Guestscan – dove gli hotel possono recensire i clienti
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- Questo topic ha 11 risposte, 6 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 14 anni fa da MASSIMILIANO PIERGENTILI.
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6 Ottobre 2010 alle 10:23 #15213margheAmministratore del forum
C’era da immaginarselo che prima o poi sarebbe nato un sito che avrebbe permesso agli albergatori di “denunciare” ai colleghi i clienti molesti, proprio come TripAdvisor permette ai clienti di denunciare agli altri viaggiatori gli hotel da evitare.
Mentre qui su Booking Blog la nostra community si scaldava contro il sito di recensioni turistiche e si chiedeva: “Perché anche noi non possiamo avere un sito dove commentare i peggiori ospiti?!”, in Gran Bretagna hanno pensato bene di passare all’azione e di aprire Guestscan, il primo servizio dedicato ai piccoli-medi hotel, b&b, case vacanza e campeggi inglesi per difendersi dai “clienti da incubo”.
7 Ottobre 2010 alle 17:02 #19499crtPartecipanteCi lamentiamo tanto di TA …ma se facciamo la stessa identica cosa per avere come risultato il non poter piu’ controbattere in modo giustificato alla prepotenza delle recensioni fasulle… alla fine chi ci guadagna …. TA ? I nodi del mestiere ci sono sempre e questo non mi sembra un modo giusto per risolverne uno . Tanto piu’ che , come si dice sopra , alcune info gia’ circolano senza bisogna di dare il peggio di se’.Poi cosa passa nella mente di certi clienti non sempre si capisce , talvolta parlano solo perche’ interpellati dalle OTA a dare giudizio e pur di dire trovano il pelo nell’uovo. Comunque ritengo che gia’ TA ‘se la sia fatta da solo’ trasformando un inserimento casuale e spesso non voluto del tuo albergo nel loro database in un business con la storia della semplice pubblicazione dei dati ( questi a pagamento naturalmente mentre sputtanarti lo fanno gratis )quale link telefono ecc trasformandosi da sito di passaparola/pettegolezzi ( xche’ altro non sono ) in un vero e proprio ‘ catalogo pubblicitario ‘ web quindi la loro posizione cambia e probabilmente anche le recensioni rivolte a chi ‘paga’ .Comincia cosi’ a non essere piu’ avvolto da quell’aurea di spontaneita’ che tanto difendono ed escono allo scoperto finche’ qualcuno finalmente li becchera’ con le mani nella marmellata .
13 Ottobre 2010 alle 10:23 #19510MASSIMILIANO PIERGENTILIMembroGrandissimi!!
Non capisco onestamente l’avversione di crt a questo progetto?!
Questo potrebbe essere uno strumento valido per evitare di trovarsi in situazioni complicate, con clienti ” Assurdi”. ( forse avendone avuto uno veramente Unico alcuni giorni fa, risento ancora della sua influenza negativa”.
Questo progetto non credo abbia nulla a che vedere con TA, è una questione “opaca” nel senso che credo sia riservato esclusivamente agli operatori, pertanto non vedo attinenza con TA. ( sono d’accordo comunque con Crt che l’idea iniziale di TA è stata travisata)
Staremo a vedere.
13 Ottobre 2010 alle 12:26 #19511dott_stefano_tiribocchiPartecipanteno rega, qui nun se stamo a regolà!
ma vi pare possibile DISCRIMINARE i clienti sulla base di una black list?ma che è il REGIME???
Gentile CLiente, vista la sua posizione sulla Black List la sua prenotazione non può essere accettata…
sai che c’è che gli albergatori italiani almento sono perlopiù così ignoranti (nel senso di non conoscere) da darglieli due soldi a questo progetto RIDICOLO.
S.
13 Ottobre 2010 alle 16:06 #19515Michele AggiatoMembroGeni! Se si iscriveranno una buona parte degli albergatori, pagando 24 pounds per il nulla, faranno una piccola fortuna a chi l’ha ideato.
13 Ottobre 2010 alle 16:19 #19514Michele AggiatoMembroHo scritto su Facebook: “Geni! Se si iscriveranno una buona parte degli albergatori, pagando 24 pounds per il nulla, faranno una piccola fortuna a chi l’ha ideato.”
