Come controllano le recensioni false i social network?
Home › Forum › TripAdvisor e i Social Network turistici › Come controllano le recensioni false i social network?
- Questo topic ha 18 risposte, 9 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 14 anni fa da AllaDolceVita.
-
AutoreArticoli
-
22 Agosto 2009 alle 16:19 #17855AllaDolceVitaMembro
Caro Sig. Duccio,
abbiamo già avuto modo di confrontarci su questo argomento ed ancora lei avalla e giustifica Tripadvisor che è un editore assolutamente inaffidabile e manipolatore della “realtà” offerta.
Perchè invece di continuare a proteggere un tale abuso non esalta e consiglia i portali di prenotazione che consentono la pubblicazione delle recensioni solo a coloro che hanno soggiornato?
Essere o meno presenti su una vetrina di giudizio è assolutamente una scelta e non un obbligo: perchè sarei obbligato a permanere su tripadvisor , quando non ho mai firmato ed accettato in alcuna maniera i loro servigi?
Tripadvisor è un sito indiretto di vendita di soggiorni in locazioni turistiche: lo dimostra il fatto che consente il controllo della disponibilità attraverso i vari portali di prenotazioni annessi in via diretta o indiretta ad Expedia.
E questo non è un servizio gratuito: costa all’albergatore e/o gestore, fino ad oltre il 30% su ciascuna prenotazione andata a buon fine. (!!!)
Un editore che pubblica tutte le strutture ( senza il consenso dei diretti interessati ) e poi offre la possibilità di prenotare ALCUNE strutture, cosa sta facendo secondo lei?
Secondo me sta pilotando il traffico delle prenotazioni verso quelle strutture che accettano il contratto di rappresentanza per la vendita delle camere.
Ma se la mia struttura serve solo a veicolare traffico per poi vendere altre strutture, ho o no il diritto di rifiutare questo servizio mai richiesto e tra l’altro falso, falsificabile e manipolabile?
( per cortesia non si scordi i casi citati anche sul vostro blog di manipolazioni pubblicate: es. Isawa Island e tanti altri casi di albergatori italiani ).
Offrire informazione seria ed affidabile non è cosa facile e plauso a chi tenta di farla, ma quando questo obiettivo è solo la copertura per monopolizzare il ricco mercato delle prenotazioni on-line, allora diventa un danno a tutta la comunità ed alla libera concorrenza.
Cordialità
Alla Dolce Vita
23 Ottobre 2010 alle 22:53 #19537sfarinelAmministratore del forumCiao Silvia,
posso confermarti che la dinamica che descrivi accade veramente e più di quanto si possa pensare.
Effettivamente le recensioni sui portali di prenotazione non sono “manomettibili” dagli utenti, ma lo sono certamente da parte degli albergatori.
Più di una volta ho sentito racconti di qualche albergatore furbetto che si autoprenotava sui vari portali ( con generalita’ fittizie)solo per avere la possibilita’ di lasciare recensioni (positive)
In qualche caso poi sono stati anche “smascherati” perché avevano pensato bene anche di abbassare preventivamente e pesantemente i prezzi per evitare di dover pagare “troppo” di commissioni.
Questo tipo di comportamento, oltre ad essere quantomeno deplorevole dal punto di vista etico, espone a grossi rischi e talvolta e’ addirittura del tutto inutile (se hai 100 recensioni negative vere, a poco serve metterne un paio positive false)
Ciao,
Sergio
7 Novembre 2010 alle 17:46 #19663AllaDolceVitaMembroPer Megaplume: per quanto sia possibile produrre recensioni false e positive a seguito di una prenotazione confermata ( da parte dello stesso albergatore furbetto ), lo scandalo ancora sottovalutato è la possibilità di produrre industrialmente recensioni FALSE e POSITIVE al puro scopo di MANIPOLARE l’indice di popolarità su un sito considerato come pioniere che è Tripadvisor.
…e sottolineo industrialmente : mentre nel primo caso l’albergatore furbetto, solitamente si fa carico di una o due prenotazioni andate a buon fine ( e fasulle MA COSTOSE ) per rilasciarsi uno o due giudizi ( FALSI e POSITIVI ), con portali come Expedia-Tripadvisor, questo sistema aggirabile semplicemente, permette di produrre 7 o 8 recensioni FALSE e POSITIVE, consentendo alla recensione NEGATIVA di “scivolare” in seconda pagina dove la sua visibilità sarà minima ed il suo peso statistico “alleggerito”per la immagine “plastificata” nuova di zecca.
