Expedia, i trend emergenti in materia di viaggi sostenibili
1 Luglio 2022All’inizio di quest’anno, Expedia ha pubblicato uno studio riguardante l’interesse crescente verso la sostenibilità del travel, evidenziando come i viaggiatori stanno diventando sempre più attenti e consapevoli nelle loro scelte di vacanze.
Torniamo a parlare di sostenibilità su Booking Blog: a mano a mano che le restrizioni si allentano e i viaggiatori tornano a fare le valigie, un numero crescente di persone cerca modi per vivere esperienze più significative e sostenibili. In particolare, sono i travelers dell’area Asia – Pacifico (APAC) quelli che hanno un occhio di riguardo verso l’ambiente e l’impatto che i propri spostamenti hanno su di esso.
Analizziamo quindi come questo nuovo fattore d’interesse influisce sulle decisioni di viaggio dei vacanzieri provenienti da Giappone, India, Cina e Australia, tra somiglianze e differenze.
Cresce l’attenzione alla sostenibilità del viaggio in Australia e Giappone
Seppur ancora non ai livelli di Cina e India, una percentuale sempre maggiore di travelers giapponesi considera attivamente di soggiornare in strutture ricettive con minore impatto ambientale e utilizzare mezzi di trasporto meno inquinanti nel loro prossimo viaggio.
Allo stesso modo, i viaggiatori australiani hanno il 74% di probabilità in più di ricorrere a fornitori che dichiarano di impegnarsi in pratiche sostenibili. Inoltre, il 63% di loro prevede di sostenere le comunità del luogo acquistando da negozi e ristoranti locali, piuttosto che dalle grandi catene.
Viaggiatori disposti a pagare di più e rinunciare ai comfort
I vacanzieri dell’area APAC sono consapevoli del fatto che la sostenibilità ha un costo e sono disposti a pagare di più per rendere il loro spostamento più green possibile. E non si parla solo di qualche dollaro extra: nel complesso, la regione è disposta a pagare il 41% in più per opzioni di viaggio sostenibili. Primi fra tutti sono i viaggiatori indiani che hanno dichiarato di essere disponibili a pagare anche il 44% in più del prezzo di viaggio.
In più, la quasi totalità dei travelers asiatici non ha problemi a fare sacrifici se questi sono necessari a rendere meno impattante il loro spostamento sull’ambiente. In particolare, il 53% di loro è pronto a rinunciare alla comodità e al comfort durante il viaggio, seguito dal 50% che è disposto a sacrificare il tempo di viaggio verso una destinazione e la comodità dell’alloggio. Percentuali decisamente più elevate di quelle che si riscontrano in Europa o nelle Americhe e che fanno capire quanto i concetti di “green” ed “eco-friendly” siano maggiormente sentiti nell’area APAC rispetto al resto del mondo.
Il significato di “sostenibile” e come si riflette nella scelta di viaggio
Abbiamo parlato di un interesse crescente da parte dei viaggiatori verso la sostenibilità, ma cosa si intende esattamente con questa parola? Cosa rende uno spostamento sostenibile? Secondo l’analisi di Expedia, gli intervistati hanno opinioni diverse al riguardo. C’è chi lo associa a una riduzione dell’impatto ambientale (Australiani soprattutto) e c’è chi invece ritiene che sia legato a un maggiore rispetto dell’economia e della cultura delle comunità che risiedono nella destinazione scelta.
Questo fa sì che anche le decisioni dei travelers, al momento di pianificare la propria vacanza sostenibile, siano difformi tra loro. Per esempio: oltre il 50% dei sondaggiati cinesi e indiani cerca opzioni sostenibili nelle grandi città, mentre meno di un terzo cerca opzioni di viaggio green in città o località meno conosciute. I consumatori australiani e giapponesi sono invece di parere opposto. Il 56% dei vacanzieri giapponesi e il 46% degli australiani cercano opzioni di viaggio sostenibili in destinazioni meno conosciute. Solo il 18% degli intervistati giapponesi cerca opzioni sostenibili in una grande città.
L’analisi di Expedia mostra come il concetto di sostenibilità si stia gradualmente facendo strada nella mente dei viaggiatori, ma ancora siamo lontani dall’avere un’idea comune che incarni il viaggio sostenibile. A rendere più complesso il processo di sensibilizzazione gioca un ruolo fondamentale anche la mancanza di informazioni, come suggerito da un recente studio di Booking.com. Chi è interessato a rendere i propri spostamenti più green non sa dove informarsi e non è in grado di riconoscere strutture o tipologie di viaggio sostenibile, a meno che non sia esplicitato chiaramente. Per questo, è necessario investire in una comunicazione precisa e dettagliata da parte di tutti gli operatori del settore.
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