Re: Il “Brand Bidding” colpisce anche le agenzie
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Se pensiamo che il grosso degli acquisti on line di hotel avviene da parte di RIVISITATORI (cioè utenti che visitano la struttura per la seconda volta) ne consegue che l’attività di ACQUISTO del brand della struttura su campagne di pay per click è molto remunerativa per i portali.
Ci sono hotel la cui indicizzazione è così pessima che cercandosi in google con il loro nome (o nome + città)non compaiono primi, ma magari terzi o quarti nella SERP, quindi al di sotto della “piega” della visibilità (si intende per piega la parte visibile della ricerca, prima di dover scrollare giù la pagina). Basta avere tre intermediari forti e andare a prendere i clienti è sempre più difficile, poichè ci saranno TRE risultati pubblicitari non proprietari al di sopra del proprio sito diretto. Inoltre se vogliamo entrare nel merito della situazione, spesso gli intermediari, o meglio gli intermediari di intermediari (comunemente definiti affiliati) scrivono degli annunci pubblicitari al di fuori di ogni corretta etica professionale “Pay up to 75% Less for
Hotel Pinco Pallo in Rome” che poi se il cliente viene da me e ricollega l’annuncio pubblicitario che ha visto alle mie tariffe appese sulla porta della stanza penserà “mi stanno fregando!ma quale 75% in meno??”.
La situazionè è sporca ma segue le regole della guerriglia, sono anni che cerco di combatterla, ma è un gioco a rincorrersi e a farsi bubù e tottò, insomma è una piaga difficile da eliminare, perchè è colpa di quello e di quell’altro ma adesso lo rimuoviamo, ma oggi è stato un altro ancora, ma mannaggia, si noi non c’entriamo e così via…