Avviso agli albergatori: le recensioni false sono bollate e perseguite legalmente
22 Luglio 2009Nei giorni scorsi abbiamo sostenuto l’iniziativa degli albergatori contro le recensioni false e le diffamazioni pubblicate su TripAdvisor, contro cui sembra che gli hotel non riescano a difendersi.
D’altro canto c’è da chiedersi chi protegga gli utenti dalle false reviews pubblicate dagli albergatori con i più svariati stratagemmi, non tanto a detrazione dei competitor, quanto più per gonfiare e falsare il proprio ranking.
Come abbiamo già fatto in passato, vi sconsigliamo vivamente di esercitare questa pratica. Prima di tutto i lettori sono ormai capaci di distinguere un commento veritiero da uno falso: se ci sono affermazioni troppo elogiative e termini formali che potrebbero essere utilizzati solamente in ambito alberghiero, stiate pur certi che in pochi crederanno che si tratti di un commento attendibile.
In secondo luogo è diventata un’attività estremamente pericolosa: mentre infatti TripAdvisor ha adottato un sistema di riconoscimento pubblico degli alberghi le cui recensioni risultano sospette, in America le reviews false pubblicate on-line per manipolare le scelte degli utenti sono diventate perseguibili per legge.
Il bollino rosso di TripAdvisor
Sono già in molti gli hotel che possono vantare il cosiddetto “bollino rosso” (red disclaimer) di TripAdvisor. Per mettere in guardia gli utenti, ma soprattutto per scoraggiare gli albergatori dal pubblicare recensioni fraudolente, il social network ha introdotto una dicitura in rosso sulla pagina degli alberghi le cui reviews, a seguito di segnalazioni degli utenti e relativi accertamenti, sono risultate false.
Il messaggio recita: “TripAdvisor ha ragionevoli motivi di credere che questa struttura o individui associati a questa struttura, abbiano tentato di manipolare il nostro indice di popolarità interferendo con la natura obiettiva delle nostre recensioni. Per favore, siete pregati di tenere conto di questo durante il processo di ricerca di informazioni per i vostri piani di viaggio”.
Il disclaimer ha una data di scadenza che varia per ogni hotel: una volta on-line infatti, TripAdvisor collabora con l’hotel per far sì che il bollino rosso venga rimosso dalla pagina, sulla base della garanzia che l’albergo cesserà l’attività fraudolenta.
Immagine 1: esempio di “bollino rosso”
Per la prima volta in assoluto l’America persegue legalmente l’Astroturfing
Si chiama “Astroturfing” e sta a significare tutte quelle azioni pubblicitarie volte a promuovere un brand o un servizio, di carattere ingannevole perché travestite da spontanee espressioni di soddisfazione di acquirenti o utenti.
Da poco anche l’Astroturfing sul web è diventato perseguibile per legge. Nello stato di New York infatti, il procuratore generale Andrew Cuomo ha condannato l’azienda di chirurgia estetica Lifestyle Lift a versare 300.000 dollari di penale per aver pubblicizzato la sua attività attraverso recensioni on-line fittizie.
Cuomo ha infatti dichiarato: “I dipendenti della Lifestyle Lift pubblicavano recensioni positive e commenti per far credere agli utenti che clienti soddisfatti stavano pubblicando le proprie storie. Questa tattica costituisce una pratica commerciale ingannevole, falsa pubblicità, frode e condotta illegale sotto le leggi federali e la normativa di New York”.
Il caso della Lifestyle Lift ha suscitato grande attenzione a livello internazionale e ha fatto suonare il campanello d’allarme di ogni tipo di azienda, poiché costituisce il primo caso negli USA volto a combattere questa pratica crescente su Internet.
Il rovescio delle recensioni false
È chiaro che scrivere recensioni false on-line si sta rivelando una pratica inutile ed estremamente pericolosa. Se in America sta già nascendo una vera e propria authority volta al controllo e alla lotta delle false reviews, non è escluso che anche in Europa non si verifichi presto lo stesso.
