Hotel e Social Network: 5 comandamenti per farsi seguire su Twitter
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17 Giugno 2009 alle 16:11 #14937Duccio InnocentiBloccato
La riduzione del prezzo di una camera può stimolare la domanda di acquisto da parte dei consumatori?
La riduzione del costo di un deodorante al supermercato può stimolare la domanda di quel prodotto? E se tale domanda passa all’acquisto, l’immagine della marca che attua in maniera continuativa una riduzione del prezzo/promozione, come ne esce fuori?
All’interno della grande distribuzione, già nel 2004, più della metà delle marche in Italia è stata venduta attraverso delle promozioni: ad esempio prendi 3 paghi 2, tagli di prezzo, buoni sconto sul secondo acquisto, partendo dall’assunto che il consumatore agisca orientato in maniera razionale puntando su benefici immediatamente percepibili: promozioni, prezzo.
20 Giugno 2009 alle 15:12 #17625kgbmyMembroTwitter è sicuramente uno dei più potenti mezzi di comunicazione online, e se usato a dovere come vi abbiamo già spiegato, può essere uno strumento ottimo per aziende ed hotel che vogliano mantenersi costantemente in contatto con la clientela, far conoscere al mondo la propria attività o divulgare rapidamente offerte e iniziative.
È importante tenere presente che, per costruire relazioni durevoli nel tempo, è necessario mantenere elevato il livello di attenzione degli utenti verso ciò che avete da dire. Se non risultate rilevanti o divertenti, ai vostri “followers” basterà infatti un semplice click per cancellare definitivamente il vostro feed dalla lista contatti e farvi scomparire per sempre della loro vita, dunque dovete fare davvero di tutto per dare loro più di una ragione valida per seguirvi.
Hotel e Social Network: 5 comandamenti per farsi seguire su Twitter
21 Giugno 2009 alle 15:47 #17624Anto4444MembroDOMANDA:
“La riduzione del prezzo di una camera può stimolare la domanda di acquisto da parte dei consumatori?
RISPOSTA:
No.
Infatti l’obiettivo “in realtà “farsi vedere”, “farsi trovare””. E’ un investimento pubblicitario, quello si.
Ma.. “In realtà le ricerche evidenziano che il consumatore è alla ricerca di marche che hanno caratteri distintivi e valori propri, mentre le promozioni portano ad un livellamento della marca, ad una omologazione e ad una erosione del patrimonio simbolico della marca.”
La deflazione inoltre porta ad una diminuizone della qualità del servizio e all’erosione dei gia bassi margini di contribuzione.
Certo fanno eccezzione alcuni hotel con una tariffa media di 200 euro a notte e hanno l’occupazione al 99%. Ma credete che siano un buon punto di riferimento per la realtà italiana? Io credo che siano isole felici, buon per loro, ma credo anche che non si possano porre come termini di paragone visto che la realtà italiana è lontana anni luce da tali performance!!
23 Giugno 2009 alle 14:41 #17626Duccio InnocentiBloccatoItalo, concordo pienamente con te.
così ottieni 4 benefici secondo me:
– vendere le 3 notti (di cui una gratis) che altrimenti sarebbero rimaste vuote
– il tuo cliente sarà sicuramente soddisfatto dell’affare fatto
– il tuo cliente tornerà se si è trovato bene
– sempre se si è trovato bene lo consiglierà ai suoi amici
Nel caso contrario sarebbe stato 0 su tutta la linea.
Non ci dimentichiamo che il prezzo lo fa il mercato cioè l’incontro tra domananda e offerta e non le considerzioni imprenditoriali per quanto lecite e doverose.
Questo vale per ogni settore ovviamente, dalle borse finanziarie ai rivenditori di carburante; la mattina passo sempre da un viale dove ci sono almeno 10 stazioni di rifornimento ed una ha sempre il prezzo più basso di un punto rispetto agli altri nonchè ambienti puliti ed un sorriso gratuito della cassiera.
Il risultato è che lì c’è la fila e dagli altri, coerenti coi costi di gestioene e determinati nel perseguire il prezzo “giusto”, campano sui pochi che non fanno confronti tariffari.
