In Business Listing su TripAdvisor: le prime impressioni
Home › Forum › Commenti agli articoli di Booking Blog › In Business Listing su TripAdvisor: le prime impressioni
- Questo topic ha 76 risposte, 21 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 13 anni, 11 mesi fa da AllaDolceVita.
-
AutoreArticoli
-
30 Gennaio 2010 alle 14:20 #18831maria.palacio@ssat.chMembro
mah…io non c’elo’ cosi con TA
30 Gennaio 2010 alle 14:35 #18832SuperPannoMembroNeanche io cè l’ho così tanto con TA ma con un sistema che tutela solo (forse) il cliente e tratta come fazzoleti usa e getta gli hotel.
30 Gennaio 2010 alle 14:44 #18833maria.palacio@ssat.chMembroe vabbe’…il cetriolo gira gira…
30 Gennaio 2010 alle 18:37 #18834palingeniusMembroVeramente tutela chi manovra il tutto e che ha interesse a farlo ed in TA si sa chi e’.
30 Gennaio 2010 alle 18:37 #18835palingeniusMembroVeramente tutela chi manovra il tutto e che ha interesse a farlo ed in TA si sa chi e’.
31 Gennaio 2010 alle 11:24 #18838dott_stefano_tiribocchiPartecipante@marco piccolo
” posso dire che è un dato di fatto che le visite dal link ci sono e sono visite che “convertono”.
Ciao Marco, puoi dire che gli utenti smart che trovano una call to action nascosta sotto un piccoli link non sono gli stessi che avrebbero fatto copia e incolla su google per trovare il tuo sito ufficiale?
solo che con l business listing lo trovi bello scritto nelle statistiche, il che è più gratificante.
Meditate, e io forse entro il 2011 trovo il tempo di tirare giu una lettera sufficientemente intelligente da inviare a tripadvisor per discutere delle modalità promozionali e il servizio effettivamente erogato della business listing.
S.
31 Gennaio 2010 alle 16:56 #18842maria.palacio@ssat.chMembro@Dott.Stefano come ho scritto sopra, il business listing non e’ una pubblicita’, e’ una “scorciatoia” minima per avevre piu’ info su di te nella tua pagina (vista che e’ gia’ bella piena di links che deviano ad altri siti ai clienti che non sappiamo come, ci sono caduti li)
Quando fai la lettera ricorda di farla in cc a zoover, realtravel, ulises e a tanto altri che hanno un servizio simile
31 Gennaio 2010 alle 19:34 #18848AllaDolceVitaMembroPer Anto444: plaudo al suo ravvedimento e spirito critico. 🙂
La struttura intima di Triapdvisor è marcia e che siano una associazione congeniata per massimizzare il profitto ai danni della libera concorrenza è uno stato di fatto: addirittura l’Ufficio Stampa di Tripadvisor, la Competence Comunication di Milano, ha pubblicato recensioni false ( come ho descritto con prove inconfutabili anche su questo blog).
Per Ivanl: pagare per una visibilità confusionaria ( per volontà commerciale del burattinaio ) , pensando di acquistare visibilità univoca è proprio il caso di Tripadvisor…basta contare il numero di collegamenti “esterni” e fuorvianti dal collegamento del sito ufficiale della struttura, sulla pagina che vi viene proposta.
Una vera pubblicità è quella che offre IN ESCLUSIVA l’immagine della vostra struttura…altrimenti che pagate a fare, quando c’è il “pericolo” che con un click sulla stessa pagina, si possa arrivare ad altre strutture a voi concorrenti?
Per SuoperPanno: concordo in pieno con lei!
Basta tirare giù le brache di fronte a questi che sono e devono rimanere dei venditori che coadiuvano l’attività PRINCIPALE di ricezione turistica!
Cordialità
Alla Dolce Vita
31 Gennaio 2010 alle 23:43 #18846dott_stefano_tiribocchiPartecipanteinfatti hai ragione, alla fine è una scorciatoia, solo che nel momento di acquisto la propongono differentemente, è li che voglio fare leva, è quello il lato bufala della questione.
S.
31 Gennaio 2010 alle 23:46 #18851dott_stefano_tiribocchiPartecipante“Tu hai una spiegazione differente del perchè quelle persone prenotano tramite OTA e spesso anche prepagando il soggiorno anche in caso di parity rate?”
Si, spesso i clienti sono CLIENTI delle OTA e non delle strutture, le ota danno servizi aggiunti, quali assistenza multilingue, garanzie di ricopertura, maggiore affidabilità e sicurezza in termini di invio dati sensibili, hanno brand solidi, chi riacquista gia conosce la procedura di prenotazione.