E per quanto riguarda il “bollino rosso” di TripAdvisor, non può che andare a colpire in modo serio l’immagine dell’hotel: una volta in rete la credibilità della struttura e dei suoi gestori risulterà inevitabilmente e gravemente danneggiata. Si sa, i clienti sono esigenti: è facile deluderli, difficile recuperarne la fiducia.
TripAdvisor attualmente non pubblica l’elenco degli hotel in “lista nera”, ma è abbastanza semplice individuarli con una semplice ricerca su Google: ecco qui un po’ di alberghi indagati.
Fonti: Office of the Attorney General Cuomo; The Associated Press
Commento da fratapi — 23 Luglio 2009, alle ore 10:27
la notizia mi sembra davvero interessante, uno dei punti di debolezza di Tripadvisor era proprio la non chiarezza rispetto al fenomeno delle recensioni false, mi sembra che si vada nella direzione più corretta. Anche l’inizitiva negli USA consente di comprendere l’importanza economica dei giudizi dei clienti e di come il lasciare tutto all’inizitiva dei singoli avesse permesso facili aggiramenti della fiducia nel sistema.
Commento da Rolando — 23 Luglio 2009, alle ore 10:40
Sono il direttore dell’Hotel Diana di Ravenna, più di un anno fa la struttura che dirigo è stata pesantemente diffamata su TripAdvisor,recensioni varie ancora presenti sul web, nonostante abbia anche contattato telefonicamente TripAdvisor non ne hanno voluto sapere nemmeno di controllare se dietro al nick che diffamava l’hotel e conseguentemente il lavoro di 12 persone ci fosse la mail di un collega. Il nick è Tecknosoft Romagna e suona almeno strano che un Romagna dorma due notti a Ravenna e recensisca 2 alberghi diffamandoli pesantemente ed un affittacamere che da tempo è inserito tra gli alberghi in maniera sublime, quasi a copiarne il contenuto della brochure. Ho presentato denuncia alla Polizia Postale di Ravenna che mi ha fatto presente la loro impossibilità di azione in quanto TripAdvisor si appoggia all’estero con i domini e le registrazioni, mi hanno detto che sarebbe stata necessaria una “rogatoria internazionale”…… Personalmente so benissimo chi si cela dietro a quel nick, lo incontro quasi ogni giorno, mi ride in faccia e addirittura ha scritto una nuova e devastante recensione firmandosi con il mio nome “Filippo”, se questo vi sembra giusto. Aspetto solo di avere le prove per portarlo in tribunale e farmi risarcire il danno subito (tutto andrà in beneficenza, sia chiaro). Sono atrtualmente il Vice Presidente di AssoHotel Confesercenti Emilia Romagna e sono a disposizione per qualsiasi iniziativa volta alla risoluzione definitiva del problema.