Per constatare questo si faccia un “giretto fra alcune delle prime strutture listate su Tripadvisor ( in qualsivoglia delle destinazioni offerte ! ) e constati quante recensioni anonime POSITIVE seguono una recensione NEGATIVA e in quale serie temporale… hehehe!
…e chiaramente sono chiamati in causa tutti gli altri siti che scimmiottano lo stesso sistema e la stessa politica di consentire a chiunque di scrivere qualsiasi cosa in perfetto anonimato, senza effettuare controlli sul reale soggiorno.
I famosi algoritmi di “smascheramento delle recensioni fasulle” in realtà controllano solamente l’indirizzo IP ( la traccia elettronica “univoca” che lascia il suo PC all’atto della connessione al nodo di rete ) …ma è stato ampiamente dimostrato come tale metodo sia aggirabile da un bimbo smaliziato !
Si legga per curiosità cosa sosalbergatori ha scoperto in merito: http://club.quotidiano.net/sosalbergatori/quanto_costa_una_recensione_su_tripadvisor
Questa politica di mancanza di distinzione fra recensioni rilasciate da un utente che si fa riconoscera, da quello che rimane anonimo, sta svuotando di valore il giudizio dei viaggiatori, danneggiando gli albergatori e gestori, e danneggiando gli altri tour operator che lavorano alla “vecchia maniara” consentendo la recensione IN CHIARO solo a CHI ha pagato ed efftettuato una prenotazione ANDATA a BUON FINE e SEGUITA da un VERO SOGGIORNO.
Allora ripropongo la domanda : cosa stanno facendo i siti di “rastrellamento” di recensioni per dare credibilità al contenuto pubblicato?
Cordialità
Alla Dolce Vita
9 Novembre 2010 alle 15:00 #19678AllaDolceVitaMembroBuongiorno Silvia,
finalmente qualcuno che prova a proporre un sistema più giusto.
Il passaparola è un volano eccezionale per promuovere o per stroncare.
Amplificarlo su internet è una opzione notevole ma, senza regole, fa diventare il tutto un teatrino di informazione inaffidabile.
…basta pensare alla dinamica intima del passaparola: si chiede ad amici/che e parenti consigli su dove soggiornare ( nel nostro caso ).
Appena fatta la domanda, e dopo aver ricevuto la risposta , si chiede : Ma ci sei stato tu o chi ci è stato ?.
A quel punto si sta analizzando la fonte per capirne l’AFFIDABILITA’!
ECCOLA la parola chiave che fa girare tutto questo sistema.
SOLO quando si identifica la fonte del consiglio, proveniente da persona di nostra fiducia, scatta il meccanismo della CREDIBILITA’.
Immagini di chiedere un consiglio ad una persona di sua fiducia ed ottenerlo, ma poi scoprire in seconda domanda, che chi lo rilascia non ha un nome o una identità…cioè, diventa inaffidabile!
Expedia, la furbetta del “pianetino”, vuole sfruttare il valore positivo ed enorme del vero passparola , ma mantenere l’anonimato della fonte, per rastrellare anche il gossip incontrollato che crea curiosità morbosa ed offrire un sistema colabrodo ( forse perchè sono loro a farlo il brodo…)e tutto ciò…allo scopo di macinare milioni di euro.
E chi si trova schiacciato da questo meccanismo?!?!…proprio chi sostanzia il valore del mercato turistico: i gestori e proprietari di strutture turistiche.
Inoltre, la volevo invitare a considerare NON solo l’aspetto diffamatorio delle recensioni FALSE e scritte da anonimi e detrattori, ma ANCHE e SOPRATTUTTO la concorrenza SLEALE sostanziata dalla pubblicità INGANNEVOLE che scaturisce dale RECENSIONI FALSE e POSITIVE.
Queste, sulla piattaforma ABUSIVA di Tripadvisor, hanno il dilaniante effetto di PILOTARE la visibilità, che magari LEI si è guadagnata in anni di professionale ed amorevole lavoro, su coloro che senza scrupoli falsificano le recensioni e vengono OFFERTI in alternativa alla sua struttura , SULLA STESSA PAGINA nella quale viene lapidata da giudizi falsi e diffamatori…
Con l’unica difesa concessale, di accettare il ricatto di ESSERCI su questa piattaforma ABUSIVA e rispondere alle diffamazioni…avallando e garantendo l’affidabilità del sistema.
