Cornell Hospitality Report: chi mantiene tariffe alte ottiene un più alto RevPAR
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- Questo topic ha 13 risposte, 7 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 14 anni, 6 mesi fa da Maurizio Ortu.
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7 Aprile 2010 alle 19:08 #15115Duccio InnocentiBloccato
Dall’ultimo, approfondito studio della Cornell University dal titolo “Strategic Pricing In European Hotels: 2006-2009”, emergono numerosi spunti di valore e soprattutto un messaggio centrale rilevante: la diminuzione aggressiva delle tariffe non genera un aumento consistente del RevPAR.
La Cornell, in collaborazione con la Smith Travel Research (STR), ha monitorato mensilmente oltre 8.000 hotel di diverse dimensioni (dalle 150 alle oltre 300 camere) distribuiti in tutta Europa. Si tratta infatti di uno dei pochi studi esistenti che hanno esaminato il pricing competitivo nell’industria dell’ospitalità in modo esauriente, prendendo in considerazione un’ampia gamma di Paesi e segmenti tariffari.
9 Aprile 2010 alle 13:19 #19116Riccardo CoccoPartecipanteChi è che dieva che il Revenue Management è: “abbassare le tariffe”??????
Buon lavoro e buon Revenue Management a tutti!!
Riccardo Cocco
9 Aprile 2010 alle 15:23 #19117gio.carMembrocondivido
la difficoltà e riuscire a differenziarsi.
DIFFERENZIATI E VINCERAI!!!
p.s.
e le risorse umane sono AL PRIMO POSTO ….. (occhio alle esternalizzazioni facili!!!)
14 Aprile 2010 alle 18:37 #19119palingeniusMembroPer me come al solito siamo di fronte alle solite mistificazioni: primo perche l’albergo medio almeno in Italia ha meno di 150 camere, secondo perche’ le statistiche come al solito uno le interpreta come piu’ gli fa comodo mentre invece mai come adesso grazie al monitaraggio su internet il cliente e’ pronto a gettarsi a capofitto sull’offerta piu’ conveniente.
16 Aprile 2010 alle 14:47 #19121sfarinelAmministratore del forumSicuramente in Italia gli hotel mediamente hanno meno di 150 camere ma a parte questo la ricerca di Cornell è piuttosto approfondita effettuata su un campione decisamente vasto di strutture.
Per quanto riguarda l’interpretazione dei dati è vero che ognuno può interpretarli come vuole ma i numeri sono numeri e se li interpreti male puoi fare scelte sbagliate.
Certamente oggi i clienti sono molto più sensibili al prezzo, ma questo sia perché hanno meno soldi in tasca per l’effetto della crisi e sia perché si sono abituati a trovare online offerte (fatte dagli albergatori stessi) a prezzi stracciati.
In ogni caso la ricerca evidenzia bene che con tariffe più basse l’occupazione è più alta, ma sembra altrettanto evidente che se spingi troppo il RevPAR ne risente pesantemente (in sostanza l’aumento di occupazione non compensa i mancati ricavi da prezzi bassi)
La sensazione è che invece di applicare correttamente il RM molti albergatori si siano limitati, in preda al panico, a sbracare sui prezzi senza neanche rialzarli all’aumento dell’occupazione causando spesso un disastro.
Sergio
18 Aprile 2010 alle 09:53 #19124dott_stefano_tiribocchiPartecipantesuccede a tutti quelli che mancano di STRATEGIE e usano solo la pratica,
a quelli che hanno il pensiero fisso su una booking window corta,
a quelli che pensano sempre a fregare un euro in meno del vicino per stare più su,
a quelli che pensano che è inutile caricare i prezzi del 12esimo mesi da oggi che tanto chi prenota,
a quelli che fanno aggiornare le tariffe alla portineria che poveri cristi c’hanno già mille cose a cui pensare,
ringrazio tutti quelli che commettono questi errori perchè noi altri che lavoriamo con cognizione di revenue gli giriamo attorno e li doppiamo a ogni giro 🙂
lo studio cornell evidenzia la pratica del dumping come strumento di minimizzazioen dei ricavi, dovuto a un costante monitoraggio del competitor e abbassamento della propria tariffa costante, sull’idea che costo meno e quindi vendo sicuramente.
S.
