easyJet e Booking siglano un accordo: disintermediare sempre più difficile per l’hotel
4 Maggio 2012La compagnia di voli low cost easyJet pochi giorni fa ha siglato un accordo con il portale di prenotazioni turistiche Booking.com per rendere prenotabili direttamente dal proprio sito gli oltre 200.000 alloggi presenti su Booking.
Così prosegue la giostra delle alleanze tra colossi del turismo, che si dividono e si accoppiano con grande naturalezza allontanando sempre più l’utente da una dimensione umana del viaggio, da un rapporto one to one con la struttura ricettiva, e minando ancora più a fondo le possibilità della struttura di disintermediare.
L’accordo
Il matrimonio easyJet-Booking.com è il frutto di altrettante separazioni tra i giganti dei voli low cost e degli hotel: fino a qualche tempo fa Booking.com era fornitore di Ryanair, che gli ha preferito il sito di comparazione prezzi HotelsCombined, mentre easyJet ha lasciato Laterooms per unirsi a Booking.com.
È significativo come gli accordi delle nuove partnership siano stati siglati a pochi giorni di distanza… segno che anche le compagnie aeree si fanno guerra a colpi di camere d’hotel.
Di per sé dunque l’accordo easyJet-Booking non rappresenta niente di eccezionalmente innovativo, nel senso che offre un servizio già da tempo disponibile sui siti di compagnie aeree e di intermediari (pensiamo anche al volo+hotel di Expedia).
Quello che fa paura è il fatto che a unirsi siano stati due dei maggiori player a livello internazionale – non dimentichiamo che Booking fa parte del gruppo Priceline, che in Europa detiene la quota di mercato maggiore rispetto a tutte le altre OTA – mentre easyJet negli ultimi anni ha aperto nuovi scali persino più appetitosi di quelli di Rayanair.
Gli utenti potranno scegliere l’hotel direttamente sul sito della compagnia aerea, con la garanzia del “Pay after you stay”, quindi senza pagamento anticipato.
Perché non aiuta la disintermediazione
Ovvio che grazie a questo tipo di servizio, se da una parte l’hotel guadagnerà indirettamente in visibilità, avrà maggiori difficoltà nel disintermediare.
Nel processo di pianificazione di viaggio, l’utente prima di tutto prenota gli spostamenti, ciò vuol dire che se avrà la possibilità di trovare contestualmente al volo anche l’hotel, sarà naturalmente portato a prenotarlo direttamente sullo stesso sito. In più avrà anche a disposizione le recensioni fornite da Booking, quindi non avrà necessità di andare a comparare oltre.
In secondo luogo, questa dinamica riduce in una certa misura il fenomeno del billboard effect. Se come abbiamo visto essere presenti sui portali è una fonte importante di visite dirette al sito, anche essere rintracciabili su siti ad alto traffico internazionale come quello di easyJet lo è. Ma in quest’ultimo caso, proprio perché l’utente che cerca insieme al volo anche la struttura avrà minor tempo a disposizione per vagliare le scelte, tenderà più probabilmente a non spostarsi su altri siti e a prenotare direttamente da lì.
Per entrambe le società coinvolte nell’accordo questo passo significherà aumentare enormemente la propria visibilità, già di per sé molto alta. Per l’hotel invece ci sarà la necessità di aumentare al massimo gli sforzi per rafforzare il brand e il posizionamento, in modo da riuscire a intercettare nel modo più efficace il traffico proveniente da billboard effect. Non lasciamocelo scappare!
Fonte dati: revenuemanager.it
Commento da dott_stefano_tiribocchi — 4 Maggio 2012, alle ore 21:11
Bell accordo di sicuro, a questo punto conviene sempre di piu ragionare con i piedi di piombo sulle TARIFFE DI MEDIO e LUNGO PERIODO, nel breve la cannibalizzazione da portale è maggiore, l’utente acquista maggiormente di impulso e comunque in maniera piu veloce, MA se spostiamo maggiore attenzione da qui a tre mesi per esempio, bè in quel caso è piu probabile che il nostro cliente abbia il TEMPO e la VOGLIA di vagliare piu siti, compreso il sito ufficiale dell’hotel.
S.