L’estate 2022 per i viaggiatori europei

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L’aumento dei casi Covid, la guerra ancora in corso in Ucraina e il rincaro dei prezzi non hanno completamente frenato la voglia di viaggiare degli europei che, arrivato giugno, sono in procinto di preparare i bagagli per l’estate 2022.

Una ricerca effettuata dalla Commissione europea per i viaggi – e ripresa da testate di settore come Traveldailynews e TTG – mostra come un crescente numero di travelers sia interessato a spostarsi all’interno dei confini dell’Europa, soprattutto verso destinazioni limitrofe al proprio Paese di residenza. In particolare, nella top-list delle mete scelte dai vacanzieri europei troviamo – in ordine – Spagna, Francia e Italia, seguite da Grecia e Croazia.

Per il nostro Paese sembra dunque prospettarsi un’estate ottima, con numeri in netto miglioramento rispetto anche a quelli dello scorso anno. Il report dell’UE indica infatti un aumento generale degli spostamenti del 7% rispetto agli stessi mesi del 2021.

Questo non significa che la stagione in arrivo per gli operatori del settore sarà meno impegnativa da affrontare. Ci sono anche quest’anno degli elementi che potrebbero incidere sulla piena ripresa del settore. Tuttavia, vista la propensione dei travelers a spostarsi nuovamente, la partita è tutta da giocare.

 

Cresce la voglia di spostarsi

 

Sono sempre di più i vacanzieri con la valigia in mano. Il 53% dei rispondenti al sondaggio ha già prenotato del tutto o in parte la prossima vacanza. Tra questi, il 34% ha intenzione di fare un solo viaggio, il 38% ha in programma due viaggi, mentre un ridotto 20% si spinge addirittura a tre o più viaggi

In generale, sembra essere diminuito negli europei il senso di preoccupazione nei confronti della situazione sanitaria. Oltre un terzo di loro, infatti, dichiara che i propri piani di viaggio non sono influenzati dal virus. Inoltre, è sceso anche ai minimi storici il livello di interesse verso l’adozione dei rigidi protocolli anti-Covid da parte delle destinazioni turistiche: si parla di un 55% attuale contro il 67% che si registrava a marzo 2022.

Anche il protrarsi del conflitto in Ucraina non ha poi cambiato così drasticamente i piani dei viaggiatori come era stato ipotizzato inizialmente. Un 31% ha modificato i propri spostamenti a causa della guerra, ma solo il 4% ha optato per cancellare completamente le proprie vacanze. Nel complesso, la voglia di tornare a spostarsi rimane forte anche di fronte a queste incertezze.

 

Elementi che frenano la ripresa

 

Nonostante questo clima di maggiore fiducia, il report redatto dall’UE mostra ancora una finestra di prenotazione ristretta. Il 49% dei viaggi previsti per giugno o luglio non sono ancora completamente prenotati, un dato che suggerisce che molti travelers aspettano l’ultimo minuto per prenotare il proprio spostamento.

D’altra parte, non manca un’incertezza generale degli europei rispetto alle proprie finanze, sentimento che è passato dal 6% nell’estate 2021 al 13% nell’estate 2022. L’inflazione e l’aumento dei costi di viaggio sono diventati la principale preoccupazione per il 18% dei vacanzieri. Di conseguenza, le promozioni e le offerte interessanti sono più importanti per gli europei nella scelta della prossima destinazione di vacanza (15% nel maggio 2022, rispetto al 6% nel maggio 2021).

Considerato il clima generale internazionale, la situazione in Europa si prospetta comunque piuttosto buona. I dati che emergono dalla ricerca dell’UE dipingono un quadro tutto sommato positivo e di crescita. Il Presidente della European Travel Commission (ETC) Luís Araújo si è dichiarato soddisfatto del rimbalzo che ha avuto il settore travel in Europa e delle entrate che potrebbe portare nei prossimi mesi. Ha poi invitato i governi europei a riflettere insieme sul modo migliore per affrontare e superare le sfide all’orizzonte.