Come difendere l’hotel dalle recensioni-ritorsioni? La parola agli esperti
5 Ottobre 2012Il problema delle recensioni utilizzate dagli utenti come mezzi per estorcere all’hotel servizi gratuiti o sconti, quest’anno sembra aver investito con maggior forza di sempre il mondo dell’ospitalità.
Ma come difendersi quando ci si trova di fronte a queste imbarazzanti richieste? Noi vi diamo la nostra opinione, a cui aggiungiamo le autorevoli voci di due dei massimi professionisti del settore in Italia e all’estero rilasciate in esclusiva a Booking Blog.
IL QUESITO
“A partire dal 2009 gli albergatori hanno iniziato a denunciare la terribile pratica da parte di alcuni viaggiatori di minacciare una brutta recensione su TripAdvisor per ottenere upgrade gratuiti o sconti. Oggi i turisti sono molto più coscienti dell’importanza e del potere assunti dalle recensioni su TripAdvisor e le minacce agli albergatori sono sempre più frequenti (vedi articolo dedicato alle Recensioni vere, false e ritorsioni). Come dovrebbe reagire l’albergatore in questo caso per difendere il proprio hotel e il proprio brand?”
DANIEL EDWARD CRAIG
Ex general manager di hotel, oggi si occupa di consulenza per strutture ricettive e hotel marketer. Si interessa soprattutto di social media e reputazione online.
Gli hotel hanno sempre dovuto vedersela con gli ospiti difficili, e i social media non hanno cambiato le cose. Ma hanno alzato la posta in gioco. Gli ospiti scontenti hanno ora la possibilità di condividere la loro insoddisfazione con un gran numero di viaggiatori attraverso siti di recensioni e social network, e questo può essere dannoso per la reputazione dell’hotel e della sua attività.
Quindi se lo staff deve lavorare ancora più duramente per soddisfare gli ospiti, non dovrebbe permettere alle minacce di offuscare il proprio giudizio. Se le richieste di un ospite sono irragionevoli, il personale deve comportarsi come ha sempre fatto: cercare di trovare una soluzione accettabile, mantenendo allo stesso tempo cortesia e professionalità. La maggior parte degli ospiti non porterà a termine ciò che ha minacciato, in particolare se il personale riesce a gestire bene la situazione. Se lo fanno, siti come TripAdvisor permettono all’hotel di rispondere in modo da poter chiarire eventuali inesattezze – diplomaticamente, naturalmente. Ma anche questo potrebbe non essere necessario, se l’autore della recensione dimostra un atteggiamento irrazionale e irragionevole, i viaggiatori saranno in grado di leggere tra le righe.
In ogni caso è importante che i membri dello staff con più esperienza educhino il personale su come gestire certe situazioni, informino i dipendenti sulla misura in cui ci si aspetta che soddisfino gli ospiti, e li sostengano in caso di una recensione negativa, che può essere dolorosa e dannosa per il morale.
FRANCESCO TAPINASSI
Dal 2009 dirigente al turismo della Provincia di Grosseto, è docente alla Luiss Business School e si occupa soprattutto di reputazione 2.0 in ambito turistico.
Mi sembra che siamo di fronte più che ad una conferma del rafforzamento del potere del nuovo consumatore consapevole (il prosumer individuato da Toffler già nel 1980 ) ad un’aberrazione del sistema e difficile è la valutazione delle conseguenze di questi comportamenti se si soccombesse a simili ricatti.
La mia opinione è che si debba rispondere colpo per colpo, smascherando nella replica della direzione su TripAdvisor o sugli altri social network tali episodi, facendo sì che i lettori e gli altri recensori si rendano conto della scarsa affidabilità di chi ha scritto un giudizio viziato da fini economici.