Quindi chi ha ragione, chi vende a un prezzo più basso senza prescindere dalla qualità del servizio e la sera ha la cassa piena o chi ritiene che il suo sia il prezzo giusto e in fondo alla giornata è pure arrabbiato perchè ha il borsellino vuoto… ?
Purtroppo tutte le considerazioni sui propri costi, mutui, debiti, investimenti, aspettative, speranze sono totalmente ignorate dal mercato e nei periodi di contrazione come questo, chi riesce a farsi condizionare meno da questi aspetti, senza prescindere dalla qualità, vince sugli altri aquisendo e consolidando quote di mercato preziose per il futuro.
Questa è la mia idea.
Duccio
23 Giugno 2009 alle 15:33 #17627Anto4444MembroItalo,
ma mi vorersti dire che in Liguria nella zona da te interessata la tariffa più bassa che hai trovato per un hotel è di 150 Euro? (ma a persona o in doppia?)
Se il prezzo è troppo alto si sceglie una categoria inferiore no? Non c’era neanche quella?
suvvia..
23 Giugno 2009 alle 18:49 #17629Anto4444MembroIl discorso introdotto da Riccardo Fracassi è corretto e interessate.
Io non ho visto riduzioni di alcun tipo dai miei fornitori, non so voi.
Tutti i fonrnitori (tranne quelli di alta tecnologia e telecomunicazioni) hanno sempre gli stessi costi per le mie imprese.
Voi avete avuto sconti?
23 Giugno 2009 alle 19:26 #17628Riccardo FracassiMembroIo credo che la strategia del 3×2, 2×1 o del piattino all’uscita, debba essere inevitabilmente accompagnata dalla rivisitazione di tutti i contratti di fornitura. Con il proliferare delle strutture alberghiere sono proliferate anche le società che offrono prodotti e servizi correlati. Dal momento che il momento è di crisi un po’ per tutti, si riescono ad ottenere condizioni molto favorevoli facendo un po’ di shopping. A malincuore, alcune collaborazioni di diversi anni sono già terminate ed altre probabilmente non verranno rinnovate se non adeguate del 20-30%.
Se esistono soggerimenti di fornitori che offrono condizioni invitanti in questo momento particolare, sono ben accolti.
24 Giugno 2009 alle 09:27 #17630Duccio InnocentiBloccatoQuindi come i clienti cercano il miglior prezzo per la camera, anche gli albergatori fanno altrettanto coi fornitori, giustamente.
Il problema è il solito però, la qualità.
E’importante trovare fornitori che abbassano i prezzi salvaguardando il servizio offerto e non fornitori che offrono un prodotto peggiore.
Riccardo, il 20-30% mi sembra un pò eccessivo rispetto all’abbassamento della tariffa medie camera e comunque dobbiamo tenere in considerazione il fatto che fino allo scorso anno la marginalità era molto alta, forse troppo, e più di un albergatore se ne è approfittato.
Oggi, in qualsiasi settore, resiste chi sa davvero imprendere, chi ha investito in formazione, chi ha meno debiti, chi ha seminato reputazione.
Questa è la mia idea.
Credo che ci vedremo molto presto.
24 Giugno 2009 alle 10:09 #17633Anto4444MembroInviato da Duccio:
CUT “fino allo scorso anno la marginalità era molto alta e più di un albergatore se ne è approfittato.”
NO NO NON ACCETTO CHE SI FACCIA DISINFORMAZIONE IN QUESTO MODO.
Posta dati se no non sei credibile.
26 Giugno 2009 alle 09:46 #17634Duccio InnocentiBloccatoCarissimo Anto4444,
invece devi accettare idee e considerazioni diverse dalla tue altrimenti non c’è confronto.
ti sto scrivendo dal corso di revnue managament dove sarebbe stato interessante se tu fossi stato presente per provare a mettere in discussione, per una volta, le tue convinzioni.
