Quanto affermato nel post sembrerebbe ovvio, eppure, navigando in molti siti alberghieri si capisce facilmente che così non è.
Per molti albergatori l’offerta speciale è una cosa che va preparata annualmente. inserita nel sito e lasciata lì. senza alcuna analisi, senza confronti con la concorrenza. i risultati sono talmente miseri da indurre spesso a credere che in fondo questo tipo di offerte non servano praticamente a nulla.
l’offerta speciale è invece uno strumento dinamico. va trattata esattamente come la politica tariffaria, segue determinati andamenti e ha successo quando è coerente con le dinamiche del mercato.
Se non si fa in questo modo (oltre a seguire le regoline a cui si è accennato) i risultati non verranno, o saranno scarsi. E, come al solito, altri competitor godranno($$$) della nostra malagestione.
Quando arriverà il momento in cui gli albergatori capiranno che la qualità della loro filosofia commerciale è importante quanto la qualità dei servizi che erogano? Perché se un hotel va in apnea economica sarà costretto poi a tagliare quegli stessi servizi e quella stessa qualità che era il suo vanto (dopo esser passato per periodi di autosfruttamento delle proprie risorse, nel tentativo di tenere duro).
L’offerta speciale serve anche come correttivo per eventuali errori di revenue, dando la possibilità di offuscare le variazioni di prezzo senza inficiare l’andamento dei prezzi ufficiali che si era stabilito. Aiutano a coprire dei “buchi” di tableu. Insegnano ai visitatori del nostro sito a essere più fedeli scoprendo che possono trovare vere occasioni. Rendono dinamico il nostro sito.
Insomma non usare questa leva di marketing è una privazione non da poco. Usarla male, però, è un danno.