Occorre poi inviare una segnalazione a TA, che dovrebbe subito prendere provvedimenti su una pratica che sarebbe fatale anche per il proprio strumento. In questo campo una presa di posizione determinata dagli UGC da parte delle associazioni di categoria, con puntuale analisi delle misure legali in relazione ad una eventuale responsabilità civile e penale, potrebbe anche servire da deterrente verso un fenomeno che deve incontrare la massima fermezza sin dalla sue origini.
Inquinare l’affidabilità delle recensioni on line significa privare il mercato turistico di una grande risorsa di informazioni nella fase delicata della selezione ed acquisto di un’esperienza di viaggio.
SERGIO FARINELLI
CEO di QNT Hospitality e fondatore di Booking Blog, si occupa di web marketing turistico e di reputazione online sul campo da oltre 10 anni.
Per quanto le minacce da parte di viaggiatori arrabbiati siano sempre più frequenti, siamo convinti che restino dei casi isolati. Ciò non di meno è importante porsi il problema e stabilire insieme al team un piano strategico per affrontare l’evenienza.
Per quanto riguarda il comportamento da tenere in hotel, è bene che ogni membro dello staff sia formato per rispondere a certe richieste: l’importante è non mostrare segni di timore o imbarazzo. Il viaggiatore deve capire che l’hotel non è intimorito dalla minaccia.
Dopo di che si deve valutare la richiesta fatta: se la minaccia nasce a fronte di un disservizio o di un valido motivo di insoddisfazione, è giusto che l’hotel cerchi di rimediare in qualche modo al torto fatto, mitigando la rabbia del cliente. Se invece la minaccia è del tutto gratuita, lo staff non deve cedere al ricatto, mantenendo comunque un atteggiamento non aggressivo, serio e professionale.
Se la minaccia si concretizzasse in una recensione negativa, non rimanete con le mani in mano, ma rispondete con sincerità sul sito di recensioni per smascherare la cattiva fede dell’autore. D’altra parte, se la struttura gode di una bella reputazione, una sola recensione negativa non dovrebbe nuocere più di tanto.
Una nota importante: non fate polemica e non mostratevi arrabbiati, ma mantenete sempre la vostra professionalità (vedi la nostra Guida alla Gestione Responsabile delle Recensioni). Si fa presto a passare dalla ragione al torto.
Qual è la vostra opinione al riguardo? Come affrontereste la situazione se capitasse nel vostro hotel, o come avete reagito se vi è capitato davvero?
Commento da giacomo bufalini — 5 Ottobre 2012, alle ore 16:23
Dal mio personale ed umile punto di vista credo che il fenomeno della minaccia di una recensione negativa non esista. O meglio, da una parte le recensioni rappresentano oggi lo strumento di marketing più potente in assoluto e non dimentichiamolo sono a costo zero !!! Il rovesco della medaglia sta nel fatto che un cliente non soddisfatto ha tutto il diritto di utilizzare lo stesso strumento. Direi quindi provocatoriamente che le recensioni negative rappresentano il costo del marketing di cui sopra. Se un cliente è soddisfatto può contribuire sensibilmente alla nostra causa e mai minaccerà una struttura per ottenerne dei benefici economici. Un cliente insoddisfatto è e rimane insoddisfatto, che minacci o meno di scrivere male di noi. Magari risulta arrogante perchè ha uno strumento in più per far valere le sue ragioni, ma minacce a parte sta a noi provare ad accontentarlo, se non ci riusciamo ha tutto il diritto di scriverlo. Salut!
Commento da marghe — 5 Ottobre 2012, alle ore 16:54
Ciao Giacomo, qui in effetti stiamo analizzando un fenomeno leggermente diverso. Non è in discussione il diritto del cliente a scrivere ciò che vuole, ma quando questo minaccia dichiaratamente di scrivere qualcosa di FALSO solo e soltanto per ottenere sconti o simili…
Questo sta accadendo sempre più spesso ed è difficile capire come reagire!
Commento da andreafranzoso — 5 Ottobre 2012, alle ore 18:23
per fortuna questa pratica credo sia poco diffusa, purtroppo la mancanza di civiltà ed educazione da parte degli clienti c’è e cisarà sempre, sperando sia sempre entro dei limiti.
