Cosa sta succedendo a Facebook?
18 Settembre 2018Per quanto rimanga il social network più importante del Globo, la presa di Facebook sul tempo e l’attenzione del pubblico inizia ad allentarsi.
Secondo i dati di una ricerca di Nielsen, il tempo passato dai suoi utenti è calato del 7% rispetto a un anno fa e, sebbene gli utenti stiano passando più tempo su Instagram, la flessione è presente anche considerando tutte le piattaforme di proprietà del gruppo.
Secondo una recente nota di Brian Wieser di Pivotal: “Complessivamente, includendo Facebook, Messenger, Instagram e WhatsApp, la quota di consumo digitale di Facebook quest’anno è del 15,2% contro il 16,9% di un anno fa”.
Considerando che quest’anno Facebook deterrà all’incirca il 23% delle entrate pubblicitarie digital negli USA, è interessante notare come la percentuale sia significatamente superiore rispetto alla quota di tempo totale trascorso dagli utenti sulle sue piattaforme. Rispetto agli altri giganti dell’industria, Facebook sta monetizzando molto di più a parità di quote.
Scarso appeal per i più giovani
Un nuovo studio sulle abitudini digitali degli adolescenti di Common Sense Media ha rilevato che solo il 15% delle persone di età compresa tra 13 e 17 anni ha dichiarato che il proprio “sito social di riferimento” sia Facebook, rispetto al 68% del 2012.
Per il travel marketing si tratta di un indice di scarsa importanza, ma lo potrebbe diventare in futuro, perché denota un allontanamento della fascia più giovane dal social network più grande del mondo che nella tecnologia è anche quella che crea i trend.
A “salvare” il Gruppo Facebook dalla fuga delle fasce più giovani della popolazione è Instagram, il cui tempo speso da parte degli utenti è aumentato del 38% nell’ultimo anno, con un aumento degli utenti iscritti del 15% su base annuale.
Il solito sospetto
Nonostante si possa fantasticare dell’avvento di un nuovo competitor, i dati Nielsen ci mostrano come il peggiore avversario di Facebook rimanga il vecchio Google: mentre il consumo di contenuti digitali è calato per Facebook, Google è cresciuto dal 25% di due anni fa a quasi il 35% di oggi, grazie anche alla spinta propulsiva di YouTube, utilizzato dalle fasce più giovani alla stregua di un vero e proprio social network.
Niente Allarmi
Con buona pace degli scettici della prima ora, questa flessione di Facebook non deve preoccupare chi investe sui canali social del gruppo Facebook per la propria visibilità online; le inserzioni continuano a convertire con tassi anche superiori rispetto all’anno precedente, mentre Instagram è ormai la miglior piattaforma di brand awareness per dollaro speso al mondo.
Del resto, una piattaforma che da sola offra il 15% del tempo totale passato dall’umanità online in un anno è comunque un palcoscenico di cui difficilmente si può fare a meno in un marketing mix equilibrato e funzionale.
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