BTO 2010 Live: Dopo il viaggio low cost il viaggio ‘no cost’?
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20 Maggio 2009 alle 22:37 #14921sfarinelAmministratore del forum
I social network come TripAdvisor influiscono molto sul business del’hotel: è una verità ormai appurata che prima di prenotare un viaggio, la stragrande maggioranza degli utenti legga le recensioni lasciate da altri viaggiatori su forum, blog e soprattutto su siti UGC come TripAdvisor, Zoover, ecc.
Anche gli utenti di Booking Blog, tra cui molti albergatori ed esperti del settore turistico, confermano questa tendenza.
21 Maggio 2009 alle 14:22 #17544Michele AggiatoMembroAvete fatto bene a specificare il fatto che il 70% degli intervistati prenotino on-line. Il sondaggio mi lascia qualche dubbio in quanto cliccando sull’hotel da TA comunque c’è un redirect sulla OTA che propone la struttura all’interno di TA – potrebbe essere che magari gli utenti non lo percepiscano e quindi rispondano che hanno deciso in base a quello che gli evidenzia la OTA? Il punto forse è che il contenuto generato dall’utente in combinazione con la possibilità di prenotare con un solo click sia più immediata rispetto alle altre fonti citate (questo spiega l’aumento di conversione visita-prenotazione del 50%). Expedia invece spiega su travolution.co.uk che le loro recensioni sono molto meno popolari rispetto a quelle pubblicate su TA o su altri siti di recensione, perché considerati dall’utente canali più indipendenti e quindi più oggettivi rispetto alle OTA.
27 Maggio 2009 alle 22:47 #17572Giulia_EremitaMembroLeggo con interesse questo articolo che replica la ricerca della PhoCusWright che condivido in parte… le Ota sono agenzie di prenotazione che, diversamente da trivago o “TA”, possono controllare e richiamare chi soggiorna nell’hotel. Fin qui ci siamo, ne evince che siano piu’ probabili e attese, ma non per questo meno attendibili di un portale turistico che non conosce il nome di chi soggiorna nell’hotel…
Come spiega Aggiato, ricordiamoci che le agenzie di prenotazione lavorano con gli hotel e fino ad un certo punto possono permettersi di lasciare un cliente con una media bassa perche’ cosi’ ha deciso il cliente: l’equilibrio tra gli uni e gli altri e’ molto precario.
Credo di dover esprimere un mio giudizio lavorando a contatto sia con la community di trivago che con gli albergatori di hotelier trivago quotidianamente (perdonatemi se arrivo solo ora da queste parti). trivago e’ un comparatore prezzi hotel e travel social network con recensioni alberghiere e turistiche diffuso (da oggi) in 18 paesi, qualcuno dovrebbe conoscerci abbastanza bene (strano pero’ non sia stato mai citato qui da voi aldila’ di “TA”:-))
TR mette a confronto i prezzi delle agenzie di prenotazione, poi ognuno e’ libero di prenotare e scegliere chi vuole, sulla base del prezzo, disponibilita’ e offerta. Quando prenota a noi ci “lascia” e non sappiamo se poi effettivamente ha prenotato e, soprattutto, la sua identita’, non possiamo di fatto rintracciarlo o inseguirlo con le mail. Pero’ gli diamo in mano tutti gli strumenti per farsi una sua opinione prima della sua scelta, dandogli tutti i prezzi e integrando tutte le valutazioni online per quell’hotel (booking, expedia-TA che fanno parte della stessa squadra, Holidaycheck e molti altri..) e gli diciamo “secondo trivago quest’hotel vale x, secondo Ta y, secondo ancora Hk vale Z” (le medie stabili, quelle su una quantita’ rilevante di recensioni, corrispondono nella maggior parte dei casi), poi lui decide. Chi poi torna da noi a recensire, e succede sempre piu’ spesso, ha letto cosa si diceva e vuole dire la sua, aggiungere un particolare, confermare, mettere in allerta, etc…
Non abbiamo la ricevuta, ma ne studiamo il comportamento: e’ un utente nuovo, come scrive una opinione, quante volte torna, ha messo dei dettagli, da dove scrive.. Le “prime opere” di un utente passano al vaglio di una community di viaggiatori estremamente severa che decide quanta fiducia affidargli: prima l’approvatore che, in caso di dubbio, chiede l’invio di ricevuta e, se soddisfatto, approva e manda online, senno’ rigetta; poi della community che vota quell’utente e gli accorda la fiducia. A seconda della fiducia accordatagli, la sua opi vale piu’ o meno per la valutazione finale dell’hotel.