Sono daccordo con le modalità di gestione ovvero con la risposta agli utenti in modo che sia visibile e palese che la recensione è frutto non di un’insoddisfazione oggettiva e riscontrabile ma di un comportamento chiamiamolo “poco limpido”.
Questo però vale per chi legge con attenzione le recensioni e tutto quello che ci sta poi dietro;
la mia preoccupazione va verso gli utenti che superficialmente guardano solo i punteggi e che leggono solo marginamente la recensione. In questo caso credo possano essere dannose, ma questo credo valga poi per tutte le recensioni non solo quelle frutto di minaccie o espedienti per ottenere dei vantaggi.
Commento da marghe — 8 Ottobre 2012, alle ore 09:01
Ciao Andrea, di sicuro hai ragione, non è una pratica comune, anche se i casi aumentano! Sono sempre di più però i lettori che non guardano le recensioni in modo superficiale ma si soffermano a leggere, per questo vengono su TA… quindi un pallino in meno forse non farà la differenza. L’importante, come abbiamo detto, è reagire in un modo o in un altro!
Commento da Federico1968 — 8 Ottobre 2012, alle ore 12:14
Secondo me occorre prendere coscienza che la rete non mente mai soprattutto se siamo in un contesto dove non è facile far arrivare i clienti. Quindi un cliente che minaccia di fare una recensione negativa, va trattato per quello che è: un numero!
Se viceversa vuole davvero aiutare segnalando ciò che non va, mai minaccerà; darà suggerimenti che sta all'”albergatore” e non al Direttore accettare o meno.
In ogni caso il cliente che minaccia non ha, per definizione, ragione!!!
Commento da marghe — 8 Ottobre 2012, alle ore 12:18
Assolutamente! Il cliente che minaccia non ha ragione, quindi non gli va data ragione, ma non gli deve essere neanche offerta la giustificazione per scrivere male di noi!
Commento da zetaemme — 8 Ottobre 2012, alle ore 16:34
io ho avuto il record di minacce quest’anno. ai primi due ho resistito e mi hanno infangato bene bene, al terzo ho ceduto. è vero che i lettori sanno leggere tra le righe ma è altrettanto vero che il fenomeno si sta espandendo a macchia d’olio e non abbiamo difese (booking.com non consente repliche) inoltre spesso i lettori a parità di prezzo si soffermano a leggere i giudizi della struttura che ha anche solo pochi centesimi (o mezzipallini) in più…. io sono amareggiata e avvilita
Commento da marghe — 8 Ottobre 2012, alle ore 17:07
Ciao zetaemma,
leggerti è avvilente anche per noi… ci dispiace per la tua situazione, ma hai provato a fare qualcosa almeno su TripAdvisor? è vero purtroppo su Booking non si può fare molto… d’altronde se siete bravi e avete delle buone recensioni, di sicuro quelle due non cambieranno di molto il vostro stato!!
Commento da Antonio Greci — 10 Ottobre 2012, alle ore 07:33
Falso problema. Sergio Farinelli ha detto tutto: “D’altra parte, se la struttura gode di una bella reputazione, una sola recensione negativa non dovrebbe nuocere più di tanto.”. Il problema è se la struttura invece che essere indirizzata al cliente è indirizzata alla “tariffa competitiva”. La reputazione la fa il giudizio del cliente, sempre disponibile a soprassedere ad alcuni limiti della struttura se percepisce di sentirsi accolto come parte integrante del contesto. Se la “minaccia” proviene da un non cliente, si va alla Procura della Repubblica, è nostro dovere/diritto. Se avremo una costante di giudizi, nel loro insieme, positivi; ogni attacco apparirà pretestuoso e le argomentazioni irrilevanti. Sono i “valori aggiunti” che smussano le dissonanze percettive del cliente. Ma questa è l’arte che distingue i professionisti dell’accoglienza dai “geni” della comunicazione virtuale.