Commento da lorenzo — 23 Luglio 2009, alle ore 11:16
Ciao Rolando,
benvenuto su Booking Blog. Ti segnalo anche questo articolo, che penso possa interessarti, nel quale si parla di un’aggregazione di albergatori italiani (anche a livello legale) per combattere le recensioni false:
http://www.bookingblog.com/tripadvisor-albergatori-italiani-uniscono-per-combattere-recensioni-false/
Saluti,
Lorenzo
Commento da Martino — 23 Luglio 2009, alle ore 12:01
Buongiorno a tutti, vedo che alcuni albergatori da un po’ di tempo sembrano molto spaventati dalla “nuova” potenza del passaparolo online, che alla fine non è nient’altro che un forma più moderna del passaparola di “una volta”. Ma nel passato cosa si faceva, si prendeva l’avvocato per diffendersi dalla diffamazione? Sarebbe un corsa contro il vento, perchè da quando il mondo è mondo, dove c’è qualcosa di bello nasce subito la gelosia, come quella dei nostri competitors diperati che deveno diffamere l’altro per apparire in confronto “meno brutto”. Ma lasciategli fare! Credo sia molto più prodottivo di stimulare i nostri veri clienti di utilizzare i social networks per farci la pubblictà gratis. Che c’è di più bello nel Marketing che far fare il lavoro a chi ci porta i soldini, cioè il cliente. Ormai lo fa un 10% e diventeranno sempre di più. Allora il mio competitor dovrà spendere un bel po’ di tempo per combattere contro le recenssioni positive. E se ogni tanto ci riesce naturalmente mi incavolo, ma pazienza, su Booking, Venere, Expedia ed altri canali non lo può fare, almeno che non prenoti veramente una stanza. E allora ? Nasce Trivago, Holidaycheck ed altro e più che impariamo ad utilizzare questi strumenti a nostro favore, meglio è. E se qualche volta uno stroXXX spende il suo tempo prezioso per diffarmarci, allora peggio per lui perchè io in tanto nello stesso momento sto lavorando con il cliente, lo coccolo e domani mi fa una recessione online, più affidabile, più “persusivo” che disarma subito il lavoro del “furbetto” che tanto furbo non lo è. Buon lavoro a tutti.
Trackback da http://bookmark.giorgiotave.it — 23 Luglio 2009, alle ore 15:05
Albergatori occhio alle recensioni false su Tripadvisor…
Tripadvisor avverte e mette il bollino rosso alle recensioni false, perseguibili penalmente….
Commento da aldo — 25 Luglio 2009, alle ore 10:35
quello che è capitato a Rolando non dovrebbe succedere
Commento da Giglio Bianco — 25 Luglio 2009, alle ore 21:12
Cari colleghi FINALMENTE esiste un Blog per questa PIAGA!
Noi abbiamo un piccolo B&B a Firenze ma siamo molto ben quotati (dati VERI di TRIPADVISOR!!!) anzi per esattezza siamo i primi…
Abbiamo raggiunto questo risultato lavorando come dei dannati.
Oggi con nostra sorpresa vediamo una review con 1 PUNTO!!! Motivazione improponibile… qualcuno afferma di averci inviato una mail alla quale noi non abbiamo mai risposto e mette in dubbio la veridicità delle altre reviws!
A parte averci abbassato la media (e va bé!!!) è che questo commento ha un che di FALSO oltre che di RABBIOSO e CATTIVO!!!
Abbiamo subito scritto a Tripadvisor e aspettimo notizie.
Tempo addietro una simile review è stata inviata ad un collega (anche lui posizionato strabene!!)!
Nel frattempo io avevo segnalato (guarda caso!) che fra i primi posti era emerso un B&B mai visto, che ha pubblicità solo in inglese (siu bb.com) e che arriva con ben 15 reviews in ITALIANO messe in due mesi…. NOi ne abbiamo 73 …opss 74 con l’ultima meraviglia prese in 4 ANNI!!!
Fta le regole di TRIP c’è che chiunque abbia un contatto di qualsiasi genere può mettere una recensione, noi crediamo che basterebbe eliminare questa postilla e tutto sarebbe più semplice.
In ogni caso ci uniaamo nel nostro piccolo a voi!!!
