Recensioni False a Pagamento: la procura di New York sventa la truffa
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Tag: albergatori contro recensioni false, astroturfing, from-blog, recensioni a pagamento, recensioni-false
- Questo topic ha 9 risposte, 5 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 11 anni, 2 mesi fa da Riccardo Cocco.
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4 Ottobre 2013 alle 13:11 #16485sfarinelAmministratore del forum
Cosa sareste disposti a fare per migliorare il vostro ranking su TripAdvisor & co.? Pagare i vostri dipendenti per scrivere bene di voi? Oppure affidarvi a un’azienda che vi procuri un pacchetto di recensioni positive preconfezionate?
La pratica dell’Astroturfing, con la crescita del peso dei siti di recensioni, ha assunto negli ultimi anni dimensioni ragguardevoli a livello internazionale. In USA le autorità si sono mosse per contrastarla e a New York 19 aziende sono finite in tribunale e punite severamente.
Recensioni False a Pagamento: la procura di New York sventa la truffa
4 Ottobre 2013 alle 17:05 #21127Mauro CalbiPartecipanteFinché esisterà il completo anonimato delle recensioni, ci saranno le recensioni false. Inoltre andrebbero cambiati i sistemi di valutazione, in base ai servizi che le strutture ricettive forniscono.
E’ lecito che TripAdvisor si pubblicizzi con il nome specifico di un hotel?
6 Ottobre 2013 alle 10:01 #21129AMEDEO ESPOSITOMembroA questo punto, smascherati gli imbroglioni, perchè i Tripadvisor & Co. non segnalano anche le strutture ricettive che hanno pagato? una bella azione di trasparenza non sarebbe male… Un bel simbolo negativo (non so, una faccetta da diavolo), evidente…. O meglio, prima la segnalazione per 10 giorni, poi la sospensione per 3 mesi…. Troppo duro?
6 Ottobre 2013 alle 10:06 #21130AMEDEO ESPOSITOMembroscherzi a parte, Mauro ha ragione sull’anonimato. Perchè fino a quando funzionerà in questo modo, ben poco potrà essere fatto.
7 Ottobre 2013 alle 07:09 #21131margheAmministratore del forumCiao Mauro, io sono d’accordo con te: l’anonimato resterà sempre un grosso limite per TripAdvisor.
Detto questo qualche giorno fa leggevo i commenti a un post il italiano su questo argomento e ce n’erano due o tre in cui l’utente dichiarava che se avesse dovuto lasciare tutti i suoi dati personali, non si sarebbe preso la briga di lasciare dei commenti, positivi o negativi che fossero. Questo problema come lo vedi?
7 Ottobre 2013 alle 07:11 #21132margheAmministratore del forumCiao Amedeo, ben tornato!!
Ricordati che in realtà c’è già un simbolo che smaschera chi ha pagato o chi realizza le recensioni false, ed è il bollino rosso fin dal 2009 (http://www.bookingblog.com/avviso-agli-albergatori-le-recensioni-false/)
8 Ottobre 2013 alle 12:53 #21133AMEDEO ESPOSITOMembroCiao Marghe.
Lo so , lo so.
Magari qualcosa più evidente.
Insomma, io sono per le punizioni da “bruciore”. Di quelle che ti fanno pentire di averlo fatto…..
Comunque, sono estremamente convinto che anche i lettori di reviews incominciano a decifrare…….
9 Ottobre 2013 alle 07:10 #21134margheAmministratore del forumIo ho sempre avuto molta fiducia nelle persone che leggono (sarà perché anche io sono una di loro!) e credo che sia abbastanza facile capire quando c’è qualcosa che non va, specie se confronti le recensioni di più siti, tipo TA e Booking. Personalmente mi sono capitati spesso casi in cui le recensioni negative riguardavano delle vere facezie, per cui non ritenevo giustificato un voto basso, e questo mi ha insegnato che tutto è molto soggettivo…. anche se non falso.
11 Ottobre 2013 alle 13:29 #21135Riccardo CoccoPartecipanteBuona sera a tutti!
Vorrei intervenire su alcuni punti:
1) E’ lecito che TripAdvisor si pubblicizzi con il nome specifico di un hotel?
Purtroppo è lecito fintanto che il nome dell’hotel non venga registrato a livello internazionale, e divenga quindi un marchio a tutti gli effetti, con i costi e le pratiche burocratiche che ne conseguono. Certo è che “disturba” alquanto che, non solo TA ma tutte le OTA, utilizzino il nome del nostro albergo per indirizzare gli utenti del web sul proprio sito. Si può provare a far inserire in contratto delle “regole” che permettano una brand protection ma la vedo veramente complessa soprattutto se è il singolo albergatore ad andare dal colosso. Le associazioni dove sono???????
2) …l’utente dichiarava che se avesse dovuto lasciare tutti i suoi dati personali, non si sarebbe preso la briga di lasciare dei commenti, positivi o negativi che fossero.
Ciao Marghe, tutto ok?
E’ vero quello che dici, è il comportamento medio di tutti noi. Diventiamo dei perfidi bastardi o dei magnifici ambasciatori solo quando siamo ben nascosti dalla maschera dell’anonimato di uno schermo e di una tastiera. Però sarebbe interessante ragionare sul fatto che se solo l’anonimato ti permette di lasciare un commento, forse hai qualcosa da nascondere, ovvero, non hai volontà di prenderti le responsabilità delle tue azioni, o non sei convinto di ciò che consideri essere la tua realtà dei fatti.
Certo è che ognuno di noi costruisce nella sua mente la propria realtà in funzione degli stimoli esterni, del proprio stato d’animo, del proprio livello culturale e della propria storia, ecc. (ogni realtà personale è distante anni luce dalla realtà vera e reale degli accadimenti) quindi credo, anche se non amo le recensioni anonime o “nikkate”, meglio avere un feedback (bello o brutto che sia) che ti permetta di agire per ripristinare delle negatività o per potenziare delle positività, piuttosto che navigare di notte, senza bussola e senza stelle, credendo che quello che fai è sacrosantamente giusto ed apprezzato.
Per le recensioni truffaldine, proporrei una gogna pubblica delle aziende che le propongono e degli alberghi che le stimolano.
Buon lavoro e ottime recensioni a tutti!
Riccardo Cocco
21 Ottobre 2013 alle 12:41 #21014AMEDEO ESPOSITOMembroCiao Riccardo.
Sonno d’accordo con te: una gogna pubblica delle aziende che le propongono e degli alberghi che le stimolano.
Come dicevo prima: punizioni da “bruciore”. Di quelle che ti fanno pentire di averlo fatto.
un caro saluto.
Amedeo Espositi
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