Fino a poco tempo fa Trippy era uno strumento di “social travel planning”: nato nel 2011, aveva l’obiettivo di aiutare le persone a pianificare un viaggio affidandosi solo alle proprie connessioni sociali. Solo consigli affidabili quindi.
Ma a quanto pare il format non è mai decollato e oggi Trippy ha tirato fuori il piano B: si è reinventato come piattaforma di domande-risposte (Q&A) e sta già riscuotendo un discreto successo. Perché la gente nel turismo ha tante domande da fare ed è sempre in cerca di risposte. Un trend che dovrebbe interessare anche gli hotel.
Hotel Q&A: come diventare il primo punto di riferimento per i viaggiatori