In genere le recensioni fittizie si riconoscono a colpo d’occhio… quando scopriremo viaggiatori pagati di professione che recensiscono perche’ ci sono stati effettivamente (e non mi stupirei) nell’hotel, ci aggiorneremo di conseguenza.
Per ora, posso assicurare che ogni portale di recensioni alberghiere ha un suo metodo di verifica, non passa online qualsiasi cosa venga scritta, e potete chiedere direttamente come funziona il filtro per ogni portale e formulare un vostro giudizio. Nel nostro caso, lavoriamo meno in quantita’, ma cerchiamo sempre di evidenziare la qualita’: opinioni lunghe, dettagliate, utenti membri che raccontano ogni loro viaggio e che dell’albergo descrivono anche il colore delle tende… e che ritornano per raccontare il soggiorno successivo, e cosi’ via…
Questo e’ davvero l’unico modo per generare fiducia: coinvolgere tutta la community nel controllo sociale e morale del gruppo in cui si identifica.
21 Luglio 2009 alle 20:21 #17746AllaDolceVitaMembroNella main hall abbiamo partecipato al keynote di Web Travel Marketing – il C-Magazine nato durante BTO 2009 – in cui Linda Marongiu e Arturo Salerno hanno presentato una interessante ricerca sul viaggio “no cost”, mostrando come nuovi modelli di organizzazione possano essere contemporaneamente un rischio e una grande opportunità per alcune tipologie di operatori turistici.
Fiducia sociale, collaborazione e scambio sembrano essere i principi che animano questa forma di turismo che, più di altre, si presta alla dimensione “social”. Una modalità di organizzare e condividere le vacanze che nasce “2.0” e trova nei nuovi media niente altro che un moltiplicarsi di possibilità. Di fatto, un nuovo modo di interpretare una cultura che ha radici lontane.
BTO 2010 Live: Dopo il viaggio low cost il viaggio ‘no cost’?
9 Gennaio 2010 alle 19:09 #18721Giulia_EremitaMembroGentile Sig.ra Eremita,
(Gentilissimo, che piacere!Leggo tardi il suo messaggio, peccato..)
anche il suo portale Trivago ha giocato un pò sporco con la mia struttura e lei lo sa benissimo!!!!
(La sua struttura e’ online da noi? Non mi pare! Se una struttura e’ su trivago ci sono 3 motivi: e’ stata inserita da qualcuno che ha raccontato il suo soggiorno, proviene dai nostri partner di prenotazione, viene inserita da noi a prescindere dai partner perche’ riferimento ricettivo della localita’ (raro), viene inserita dall’albergatore attraverso hotelier.trivago.it, gateway gratuito. Ad ogni modo siamo sempre molto disponibili se qualcuno ci chiede spiegazioni di qualsiasi genere)
Siete una longa manu di Venere che a sua volta è proprietà di Expedia.
( Tengo a precisare che OTA e catene sono nostri partner, decidiamo insieme con quali stringere accordi, con quali stare in stand by, quali non integrare, quali si’. Siamo assolutamente indipendenti da Venere & co. trivago e’ un compara prezzi e, come tale, non appartiene a nessuna Ota, oggi e per sempre ci auguriamo. Cmq questo gliel’ho spiegato a sua volta e mi sembrava avesse capito
Le rammento la storia…se se la fosse dimenticata…
La mia struttura fu cancellata diversi anni addietro da Venere (2005) perchè non ne riscontravo più la qualità e la professionalità che mi sarei atteso, conoscendo la gestione anche personalmente, quattro anni prima, circa.
Richiesi la cancellazione totale di tutti i riferimenti della mia struttura onde evitare qualsiasi commistione con Venere.
( …varie richieste “amichevoli” , e riscontrata la durezza di timpani, mandai una raccomandata 🙂 a seguito della quale , finalmente ottenni ciò che avevo chiesto ).
(ok, questo riguarda venere…)
Ma come per magia riapparve la mia struttura su Trivago, con foto e descrizioni e con la possibilità di prenotarla attraverso Venere….ma ahimè, la pagina di prenotazione che si apriva su Venere offriva solo strutture alternative!!! (…ma guarda che cosa strana!)
(la struttura sicuramente e’ rimasta su trivago con collegamento cieco, come succede spesso con hotel che chiudono. Non ci possiamo accorgere di queste cose: l’albergatore ci contatta in questo caso e la leviamo, come e’ successo:) nel suo caso. Nessun mistero!)
…si ricorda la telefonata che le feci il 12 Dicembre 2008, subito seguita da e-mail e fax?!?