In pratica si listano TUTTE le strutture con visibilità su internet ( guadagnata e meritata da lavoro serio e costante ) e con la “scusa” di “ottenere la verità e poi partire” ( slogan fraudolento di Tripadvisor internazionale ), offrono e vendono prenotazioni di strutture concorrenti, listate in ordine di distanza in metri e recensioni positive!!!
Ipotesi cattivella 🙂 ma plausibile…Lei immagini l’immenso potere che avrebbero i laidi personaggi che si trovano nella stanzetta dei bottoni di Expedia-Tripadvisor, dove “ a comando” ( calcolato su chi paga maggiori commissioni ), incanalano e pilotano sul mercato locale, la visibilità positiva di alcuni, a scapito di coloro che sono recensiti negativamente o magari…pagano di meno.
Ora, se tutto ciò fosse una libera scelta, sarebbe solamente un’altra aberrazione del libero mercato, MA…è imposta, ed Expedia non consente di essere cancellati dalle liste abusive che ha costruito.
Questo è possibile in barba a tutte le leggi che NOI, invece, dobbiamo e vogliamo rispettare, dove si DEVE e COMUNQUE identificare l’autore di un messaggio e l’EDITORE è corresponsabile di ciò che pubblica sulla sua piattaforma se non sa dare contezza degli estremi dello scrivente.
Expedia sta nascondendo la sede LEGALE ITALIANA e locale negli altri paesi di Tripadvisor, rimandando alla sede americana…ed è per questo che sono stati DENUNCIATI come ABUSIVI!
Ora è necessario attendere i tempi pleistocenici dell’ANTITRUST ITALIANO e, a seguito, anche della Comunità Europea.
…e nel frattempo Expedia ride , conta i soldi e continua a concorrere slealmente.
Se questi laidi personaggi avessero l’intenzione di creare VERO VALORE e COMPETERE LEALMENTE ( diminuendo enormemente il reddito scaturito da questo vantaggio competitivo ILLECITO ), seguirebbero la strategia da lei paventata ( collegamento in chiaro fra scrivente, NON anonimo, e prenotazione andata a abuon fine ) e si troverebbero nella situazione “paradossale” di non DOVER OBBLIGARE ILLECITAMENTE ED ABUSIVAMENTE le proprietà ad essere listate, senza averne il consenso, ma a gestire domande di affiliazione…
Se fosse uno strumento costruito veramente per premiare i migliori, e non per spremere più soldi da chi non essendolo, paga di più, io sarei il primo a valutarlo come un ulteriore canale di promozione e vendita.
Finchè si accetta la politica di pagare anche oltre il 30% sulla prenotazione andata a buon fine ad Expedia, ci troveremo sempre e comunque di fronte a FURTI DI NOTORIETA’ e REPUTAZIONE ai danni di chi lavora bene, e a favore chi accetta il “pizzo “, perché non intressato a lavorare qualitativamente, ma solo quantitativamente.
Vediamo quanto ci metteranno i vertici delle istituzioni giuridiche, i giornalisti ed i vertici delle associazioni di categoria a denunciare in maniera INEQUIVOCABILE tutto questo teatrino.
Nel frattempo io inizierei a premiare INVECE, proprio quei siti che in maniera SERIA e RISPETTOSA concedono la recensione solo a chi ha effettuato la prenotazione e la ha portata a buon fine, con la possibilità di pubblicare una risposta pubblica.
Questo invito è per dare forza ai sistemi virtuosi che veramente credono alla meritocrazia e premiano chi si impegna a fare del proprio meglio.
Per quanto mi riguarda, conoscendo il mercato di riferimento da 10 anni, ho identificato pochi interlocutori, locali che lavorano seriamente e che portano anche turismo di qualità non eslusivamnte attento al prezzo.
Prossimamente saranno lanciati servizi che calcoleranno la reputazione on line…sarà dvertente vedere fino a che punto ciò sarà influenzato da fonti che saranno IDENTIFICATE come INAFFIDABILI.
Un cordiale saluto
Alla Dolce Vita
-
AutoreArticoli
- Devi essere loggato per rispondere a questa discussione.