Il vecchio codice a barre rivive nel mobile. E si chiama QR code (Quick Response Code). Nato in Giappone nel 1994 per tracciare i pezzi delle macchine Toyota, è un codice a barre composto da moduli neri, bidimensionale a matrice di forma quadrata, ed è in grado di contenere molte informazioni. Un QR code può infatti contenere fino a 7.089 caratteri numerici e 4.296 alfanumerici. In Giappone sono molto diffusi e da anni vengono impiegati nella pubblicità, per facilitare la trasmissione di dati e indirizzi internet. A seguito dell’esplosione del mercato mobile, i QR code si stanno diffondendo anche in Italia.
QR code: come utilizzarlo in maniera creativa per il marketing dell’hotel