Come introdurre il nuovo staff al lavoro in hotel (senza farlo scappare)
10 Luglio 2018Il lavoro in hotel è fatto di piccoli rituali, tanta attenzione ai particolari e una comprensione totale dei valori e della vision della struttura. Per questi motivi, riuscire a non far fuggire il proprio staff di talento è importante quanto trovarlo durante il recruitment.
Per non perdere per strada i nuovi acquisti nello staff o – ancor peggio – creare un’ambiente non sano per sé e per gli altri colleghi, è importante saper introdurre i nuovi arrivati in maniera intelligente, graduale ed esaustiva.
Come in tante cose, quando arrivi in un nuovo luogo di lavoro la prima impressione è quella che conta. Se il dipendente viene introdotto alle sue mansioni in maniera giusta, vivrà il proprio lavoro come un’opportunità di crescita professionale e personale.
Prima di tutto, è importante essere chiari sui compiti da svolgere, senza dimenticare davvero niente. Le persone amano (e hanno bisogno) sapere cosa ci si aspetta da loro durante il proprio turno. Trovarsi brutte sorprese negli orari o nelle mansioni è spiacevole e può davvero demoralizzare un nuovo membro dello staff, con ripercussioni sul lungo periodo spiacevoli.
Attenzione però a non fermarsi a questo: il periodo introduttivo va al di là dei semplici doveri e obblighi contrattuali e può addirittura partire ancor prima che il nuovo membro dello staff abbia messo piede nella struttura.
Il modo più semplice per farlo è creare un pacchetto di benvenuto. Si tratta di una cartella con tanto materiale utile e interessante per immergere il dipendente nella vita dell’hotel e farlo sentire subito benvoluto. Il pacchetto può essere fisico e inviato all’indirizzo del dipendente, possibilmente una settimana prima dell’inizio, oppure in formato digitale con tutte le informazioni comodamente consultabili online.
Il blog Naturally Loyal, specializzato in gestione delle risorse umane, ci offre qualche interessante spunto sul contenuto di questi pacchetti:
- Una breve lettera di benvenuto personalizzata o una cartolina firmata personalmente dal proprietario o dal direttore dell’hotel.
- La vision della struttura, cioè i suoi valori e ciò che è ritenuto importante per fare buona ospitalità.
- Uno schema riassuntivo delle attività della prima settimana: formazione, riunioni, compiti di lavoro specifici.
- La mappa stampata della zona che riporta le informazioni più importanti per acclimatarsi al quartiere: banche, negozi, giardini e bar.
- Informazioni sulla viabilità locale, compresi gli orari dei trasporti pubblici e la mappa degli eventuali parcheggi pubblici.
- Nel caso di servizi ancillari, un buono per una cena o un trattamento spa in modo che possano sperimentare in prima persona la qualità dell’hotel dal punto di vista del cliente.
- Buoni per prodotti e servizi di aziende del territorio, magari con un accordo reciproco fra imprese che fa sicuramente bene al territorio. Parliamo di cose anche piccole, ma che possono essere percepite come un regalo di assoluto valore dal dipendente.
- Informazioni sugli account social della struttura da seguire, come la pagina Facebook, l’account Instagram o il profilo Twitter. Se presente, anche un invito al gruppo segreto su Facebook o nella chat dello staff su WhatsApp o Telegram.
- Un breve riassunto del Manuale per lo staff che riporta le cose fondamentali da sapere prima di iniziare.
- Una copia del contratto di lavoro.
- Un invito agli eventi organizzati dall’hotel prima del suo arrivo.
- Una copia del loro programma di introduzione al lavoro, con il nome e il contatto del loro referente.
- Cosa indossare e cosa portarsi con sé il primo giorno di lavoro.
Un buon pacchetto permette al nuovo membro dello staff di integrarsi più velocemente e meglio nei processi produttivi dell’hotel, acclimatandosi a tutte le caratteristiche della struttura che la rendono speciale.
Partire con il piede giusto alcune volte è sufficiente per fidelizzare un membro dello staff dal minuto uno.
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Tag: formazione staff, Recruitment