(boh! ricordo qualche mail si. E quindi, poi si e’ levata, no?)
…no!?
Allora gliela ricordo: richiesi di conoscere chi era il titolare del sito, chi era il responsabile dei dati sensibili e chi vi aveva dato il permesso di pubblicare le descrizioni, le foto e i dettagli della mia struttura…
(ok)
Lei mi recitò a cantilena , la nenia che ha sopra descritta…che voi siete un comparatore di prezzi e che assolutamente non richiedete denaro per esser pubblicati , che anzi è tutto gratis….
(credo che queste siano informazioni essenziali, mica una cantilena… non e’ proprio carino questo paragone)
La mia struttura è stata cancellata , quindi, le gentili lettrici ed i gentili lettori di questo blog possono immaginare dove sia andato a finire il gratis proposto!?!?
(l’inserimento a trivago e’ assolutamente gratuito con link al sito e mail di contatto! Avviene tramite http://www.hotelier.trivago.it, e qui lo sanno in molti tra gli albergatori, la possibilita’ di essere prenotabili online e di avere le tariffe rintracciabili non lo e’, bisogna essere affiliati ai nostri partner di prenotazione che sono una 50ina attualmente, dove tra l’altro venere non e’ piu’ momentaneamente inclusa.)
Ma sto scrivendo ancora oggi perchè il suo padrone ( Venere), continua a giocare sporco ed ancora pubblica descrizioni e foto della mia struttura su siti specchio ( famigerati siti con grafica e nomi diversi che poi cliccando su “prenota”, riportano a Venere ).
(venere non e’ il nostro padrone ribadisco. Questi sono i nostri partner http://company.trivago.com/company.php?&pagetype=businesspartners_travelagents&tld=it . Il consiglio e’ di mandare una richiesta nei siti satellite di venere e di richiedere l’eliminazione della scheda)
Non si vesta da agnello e non paventi la correttezza dei soggetti per cui lavora…se poi agite come state agendo.
( spero che ora sia piu’ chiaro per lei e stia piu’ tranquillo, va bene? Un saluto, Giulia Eremita)
Il pubblico deve sapere tutto …e questo è solo l’inizio…
Se avesse qualcosa da precisare, rimango a sua disposizione in qualsiasi sede ritenga opportuna: da questa a quella giuridica.
Cordialità
Alla Dolce Vita
9 Gennaio 2010 alle 19:16 #18720Giulia_EremitaMembroGentile Vesta,
come spiegavo Alla Dolce Vita. Spesso quando si sottoscrivono degli accordi con una Ota, i dati si cedono a loro per fini commerciali. Fine commerciale e’ anche utilizzare i partner presenti e futuri (che a loro volta hanno altri partner che a loro volta…) per diffondere il piu’ possibile il proprio database e aumentare le prenotazioni. Questo ha un effetto benefico anche per l’albergatore: si puo’ essere presenti in piu’ canali senza avere rapporto diretto con piu’ persone, ma con uno solo. Quando si interrompe un rapporto, correggetemi se sbaglio, ma credo che l’agenzia non si preoccupi di comunicare ai partner e ai partner dei partner di eliminare il collegamento… I collegamenti e le schede restano li’, ma non sono prenotabili, sono collegamenti ciechi. L’albergatore puo’ richiederne quindi la rimozione mandando una mail con il link della scheda da eliminare.
Spero di esserle stata d’aiuto, un saluto!
10 Gennaio 2010 alle 11:45 #18724dott_stefano_tiribocchiPartecipantetripadvisor vi inserisce su segnalazione di TERZI, quindi un qualsiasi pinco pallo che scrive il primo commento su di voi e siete dentro.
Le OTA e i siti satellite o partner delle stesse vi inseriscono su CONTRATTO regolarmente sottoscritto.
Quindi no contratto no contenuti, MA rientra qui il discorso che non è facile cancellare totalmente una struttura indicizzata per lungo tempo sul web, è un’operazione lunga e complicata, il web è fluido e crea ridondanza dei contenuti.
S.
10 Gennaio 2010 alle 11:47 #18723dott_stefano_tiribocchiPartecipantehotels.com è un brand di expedia inc.
http://phx.corporate-ir.net/phoenix.zhtml?c=190013&p=Corporate_Travel_Market
S.
12 Gennaio 2010 alle 09:11 #18731MASSIMILIANO PIERGENTILIMembroBuongiorno,
confermo che personalmente prima di prenotare un hotel, il giro che faccio è quello di partire con le recensioni, passando poi per un comparatore ( ce ne sono veramente molti ormai) e quindi come ultima opzione sulla pagina dell’Hotel per vedere se ci sono offerte più vantaggiose di quelle che si trovano sui portali di prenotazione.