In conclusione: smascherare, pubblicamente, chi è in malafede!
Commento da dott_stefano_tiribocchi — 11 Ottobre 2012, alle ore 14:29
il consiglio è prevenire e non curare. Quando avete un ospite ROGNOSO il consiglio che vi do è immediatamente inviare comunicazioen a tripadvisor o a booking.com (assistenza) o in copia a entrambi per mettere le mani avanti a predenunciare l’accaduto, in questo modo in un fase post-rilascio del giudizio avrete una pezza di appoggio per tentare la rimozione.
S.
Commento da marghe — 11 Ottobre 2012, alle ore 14:53
Ciao Stefano, mi sembri convinto di quello che dici, ti è capitato? Sei sicuro che TripAdvisor o Booking ascoltino? di solito la maggior parte degli albergatori dice che non sentono discorsi e difficilmente intervengono!
Commento da limar — 12 Ottobre 2012, alle ore 19:12
Salve a tutti,
…procura della repubblica…, comunicazioni a TA e B.com, singole o associate e via via discorrendo.Nel primo caso andremmo a cozzare contro un muro di gomma; nel secondo a metterci nelle fauci della belva, legittimando a dismisura lo strapotere che già hanno e che esercitano ad arte.
La migliore arma di difesa che noi imprenditori abbiamo é quella della replica: se quanto viene scritto contro di noi non corrisponde al vero, possiamo smontare il falso con tutte le argomentazioni in nostro possesso che ci consentiranno di far emergere o quanto meno insinuare in chi legge, un dubbio di autenticità della recensione. Se al contrario il cliente ha ragione non ci resta che cospargersi il capo di cenere e fare il mea culpa. Però, attenzione, prima di arrivare a ciò, preveniamo la recensione negativa cercando in tutti i modi di recuperare il rapporto con il cliente. Si, lo so, a volte é duro farlo.
Commento da marghe — 16 Ottobre 2012, alle ore 09:08
Sì Limar, assolutamente giusto… è duro ma necessario. Prevenire è meglio che curare, anche se le richieste diventano sempre più esose. A volte anche con un buon servizio non ci si riesce a proteggere!
Commento da saldig — 16 Ottobre 2012, alle ore 23:49
Salve,
ho una piccola struttura extra-alberghiera a Roma ed è da un po’ di tempo che vi leggo, cercando di fare tesoro dei consigli che ci sono negli articoli e nei commenti…
giorni fa, arriva in sede, un ospite, tramite booking.com,
che : all’arrivo non voleva pagare perchè diceva di averlo fatto in fase di prenotazione,
vi premetto che per non discutere ad ogni check in ormai EVITO di preautorizzare, (nonostante, invii tutte le volte una mail di riepilogo in cui comunico che mi riservo il diritto di preautorizzare, che nn è un pagamento e che in caso diperplessità possono contattare la loro banca);
dop 4 giorni si rende conto che forse ho ragione e si appresta a pagare chiedendomi uno sconto perchè secondo lui ci sono state delle cose che nn gli sono piaciute… per quieto vivere e forse per un review NON negativo , gli abbuono il 10%… (da sommare al 18 di booking.com).
Vi premetto che nn avendo i requisiti per preparare/servire la colazione in sede, come molti abbiamo una convenzione con uno dei migliori bar della zona…di cui cmq sul portale si fa menzione, cosi come del fatto che è all’italiana.
che nn avendo una reception fornisco (dietro cauzione di dieci euro) le chiavi
dopo 24 ore dal check out mi invia una mail in cui mi elenca le cose che nn gli sono piaciute..e che vorrei sottoporre alla vostra attenzione al fine di capire se è una nuova moda…
A)Hi Salvatore,
S)Hi Antonio
Thanks for your suggestion,
Anyway let me say what I think
A) I’d like to remind you what I didn’t like, in order you could improve further stays:
S)Thanks for your suggestion,
Anyway let me say what I think…
• ANTONIO)No identification outside, only a small hand-written name on bell;
SALVATORE)It’s very strange that you say that on the bell there is and handmade label, because there is a Plexiglas label silver colored with a blue written, I’m sure of it, because I put it there.
