Il ministro Brambilla chiede nuove risorse per il Turismo italiano
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27 Settembre 2009 alle 16:25 #18081luciano ardoinoMembro
@antonio 4444
Ottima esamina.
La Brambilla dovrebbe coordinare l’ambito e previo il suo eterno e logorroico esternamento sulla meritocrazia (ma elencato solo in campagne elettorali), fornire il settore di persone tecniche. Nessuno ne chiede l’utilizzo totale (tecnici) ma lameno parziale. Prendi in esempio l’Eire.
Giornalisti e professori di esoterismo non credo possano contribuire alla rinascita del comparto.
I primi cambi sono stati fatti e vale a dire la Cittadino e Magnani, per adesso, ma era necessario perdere 18 mesi per capire questo?
Ed il Magnani non apparteneva a quel “inutile carrozzone” dell’Enit come spesso la stessa MVB aveva più volte elencato?
Se di una colpa non si può imputare la ministra è quella della spasmodica voglia di fare bene che purtroppo non è supportata dall’intelletto per queste cose.
Scusate l’ardire ma il turismo è la più grande “azienda” italiana e a questi punti butto un nome per tutti: Bertolaso. Ha polso, potere e non è assolutamente uno stupido.
Aspetto le vostre ire ma con cordialità.
27 Settembre 2009 alle 16:26 #18080luciano ardoinoMembroCon te non so proprio cosa dire; scivi le stesse cose che penso.
Non so se possa essere un bene ma a me piace quello che dici.
27 Settembre 2009 alle 18:52 #18083luciano ardoinoMembroInfatti non dovrebbero esistere contrapposizioni politiche nel turismo e soprattutto, come giustamente elenchi, la ripresa passa unicamente dal ripristino dei beni culturali e tassatori.
Ma insisto sul fatto che senza un buon “comandante” ….
27 Settembre 2009 alle 19:38 #18084palingeniusMembroLo so che e’ a volte e’ difficile ammetterlo pero’ l’intervento dello Stato nel coordinamento e nella promozione del paese e’ necessario. Il problema e’ che non hanno mai saputo e voluto farlo. La riduzione dell’IVA, un controllo sulla qualita’ e l’immagine del paese deve essere fatta da un regia unica e non da una singola Regione se non addirittura una sua area. Il turista viene in “Italia” e deve essere data un’immagine “monolitica” dell’offerta turistica italiana e sulle strategie per rendere competitivo il paese sul piano internazionale. Del resto abbiamo un’offerta che ben pochi paesi hanno: mari, monti, laghi, arte, cucina, cultura… Il nostro solito problema e’ avere le persone giuste al posto giusto e soprattutto un confronto con le associazioni di categoria per concordare gli interventi e non far calare dall’alto decisioni che non servono a niente. Un altra questione e’ che anche facile criticare pero’ fino ad adesso anche gli operatori del comparto non hanno saputo creare quella pressione necessaria a far si’ che si consideri il Turismo alla stessa stregua delle altre realta’ produttive, anzi che deve avere un maggior peso rispetto ad altre visto che e’ una delle principali del paese!
27 Settembre 2009 alle 20:33 #18089Anto4444MembroMi fa piacere leggere di persone veramente appassionate dell’argomento. 🙂
Io ci vivo dentro tutti i giorni quindi non posso che condividere la vostra passione.
Però c’è un però..
Il turismo da come ne parlate sembra che sia un comparto che si possa governare e gestire a prescindere dagli altri.
La verità è che il turismo è un settore talmente trasversale all’interno degli altri settori che è veramente difficile da gestire. Aspettate, non sto dicendo che non si riesca a gestire, sto dicendo che è più difficile gestire il turismo degli altri.
Forse non avete mai pensato che solo per creare statistiche accurate sul nostro comparto in termini di PIL bisogna scomodare almeno 4 o 5 gruppi di lavoro diversi all’interno di ISTAT (quando di solito ne basta uno), ma non basta, bisogna chiamare anche Banca d’Italia e altri istituti privati di ricerche (es. Nielsen) per avere la base di partenza su cui lavorare?!
Non so se mi sono spiegato. La parola chiave per chi non ha voglia di leggere è: Turismo = Settore trasversale = Difficile mettere d’accordo tutti.
Altro esempio?
La distribuzione delle ferie durante l’arco dell’anno.
Ottimo metodo per fare la famosa destagionalizzazione giusto? e sarebbe anche facile da fare giusto? basta dire alle aziende (come ha fatto Rutelli) di far fare le ferie scaglionate ai dipendenti delle imprese! Facile come bere un bicchiere d’acqua o no?
No, xkè..
Chi glielo va a dire agli industriali di organizzarsi per far fare le ferie durante tutto l’arco dell’anno? Ma andrei io se volete, il problema è quello che mi sentirei dire!! Per loro non conviene, non è la soluzione più efficiente c’è poco da fare..
