Antitrust e Rate Parity: per vendere a meno usate il telefono o le mail!
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22 Aprile 2015 alle 16:30 #23479Duccio InnocentiBloccato
L’Antitrust chiude l’istruttoria aperta il 7 maggio 2014 in Italia contro Booking.com accettando le proposte sulle modifiche della rate parity avanzat
[Leggi l’articolo completo: Antitrust e Rate Parity: per vendere a meno usate il telefono o le mail!]24 Aprile 2015 alle 16:44 #23485Andrea CordaPartecipanteNon credo ai miei occhi quando leggo le affermazioni di chi rappresenta gli albergatori in Italia!
Ci stiamo dimenticando che la parity rate è assolutamente necessaria per il cliente. Gli albergatori al posto di pensare a vendere sotto tariffa rispetto a Booking.com dovrebbero capire che è più importante avere un sito ufficiale performante, che metta in evidenza i punti di forza della struttura, dotato di un booking engine che permetta al cliente di prenotare come accade all’utente dalle OTA e OLTA, che permetta all’utente di navigare con la massima esperienza anche da smartphone e tablet.
Costruire tariffe opache richiede un supplemento di competenze ed energie, pagare un consulente per strutturare una campagna adwords è un costo insormontabile, utilizzare le ads di Facebook e Twitter è uno spreco di tempo e risorse!
L’utilizzo di business intelligence, di CRS che elaborino statistiche di storico e forecast è davvero un costo insormontabile per gli alberghi, che continuano invece a spendere migliaia di euro per fare pubblicità su maxischermi e cartine stradali!
Io dico solo che Booking.com è uno strumento di visibilità straordinario, che è giusto comunicare al cliente lo stesso prezzo su tutti i canali di vendita, poi sarà lui a decidere dove e come prenotare! Ma cominciamo a fare mea culpa non a puntare il dito, e Federalberghi al posto di muovere campagne contro chi permette agli alberghi di vendere ancora qualche camera dovrebbe impiegare il suo tempo a spiegare in che modo è davvero possibile disintermediare!27 Aprile 2015 alle 09:02 #23495calandra@aibba.itPartecipanteBuongiorno,
a mio modesto parere la frase: “Come confermato da Alessandro d’Amico di Booking.com nell’intervista che abbiamo fatto qualche mese fa, la clausola di rate parity che vincola l’hotel a mantenere sul proprio sito la stessa tariffa che c’è sul portale non è trattabile.” è inesatta.
In realtà tra le righe della pronuncia di AGCM si vede bene come l’hotel possa agevolmente SUPERARE LA PARITY ANCHE SUL PROPRIO SITO. L’AGCM ha voluto in pratica dare “un colpo al cerchio (Booking.com) ed uno alla botte (gli hotels)”, come si suol dire…LA PARITY INFATTI – per la decisione di AGCM – vale per le tariffe vendute al pubblico generico, non anche a quelle rivolte ad un pubblico fidelizzato o a particolari gruppi creati “in base a criteri liberamente scelti”: questo ultimo virgolettato è fondamentale per capire le soluzioni da adottare per vendere direttamente dal proprio sito a prezzi inferiori alla parity.
Leggi qui come evitare la Parity sul sito dell’hotel: http://gestireunbedandbreakfast.blogspot.it/2015/04/bookingcom-e-hotels-lauthority-agcom.html
by Stefano Calandra
27 Aprile 2015 alle 09:03 #23496lucio librandiPartecipanteNascono oggi portali completamente disintermediati che offrono molti più servizi come avere tutte le informazioni del territorio intorno l’albergo con eventi, sagre ecc, inoltre permette di prenotare auto, ncc, moto, bici, escursioni e molto altro.
Questi portali vivono solo di pubblicità ed il loro booking engine è collegato direttamente alla struttura, anche sul sito per ogni struttura vengono mostrate foto, informazioni telefono e link diretto al sito della struttura. Un esempio è dato da keebboo.com, che mette in contatto turisti dotati di sconti regalati da terze aziende a scopo pubblicitario.
Mi spiego meglio, L’azienda “pinco” regala un codice di sconto da € 500 al proprio cliente da spendere per le vacanze. Il cliente registrandosi su keebboo.com vedrà gli hotel col prezzo ufficiale, in fase di prenotazione vedrà la percentuale di sconto che è a lui riservata. E’ solo una delle tante possibilità del mercato ci sono veramente molte startup, le OLTA appartengono davvero al passato.
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