22 Aprile 2010 alle 18:36 #19141Riccardo CoccoPartecipante@Tutti:
Ritorno a dire che il Revenue Management non è abbassare le tariffe.
Revenue Management è strategia!
Buon lavoro e buon Revenue Management a tutti!
Riccardo Cocco
23 Aprile 2010 alle 14:21 #19144dott_stefano_tiribocchiPartecipantespulciano tra i commenti dei competitor:
Viaggiatore singolo
Italy, Aug 2006
Hanno la strana abitudine di fotocopiare le carte di credito dei clienti a garanzia, inoltre i prezzi sono diversi: per esempio ho pagato per due notti consecutivi una volta un prezzo e per il giorno successivo un altro.
alcuni clienti non capiscono ancora il reveue, ricordatevi di SPIEGARLO, come da conferenza BTO seminario su come far capire ai clienti perchè i prezzi oggi hanno oscillazioni così forti:
per esempio scrivete sul sito:
Le seguenti tariffe possono variare a seconda della stagione turistica, degli eventi presenti a Roma, nonché delle offerte promozionali, pertanto si riportano le soglie minime e massime tra cui possono oscillare.
23 Aprile 2010 alle 17:41 #19145Riccardo CoccoPartecipantePer prima cosa mi guarderei bene dal far fotocopiare la mia carta di credito. Tale bizzarra procedura genera dei rischi improponibili. Mi fa specie del cliente che li ha lasciati fare….e lo stesso si lamenta per la differenza del prezzo? Non mi è mai successo di sentire uno che si lamenta dal benzinaio che ieri pagavo la benzina verde 1.35 ed oggi lo pago 1.42, non ho mai sentito nessuno lamentarsi che Ryan Air offre ora un biglietto per Amsterdam a 9.00 Euro e domani lo stesso volo costa 153.00 Euro.
Signori, la cosa mi puzza tanto di opportunismo e falsa “scemità” da parte di questi “ignari”, “inconsapevoli” clienti.
Stefano come si muovono i tuoi Segretari se dovessero spiegare ad un cliente che ha fatto la prenotazione stamattina per telefono che paga 150 Euro per una dus in b/b avendo appena sentito che il cliente precedente siccome ha fatto una prenotazione 6 mesi fa paga la prima notte 80 Euro e la seconda 95 per una dus in b/b???
Spiegare, va bene ma attenzione! I clienti sono meno scemi di quello che pensiamo. Lo scopo ultimo è strappare un prezzo migliore.
Buon lavoro e buon Revenue Management a tutti!
Riccardo Cocco
23 Aprile 2010 alle 23:19 #19146dott_stefano_tiribocchiPartecipantebasta spiegare bene e apriori che ogni tariffa è collegata ad alcune variabili e quindi soggetta a forti oscillazioni,
purtroppo oggi se si ha davanti un cliente disonesto c’è poco da fare, se vuole rubare ruba, per fortuna non sono tutti così.
S.
25 Aprile 2010 alle 11:22 #19148Riccardo CoccoPartecipantequante prenotazione ricevi al giorno?
se parliamo di 10/15 sono d’accordo con te ma se parliamo di 150/200 al giorno da diversi canali dove non sempre hai il contatto col cliente, la vedo difficile. Mi dai la tua ricetta?
Buon lavoro e buone prenotazioni a tutti!!
Riccardo Cocco
27 Aprile 2010 alle 11:57 #19151dott_stefano_tiribocchiPartecipante10/15 a struttura, anche 20, sicurmanente non 150/200
comunque basta scriverlo chiaramente sul sito diretto, e poi si nn funzionerà per tutti ma penso per molti.
S.
27 Aprile 2010 alle 16:43 #19152Riccardo CoccoPartecipanteLa tua soluzione è certamente valida per strutture medio/piccole.
Considera che nel caso di catene internazionali, questo non è assolutamente possibile, ci sarebbero troppi coinvolgimenti a livello mondiale.
Buon lavoro e buon Revenue Management a tutti!
Riccardo Cocco
26 Giugno 2010 alle 17:37 #19258Maurizio OrtuMembroPersonalmente non mi pare che gli studi della Cornwell evidenzino un dato differente da quello che già si sapeva; fare Revenue vuole dire abbassare e alzare le tariffe in dipendenza di molte variabili.
Giocare perennemente al ribasso non è fare Revenue.
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