Re: Revenue Management: non solo tariffe
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Buongiorno a te Roby. Inizio con il dire che il “sotuttomi” non era riferito ne al tuo post ne a te personalmente. Mi riferivo ai fantomatici guru che sparano sentenze. A mio metro di giudizio, chiunque (me per primo) scriva in bookingblog scrive i propri pareri personali su come si possano vedere delle situazioni ed il valore aggiunto del blog è proprio questo, vedere le cose anche attraverso altri occhi ed altre prospettive che risulta essere il modo migliore per dirigersi verso l’apprendimento globale.
Tornando al tuo esempio del caffè, ancor meglio sviscerato attraverso la maggior incisività nella spiegazione, credo che stiamo dicendo la stessa cosa.
Quando mi parli di un turista che ha la scelta tra la montagna ed il mare vieni al mio discorso, ovvero vieni al mio discorso più ampio di destinazione. Un albergo da solo non ha la capacità di veicolare domanda verso la destinazione se non supportato dalle istituzioni, da altre strutture, da fornitori di servizi e quanto altro ruoti nell’indotto turistico.
Il discorso torna, a mio modo di vedere, sempre verso un lavoro mirato e collettivo tra strutture, politica, istituzioni locali, fornitori di servizi, commercianti e quanto altro possa generare la deviazione del flusso turistico da un punto “A” ad un punto “B”.
Ricordiamoci come negli anni d’oro del turismo, moltissimi italiani preferivano andare verso mete estere piuttosto che verso mete italiane. La commistione generata da un marketing di destinazione, unita a tariffe interessanti (Stefano, ho detto interessanti e non bassissime:-) ) ed un servizio al top ha penalizzato l’ospitalità italiana.
Quindi anche tornando al discorso del caffè si devia una domanda già esistente e non se ne crea di nuova.
Buon lavoro e buon caffè a tutti!
Riccardo Cocco