Siamo disponibili ad aiutare con tutti i mezzi a nostra disposizione
Commento da Stefanoa — 26 Luglio 2009, alle ore 12:28
Pur tenendo conto del fatto che esistono recensioni fraudolente, mi pare che ci sia ancora la maggioranza degli albergatori che non vuol tenere nella giusta considerazione i commenti negativi dei clienti. Appena 10 anni fa, quando parlavo di qualità del servizio e di soddisfazione del cliente il mio titolare mi rispondeva: “tanto se va via uno ne viene un’altro”. Oggi, con la crisi globale, non mi riesce difficile pensare che gli albergatori con quella mentalità trovino più facile inveire contro le critiche piuttosto che migliorare la qualità dell’offerta. Come ha preferito fare un albergatore che dopo aver rilevato una gestione fallimentare ha trovato più semplice ed economico cambiare nome all’azienda, senza modificare qualità e servizi che avevano causato la disfatta. Chi persegue la qualità e la soddisfazione del cliente non dovrebbe aver paura neppure di recensioni fraudolente che comunque saranno un numero ristretto tale da non impensierire il buon nome delle strutture virtuose. Non dimentichiamoci inoltre che l’effetto boomerang che una denuncia legale contro trip advisor potrebbe innescare rischia di essere più negativa di qualche recensione palesemente falsa. meditate gente……
Commento da Giglio Bianco — 27 Luglio 2009, alle ore 10:57
Stefano mi sembra che tu, “scusa di do del tu” non abbia centrato quanto abbiamo scritto.
Non ci preoccupa una nota negativa (che tra l’altro è FALSA), ma ci preoccupa che TRIPADVISOR possa diventare uno strumento PERICOLOSO!
Ti dirò abbiamo ricevuto da parte dei nostri ospiti, senza che noi lo richiedessimo, una proposta di aiuto chedendo di contattare loro stessi Trtipadvisor!
Chiunque legga quella recensione si rende conto che si tratta di una diffamazione ma, pensa se qualcuno decidesse di diffamarci con 10 recensioni false …. noi affondiamo… Per qusto non è la recensione di per se stessa da combattere ma la regolarizzazione dello strumento!
PENSA SE SI INNNESCASSE UNA “GUERRA” per ogni recensione diffamante io trovo il modo di metterne altre 10 e così via….
Mi sembrava che questo fosse il discorso portato avanti da questo blogg… evidentemente no… CI DISPIACE
Commento da Stefanoa — 27 Luglio 2009, alle ore 14:52
Giglio bianco: convinto di parlare con un professionista del settore, come anch’io sono convinto di essere, ti dico sinceramente che piuttosto della “guerra delle recensioni” io mi preoccupo della soddisfazione dei clienti. Finché ci sarà qualcuno che preferisce cambiare il nome all’azienda per dargli una nuova immagine e cancellare le recensioni negative, senza investire neanche un centesimo sulla qualità della struttura e sul servizio, che sono la vera causa delle recensioni negative(è successo a Firenze in una struttura di livello economico), la vostra causa per me è difficile da condividere.
Non dimenticate i precedenti celebri, dove aziende importanti, vistesi diffamate da una recensione negativa hanno fatto causa al responsabile e sono state amaramente punite dalla pubblicità negativa che l’azione ha causato.
Chiedo a te e agli altri bloggers: quanti di voi ha nel sito della propria struttura ricettiva un blog aperto tutti coloro che vogliono scrivervi per dialogare con voi? (serve per aumentare il valore del marchio e la qualità percepita: = web 2.0).
Quanto al discorso portato avanti dal blog, io intendo qualsiasi discussione aperta alle opinioni più diverse, specie su internet, dove ognuno può dire ciò che vuole e se ne assume la responsabilità.
Se poi le voci fuori dal coro non sono ben accette, allora scusate, ho davvero sbagliato blog.
Commento da aldo — 27 Luglio 2009, alle ore 20:22
Credo che abbiate ragione entrambi e una questione non esclude l’altra, Tripadvisor è un portale a scopo di lucro, svolge un’azione che io reputo meritoria ma deve garantire che il tutto avvenga nella massima correttezza, deve garantire che una struttura possa intervenire immediatamente replicando anche con durezza alle recensioni pubblicate e deve comunicare privatamente alla struttura ip, nome e cognome della persona che ha scritto la recensione nel caso in cui l’albergatore voglia fare una denuncia per diffamazione. Ognuno si deve assumere le proprie responsabilità e quello che è successo a Rolando è inconcepibile. Allo stesso tempo chi gestisce una struttura ricettiva deve prendere atto che il passaparola positivo o negativo oggi è planetario e deve comportarsi di conseguenza, questo è un processo che non potrà più essere arrestato. Da gestore apprezzerei anche se i portali come booking o venere dessero la possibilità di replicare alle recensioni dei clienti, in fondo credo che con tutti i soldi che questi portali incassano (non dai consumatori … ) un minimo di rispetto per le ragioni delle strutture sia dovuto.
