La soluzione potrebbe essere molto semplice, con benefici per tutti: strutture, stato, clienti.
L’Agenzia Nazionale del Turismo dovrebbe ampliare il portale Italia.it prevedendo la gestione delle disponibilità e prenotazioni alberghiere ed extra-alberghiere sostituendosi alle OTA.
Le strutture dovrebbero recedere in blocco dai contratti con i vari OTA mondiali, peraltro di proprietà di multinazionali straniere.
Le entrate che derivano dalle commissioni costituirebbero anche le tasse, si tratta di circa un 15% sulle entrate. Non sarebbe un promozione valida per pochi anni ma per sempre.
Questa è la teoria, la realtà purtroppo è un’altra e la conosciamo tutti.
In particolare l’incapacità delle istituzioni nel progettare e fare qualsiasi cosa, basta vedere lo spreco di risorse che sono state spese per il portale Italia.it (20 milioni), un sito che potrebbe essere realizzato con un CMS, non so quanti anni ci sono voluti per realizzarlo.
Sito dell’Inps in crash per il picco di richieste e sessioni di autenticazione condivise fra più utenti, dando poi la colpa a fantomatici hackers!
Purtroppo mancano le competenze tecniche interne nel settore pubblico, i progetti IT sono demandati all’esterno con risultati a dir poco deludenti e tutti ne paghiamo le conseguenze.