Re: TripAdvisor continua a far parlare: recensioni vere, false e ritorsioni
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Sono perfettamente concorde con “marghe”.
“… Meglio utilizzare un tono sempre pacato e fermo, che dia un immagine dell’albergatore non di un bambino permaloso, ma di un professionista serio. Questo giova alla sua immagine soprattutto con chi legge…”
L’uso improprio di un mezzo di comunicazione comporta sempre e comunque delle reazioni. Attenzione ciò non è banale. Tecnicamente, in ambito comunicativo, rispondere ad una recensione negativa o retorsiva o, addirittura diffamante, con toni inappropriati implica un rapporto di “reciprocità adattiva” che non può che squalificare unitamente il professionista che risponde e ciò che rappresenta. Un elemento per poter individuare l’attendibilità di una recensione è la ripetitività emotiva degli elementi logico grammaticali con cui si esprimono più volte lo stesso concetto. In psicologia della comunicazione è paragonabile ad una distorsione che rientra in una forma di compulsività comunicativa che ogni lettore può percepire a livello “epidermico”. Per questo, è sempre meglio valutare in anticipo il livello di reciprocità comunicativa che si intende instaurare nel rispondere per iscritto a chi teoricamente rappresenta una minaccia. Scusate se mi sono dilungato.