Articolo interessante; soprattutto perché fa riflettere mostrando la distanza ( direi gap) tra quanto investito in promozione on line e quanto in pubblicità cartacea. Il problema, come già evidenziato nel post di FernandoB, è nell’umiltà di cambiare ricominciando ad imparare una forma comunicativa differente a partire dal linguaggio . Investire in marketing implica la consapevolezza di apprendere come “cambiare pelle”. La svolta dei tre device più l’esplosione dei metasearch sono evidenti, eppure estranei a chi non vuole ascoltare. Che fare? L’arretratezza, la distanza tra la rete in Italia e quella nel resto d’Europa potrebbe essere una risposta alla disconoscenza del problema da parte di chi si affida a canali non competitivi come il cartaceo. Si spende perché si acquista da chi parla il “tuo” linguaggio, quello a cui sei stato educato. Personalmente, in Italia tratto con attività di altissimo livello qualitativo ma distanti dal mercato. Nonostante i risultati positivi ottenuti, mi sembrano tante bellissime candele in via di spegnimento. Vedete un po’ quanto queste osservazioni sono banali e allo stesso tempo, purtroppo, contemporanee. Speriamo nelle nuove generazioni.