersi d’accordo e ad intraprendere un’azione concreta di salvaguardia degli interessi comuni.
Dall’altro sono ancora pochi in percentuale quelli che strategicamente investono seriamente sul proprio sito (sito web + booking + web marketing, social media marketing, ecc) in modo da spostare la maggior parte delle prenotazioni sul canale diretto (senza commissioni).
A causa della crisi poi, in molti hanno deciso di tagliare i costi ed ingenuamente hanno preferito rinunciare ad investimenti in marketing diretto e per la commercializzazione della propria struttura si sono affidati quasi esclusivamente alle OTA che hanno acquisito ulteriore potere e quote di mercato.
Se ogni albergatore decidesse di investire sul canale diretto anche solo il 5-10% annuo di quello che paga di commissioni alle OTA (affidandosi a dei professionisti) questa situazione cambierebbe e di molto.
Chi ha fatto questa scelta oggi riceve dal 40% al 75% delle prenotazioni totali dal proprio sito web senza pagare alcuna commissione e nel 2009 hanno visto ulteriormente salire tale percentuale come dimostrano i dati di molti dei nostri clienti.
Sergio Farinelli