Albergatori: Ritorna l’ottimismo?
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2 Marzo 2010 alle 10:52 #15090MicheleMembro
Horwath HTL, una delle aziende di consulenza alberghiera più affemate a livello internazionale, ha da poco pubblicato l’ultima edizione del sondaggio Global Hotel Market Sentiment, che con cadenza semestrale, si propone di analizzare la percezione di fiducia generale degli albergatori di tutto il mondo sui trend futuri, stilando un punteggio sulla base di quattro domande chiave.
3 Marzo 2010 alle 14:23 #19021SuperPannoMembroPer quello che mi rigurda questo inizio di Marzo è disastroso ed il mio morale è ai minimi termini….altro che ottimismo.
4 Marzo 2010 alle 17:02 #19027sfarinelAmministratore del forumCiao SuperPanno,
mi dispiace che tu stia vivendo questa situazione. Ma sbaglio o la tua struttura è a Roma?
Abbiamo molti clienti su Roma e sinceramente i segnali che arrivano sono piuttosto confortanti e quasi tutti loro stanno ottenenedo performance ben superiori a quelle del 2009.
Che tipo di struttura hai?
A quale target ti rovolgi?
Dove è locata la tua struttura?
Sergio
5 Marzo 2010 alle 14:08 #19029SuperPannoMembroCiao Sergio,
si la mia struttura è a Roma, di piccole dimensioni (10 camere) e non rientro quindi in certe scale di parametri, zona San Giovanni.
Al momento il mio umore è migliorato in quanto dopo i primi 3/4 giorni del mese quasi vuoto, sto recuperando alla grande…
Cè da dire però che il problema piu’ grande rimangono i prezzi in quanto la mia impressione è che ormai i clienti si siano abituati a tariffe veramnente basse (per non dire ridicole) e quindi faccio veramnete fatica a fare incassi decenti.
Effettivamente a Gennaio e Febbraio ho inacassato (anche se di poco) di piu’ dell’anno scorso.
Scusami che intendi quando dici che avete molti clienti su Roma?
Ciao
5 Marzo 2010 alle 18:43 #19030Riccardo CoccoPartecipanteBuonasera!
Timidi segnali positivi si stanno pian piano delineando all’orizzonte.
Rispetto allo scorso anno si sta registrando (per Roma) un ritorno delle richieste abastanza interessante (specialmente per i gruppi business).
Rispetto allo scorso anno stiamo assistendo ad un lead time di prenotazione molto ma molto più stretto rispetto agli anni precedenti, specialmente per il segmento transient.
Che cosa vuol dire questo? Ancora non c’è un fondato ottimismo nel mercato, si aspetta proprio sotto data per prenotare in modo da essere certi di non incorrere in eventuali penalità in caso di cancellazione e soprattutto, il mercato aspetta più sotto data in modo da riempire i buchi dove trovano delle tariffe a dir poco, ridicole.
Dov’è l’errore? L’errore lo abbiamo commesso noi lo scorso anno distruggendo anni di crescite tariffarie!
La paura incondizionata di vedere il proprio albergo vuoto piuttosto che attendere la domanda (che sempre per Roma non è poi troppo calata) ha fatto si che tutti gli albergatori (sia indipendenti che di catena) corressero ai ripari. Ma l’unica grande differenza rispetto agli anni precedenti è stata la diminuzione del momento della prenotazione rispetto all’arrivo.
Ecco che strutture che vendevano a 250/300 Euro a notte negli anni precedenti hanno abbassato le tariffe fino a 95 Euro. Con la conseguenza che i minori ricavi dovevano tradursi anche in minori costi e quidni cosa si è fatto? Si è agito sulle leve che danno immediato risultato di risparmio: le risorse umane! (vedi cosa è accaduto in Sheraton per esempio).
Abbassando le tariffe in un modo così drastico, le strutture a 4 e 5 stelle hanno aperto le porte al mercato che principalmente si dirigeva al 3 stelle. Questa fascia di mercato però, pur sapendo di pagare una tariffa di un 3 stelle, sono stati high demanding in quanto si trovavano in strutture da 4 e 5 stelle.
La diminuzione del personale in queste strutture ha diminuito conseguentemente il livello di servizio.
Risultato: clienti incavolati come non mai, ritardi nel servizio, code in arrivo ed in partenza.
Ecco dove le nostre paure ci hanno portato!
Spero vivamente che tali comportamenti possano insegnarci qualcosa e che in futuro quando situazioni come quelle che abbiamo e stiamo vivendo ancora si ripeteranno (perchè si ripeteranno), non si nasconda la testa sotto la sabbia.
Abbiamo generato una deflazione le cui conseguenze saranno pagate nei prossimi anni e, i fasti del 2007 con i livelli tariffari dell’epoca, difficilmente ritorneranno.
La paura tende sempre a far vedere le cose peggiori di quel che sono.
(Tito Livio)
Buon lavoro e tanto ottimismo a tutti!
Riccardo Cocco
6 Marzo 2010 alle 14:31 #19032sfarinelAmministratore del forumCiao SuperPanno,
intendo direi che abbiamo diversi hotel su Roma che seguiamo (booking engine, web marketing, web development e progetti vari) e tutti sta registrando ottime performance rispetto al 2009 (che comunque perlomeno per il canal diretto era stato per tutti in crescita).
Confermo invece che il lead time si è molto accorciato creando talvolta panico da struttura semivuota fino a che non si arriva quasi sotto data, perlomeno per alcuni segmenti come conferma anche Riccardo.
