Calo del 12% nelle tariffe alberghiere
25 Marzo 2009A quanto pare lo scorso anno le tariffe medie degli hotel sarebbero scese addirittura del 12 percento a livello internazionale. Questo è quanto emerge dai dati elaborati da Hotels.com attraverso l’Hotel Price Index. Una caduta dovuta sicuramente al fantasma della flessione economica, che ha spinto molti albergatori in tutto il mondo a tagliare il costo delle camere per venire incontro alla ridotta capacità di acquisto dei viaggiatori.
L’Hotel Price Index di Hotel.com registra una caduta delle tariffe alberghiere in USA e nel mondo
Nel dicembre 2008 i costi degli hotel sono stati un decimo più bassi di quelli del 2007 e le tariffe delle camere solo per l’1% più alte del gennaio 2004, quando fu lanciato l’Hotel Price Index. L’HPI™ di Hotel.com, per rimanere il più possibile attendibile e veritiero, traccia i costi reali pagati per ogni camera d’albergo, piuttosto che le tariffe pubblicizzate: si basa infatti sui prezzi effettivi pagati dai clienti di 68.000 hotel in 12.500 destinazioni in tutto il mondo.
Nello specifico, i dari odierni riguardano le tariffe alberghiere del periodo ottobre-dicembre 2008 rispetto a quelle degli stessi mesi l’anno prima.L’HPI traccia i prezzi reali pagati per stanza dagli utenti di Hotels.com nel mondo usando una media ponderata basata sul numero delle stanze vendute in ognuno dei mercati in cui opera l’azienda.
Dall’analisi è emerso che New York resta la destinazione più costosa tra quelle prese in esame: nel periodo ottobre-dicembre 2008 le tariffe medie risultavano intorno ai 255 dollari, comunque oltre il 22% in meno rispetto a quelle dello stesso periodo nel 2007.
Washington DC è invece l’unica destinazione che ha registrato un forte aumento dei costi, pari al 10%, rispetto all’anno precedente, si pensa a seguito dei viaggi volti ad assistere all’insediamento del nuovo Presidente.
Tra gli altri risultati, l’HPI rivela anche quali sono state le mete privilegiate dell’inverno 2008 a livello internazionale: per gli Americani in viaggio, le destinazioni preferite sono risultate Londra, Parigi, Roma e Hong Kong.
Le offerte continuano a crescere: è il momento giusto per viaggiare
Come ha dichiarato anche Carl Sparks, general manager di Hotels.com:
Fonte: Hotelmarketing.com
Commento da riccardofracassi — 26 Marzo 2009, alle ore 12:17
Il calo delle tariffe c’è stato e molto probabilmente anche più elevato rispetto al 12% indicato. La flessione economica non è un “fantasma” ma una dura realtà. Secondo me, la riduzione delle tariffe degli albergatori non è a scopo benefico di andare incontro alla ridota capacità di spesa dei viaggiatori, bensì a conquistare quote di mercato dai propri concorrenti anche di categoria inferiore. Azione a mio avviso suicida, vista la diminuzione di domanda a cui stiamo assistendo.
Commento da Anto4444 — 30 Marzo 2009, alle ore 10:05
Brutta roba, ma inevitabile.
Cmq l’importante è che sia una crisi a V e non a U (ma ci spero poco) e cmq che i nostri clienti non si abituino alle nuove tariffe, se no vedo carestie in arrivo..
Commento da dott_stefano_tiribocchi — 1 Aprile 2009, alle ore 14:45
In effetti il cliente che sfocia a comprare su mercati dove speriamo che non vada è una bella rogna, poi una volta che si compra un prodotto a un prezzo pù basso del normale è dura ricomprarlo ad un prezzo più alto. L’unico piccolo stratagemma è sottolineare al cliente, SEMPRE, in fase di prenotazione di check-in e di pagamento che l’attuale prezzo pagato è in realtà un prezzo in promozione/offerta e che la normalità della tariffa è invece X, dove x è il nostro prezzo rack; ad esempio “gentile CLIENTE la camera doppia da lei richiesta le viene offerta in promo al prezzo di euro 100,00 (MA il suo prezzo rack è di euro 250,00).
Commento da Anto4444 — 3 Aprile 2009, alle ore 15:14
Per carità magari a qualcosa serve..
Ma alla lunga quello che rimane, la percezione del valore, è quella equivalente alla cifra sborsata.
Cmq è un effetto collaterale del R Management.
Commento da andreacellerai — 22 Aprile 2009, alle ore 18:53
Il mondo è bello perchè è vario, come il concetto di rapporto qualità-prezzo,credo che ognuno di noi debba conoscere esattamente il costo di ogni tipologia di camera che deve vendere e sulla base di questa conoscenza fare le proprie strategie di vendita, conoscere il costo del prodotto prima di venderlo è essenziale, saper vendere al prezzo migliore altrettanto.