• A)About breakfast, it was clearly insufficient, only one croissant (or cornetto, as they use to say) and a choose between capuccino, tea, milk or expresso. This kind of breakfast could be enough for a couple of old people, definitely not for a young couple of tourists, who use to walk kilometers per day, as well as coming up and down hundreds of stairs… (about one hour later, we were hungry again!);
S) That’sRome is a GUESTHOUSE, not a Bed&breakfast, so we offer an ITALIAN STYLE BREAKFAST, that consist of a CORNETTO and an hot drink, as you read on the That’sRome page on booking.com.
• A)When we were taking our breakfast on Sunday, we noticed the cornettos were from day before; when the employe was informed about that, we were said we would have cornettos as agreed, if we wanted fresh cakes, we had to pay the difference!!!!!!
S) we talk with the owner of the bar, and they have assured us that the croissants are always fresh, especially because they bake it in that place and do not make come from outside, this has been confirmed by us
For the same reason you read in the previous answer, we offer an Italian style breakfast, if guest want to have more can pay.
• A)On that bar, we could use chairs, but only in outside; with cold, we had to eat inside, but standing on feet!
• S)You could use the chair of the bar, it was warm when you came in Rome, however they heat up the place, like every Italian restaurant do in the winter or cool summer evenings.
• A)You should use a kind of box or any other system where we could deposit our keys, as they are quite heavy to carry;
S)as you know. we have not a 24 hours reception, and no curfew, if the guest carry 3 keys can come back at the our they like to do.
• A)The idea to ask a returnable deposit for guests could be good for you, but for the guest creates an idea of lack of confidence.
S)the deposit fee for the key, will cover the cost of lost keys, is not a lack of confidence in the guest, but I can say from my experience that a guest who has spent ten euro for the keys, is a customer more careful not to lose it.
anyway you don’t pay for it
A)Besides, how could you check if everything is ok on last day of guests? You can only check it after they had departured! What about if they had damaged/broke/stolen anything, who would pay the bill?
S)In all the hotels / guest house / bed & breakfast when I was in my life no one ever came to check the room while I was leaving, because if there had been a theft or damage were charged on my credit card the cost of damage or theft, and I do the same when a visitor (very few fortunately) behaves in this way.
• A)The room we used was ok, but had no rugs, only one on toilette, we had to put bared feet on stone;
S)Walking barefoot on the floor is a guest choice, we do not oblige our guests to leave the slippers at home.
A)I’m saying this to you on a private way, AT THE MOMENT I guess it was better if I put it as negative feedback on Booking.
Regards,
António
Commento da marghe — 17 Ottobre 2012, alle ore 09:13
Ciao Antonio,
Capisco che lo sconto applicato fosse un deterrente, ma non sempre serve. D’altra parte tu hai ricevuto una e-mail quindi il cliente ha trovato un modo carino per dirti le cose che a suo parere vanno cambiate e ha evitato di lasciare una brutta recensione online!
Commento da saldig — 17 Ottobre 2012, alle ore 14:05
Ciao MArghe,
Antonio è il cliente, cmq mi ha mandato una mail, ma ha sottolineato AT THE MOMENT, e sopratutto buona parte delle cose che ha contestato sono prive di fondamento, ad esempio dice che sul citofono c’è un biglietto scritto a mano:falso;
che la colazione è inconsistente: ma nn è un diritto, è una cosa in più che offro, in quanto guest house e nn bed&breakfast,
che ha dovuto camminare scalzo perchè la camera ha le mattonelle e nn i tappeti;
che la richiesta di una cauzione rimborsabile per le chiavi è sinonimo di mancanza di fiducia nei loro confronti.
apprezzo e accetto le critiche se sono costruttive, ma in due anni è l’unico che si lamenta di tutto ciò, oltre ad essere l’unico ad avermi chiesto lo sconto…non nascondo che immagino che stia aspettando una risposta prima di pubblicare la sua recensione..
