I Millennial crescono: impariamo a conoscere i viaggiatori di domani
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17 Giugno 2013 alle 15:03 #16157sfarinelAmministratore del forum
“I viaggiatori Millennial saranno la più grossa fetta dei nostri clienti nei prossimi 20 anni”, ha dichiarato Janis Milham, global brand manager della Marriott durante l’ultima conferenza rivolta ai general manager della catena.
Più noti anche come Generation Y, i Millennial sono quella generazione di nati dagli anni ’80 in poi che costituiranno gran parte dei turisti nei prossimi anni. Ma che cosa li contraddistingue? Quali sono i loro gusti? Capire i Millennial significa essere pronti ad accogliere al meglio i viaggiatori di domani.
I Millennial crescono: impariamo a conoscere i viaggiatori di domani
18 Giugno 2013 alle 07:08 #20983AMEDEO ESPOSITOMembroL’articolo, ben scritto, mette in risalto degli aspetti interessanti e, sopratutto, essenziali per una linea vincente. Esigenze sempre più appartenenti alle abitudini quotidiane non possono essere più considerate “optional”. Nel 2013 parlare ancora di WIFI a pagamento o limitato significa pregiudicare mercati ampi. Il problema è sempre lo stesso: la riluttanza ai cambiamenti.
18 Giugno 2013 alle 07:10 #20984margheAmministratore del forumBuongiorno Amedeo, grazie per l’opinione! Quello che dici è sacrosanto, purtroppo c’è ancora molta riluttanza a certi cambiamenti, ma io sono convinta che col tempo, certe cose diventeranno “normali” anche per chi all’inizio era scettico. In più, non si può rischiare di perdere clienti perché ci sono competitor simili a noi che a parità di prezzo offrono servizi come il wi-fi gratuito.
20 Giugno 2013 alle 07:27 #20987Antonio GreciPartecipanteJanis Milham e Brian King hanno l’intelligenza e la sensibilità di chi non si lascia tradire dalle apparenze. Sono professionisti indirizzati al continuo cambiamento. Insomma sanno il fatto loro. Fate benissimo a proporre questo articolo. Brian e Janis, insegnano a tutti ad essere più umili ascoltando ciò che ci circonda. I Millenial. Ottimo argomento. Stiamo parlando del futuro prossimo. Premesso quanto detto, spiego la mia adesione all’articolo confrontando alcune realtà di riferimento. Sì, è vero. I giovani sono sempre alla ricerca di un loro spazio che deve adattarsi in continuità. Ricordate per esempio, le aree ascolto gratuito di musica e lettura delle università? Confrontatele con le aree lettura e ascolto delle librerie Feltrinelli? Pensate oggi al Talent Garden e al progetto delle Area Relax. Pensate a Starbuck Coffee: a Manhattan li trovi ovunque. Connessione internet perfetta. Il caffé fa pena come i dolci d’altronde ma per chi, come chi scrive, è stato un glob trotter degli anni ’70, nulla stupisce dopo aver provato l’”Hold Bakery, live music every night” del ‘73 nel centro di Amsterdam. Specie di dormitorio per giovani. A colazione solo birra e omelette cotte da un cuoco cinese. Eternamente affollati tutto l’anno sia Starbuck che Hold Bakery. Quando un’idea è vincente in un contesto aderente, spopola. Ma siamo nel periodo Jurassico rispetto ai ragazzi di oggi che comunicano in tempo reale con tutto il mondo e che restano comunque ragazzi con il desiderio di condividere l’unicità di una esperienza nell’ambito di un viaggio, della scoperta di qualcosa da raccontare, figurarsi se di un albergo. Chi viaggiava in autostop, dormiva sulla strada o negli ostelli della gioventù. Oggi, il mese scorso, li ricordo prenotare una camera in volo, prima di atterrare a Londra. Una coppia di giovani danesi che scherzavano con me, mentre sceglievamo il tipo di hotel. Ero inebetito nel vedere la sicurezza, un po ostentata, con cui viaggiavano in rete. Li vedo arrivare alla reception e dare per scontato che la “connessione” è veloce e gratuita. Questi sono i nostri clienti dei prossimi anni. Fra 10 anni tutto questo sarà un ricordo. Saranno loro a caricare le carte di credito dei loro figli. E’ evidente che il futuro è già oggi. Per piccoli che si sia, le infrastrutture sono la base prioritaria per il mercato del futuro. Ieri era la proposta di una qualsiasi novità che faceva la differenza e quindi tendenza, oggi è la quotidianità. Per questo motivo, ogni albergo ha il suo mercato di riferimento. Sbagliare mercato significa chiudere. Il futuro di un locale è fatto di “sensibilità”.
20 Giugno 2013 alle 08:17 #20988margheAmministratore del forumGrazie Antonio, non avrei saputo dirlo meglio Sopratutto è importante l’apertura con cui ci si deve porre di fronte a questi nuovi clienti e pensare al nostro hotel non come una realtà statica, ma come qualcosa in divenire che dovrà inventariabile cambiare nel tempo come cambia il mercato.
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