Re: TripAdvisor, Booking, Expedia – le responsabilità legali della diffamazione online
Home › Forum › TripAdvisor e i Social Network turistici › TripAdvisor, Booking, Expedia – le responsabilità legali della diffamazione online › Re: TripAdvisor, Booking, Expedia – le responsabilità legali della diffamazione online
Noto con piacere che evpandolfi ed io abbiamo delle linee di pensiero comuni.trovo sintomatico il fatto che il cliente che utilizza internet per i suoi viaggi ( lavoro o vacanza che sia ) sia piu’ portato a lasciare commenti sulla struttura,a differenza di chi si avvale di sistemi tradizionali ( adv,ecc ).Ma sono anche dell’idea che il cliente bisogna fidelizzarlo,creando uno storico su di esso ( tipo di prenotazione; tipo di camera assegnata , tariffa applicata ; ecc )per cercare di offrirgli gli stessi servizi di cui e’ rimasto contento ,o magari cercare di migliorarli.Allo stesso tempo , si deve cercare di dirottarlo ad utilizzare il sito della struttura come mezzo di prenotazione ( questo per chi si avvale di un booking enginee proprio ),dove trovera’ le stesse tariffe pubblicate sui principali IDS ( e qui bisogna insistere sulla parity rate ) che esistono sul mercato ed ai quali quasi tutti noi siamo affiliati.Se si riesce a far questo si ottiene un doppio risultato :
fidelizzazione del cliente alla struttura , ottimizzazione del reveneu ( si evitano commissioni ).
E qui si ritorna al discorso che ho fatto prima,creare un blog sul prorpio sito,con tutto cio che ne comporta.
Ha ragione Edi quando afferma che internet e’ una cassa di risonanza ” devastante ” ,una volta arrivavano le lettere di contestazione o di malcontento,poi sono nati i fax,in seguito le mail ,oggi abbiamo dei siti di recensione visibili da tutti,e dai quali non possiamo “nasconderci”,e prorio per questo si deve insistere sulla qualita’ del servizio che offriamo,e sulla professionalita’ dei collaboratori di cui ci avvaliamo.