13 Ottobre 2010 alle 21:33 #19513Riccardo CoccoPartecipanteStefano,
mi meraviglio del tuo intervento.
La cosa che è stata fatta, non è altro che l’informatizzazione della black list che a Roma (almeno dal 1993) ci si girava tra albergatori per non restare fregati dai vari SòlaGuest che girano….
In aggiunta a questo, guarda questo link: http://dbitaly.dnb.com/Italian/Main/default.asp e dimmi dove è la differenza.
Se hai l’opportunità di pararti con clienti “evanescenti” che magari non pagano, invece di esserne felice ti ink…avoli??? Non capisco….
Buon lavoro e buone verifiche di solvibilità a tutti!
Riccardo Cocco
14 Ottobre 2010 alle 08:46 #19516MASSIMILIANO PIERGENTILIMembroBuongiorno,
che vuol dire discriminare i clienti, il regime??!!
Forse sei un pochino rigido nei tuoi pensieri, visto chi non la pensa come te sembra debba essere necessariamente ignorante ( nel senso di non sapere..), a meno che tu non abbia la verità assoluta.
Cercare di prendere degli accorgimenti significa ignoranza? Come fa notare Stefano questo non è altro che l’informatizzazione della vecchia Black list, e non vedo niente di scandaloso nella collaborazione tra albergatori.
Ps: il progetto mi sembra attualmente limitato alla Gran Bretagna.
Buona discussione a tutti.
Massimiliano Piergentili
14 Ottobre 2010 alle 09:49 #19518dott_stefano_tiribocchiPartecipanteCiao Max, ciao Riccardo,
scusate il flame, ma vi esemplifico:
Vi arriva la prenotazione tramite booking.com del cliente SOLON DEI SOLONI, che fate? la cancellate per REPUTAZIONE non valida? Come la cancellate? Se la carta di credito con cui prenota il cliente è valida che fate?
Datemi un modo e la black lista avrà un senso.
S.
15 Ottobre 2010 alle 12:18 #19520MASSIMILIANO PIERGENTILIMembroCiao Stefano, nessun problema.
Nel caso dovesse arrivare una prentozione di un Black listed, saresti almeno conscio di chi hai davanti, ti informi sul suo comportamento e cerchi di limitare al massimo le possibilità che possa ripetere il fattaccio che l’ha portato sulla Black list.
Se la carta di credito è valida ci atteniamo alla policy aziendale: se è prepagata si scarica, se non lo è ti accerti che la carta funzioni e prelevi quando dovuto (ti attieni alla policy e fai preautorizzazione) , nel caso voglia rimanere gli fai pagare la camera in anticipo.
Che ne dici?
Aspetto il tuo parere.
Massimiliano Piergentili
15 Ottobre 2010 alle 13:13 #19521dott_stefano_tiribocchiPartecipanteCiao Massimiliano,
“Se la carta di credito è valida ci atteniamo alla policy aziendale: se è prepagata si scarica, se non lo è ti accerti che la carta funzioni e prelevi quando dovuto (ti attieni alla policy e fai preautorizzazione)”
comunque ci si attiene alla policy aziendale, quindi è lo stesso trattamento che riserveremmo a un cliente non black list, e allora perdere tempo per verificare se è un bricconcello ne vale veramente la pena? statisticamente quanti bricconi possono capitare in un anno?
S.
18 Ottobre 2010 alle 09:27 #19525MASSIMILIANO PIERGENTILIMembroCiao Stefano,
ci si attiene alla policy aziendale in maniera rigorosa, e poi fai tutto quello che puoi per evitare di lasciare situazioni aperte con un cliente che ” già conosci”.
Quante volte un cliente in casa, decide di prolungare il soggiorno, di mettere la cena sul conto, di consumare al bar lasciando tutto a sospeso? Beh almeno con una black list sai chi hai di fronte e ti regoli di conseguenza.
Ti ripeto sapere con chi hai a che fare, è un punto sicurametne a tuo vantaggio per gestire la situazione.
E’ vero anche che di ” bricconcelli” non ne capitano molti, ma può bastarne uno “buono” per fare bei danni.
Quindi io continuo a credre che potrebbe essere uno strumento in più, non imprescindibile chiaramente, per gli albergatori.
Ciao e buona giornata.
Massimiliano Piergentili
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