Expedia in tribunale – niente tasse sulle commissioni
12 Settembre 2008Alcune delle maggiori agenzie di viaggio online stanno fronteggiando un’ondata di denunce da parte di funzionari pubblici di 6 città americane. Una delle sfide più dure si è delineata lunedì nella Corte Suprema della Georgia: funzionari di Atlanta rivendicano che Travelocity, Orbitz, Expedia ed altre 14 agenzie di viaggio online siano debitori nei confronti della città di milioni di dollari di tasse non versate.
Simili denunce sono state depositate anche a Los Angeles, Filadelfia, Miami, Chicago e Branson. I procedimenti contestano gli schemi tariffari utilizzati dalle agenzie di viaggio online.
Se un’agenzia di viaggio online acquista una camera all’hotel a 50 dollari e la vende a 100, paga le tasse sull’ammontare della sua spesa di 50 dollari e non sul prezzo che fa pagare al consumatore. Ad Atlanta, dove le tasse degli hotel sono al 7%, questo si potrebbe tradurre in milioni di dollari di entrate mancate per le casse della città.
Le agenzie di viaggio online sostengono che i procedimenti siano infondati e che l’esatto ammontare delle commissioni sia confidenziale. "Non siamo hotel. Non siamo camere di hotel," ha dichiarato Kendrick Smith, un avvocato della difesa delle agenzie di viaggio, "Noi forniamo solo un servizio."
La Corte Suprema della Georgia deciderà nei prossimi mesi se consentire o meno che la causa vada avanti. La decisione si applicherebbe solo alle leggi della Georgia, ma una vittoria ad Atlanta potrebbe incoraggiare altre città ad avviare i propri procedimenti.
Fonti:
Seattle Times
Law.com