S.
1 Febbraio 2010 alle 13:19 #18853Riccardo CoccoPartecipanteBusiness Listing SI – Business Listing NO
Per prima cosa occorre definire il target clienti “business listing” a cui TA fa riferimento.
1) Non fa riferimento alle Compagnie internazionali, se guardate bene ogni catena internazionale ha il link sul sito corporate tra gli altri…
2) Hotel indipendenti: ECCOLO!!!
Questo è il target!
Il link, che si pone su di un sito terzo non è una scorciatoia, è pubblicità, è investimento, e per questo deve essere pianificato e deve generare un rientro, altrimenti è un flop.
Servizi aggiuntivi delle OTA: concordo sul fatto che il cliente è un cliente OTA e non diretto. E’ un cliente OTA perchè l’OTA in questione se lo va a capare con campagne marketing (sia tradizionale che web). Su questo non possiamo e non dobbiamo far nulla.
Le OTA ci servono e ci serviranno sempre. Il problema è sempre più semplice (per certi versi). Dobbiamo essere in grado di bilanciare il business mix per non divenire dipendenti dalle OTA.
@Marco Piccolo, anche se la tua struttura raggiunge il 90% in occupazione non potrai mai fare a meno delle OTA (e se hai raggiunto il 90% di occupazione solo con le OTA, mi preoccuperei…..).
Devi sempre avere un bilanciamento tra business mix e source of business mix.
Laddove tu divenissi dipendente di uno specifico segmento con una specifica provenienza, e questo subisse dei tracolli (e ne abbiamo visti negli ultimi anni…) saresti costretto a svenderti pur di poter garantire il revenue di sopravvivenza.
Ti faccio un esempio: nel 2001 molti alberghi di Roma (specialmente gli storici in Via Veneto) basavano il proprio business mix sul leisure con source USA. Prova ad immaginare cosa è accaduto dal 12 settembre in poi….
Buon lavoro e buon Revenue Management a tutti!!
Riccardo Cocco
1 Febbraio 2010 alle 14:27 #18852maria.palacio@ssat.chMembro@stefano, infatti hai ragione, alla fine è una scorciatoia, solo che nel momento di acquisto la propongono differentemente, è li che voglio fare leva, è quello il lato bufala della questione.
S.
—Vabbe’, al momento di acquisto sapevamo cosa e come sarebbe offerto (misure ed esempio ci sono ancora sul primo mess. di questo post)
2 Febbraio 2010 alle 15:39 #18863MASSIMILIANO PIERGENTILIMembroCiao a tutti.
il link su Ta è chiaramente una scorciatoia, fare un copia e cerca non ti fa perdere molto tempo per cui ripeto che secondo me questo link diretto non modificherà più di tanto quello che succedeva in passato. Sarà più facile vedere le statistiche ma niente di più.
Per quanto riguarda la bufala… xchè bufala?! loro hanno fatto un prodotto, l’hanno messo sul mercato e se riescono a venderlo bravi loro!! ..non obbligano mica nessuno ad acquistare il link diretto.
L’adesione è una scelta non capisco questo accanimento.
Massimiliano Piergentili
2 Febbraio 2010 alle 15:47 #18865Riccardo CoccoPartecipanteCondivido pienamente il concetto di libertà di adesione.
Ma sono sempre scettico (per non dire ostile) nei confronti di Trip Advisor.
Quando riusciranno a garantire imparzialità e veridicità controllabile delle recensioni allora sarò disposto a vedere l’opportunità del sistema. Fino a quel giorno (arriverà mai?) visto che TA non è e non garantisce imparzialità e che a maggior ragione è di proprietà e controllato da Expedia (non che ci sia nulla di male ma non garantisce imparzialità e trasparenza), continuerò a boicottarlo con tutte le mie forze!
Buon lavoro e buon Revenue Management a tutti!
Riccardo Cocco
2 Febbraio 2010 alle 23:07 #18867Riccardo CoccoPartecipante@Marco Piccolo:
Ritengo che non si possa fare a meno delle OTA e condivido che fisiologicamente e ciclicamente in alcune realtà vi è un turn over più o meno forzato. Ma OTA vuol dire prenotazioni, TA cosa vuol dire? Ora si sta riciclando come dirottatore sul sito proprietario dei propri visitatori (Diogene ancora cerca il link del suo sito su TA).
Posso vivere tranquillamente senza TA, mentre senza le OTA avrei qualche perplessità……
Buon lavoro e buon Revenue Management a tutti!
Riccardo Cocco
-
AutoreArticoli
- Devi essere loggato per rispondere a questa discussione.