Commento da Michele Aggiato — 28 Luglio 2009, alle ore 09:05
Buongiorno a tutti,
Oggi la nostra redazione ha rilevato una recensione scritta in italiano da parte di un utente che contestava quanto scritto da 4 ospiti tedeschi. Facendo il consueto controllo l’IP dell’autore risultava ubicata presso la stessa località della struttura. Non l’abbiamo cancellata a priori supponendo che possa essere stato l’albergo ad auto-recensirsi. Abbiamo invece inviato un e-mail chiedendo maggiori informazioni in grado di provare che l’autore abbia trascorso un soggiorno presso la suddetta struttura.
Questo purtroppo non è un caso, ci capita praticamente tutti i giorni. Trovo giusto che in America si abbia deciso di andare via legale. In pratica si tratta di una truffa ai danni del cliente. A fronte dei molti casi di truffa e cattiva gestione oltre che all’importanza del turismo nel nostro paese mi sarei aspettato che l’iniziativa di CODACONS-COMITAS fosse non contro TripAdvisor ma CON tutti i siti di recensione indipendenti al fine di migliorare la qualità dello strumento e promuovere il nostro paese e tutti quei albergatori che ci mettono cuore e anima nel loro lavoro.
Colgo l’occasione per chiedervi di NON auto-recensirvi. Ad oggi è possibile caricare su Zoover, foto e video del proprio hotel gratuitamente.
Entro la fine dell’estate lanceremo una serie di strumenti che permetteranno a chi gestisce una struttura di scrivere una breve presentazione e inserire informazioni utili. Inoltre, sarà (finalmente!) possibile rispondere direttamente dal sito alle recensione presenti sulla pagina.
Grazie per l’attenzione.
Michele Aggiato
Amministratore Unico
Zoover Italia S.r.l
Commento da Giglio Bianco — 28 Luglio 2009, alle ore 19:52
Bene grazie Aldo di avere inteso.
Ribadisco NON SI TRATTA DI NON ACCETTARE UNA RECENSIONE NEGATIVA (noi inviamo a tutti i nostri clienti una sorta di “soddisfaction” da compilare per cui…) Si tratta di FERMARE tutte quelle recensioni NON VERE nel senso che sono fatte da persone che NON HANNO MAI FATTO UNA RICHIESTA DI PRENOTAZIONE, NON HANNO MAI AVUTO UN CONTATTO CON NOI, NON SONO MAI STATE DA NOI insomma recensioni messe solo a scopo di calunnia, denigranti ecc..
Queste sono pericolose!!
Noi abbiamo un B&B piccolissimo ma veramente particolare (siamo i primi a Firenze) per il servizio e la cura per la disponibilità, a volta sopra ogni limite!
Noi non chiediamo mai di mettere recensioni, non infastidiamo nessuno, parliamo sempre bene di tutti eppure….. a qualche persona diamo fastidio!
Allora mi dico, perchè non chiedere a TRIP di mettere un limite, di chiedere un nome e dei dati in modo che ogni persona possa essere rintracciata!
Non facciamo un dramma per una recensione negativa ma chiediamo solo imparzialità!!!!
Chiediamo che gli Hotel non si mettano recensioni fasulle (e ce ne sono…) le riconosci subito… abbiamo segnalato anche questo!
Insomma noi lavoriamo come pazzi (abbiamo 2 lavori) abbiamo uno standard alto, ci facciamo in 4 per gli ospiti chiediamo solo chiarezza ed imparzialità!
