Caro bollette, costi insostenibili per gli hotel 

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3.8 miliardi: è il costo totale raggiunto dalle bollette del comparto alberghiero. Il Presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, alza la voce: “Sterilizzare subito gli aumenti.” 

 



Bollette triplicate per
gli alberghi
 

 

Troppo poco. Già dall’avvento della pandemia, era necessario assecondare le svariate richieste delle associazioni di categoria, che a più voci chiedevano di intervenire in modo strutturale e non con provvedimenti ad hoc per tamponare la situazione di emergenza legata al covid-19. 

Da un’emergenza a un’altra, adesso stiamo infatti facendo i conti con le conseguenze del conflitto in Ucraina, l’inflazione che galoppa senza freni e i costi delle materie prime che lievitano da un giorno all’altro, con notevoli ripercussioni sulla capacità di acquisto dei consumatori.  

Nella volontà di dare un sostegno a tutti i cittadini italiani e alle attività -alberghi compresi- le forze politiche in Parlamento hanno trovato un accordo per stanziare altri 17 miliardi di euro. Fra le varie norme, si prevede il congelamento delle modifiche unilaterali dei contratti di fornitura energetica fino al prossimo maggio, l’IVA al 5% sul gas e l’azzeramento di tutti gli oneri di gestione per il quarto trimestre. 

Nell’attesa che il testo sia convertito in legge e abbia piena forza attuativa, l’attuale governo in carica è già pronto a stanziare altri fondi nei prossimi giorni, prima della prossima tornata elettorale del 25 settembre.  

Al di là dei provvedimenti finora adottati che soltanto in parte mitigano gli effetti della crisi energetica, rimane la necessità di pensare e attuare delle riforme strutturali che incidano profondamente in uno dei settori più colpiti sia dalla pandemia sia dall’aumento dei costi energetici.   


Le richieste di Federalberghi
 

 

Bernabò Bocca, nel denunciare la difficoltà di numerose imprese ricettive a pagare le bollette, indica alcuni provvedimenti da adottare con urgenza per mitigare gli effetti della crisi energetica: “La prima urgenza è costituita dalla sterilizzazione degli aumenti, fissando un tetto al prezzo del gas e dell’energia elettrica e riconoscendo un credito di imposta che compensi gli aumenti record sin qui registrati. È inoltre importante sancire il diritto alla rateizzazione delle bollette e dare la possibilità di far accedere alla cassa integrazione i dipendenti delle aziende che sospenderanno l’attività, senza costi per i datori di lavoro e con un pacchetto di ore ad hoc.” 

Secondo il Presidente di Federalberghi, alcuni hotel saranno costretti, almeno temporaneamente, a chiudere. Soprattutto fra coloro che vanno verso la bassa stagione –e quindi verso un calo dei tassi di occupazione- non tutti riusciranno a compensare i costi della crisi con un aumento delle tariffe. “Anche tra le aziende che solitamente rimangono aperte tutto l’anno”, ha dichiarato ancora Bocca, “c’è chi sta considerando seriamente la possibilità di chiudere durante l’inverno, prima che l’accensione dei riscaldamenti faccia saltare del tutto i conti.” 

L’auspicio del Presidente va verso un intervento strutturale, con un ampio e deciso ricorso alle energie rinnovabili “eliminando i vincoli all’installazione dei sistemi fotovoltaici nei centri storici e consentendo la realizzazione di comunità energetiche anche tra soggetti che non sono alimentati dalla stessa cabina di trasformazione.” 


Dagli operatori del settore alle associazioni di categoria, il coro è unanime: servono subito degli interventi di sistema. Altrimenti, chi è riuscito, con enormi sacrifici, a reggere l’urto della pandemia, potrebbe non farcela a superare la nuova crisi energetica europea.