Metti l’azienda che produce biscotti che un giorno gli va in ferie il fornitore dello zucchero e non puo fare i biscotti, l’altro gli va in ferie quello della farina e l’altro quello del burro. Quando, invece, è l’azienda dei biscotti in ferie invece tutti i suoi fornitori sono al lovoro che però si grattano. Ecco vedete che è un macello?
A noi turistici sarebbe perfetto ma per loro è sempre meglio “tutti a casa nello stesso periodo”.. Ahimè.
fare una buona politica turistica richiede tantissima organizzazione dello stato nel suo complesso.
Anche l’azienda dell’immondizia (come abbiamo visto a napoli) è importante per il nostro settore.
Anche la polizia.. anche l’agricoltura.. anche.. anche.. anche aggiungete tutto quello che vi passa per la mente e capirete l’enorme sforzo da compiere.
Sia chiaro cmq..
che in ogni caso sono con voi, il turismo deve tornare all’ordine del giorno sull’agenda politica del nostro governo!!
Però guardiamo i fatti per quello che sono realmente..
ciao
27 Settembre 2009 alle 20:43 #18088Anto4444MembroMa anche su questo palingenius non vi è certezza!!
Tanti soldi per promuovere che cosa dell’Italia? Roma, Venezia e Firenze? e tutti gli altri? invece se lasci la promozione delocalizzata hai maggiormente la possibilità di far emergere le peculiarità nascoste del nostro paese! Giusto?
Come caspita fai a dare una visione monolitica del nostro paese? In trentino te li immagini con la pizza e il mandolino come simboli?
Quindi meglio pubblicità all’Italia in toto o meglio la pubblicità delle singole regioni?
Io non lo so (anzi lo so) ma abbiate la grazia di non vedere solo bianco o nero!
C’è un trade-off tra capacità economica e capacità di far emergere le particolarità del nostro paese. Fai pubblicità all’Italia, hai tanti soldi ma promuovi poco. Fai pubblicità all’abruzzo, hai molti meno soldi ma promuovi qualcosa di riconoscibile e identificabile con un determinato tipo di offerta, miri ad un target in pratica. Qual’è meglio? non lo so dipende..
ciao.
27 Settembre 2009 alle 22:01 #18094luciano ardoinoMembroLa trasversabilità del turismo è talmente evidente come la stessa destagionalizzazione, se volgiamo stare al passo di altri. In molte nazioni europee ed extra è stata risolta con la diversificazione dell’apertura e chiusura delle scuole ed i risultati sono evidenti perchè le aziende devono per forza assoggettarsi. Germania Francia Regno Unito eccetera eccetera.
Per quanto riguarda l’Istat… vabbè forse è meglio parlare dell’INSEE francese e se guardiamo alla direttiva europea sulle statistiche, nonostante il prossimo triennio mondiale dovrebbe essere ad appannaggio del nostro istituto, non credo che l’Italia sia nei parametri richiesti dalla comunità ueropea; anzi.
27 Settembre 2009 alle 22:05 #18092luciano ardoinoMembroSe in Arabia Saudita non esistesse il Ministero del petrolio credo che risulterebbe scandaloso all’opinione mondiale e quindi per lo stesso motivo reputo giusto che l’Italia sidponga di quello del turismo (accentratore) e che le regioni da questo dipendano. Oramai gli esempi ricevuti dal lontano ’93 sono talmente tanti che non ne servono altri.
28 Settembre 2009 alle 09:03 #18101Anto4444MembroTra il dire e il fare cosa ci sta di mezzo?
Anche la scelta di spezzettare di più i giorni di scuola dando molte più vacanze durante l’arco dell’anno non è facile!
Ti immagini i nostri ragazzi andare a scuola in luglio e agosto con 40 gradi? dai su.. forse nelle regioni nordiche avranno meno di questi problemi,ma per noi non sono banali come dici.
28 Settembre 2009 alle 09:17 #18100aldoMembroe perchè Italia.it ha fatto la fine che ha fatto ? perchè la regione Campania ha speso milioni di euro in mostre dei pastori campani a New York mentre i rifiuti galleggiavano in mondovisione per le strade ? perchè ci si è dannati a salvare la compagnia di bandiera spendendo miliardi con la scusa del turismo quando sono state le compagnie straniere grazie alle liberalizzazioni a portare in Italia milioni di persone in più rispetto al passato ? diffidate gente, diffidate … perlomeno le proposte della brambilla vanno nella direzione giusta, non si parla della creazione di qualche comitato pubblico che risolverà i problemi ma lascia più risorse in tasca ai privati che vogliono investire.
28 Settembre 2009 alle 10:22 #18102palingeniusMembroNon metto in dubbio che la gestione del Turismo non e’ una cosa da poco… ma proprio per questo serve capacita’ e competenza. I nostri dirigenti politici non lavorano certo per vocazione, si danno degli stipendi non da poco per cui siamo noi che dobbiamo pretendere che questi soldi vengano gestiti in maniera proficua.