Le prenotazioni dirette dal sito come stanno andando?
Sergio Farinelli
6 Marzo 2010 alle 17:17 #19033Duccio InnocentiBloccatoA mio parere l’ottimismo riguarda coloro che hanno saputo adeguare il proprio approccio al web generando visibilità “forzata” (mi riferisco alla corretta presenza sui portali di prenotazione, alla viralità nel web 2.0, agli investimenti pubblicitari giusti) e chi ha voluto adeguare le tariffe non al ribasso ma in funzione dell’occupazione e delle richieste in aumento per i motivi di cui sopra.
Chi si è ostinato a vedere i portali come soci sgraditi, il web 2.0 come una minaccia ed a gestire le tariffe in base ai propri costi strutturali invece è rimasto in sofferenza.
6 Marzo 2010 alle 23:02 #19035Riccardo CoccoPartecipanteVa bene tutt ma Hotel non è solo Web 2.0 e portali!
Buon lavoro e buon Hotel a tutti!
Riccardo Cocco
7 Marzo 2010 alle 11:03 #19034wookieMembroIo ho una struttura a Firenze della stessa grandezza di quella di Panno, anche qui si registra un leggero miglioramento rispetto al 2009.
Miglioramento in numero di prenotazione e incasso, al momento di un circa 10% pultroppo su un valore veramente bassissimo di incasso.
La redditivita’ ancora al di sotto, quindi nessun guadagno ma solo appena la copertura dei costi di gestione.
Per completare la disanima di Cocco giustissima, i 4-5 stelle hanno abbassato le tariffe a quelle dei 3 stelle… quelle dei 3 stelle a quelli di 1-2 stelle e noi piccolini a 1 stella praticamente anneghiamo!
Rivoglio le tariffe minime di un po’ di anni fa’ sotto cui le varie categorie di hotel non potevano scendere !!!
7 Marzo 2010 alle 14:25 #19036Duccio InnocentiBloccatosicuramente hotel è molto di più… le mie considerazioni sono basate sulle modalità comuni dei clienti che seguiamo e con i quali abbiamo un contatto diretto in qualche caso anche quotidiano.
8 Marzo 2010 alle 10:38 #19037gaeMembroPenso che ci sia un incremento di presenze che incute ad un cauto ottimismo. Purtroppo, per ragioni contingenti, contestualmente a tali performance, non si registra lo stesso risultato per l’average room rate…Sarà compito non facile recuperare il revenue. Bisogna agire “step by step”, evitando errori di “pricing”…..Un continuo monitoraggio del mercato e dei competitors é determinante per riuscire a migliorarare il revpar….Questo è il bello della diretta, dove prevale la giusta tecnica….
8 Marzo 2010 alle 14:40 #19039Riccardo CoccoPartecipante@gae:
In linea di massima concordo con il tuo punto di vista. E’ proprio a causa dell’innaturale decremento delle tariffe che oggi ci troviamo ad affrontare una situzione con una domanda molto elevata ad una tariffa molto bassa. In effetti la diminuzione tariffaria registrata lo scorso anno ha stimolato la domanda (Dott. Grasso, ho detto stimolato, non GENERATO, piccola nota polemica….). Come l’ha stimolata? Ebbene proprio come si lamentava wookie. C’è stato un progressivo abbassamento dei target di clientela da parte delle strutture a 4 e 5 stelle, che hanno “rubato” ai 2 e 3 stelle. A loro volta questi ultimi hanno di conseguenza ribassato le tariffe andando a “rubare” clienti agli alberghi 1 stella e alle pensioni.
Chi ha gioito in tutto questo?
Gli albergatori? NO!
Le OTA? Non gliene può fregare nulla, il loro traffico è “sempre” in qualche modo garantito.
I Clienti? SI!
Questo cosa vuol dire? Vuol dire che dobbiamo rialzare le tariffe come erano nel 2008? Assolutamente no! Le tariffe del 2008 sono state generate da un aumento incontrollato degli albergatori sulle tariffe in un mercato effervescente e florido. Ora, non solo a causa della crisi, il livellamento tariffario ha subito in prima istanza una battuta d’arresto e successivamente una rincorsa al ribasso.
Vediamo il bicchiere mezzo pieno!
Il ribasso operato è stato veramente drammatico, è ora giunto il momento di rivedere al rialzo (cauto) delle tariffe. Ricominciare a spingere cercando di partire nella definizione del prezzo, non dai costi, ma da cosa il mercato è disposto a pagare per i nostri prodotti/servizi, creando un’offerta congrua a quello che è il giusto posizionamento nel mercato della nostra struttura.
Buon lavoro e buon Revenue Management a tutti!
Riccardo Cocco
9 Marzo 2010 alle 13:22 #19040dott_stefano_tiribocchiPartecipanteconcordo con Riccardo,
e aggiungo che, a Roma, sono aumentate le strutture ricettive
e i portali hanno alzato le commissioni,
S.
9 Marzo 2010 alle 23:24 #19045SuperPannoMembroPropongo uno sciopero di massa verso i portali con relativa richiesta di abbassamento delle commissioni!
10 Marzo 2010 alle 00:55 #19046Anto4444MembroRiccardo vedo che quello che vado predicando da circa un anno sta dando i suoi frutti se anche te hai recepito il mio messaggio..
Aggiungo:
Ma non è forse stato aiutato dal Revenue Management questo calo innaturale dei prezzi??
Per me ovviamente si tratta di una domanda retorica.
Cmq stanno arrivando grossi fallimenti e continui cambi di gestione nel settore..
Vedremo!
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