Re: No alla Rate Parity: la rivolta che viene dal Nord
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Ciao Marco!
intanto benvenuto nella nostra community e in bocca al lupo per la tua nuova attività, siamo contenti di esserti risultati utili
Le considerazioni che fai secondo me non sono banali. Io, personalmente, mi rendo conto che nel mercato attuale stia succedendo qualcosa che va al di là della rate parity in sé e per sé… dico io: sono anni e anni che esiste la rate parity, è sempre stata lì, sotto gli occhi di tutti negli accordi OTA e hotel, com’è che solo ora si sono svegliati tutti? Che le catene alberghiere dicono di non volerne più sapere e gli Antitrust internazionali la considerano illegale? Il fatto che la rate parity per svariati motivi non venga applicata o rispettata dall’una o l’altra parte è un altro discorso, ma c’è sempre stata, è stata sempre lì, mica era un segreto di stato.
Forse i rapporti tra OTA e hotel sono giunti a un punto di svolta: le richieste sempre più esose di molti portali hanno spinto hotel indipendenti e catene alberghiere a rivedere questi rapporti e grazie alla crescita del canale diretto, qualcuno ha pure scelto di dire no.
Detto questo, noi non siamo a favore di una totale scomparsa dai portali, che se ben utilizzati possono portare visibilità e prenotazioni dirette. E non siamo contro la rate parity, che è un modo per dimostrarsi trasparenti verso l’utente e tutelare l’hotel stesso da un gioco al ribasso della tariffa che sarebbe molto pericoloso.
E’ chiaro che poi esistono piccoli stratagemmi per aggirarla e spostare senza far danni un po’ di prenotato sul canale diretto (ti consiglio di leggere questo articolo) come possono essere le offerte opache o la rivendita delle camere, tutti argomenti che abbiamo trattato in precedenza.
Riguardo al patriottismo economico, ho paura che finché il turismo in Italia resta un argomento secondario e non si creano dei validi DMO territoriali o non si realizza un portale Italia che offra maggiore visibilità alle strutture, gli hotel continueranno a vendere con i mega player. Anche perché non ci scordiamo che i nostri flussi turistici vengono in gran parte dall’estero ed è fondamentale essere presenti sui canali più utilizzati anche fuori dall’Italia.
Che ne pensi?