Commento da marghe — 17 Ottobre 2012, alle ore 14:12
Allora se è la prima volta, non te la prendere: i clienti sono tutti diversi e sei stato molto fortunato se non ti è mai accaduto prima, come invece accade sempre in tanti altri hotel.
E pubblicala comunque con la tua risposta (non ho capito se in un guestbook…), almeno risulterai trasparente! tanto non hai niente da nascondere.
Commento da Vincenzo21 — 18 Ottobre 2012, alle ore 00:21
Ciao Salvatore,
forse con la guest house ti saranno capitati poco o nessun altro cliente del genere prima di questo, ma c’è chi ha a che fare con hotel più grandi (e quindi un volume di clientela maggiore) sa che questi clienti esistono, sono pochi, forse l’1 o il 2%, ma esistono e invece di dare solo buoni consigli a volte creano problemi veri e propri.
Io parlo per delle esperienze personali che ho avuto nel mio lavoro. La stragrande maggioranza dei clienti si gode la vacanza, oppure pensa al lavoro che deve fare e se vede delle “imperfezioni” non ci fa caso più di tanto. Ma giustamente reclama quando c’è un problema grosso (ad esempio mancanza di acqua calda, camera rumorosa, ecc ecc) e ne hanno pieno diritto.
Invece poi c’è questa tipologia di cliente che non fa altro che andare a cercare l’ago nel pagliaio durante tutto il soggiorno e ingigantire ogni minima cosa fino all’inverosimile. Non ho mai capito se lo fanno per dispetto, perchè non hanno nulla da fare, se è perchè non sanno godersi la vita, se per caso è una malattia o altro. Non lo so.
Finchè ti scrivono una e-mail con suggerimenti di cose da migliorare mi sta bene, anzi, benissimo! Ma se iniziano a scrivere e a pubblicare cose false, inesatte o addirittura assurde non si rendono conto che fanno un danno alla tua azienda e per colpa di una frase sbagliata potresti perdere decine di prenotazioni…
Nel caso il cliente scriva la cosa su tripadvisor il danno c’è ma si può comunque rimediare scrivendo una risposta decisa e ben motivata. Ma se per caso il commento viene pubblicato su Booking, Expedia o altri simili non puoi rispondere e le agenzie non te lo cancellano nemmeno. A me è successo più volte, chi si è lamentato che la colazione non fosse disponibile alle 5 del mattino quando sui siti è ben scritto che viene servita dalle 7, chi si lamenta che il wi-fi è a pagamento quando la cosa viene ben specificata al momento della prenotazione (se proprio non ti va di pagare il wi-fi non prenotare da me che non leggi le cose e poi ti lamenti, prenota in un hotel dove è specificato che il wi-fi è incluso!), ecc ecc.
Quindi per colpa della loro ignoranza, o anche perchè magari non gli sei stato simpatico, ti criticano in maniera assurda e ti danneggiano.
Ormai mi ci sono abituato, la cosa mi infastidisce quando leggo alcune cose ma adesso ci passo sopra più facilmente rispetto a 2 o 3 anni fa.
Per quanto riguarda lo sconto è capitato anche a me che chiedessero lo sconto a patto di “non creare problemi”, niente da fare, hanno ugualmente scritto recensioni assurde. Quindi ormai, chi mi chiedo lo sconto perchè non gli sono andare a genio cose “irrilevanti” non glielo faccio, tanto il feedback negativo mi arriva lo stesso. Chi invece mi chiede lo sconto per problemi veri e propri glielo faccio perchè gli è dovuto.
Morale: ti ci abituerai, passaci sopra, non pensarci troppo e continua a lavorare dando il meglio che i commenti positivi arrivano poi…