Io fino ad oggi non ho mai avuto problemi con questi portali ( tripadvisor, trivago, kayak e hotelscombined) e spero di non averli in futuro.
Personalmente ritengo che diano una grande visibilità a costo Zero, quindi che siano strumenti da utilizzare a nostro favore.
12 Gennaio 2010 alle 17:41 #18735ottaviofebbMembroconfermo anche io che prima di muovermi leggo le recensioni ma le leggo molto attentamente e poi telefono …ho letto i vari commenti sopra e condivido
15 Gennaio 2010 alle 18:16 #18750AllaDolceVitaMembroSalve Sig.ra Eremita,
ora, “Alla Dolce Vita” non è sul vostro sito, perché ne ho dovuto richiedere la cancellazione, altrimenti continuavate a pubblicarla solamente come specchietto delle allodole , per poi vendere strutture concorrenti, visto che la mia risultava sempre “non disponibile”…questo Cara signora è un comportamento SCORRETTO ed ILLECITO!
…non perda la bussola: se voi consentite a chiunque affermi di essere stato presso una struttura, di recensirla, non significa che avete il diritto di pubblicare foto, riferimenti e descrizioni ufficiali ed addirittura consentirne la prenotazione ( OVE QUESTO FOSSE POSSIBILE ) attraverso portali con i quali dividete la commissione generata dalla prenotazione andata a buon fine!
Per fare ciò necessitate di un contratto scritto …e la natura del contratto, penso le sia nota: un accordo fra due ( o più parti), che presuppone un elemento fondamentale: la volontà di entrambe!
Ma vista la dinamica con cui vi arrogate la possibilità di pubblicare strutture turistiche, il vostro è più inquadrabile in un contratto UNILATERALE , segreto al contraente , che secondo la sua balzana ipotesi, fruirebbe di pubblicità gratuita!
…’ste favolette le racconti ai bimbi che vogliono dormire, sognando un mondo migliore!
Che lei paventi l’indipendenza di Trivago, è alquanto singolare, visto che alla fine del giorno, la pagnotta da portare a casa è data proprio dall’accordo con le OTA!
Le ripeto: la struttura che Venere aveva listato abusivamente anche dopo la rescissione del contratto è apparsa su Trivago….mi faccia capire:
Trivago si accerta , PREVENTIVAMENTE, che il “fornitore” di contatti turistici ( in questo caso Expedia-Venere) sia ancora effettivamente il titolare di un contratto con la struttura che preveda anche la pubblicazione della stessa , su siti terzi?
Perchè se non facesse ciò, si renderebbe corresponsabile dell’illecito di Expedia-Venere!
Che mi dice a tal riguardo?
Quale è la procedura del trattamento dei dati che Trivago persegue ?
Quello che lei chiama minimizzandolo “collegamento cieco” è in realtà un canale di reddito illecito, che danneggia il diretto interessato del canale, e le assicuro che se continuerete a tenere tutte e due gli occhi chiusi su questo argomento , verrete coinvolti negli illeciti comportamenti di chi abusa degli archivi che gestisce!
Se avete deciso di non collaborare più con Venere , forse avete preso una saggia decisione, ma attenzione perché per offrire un servizio veramente trasparente e lecito DOVETE avere i permessi alla pubblicazione dai titolari delle strutture, ogni altra scorciatoia è illecita come il comportamento di Expedia-Tripadvisor!
E per finire , Sig.ra Eremita (e per tutti gli altri gestori di siti turistici ):
a lei sfugge un fondamentale e sacrosanto diritto sancito e protetto da legge apposita ( D.lgs 196/2003 e succ ), che “impedirebbe” a ai portali come il suo ed altri tra cui Expedia-Tripadvisor ( Venere, worldby, hotels e tutti gli altri che appartengono per collegamenti diretti ed indiretti ad Expedia ), di poter pubblicare, rivendere, e manipolare i dati personali, e di riferimento di soggetti giuridici siano essi persone fisiche che persone giuridiche senza il loro consenso.
Sia ben chiaro a lei e a tutti gli altri “furbetti del pianetino” che se un titolare dei dati che pubblicate NON vi concede il permesso alla pubblicazione, ogni volta che lo fate, commettete un reato!
Tra l’altro siete OBBLIGATI per legge , a semplice richiesta ( vedi art.7 della fonte normativa sopra citata ) a cancellare o modificare, immediatamente i dati che abusivamente avete deciso di pubblicare.
