Corso di Revenue Management
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30 Ottobre 2008 alle 16:36 #14790alessioPartecipante
E’ passato quasi un mese dal corso di Revenue Management diretto da Franco Grasso dall’1 al 3 Ottobre a Firenze. Nel precedente corso di Luglio abbiamo ricevuto tanti commenti di albergatori e sales managers entusiasti per i risultati ottenuti sin dalle prime settimane.
Vorremmo quindi sapere dagli albergatori che hanno partecipato ad Ottobre se i risultati sono stati altrettanto positivi…aspettiamo le vostre opinioni!
14 Novembre 2008 alle 13:55 #16987MonicaMembroIo sono stata al corso e sto provando a diventare “Revenue”: dopo un primo successo per il periodo 31 Ottobre – 1 Novembre adesso siamo in fase di stallo e quindi di depressione da revenue!!! In questi giorni quello che mi gira nel cervello è: se manca la domanda che senso hanno le tariffe revenue!! Attendo fiduciosa consiglio o comprensione dai miei colleghi.
14 Novembre 2008 alle 14:33 #16988evpandolfiMembroPurtroppo le informazioni che sono riuscito a raccogliere indicano che la crisi nel settore turistico alberghiero già si sente in maniera forte e probabilmente non durerà poco. In questo caso le “tariffe revenue” hanno lo scopo di andare a predere quote di market share degli altri hotels per così catturare quel poco di domanda che c’è.
8 Febbraio 2009 alle 09:25 #17190MASSIMILIANO PIERGENTILIMembroBuongiorno,
non sono d’accordo con questa visione cosi negativa dell’applicazione del revenue. il problema è far capire ai vari direttori.. che il mondo è cambiato ed è l’albergo che deve andare al mercato e non è più possibile il contrario, ormai l’offerta sopratutto a Roma ( dove lavoro) è amplissima e nessuno può pensare di imporre il proprio prezzo, o meglio liberi di farlo, ma le conseguenze sono quelle di un calo drastico di fatturato.
Secondo me è assurdo mantenere dei prezzi elevati (in maniera esagerata) per mantere uno status ed avere l’albergo vuoto o quasi.
7 Marzo 2009 alle 19:27 #17356sfarinelAmministratore del forumConcordo Max,
rimanere arroccati su fasce di prezzo ormai fuori mercato pare quasi un suicidio di questi tempi.
Questo non vuol dire però svendere la struttura e iniziare una forsennata battaglia al prezzo più basso (altra pratica che alla lunga può portare al suicidio di massa)
s.
9 Marzo 2009 alle 19:14 #17362Riccardo FracassiMembroSfarinel,
come al solito un colpo alla botte ed uno al cerchio! (vedi post contrastanti di qualche mese fa relativi alle tariffe).
Qual’è la sottile differenza tra “non rimanere arroccati” e “svendere la struttura”?? 10,20,30,40 o 50% di sconto?
Lo storico è divenuto un dato pressochè inutilizzabile (booking window accorciato, aumento della concorrenza, etc.), la previsione della domada è ancora più difficile a causa della congiuntura economica. Su che basi si stabilisce una politica di Yeld? Forse si fanno meno danni a stare fermi in questo periodo. Personalmente ho adottato una politica aggressiva per un determinato periodo di tempo che ha pagato meno in termini di revenue rispetto all’adottare prezzi sensibilmente più elevati.
Da “Vario Direttore”, faccio presente a Maxpiergent che con l’albergo pieno ma senza un valido margine di contribuzione non si paga nè il personale, nè i fornitori, ne tanto meno l’ammortamento dei beni mobili/immobili. Il fatto che i principi di RM tengono conto solo dei costi variabili a mio avviso è una forzatura.
18 Maggio 2009 alle 09:56 #17531sfarinelAmministratore del forumRiccardo,
la sottile differenza tra “non rimanere arroccati” e “svendere la struttura” dipende molto dal contesto.
Dipende come sei posizionato adesso come pricing (quale è l’attuale forchetta tariffaria) e soprattutto quale è il rapporto qualità/prezzo percepito dai tuoi clienti.
In sostanza non c’è una regola precisa.
S.
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