“Nella prima fase [ndr. dei social network] i brand con cecità selettiva hanno puntato soltanto a primeggiare sulla quantità, un’ubriacatura inutile a cui si deve porre fine. Per massimizzare l’investimento di tempo e risorse si devono innescare delle dinamiche di coinvolgimento attivo per trasformare ogni fan in un promotore volontario del brand, un ambasciatore dei suoi valori.”
Cito volentieri Antonio Pintacuda, della redazione di MyMarketing.net, perché il suo pensiero riassume perfettamente un concetto fondamentale che sosteniamo fin dagli albori del social media marketing: la quantità di fan non è un indice di successo, è solo un primo step verso quello che è il vero obiettivo di ogni brand socialmente attivo. Coinvolgere, creare buzz, e in ultimo, acquistare nuovi clienti.
Social Media per Hotel: basta con l’ubriacatura da numero di fan