Comparare i prezzi è lecito, SOLAMENTE se i titolari delle strutture vi consentono la pubblicazione dei riferimenti, delle tariffe e di tutti i dettagli che servono ad identificare la struttura.
Per il Sig. Vesta:
lei sta vivendo sulla sua pelle quello che migliaia di albergatori e gestori inconsapevolmente subiscono da questi portali prepotenti e dal comportamento illecito: un vero proprio furto di identità con lo scopo di sfruttare la sua rinomanza per vendere strutture a lei concorrenti!
Questa concorrenza sleale deve essere portata a conoscenza di tutti, sperando che la giustizia possa fare il suo corso in tempi brevi e soprattutto rendere consapevoli i potenziali clienti che devono sempre più affinare lo spirito critico e diffidare di chi prometta senza mantenere ( vedi Expedia con Tripadvisor e tutti i siti controllati e collegati!)
Per maxpiergentili: quando ti capiterà di ricevere una recensione falsa e diffamante e proverai a richiederne la rimozione, poi ne riparliamo…o come fanno la maggior parte….te ne freghi e diluisci la recensione con tante altre che sfavillano e rifulgono di luce propria…autentiche o false…tanto che importa, alla fine chi sarà in grado di riconoscerle!!! : -)
Domanda: ma non si riduce il tutto ad un semplice, grossolano e grottesco teatrino?!
Se questo significa lavorare seriamente, trasparentemente ed indipendentemete…allora il mondo si è girato sottosopra!
Cordialità
Alla Dolce Vita
16 Gennaio 2010 alle 08:30 #18751FilippoMembroBuongiorno mi inserisco per dire la mia sul “problema” recensioni.
La struttura dove io lavoro ha on-line parecchie recensioni ( centinaia), sia su TA che sui vari portali di prenotazione. La stragrande maggioranza di esse sono positive ma alcune ( ed aggiungo per fortuna) sono piu’ critiche e negative. Debbo dire che nessuna di quelle negative e’ falsa oppure denigrante solo per partito preso, tutte hanno una loro giustificazione anche se qualche volta il Cliente esagera un po’, ma questo fa parte del gioco.
Su TA abbiamo ricevuto una recensione “stroncante” da parte di un Cliente con il quale abbiamo avuto “seri” problemi di convivibilità, TA ha pubblicato entro le 24h la nostra replica con le contro spiegazioni. Non credo che l’utente si faccia condizionare da questa unica recensione negativa ( e comunque con nostra replica allegata) in mezzo a tante altre positive o comunque reali. Grazie, saluti
18 Gennaio 2010 alle 19:18 #18752MASSIMILIANO PIERGENTILIMembroCiao FIlippo, sono pienamente d’accordo con te, una recensione stroncante come la definisce tu non incide più di tanto sul giudizio generale che una persona si fa leggendo le altre ( chiaramente più ce ne sono più uno si fa un’idea giusta)
Ci sono clienti depressi che sembra non aspettino altro che sfogarsi cosi, ma ringraziando Dio sono non sono molti.
Io ribadisco che questi portali di comparazione sono un validissimo strumento per clienti e operatori.
Massimiliano Piergentili
20 Gennaio 2010 alle 08:48 #18753FilippoMembroBuongiorno. Replico a maxpiergent e soprattutto a tutti gli altri partecipanti al forum che sono in aspra lotta contro i Portali ed il sistema delle revieuws. Io questa lotta mica la capisco tanto. Ma da sempre l’uomo si fida dei consigli e dei suggerimenti dei propri simili per comprare qualsiasi cosa, no? Vale per la panetteria come per l’auto come per un viaggio.
Ripeto: per la mia personale esperienza professionale, un Albergo con molte recensioni on-line, non ho mai ricevuto recensioni false, tendenziose o non attinenti l’esperienza del Cliente. Saro’ stato particolarmente fortunato???
Oppure pretendiamo di essere i migliori e non vogliamo accettare le critiche( suggerimenti) dei nostri Ospiti? Saluti
1 Febbraio 2010 alle 21:10 #18854Riccardo CoccoPartecipanteFilippo, hai ragione quando sostieni che da che mondo è mondo ci siamo sempre fidati dei consigli altrui, ma è anche vero che chi dispensa il consiglio, generalmente le vedi in faccia. Come mai molti, parrecchi, tanti, TROPPI si trincerano dietro l’anonimato di fantasioni nick names? mah! Ci sarà un perchè…o ce ne saranno molti?
Buon lavoro e buon Revenue Management a tutti!
Riccardo Cocco
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