Rispondi a: Promuovitalia: un fallimento, 17 milioni di debiti e un giallo irrisolto

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antonio barreca
Partecipante

Ciao, alcune precisazioni al tuo articolo che mi sembrano doverose. Primo, ho certamente esagerato nei toni del mio primo tweet nei confronti di Di Corinto, mi scuserò con lui alla prima occasione utile, non lo farò su twitter ma faccia a faccia come dici tu perché il mio non era un attacco a Wired ne a lui direttamente ma al modo di riportare certe notizie. A volte si esagera senza rendersene conto e credo sia questo il mio caso, sono in grado di ammettere un errore. Comunque, ciò detto, la mia reazione (sbagliata) è stata istintiva nei confronti di un teorema che vuole ci siano in questo momento persone che mandano dei ladri in giro a rubare dati e pc in Promuovitalia (sapendo che è tutto salvato in back up tra l’altro).
Sul confronto ci tengo a segnalare che è Di Corinto che ha bloccato me (ancora adesso). Ho bloccato altre due persone ma solo perché avevano iniziato ad insultare (pinocchietto, torna a cuccia, etc), questo non è confronto. Sono disponibile a parlare con chiunque ma su twitter se sei solo e ti attaccano in 20 diventa difficile anche solo esprimere un pensiero senza essere sommerso dagli altri.
Infine su Promuovitalia. Cerco di spiegarmi qui, audacemente come dici tu, senza il limite dei 140 caratteri. Sono fermamente convinto che il tema vada diviso in due parti. Responsabilità politiche e responsabilità personali. Per la prima parte mi auguro che venga pubblicata o resa pubblica al più presto la relazione che gli ispettori del Mibact hanno preparato più di un anno fa e che servirà ad aprire un serio dibattito su cosa non ha funzionato in tutti questi anni e anche per giustamente chiedere conto e ragione (ognuno per la propria parte) ai manager che si sono susseguiti al timone di PI. Se la società è fallita credo che le colpe non siano di una sola persona ma di un sistema che ha smesso di funzionare, per quale motivo ce lo dirà chi di dovere. Per quanto riguarda invece le responsabilità personali. Ci sono state malversazioni? reati? io credo di si ma proprio per questo, come ho ripetuto, l’unica e sola categoria che possa fare luce su tutto è la magistratura, non io, non le categorie, non i giornalisti, non i blogger ne i diretti interessati. Gli inquirenti hanno raccolto negli ultimi mesi tutta la documentazione e le carte utili a ricostruire quanto accaduto. E mi auguro davvero, nell’interesse prima di tutto dei lavoratori che oggi non ricevono più lo stipendio, che tutto sia chiarito nel più breve tempo possibile chiarendo le posizioni di ciascuno in modo inequivocabile e senza sconti. E voglio ripeterlo, senza sconti a NESSUNO, chiunque sia ad avere sbagliato dovrà renderne conto alla giustizia prima e a noi cittadini dopo. Non ho interessi diretti in questa vicenda, come detto da qualcuno, non ho parenti ne amici li dentro, non sono un imprenditore ma un dipendente, non faccio politica, non sono iscritto a nessuna corrente e non ho padroni da nessuna parte.
Grazie dello spazio qui concesso per poter esprimere, finalmente, in modo chiaro la mia posizione!
Buona giornata
Antonio Barreca