E poi non e’ che la Francia e’ solo Parigi o la Costa Azzurra, c’e’ la Provenza, la Bretagna, la Borgogna etc. La Gran Bretagna non e’ solo Londra…. Ogni paese ha le sue peculiarita’… Passa poi in secondo piano quale di queste verra’ scelta. La percezione che va data da fuori deve essere unitaria. Io ho lavorato all’estero e ho visto che promuovono il prima il paese e poi l’area, non viceversa. Prima crei un marchio e poi vendi i suoi singoli prodotti ed il passo successivo sara’ di modellarli per ogni singolo mercato.
Inoltre il turismo si e’ traversale… ma ci sono degli attori principali che hanno un ruolo attivo ed altri che a cascata ne ricevono i benefici quindi c’e’ sicuramente chi ha piu’ voce in capitolo. Senza una regia dall’alto che abbia una visione generale non si combina nulla ed i risultati di questi ultimi anni ne danno ampia dimostrazione.
Su una cosa si deve insistere: la gestione “pubblica” del Turismo va fatta su un modello aziendale: o si raggiungono dei risultati o chi non lo fa va a casa. Il Ministro Brunetta pretende efficienza dagli statali: lo faccia anche con i dirigenti del Turismo: si pongano degli obbiettivi e poi si fanno i conti dei soldi spesi e dei risultati ottenuti.
Io non mi preoccuperei tanto sul destagionalizzare: tanto chiudono comunque (tra cassa integrazione etc.), visto che magari sul fare cio’ sono pronti a fare problemi ma sul delocalizzare sono stati subito pronti e adesso che hanno provocato anche grazie a cio’ il collasso del sistema produttivo, chi e’ causa del suo mal pianga se’ stesso! Abbiamo insegnato ai cinesi come si produce questo e quello e adesso che lo fanno a costi insignificanti e le nostre aziende non riescono a competere, hanno avuto una visione intelligente e realistica? Cerchiamo almeno nel Turismo di non commettere errori del genere anzi di farne la punta avanzata del Made in Italy.
28 Settembre 2009 alle 12:43 #18107luciano ardoinoMembroBeh, veramente non ho parlato o meglio scritto di spezzetamento ma di sola apertura o chiusura delle scuole.
La cosa è ben diversa.
Comunque è di alcuni minuti fa la diretta sulla conferenza stampa della MVB e se non l’avete seguita, vi elenco che l’Istat ha dato i soli dati della settimana a cavallo del ferragosto (inaudito) e la MVB ha ripetuto le stesse identiche cose delle conferenze passate con un sacco di complimenti a se stessa ed al suo operato.
Quì non è una questione politica, perchè non me ne può fregare di meno se la MVB è di SX o DX, quì è facile evincere che le cose sono gestite con improfessionalità e non sarà certo l’inserimento di Magnani o la Cittadino a risolvere i problemi.
La considerazione è che 18 mesi sono stati buttati al vento e non è certo per una forma di pessimismo la mia.
28 Settembre 2009 alle 13:47 #18105aldoMembroPer fortuna ognuno la vede a modo suo, io la regia ( e le risorse) le lascerei a chi investe e lavora nel settore, quelli che spendono per avere un ritorno, lascerei a loro anche la promozione e l’organizzazione di portali web. In quanto alla Cina il formarsi di una classe media in una popolazione di 4 miliardi di persone può essere una grande opportunità per il turismo nostrano, se mettono due soldi da parte cominciano a viaggiare e l’Italia è una tappa obbligata, senza bisogno che gli assessori vadano là a pubblicizzare alcunchè.
28 Settembre 2009 alle 15:14 #18110palingeniusMembroLa Cina in questo momento sapete cosa sta facendo: sta stimolando il mercato interno quindi vuol dire che sta cercando di trattenere le risorse della classe media all’interno. Io non farei molto affidamento su di loro: sono troppo diversi da noi e ci hanno procurato troppi danni. Un’altra possibilita’ potrebbe anche essere che siano loro a catalizzare il turismo internazionale a nostre spese. Una loro caratteristica e’ che pur essendo praticamente un continente si muovono come fossero una cosa sola. E guarda caso il loro non e’ proprio un libero mercato, e’ lo Stato che decide e comanda.
Pero’ se un loro dirigente avesse concepito e sperperato risorse pubbliche in una sorta di Italia.it… avrebbe certo fatto una brutta fine!
28 Settembre 2009 alle 17:09 #18112aldoMembroRagazzi, il Colosseo è il Colosseo, potrai anche essere diverso ma prima o poi la voglia di vederlo dal vivo ti viene, magari anche grazie a Internet. Per me è questione di tempo, mi giocherei un cinquanta euro che tra trent’anni saranno una democrazia, potere del capitalismo.
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