Pensa che abbiamo l’onore di avere persone molto competenti in questo campo come il Dr. Tiribocchi, più di un albergatore che viene per la seconda volta e comunque tutte persone che vedono nella formazione e nella possibilità di rivedere le proprie impostazioni l’unica modalità per combattere la crisi invece che chiudersi a riccio, forti delle loro convinzioni, in attesa di tempi migliori.
Il mercato ripartirà di sicuro ma con dinamiche diverse dove solo chi è pronto a coglierle mettendosi in discussione e formandosi, potrà cavalcare la nuova onda.
Duccio
26 Giugno 2009 alle 10:21 #17637Anto4444MembroCaro Duccio,
Ringrazio per l’invito ma al momento non sono interessato. Magari l’anno prossimo volentieri.
Cmq il libro del dott Grasso l’ho letto come ho letto diversi libri tra l’incredibile produzione letteraria sullo yield management. L’ho trovato interessate e lo consiglio.
Questo per dire che non sono assolutamente chiuso a riccio sulle mie idee.
Per il resto io accetto ciò che corrisponde alla realtà, la tue affermazioni non lo sono. Infatti ti ho chiesto di portare la fonte dei tuoi dati e non l’hai fatto.
Per me il confronto è uno scambio di domande e risposte. Io ti ho fatto una domanda, ti ho chiesto la fonte di questa affermazione:
“fino allo scorso anno la marginalità era molto alta e più di un albergatore se ne è approfittato”
Tu hai combiato discorso..
Sbaglio?
26 Giugno 2009 alle 13:27 #17638Duccio InnocentiBloccatoCaro Anto,
c’è bisogno di fonti per dimostrarti che la marginalità era più alta un anno fa?
C’è bisogno di fonti per dimostrarti che su certe date calde venivano applicati dei prezzi a dir poco fantasiosi da parte di alcuni hotel?
C’è bisogno di fonti per dire che oggi la stessa camera, per essere venduta ad una tariffa comunque inferiore, richiede sforzi e attenzione superiori?
26 Giugno 2009 alle 14:58 #17643Anto4444MembroMa allora ti eri spiegato male, accetto la correzzione ma..
Tu avevi scritto:
“fino allo scorso anno la marginalità ERA MOLTO ALTA e più di un albergatore se ne è approfittato”
contesto il fatto che l’anno scorso fosse molt alta. Non è vero. Punto.
Per il resto ovvio che era più alta di oggi.
Poi guarda che i prezzi spropositati nelle data calde sono proprio un effetto negativo delle tecniche di revenue management.
L’ultima domanda non merita risposta in quanto è retorica. E cmq non c’entra un fico secco con l’obiezione che ti ho fatto.
26 Giugno 2009 alle 19:20 #17639Riccardo FracassiMembroApplicare prezzi “fantasiosi” in certi periodi, mi sembra che sia una logica ben prevista dalle teorie di RM!
27 Giugno 2009 alle 23:03 #17640dott_stefano_tiribocchiPartecipanteX Anto4444,
credo che la frase “fino allo scorso anno la marginalità era molto alta e più di un albergatore se ne è approfittato” sia pertinente, soprattutto se la caliamo in un contesto internazionale,
cioè in Italia rispetto ad esempio a Francia e Spagna, abbiamo dato giù dei bei prezzi, in romano “delle crepe ai clienti”, prezzi che in tempi di vacche grasse tenevano e che oggi siamo constretti a ben parametrizzare,
dal corso di RM ho appreso una cosa “sconvolgente” la DOMANDA si può creare,dal nulla! con prezzi BOTTOM RATE (cioè la tariffa più bassa che posso fare nel lungo periodo) la clientela si piò stimolare a voler comprare, si può far uscire fuori!. Ma siccome so che non mi crederai, chiedi a F.Grasso, che ha detto ciò su un panel di riferimento di oltre 40 hotel.
In merito a i prezzi fantasiosi, ve lo dico per esperienza, anche un anno fa i prezzi si facevano, a Roma centro, anche alla “come viene viene”, tanto qualcuno ce casca! oppure alla “io sparo poi se ce casca bene, sennò aspetto un altro che chiama”
Roma Ladrona!!! 😉
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