Che fine farà il Turismo in Italia?
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- Questo topic ha 5 risposte, 4 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 14 anni, 4 mesi fa da Mauro Calbi.
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5 Agosto 2010 alle 13:29 #15177margheAmministratore del forum
Sembrano lontani anni luce i giorni di agosto in cui il mio paese rimaneva completamente deserto e potevo camminare per ore senza incontrare anima viva: oggi arrivo in ufficio e ancora stento a trovare posto per la macchina.
Lontani anni luce anche i giorni delle code chilometriche ai primi del mese per andare ad affollare le coste della Versilia: mia madre è partita per il mare il 31 luglio e mi ha detto di non aver trovato traffico… “Roba da matti”, penso.
5 Agosto 2010 alle 18:37 #19370Duccio InnocentiBloccatosecondo me la cosa più sconcertante è la dveristà nei dati occupazionali forniti dal ministero del turismo rispetto a quelli delle varie associazioni, enti ecc.
mi chiedo come si possa fare un sano e costruttivo confronto partendo da dati diversi…
9 Agosto 2010 alle 13:42 #19375dott_stefano_tiribocchiPartecipantele vacanze sono mordi e fuggi perchè il sistema LAVORO è mordi e fuggi. Viviamo in uno stato marcio che non tende alla pianificazione ma al modello di vivere alla giornata, oggi ho il lavoro domani chissà, cococo contratti a tempo, impossibilità di pianificare l’acquisto di una casa e di pianificare una vacanza. io mi sono sparo 20 giorni di ferie ma è una rarità nelle mia cerchia di amici, 1500 euro in sardegna e ne spenderò sui 2000 in grecia, secondo voi se uno piglia 1000 euro al mese, e non sa neanche se li prende in vacanza pianifica???
meno male che berlusconi sta costruendo le nuove villette a villa certosa, sicuramente è per ospitare qualche italiano meno facoltoso.
S.
18 Agosto 2010 alle 17:16 #19387Mauro CalbiPartecipanteRiporto la mia esperienza da albergatore a Cattolica. A marzo il quadro delle prenotazioni era abbastanza vuoto ed eravamo abbastanza preoccupati. Grazie a promozioni e lastminute (con la spiaggia quasi sempre compresa) siamo riusciti a riempire l’inizio giugno, che poi, causa tempo, sì è dimostrato disastroso. Il mordi e fuggi, le prenotazioni disdette causa il tempo, è una stagione da dimenticare. La crisi c’è e si vede. E’ ora che si faccia veramente qualcosa per il turismo e per venire incontro agli albergatori sempre sotto accusa, soggetti a mega-controlli in stile “SS” da parte di Nas, INPS, finanza…quando i clienti chiedono sconti e hanno pretese da 5 stelle.
Non si chiede che si chiuda un occhio, perché chi sbaglia, va punito…ma chi fa bene, andrebbe premiato ed aiutato. Finanziamenti veri, abbassamento delle tasse, nuove infrastrutture.
Vorrei capire dove vanno a finire i 25 milioni dell’ENIT…ma la trasparenza in Italia non è di casa (si vedano i milioni spesi per il famoso portale italia.it). Il turismo italiano sopravvive perché ci sono famiglie che investono sul proprio sudore…e non certamente grazie ai nostri politici promotori solo di burocrazia e tasse.
Il prossimo anno l’hotel Alda & Amelia festeggia 90 anni di gestione alberghiera…chissà se riuscirà ad arrivare a 100?!
26 Agosto 2010 alle 12:08 #19393margheAmministratore del forumCiao mauro, scusa se vedo solo adesso il tuo commento…
sai che mi ha fatto un po’ di tristezza il tuo post?! nel senso che mi rendfo conto ancora più da vicino come il Turismo sia trascurato in Italia, e che se ancora va bene in certi casi, è solo per le grandi città…
Ma bisogna tener duro e non soccombere al pessimismo, e aggrapparsi alla certezza c’è bisogno che tutto il comparto turistico si dia da fare e dimostri con dignità cosa può fare con le bellezza del nostro paese…
E speriamo che la Brambilla si dia una reale svegliata!
26 Agosto 2010 alle 16:22 #19394Mauro CalbiPartecipanteCiao Marghe…
spero di non esser stato troppo pessimista. Stiamo andando avanti, fiduciosi, investendo anno dopo anno nella struttura e nei servizi per essere competitivi con le nuove esigenze del mercato turistico italiano. L’Italia avrebbe un territorio fantastico, ricco di storia, cultura, divertimento, accoglienza, enogastronomia. Solo che viene sottovalutato e gli incentivi sono pochissimi. Tuttavia nonostante il disinteresse da parte delle istituzioni e delle principali associazioni di categoria, qualcosa sembra si stia muovendo. Si inizia a parlare, a confrontarsi tra colleghi imprenditori, anche grazie a blog come questi che ci permettono di aprire gli occhi sul mondo e di crescere grazie alle esperienze di altri che vengono finalmente condivise.
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