Inoltre vorrei ricordare che oggi siamo albergatori ma domani siamo turisti e come tali, vogliamo delle recensioni vere in tutti i sensi!!!
Saluti
Commento da Stefanoa — 29 Luglio 2009, alle ore 11:03
Ammesso che ci siano in giro recensioni false sia negative che positive; come le vediamo noi le vedono anche i clienti, e chi vi dice che chi le legge non sia altrettanto capace di capire la scarsa attendibilità di ciò che legge? Se fosse cosi il portale che le pubblica è il primo a rimetterci di reputazione, il cliente potrebbe cambiare anche sito per cercare qualcosa di più credibile. Mettersi dalla parte del cliente è sicuramente la cosa migliore da fare, per capire dove si sbaglia. Le truffe mi risulta non siano nate con il web, sono sempre esistite, semmai sono cambiati gli strumenti con cui metterle in pratica. Io sono convinto che chi lavora correttamente, dà la massima attenzione al cliente, offre un giusto servizio a un giusto prezzo, sicuramente oggi è più premiato di 10 anni fa. Quindi scusatemi ancora, ma tutta questa paura per le recensioni negative non riesco a vederla. Ricordate poi il detto “parlatene bene, parlatene male ma parlatene”? Potremmo citare molti esempi di persone e aziende che prese in un vortice di notizie negative, hanno saputo gestire la situazione riuscendo a girare la situazione a loro vantaggio. E allora, vogliamo continuare a piangere o vogliamo guardare avanti?
Commento da aldo — 29 Luglio 2009, alle ore 16:49
Le recensioni negative vanno benissimo, ti autano a crescere e migliorare, quelle false sono un cancro che va eliminato. Il fatto che le truffe esistano da sempre non significa che bisogna accettarle di buon grado. Non è un caso che i gestori del Giglio Bianco siano così incavolati, quando dai il massimo nel tuo lavoro hai il diritto che ti venga riconosciuto e ritrovarsi danneggiati per colpa del solito furbo è una vergogna.
Commento da filippo — 29 Luglio 2009, alle ore 17:44
Caro Stefanoa, quello che stà cercando di spiegarle il Sig. Giglio Bianco, mi sembra molto chiaro.
Lui non ha paura delle recensioni negative. Teme quelle scritte con carattere volutamente diffamatorioe con cattiveria. Che poi siano scritte dal concorrente o da un ospite particolarmente frustrato non interessa. Fatto sta che anche queste sono false. Come sono false quelle positive scritte dagli albergatori.
Non capisco come faccia a non intendere questo concetto.
Vorrei aggiungere poi che tutto è relativo.
Il Sig. Giglio Bianco non è il proprietario del Four Season a Firenze, ma ha un piccolo Bed and Breakfast che probabilmente si è costruito con enormi sacrifici inclusi quelli che avrà certamente fatto per risalire la classifica su TripAdvisor e che oggi le danno un motivo di speranza in più in un momento di crisi e un motivo di sano orgoglio per aver fatto crescere la propria struttura.
Cosa c’entra “parlatene bene, parlatene male ma parlatene”??? Questa è la classica frase scritta su centinaia di libri di marketing, forse va bene per il Four Season – il quale vive alla luce del prorpio brand – ma non certamente per una piccola struttura a gestione familiare.
Quindi per cortesia cerchiamo non non scambiare “Fischi per Fiaschi” e cerchiamo di essere obiettivi.
Quanto a TripAdvisor, basterebbe richiedere una prova effettiva (voucher, ricevuta, fattura) che un determinato ospite è stato lì e farlo registrare con nome e cognome esatto (riportato sul documento dell’hotel), e non con un nick name qualunque.
Perchè non lo fa? Perchè gli accessi crollerebbero del 90%!!!
