Re: Recensioni False a Pagamento: la procura di New York sventa la truffa

Home Forum Commenti agli articoli di Booking Blog Recensioni False a Pagamento: la procura di New York sventa la truffa Re: Recensioni False a Pagamento: la procura di New York sventa la truffa

#21135
Riccardo CoccoRiccardo Cocco
Partecipante

Buona sera a tutti!

Vorrei intervenire su alcuni punti:

1) E’ lecito che TripAdvisor si pubblicizzi con il nome specifico di un hotel?

Purtroppo è lecito fintanto che il nome dell’hotel non venga registrato a livello internazionale, e divenga quindi un marchio a tutti gli effetti, con i costi e le pratiche burocratiche che ne conseguono. Certo è che “disturba” alquanto che, non solo TA ma tutte le OTA, utilizzino il nome del nostro albergo per indirizzare gli utenti del web sul proprio sito. Si può provare a far inserire in contratto delle “regole” che permettano una brand protection ma la vedo veramente complessa soprattutto se è il singolo albergatore ad andare dal colosso. Le associazioni dove sono???????

2) …l’utente dichiarava che se avesse dovuto lasciare tutti i suoi dati personali, non si sarebbe preso la briga di lasciare dei commenti, positivi o negativi che fossero.

Ciao Marghe, tutto ok?

E’ vero quello che dici, è il comportamento medio di tutti noi. Diventiamo dei perfidi bastardi o dei magnifici ambasciatori solo quando siamo ben nascosti dalla maschera dell’anonimato di uno schermo e di una tastiera. Però sarebbe interessante ragionare sul fatto che se solo l’anonimato ti permette di lasciare un commento, forse hai qualcosa da nascondere, ovvero, non hai volontà di prenderti le responsabilità delle tue azioni, o non sei convinto di ciò che consideri essere la tua realtà dei fatti.

Certo è che ognuno di noi costruisce nella sua mente la propria realtà in funzione degli stimoli esterni, del proprio stato d’animo, del proprio livello culturale e della propria storia, ecc. (ogni realtà personale è distante anni luce dalla realtà vera e reale degli accadimenti) quindi credo, anche se non amo le recensioni anonime o “nikkate”, meglio avere un feedback (bello o brutto che sia) che ti permetta di agire per ripristinare delle negatività o per potenziare delle positività, piuttosto che navigare di notte, senza bussola e senza stelle, credendo che quello che fai è sacrosantamente giusto ed apprezzato.

Per le recensioni truffaldine, proporrei una gogna pubblica delle aziende che le propongono e degli alberghi che le stimolano.

Buon lavoro e ottime recensioni a tutti!

Riccardo Cocco