Re: Come eravamo: come e perché i siti travel sono evoluti nel tempo

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#20966
Flavio
Partecipante

Articolo interessante. Un commento sull’attualità, ed uno sul futuro.

Per quanto riguarda l’attualità, penso che l’approccio di Booking.com vada studiato attentamente. A me è capitato più di una volta di vedere le loro pagine presentare cambiamenti molto sottili, a distanza a volta anche di pochi minuti, segnale che Booking.com svolge un’attività costante di sperimentazione, monitorando poi i risultati in termini di permanenza, bounce back, conversion ecc. ecc. Si tratta di un approccio per piccoli step, ma che produce risultati certi e misurabili. Per esperienza so invece che in altri casi i cambiamenti sono frutto di scelte ispirate ad altri obiettivi (l’immagine, la coerenza con il branding – NB. anche questi sono obiettivi legittimi) e/o frutto di compromessi tra diversi settori aziendali. L’importante, nel valutare un sito, come in qualsiasi attività di marketing, è poterne misurare i risultati in rapporto agli obiettivi fissati.

Per quanto riguarda il futuro, sono pienamente d’accordo, sul social ne vedremo delle belle. Google ha appena annunciato che procede verso una ricerca “a 3 colonne” (organic, paid, social) sul modello che Bing aveva introdotto l’anno scorso negli USA. Il problema però è che finchè g+ non decollerà… i risultati saranno molto poveri.

Intanto sto sperimentando le nuove ricerce “beta” di Facebook, dove un riquadrino mi consente di cercare gli “hotel” (/ristoranti/ cafè/ ecc ecc) in una certa “località” che sono stati visitati – o hanno ricevuto un like – da amici, famigliari o da una persona X a mia scelta. Se poi uso la ricerca libera, i limiti sono solo quelli della mia immaginazione “foto scattate in ristoranti di Copenhagen visitati da amici dei miei amici”…

Nel mio piccolo, sto lavorando molto per creare le basi… spesso ci si trova a ragionare in termini di “likes” e coinvolgimento e si dimenticano i “check-in”. Io credo che bisogni puntare su entrambi: i primi sono essenziali per le “campagne” e le “offerte”, i secondi hanno un grande potenziale sulle “ricerche”.