Per quanto riguarda il controllo dell’indirizzi IP, anche questo lascia il tempo che trova. Oggi molte strutture ricettive hanno internet gratuito. Può capitare allora che uno o più ospiti scrivano una recensione quando ancora stanno alloggiando nell’hotel. Quindi possono giungere a TripAdvisor anche più recensioni dallo stesso IP. Cosa facciamo? Perseguiamo legalmente l’albergatore?
Filippo
Commento da Rolando — 30 Luglio 2009, alle ore 08:29
Segnalo che sulla Voce di Romagna, sulla cronaca di Cervia, si parla di ASTROTURFING…….alla pagina 33.
Noi ai AssoHotel stiamo pensando di organizzare una giornata-convegno sul tema, Vi faremo sapere e sarete tutti invitati.
Commento da Giglio Bianco — 30 Luglio 2009, alle ore 10:16
GRAZIE ALDO e FILIPPO FINALMENTE!!!
Vi comunichiamo con estrema gioia che la recensione è stata eliminata, dopo non poche controversie!!!
Abbiamo inviato un report sia a Tripadvisor Italiano che Inglese spiegando quanto, per esempio Stefano, continuava a fraintendere!
HAnno capito!
Inoltre abbiamo chiesto di levare l’opzione che tutti possano scrivere tutto!
O meglio limitiamoci a coloro che sono venuti nella struttura o al limite coloro che hanno subito un overbooking, insomma comprovati rapporti!!!
In ogni caso, nonostante la nostra situazione sia stata risolta, vogliamo continuare a collaborare perchè le FALSE E DENIGRANTI RECENSIONE SPARISCANO!!!
Grazie infinite dell’appoggio!!!!
Commento da Stefanoa — 30 Luglio 2009, alle ore 14:06
Allora tutto è bene ciò che finisce bene, almeno fino alla prossima, perché visto come vanno le cose se non tocca a uno toccherò a un’altro…
Per quanto mi riguarda, confermo ciò che ho detto fino a ora; ritengo di aver capito benissimo il concetto esposto, come ritengo giusta e lecita l’azione di chi si è sentito diffamare e ha difeso i propri interessi. Forse è stato qualcun altro ad aver frainteso ciò che intendevo…. se avete tempo provate a rileggere…. davvero questo non è il mio blog. Scusatemi ma in un mercato globale credo sia necessario avere delle prospettive più ampie, indipendentemente dalla grandezza della nostra azienda. Buon lavoro a tutti
Commento da aldo — 4 Agosto 2009, alle ore 15:17
Tieni conto Filippo che l’albergo per legge deve essere in grado di risalire a chi ha utilizzato la rete, concordo comunque che tramite Ip la trafila è lunghissima e utilizzabile solo in caso di denuncia per diffamazione.
Trackback da Piano — 13 Novembre 2009, alle ore 14:46
Piano…
Megacool Blog indeed!… if anyone else has anything it would be much appreciated. Great website Enjoy!…
Commento da AllaDolceVita — 17 Ottobre 2010, alle ore 15:43
…e quando le istituzioni ed i giornalisti inizieranno a parlare che Tripadvisor ( proprietà di EXPEDIA !!!) è un sito denunciato come ABUSIVO e produttore di PUBBLICITA’ INGANNEVOLE ? ( http://www.comitas.it/rassegnaDet.asp?id=63 )
…appena la notizia sarà di pubblico dominio ( e stiamo lavorando in tanti, su tutto il pianeta!!! http://www.timesonline.co.uk/tol/travel/news/article6583450.ece ), saranno proprio le strutture listate sulle prime posizioni nella zona di interesse listata da TRIPADVISOR, a pagare in termini di credibilità!
Un lettore, che fino ad ora ingenuamente aveva CREDUTO e ritenuto AFFIDABILE Tripadvisor, conoscendo quanto sia facile pubblicare recensioni FALSE POSITIVE ed anche negative diffamanti, inizierà a dubitare proprio delle strutture che appaiono nelle posizioni migliori.
Meditate…
Cordialità
Alla Dolce Vita