Arrivano i DayUse Hotel: quando l’albergo “a ore” non fa più scandalo
18 Giugno 2013Una volta chi voleva appartarsi con il partner o l’amante, non poteva che scegliere piccoli motel a ore in location lontane dal centro e soprattutto dalla propria abitazione, temendo sguardi indiscreti e, ammettiamolo, di disapprovazione.
Oggi invece, prenotare una camera a ore non è più un tabù, ma un trend completamente sdoganato dal portale internazionale DayUse Hotels. I suoi affiliati sono tutti hotel che non guardano più con biasimo a chi sceglie una camera nelle ore diurne per motivi privati o di lavoro, ma che anzi, così combattono la crisi e aumentano il fatturato.
Il business che ruota intorno al day use sembra avere un potenziale ancora tutto da sfruttare, e che non sia più una vergogna accettare coppiette in cerca di intimità, lo dimostra il fatto che ad accoglierli non siano più squallidi hotel di provincia, ma brand di lusso e boutique hotel nelle maggiori città italiane e all’estero.
Le camere in questo caso sono prenotabili durante il giorno, solitamente tra le 10.00 e le 18.00 a una tariffa scontata anche del 50-60%. Con la camera, si può accedere anche a tutta una serie di servizi esclusivi, come la spa o la piscina. Perché chi richiede un DayUse hotel può essere una coppia di innamorati ma anche amici in cerca di un pomeriggio di relax, oppure il classico uomo d’affari che si ritrova con un pomeriggio libero dagli impegni e senza un posto dove stare prima di prendere il treno o l’aereo per tornare a casa.
Come vedete la tendenza è in forte crescita, basta consultare Google Trends a livello globale:
Per capire meglio quello che sta accadendo, abbiamo intervistato David Lebée, Direttore Generale e fondatore di DayUse Hotels
Ci racconti un po’ della vostra storia: come è nato DayUse Hotels e come siete approdati in Italia?
Analizziamo l’impatto che sta avendo l’uso giornaliero degli hotel in Italia e all’estero. Il vostro portale è disponibile anche in Francia, Gran Bretagna, Stati Uniti, Belgio, Inghilterra, Svizzera, Lussemburgo, Olanda, Irlanda. Potete darci qualche dato specifico riguardo alle prenotazioni che ha generato il portale nel 2012/2013, sia nel nostro Paese che all’estero?
Secondo lei si possono notare differenze tra il mercato Italiano e quello degli altri Paesi per quanto riguarda l’uso dei DayUse Hotel?
Quanti hotel fanno parte del vostro portale e quante sono le strutture italiane interessate? Sembrano soprattutto hotel di alta categoria: in che percentuale sono hotel a 5, 4 o 3 stelle?
Immagino che non tutte le strutture potranno entrare a far parte del vostro circuito: sulla base di quali criteri selezionati i vostri hotel?
Parliamo dei vostri clienti: quante visite giornaliere registrano i vostri siti giornalmente, in Italia e all’Estero? Sono di più gli utenti che vi cercano per soggiorni di lavoro o per “incontri clandestini”?
Dal momento che tra i vostri affiliati ci sono molti hotel di lusso, il fatto che vi rivolgiate apertamente anche ad “amanti in cerca di intimità” non li rischia di farli apparire come “alberghi a ore”? Questo utilizzo delle camere non potrebbe svalutare il brand di fronte alla clientela abituale?
Quali possono essere i vantaggi economici e promozionali per un hotel che decide di aderire a questo circuito?
Che la richiesta di camere durante il giorno esista, lo dimostra il fatto che ci siano già online diversi hotel che, pur non essendo associati al portale, offrono uso giornaliero della camera: un esempio è il design Hotel Abitart di Roma, a particolare vocazione business, che offre proprio una tariffa giornaliera Day Use Business Rate.
Tra voi c’è già qualcuno che offre camere durante la giornata? Oppure temete che questo potrebbe rovinare la vostra reputazione?
Commento da dott_stefano_tiribocchi — 19 Giugno 2013, alle ore 09:54
la società moderna vive di attività e spazi sempre piu parcellizzati, sminuzzati, rielaborati nella frenetica organizzazione cittadina, sempre piu metropoli indirizzata a non sprecare la risorsa piu preziosa, cioè il TEMPO. Vuoi la crisi vuoi la maggiore evoluzione del consumatore, non si è piu disposti a pagare il superfluo, per questo se la camera mi serve 4 ore perchè pagarla 24? L’idea è ottima, ERA ORA, vi segnalo anche il recente daybreakhotels.com stesso concept. Tutti gli hotel potrebbero dedicare una due camere al giorno per questo tipo di mercato che permette di fare revenue su fasce orarie inutilizzate.
S.
Commento da marghe — 19 Giugno 2013, alle ore 09:59
Ciao Stefano, vedo che tu vedi l’iniziativa in modo molto ottimista! Ma non sono sicura che tutti gli albergatori la pensino come te, credo che a molti l’idea di dare la camera ad ore non andrebbe giù…
Commento da Filippo — 22 Giugno 2013, alle ore 18:48
Mah, incuriosito dall’articolo, sono andato a visitare il sito ( Portale) in questione. Prima pagina, Firenze. Indovinate quali Hotels sono presenti ( due dei tre)??? Che dire, lungi da me fare morali e moralismi, ma avrei aspettato qualche mese a far uscire l’articolo, gli utenti potrebbero veramente fraintendere…….. Buon fine settimana!!!!!
Commento da Riccardo Cocco — 24 Giugno 2013, alle ore 16:36
Ciao a tutti!
Mi pare strano……….ma mi trovo d’accordo con Stefano su questo punto.
Il “sistema” day use, fino a poco tempo fa era strutturato solo per le famose “coppiette” in cerca di tranquillità, ora dovremmo domandarci cosa fare per poterne trarre vantaggio.
Circa 5 anni fa, una precedente azienda per la quale lavoravo, ha predisposto un contratto quadro per tutta la Compagnia con un sito/sistema che permetteva di prenotare camere day-use, stimolo nato da un interessante numero di strutture nelle vicinanze di importanti scali aeroportuali.
Ebbene, funziona anche su destinazioni tipo Roma, ovviamente non dobbiamo basare su questa tipologia di business per il raggiungimento del budget, ma sicuramente può aiutare.
Buon lavoro e buon Revenue Management a tutti!
Riccardo Cocco
Commento da giacomo bufalini — 29 Giugno 2013, alle ore 23:48
L’idea è geniale: on-line si vende prevalentemente sesso e turismo. Questi hanno unito le 2 cose proponendo tra l’altro una “miscela” per niente compromettente. Però lasciamo da parte il revenue per gli hotel che come si legge per il 50% sono 3 stelle che quindi la camera (che cmq probabilmente non avrebbero rivenduto) non la rivendono di certo. Diciamo piuttosto che x riuscire a venderla una volta sola e magari a metà prezzo ci si affaccia ad un mercato nuovo che il portale di cui stiamo parlando ha reso genialmente fruibile. I vantaggi vero sono per loro, ma soprattutto per gli utenti finali che adesso possono prenotare “alla luce del sole” 🙂