AI per la pianificazione dei viaggi: i nostri consigli

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La rivoluzione dell’AI generativa è in pieno svolgimento, come avrete notato: ogni giorno nascono bot capaci di tutto, dal programmare una app alla realizzazione di film.

Uno degli utilizzi più diffusi è quello di pianificare un viaggio, grazie ai nuovi assistenti intelligenti, capaci di fornire raccomandazioni su dove soggiornare, mangiare e cosa visitare praticamente ovunque.

Ma ricordiamoci sempre che la tecnologia è smart, ma dipende da come la si usa; si tratta sempre di uno strumento, con limitazioni ben precise. Ad esempio, i chatbot non hanno mai visitato i luoghi di cui parlano, né hanno mai provato cucina gourmet o soggiornato in rifugi che definiscono accoglienti. Si tratta sempre di una rielaborazione, seppure intelligente, di testi trovati sul web.

Ecco perché utilizzare l’AI generativa per pianificare un viaggio può essere utile, ma a patto di conoscerne le limitazioni e gli approcci migliori, come illustra Popular Science.

 

Sfruttate i chatbot per domande complesse

 

Un’area in cui i chatbot di AI hanno un vantaggio rispetto a una normale ricerca su Google è nelle domande complesse. Se chiedete informazioni su attività per bambini in una città con un budget limitato, una risposta generata dall’IA sarà molto più precisa. Potete specificare orari di apertura, caratteristiche di accessibilità o qualsiasi altra cosa vi interessi.

Chiaramente le risposte ottenute derivano da informazioni online: ChatGPT non ha mai visitato New York, Venezia o qualsiasi altro luogo. Otterrete risposte più dettagliate su luoghi grandi, affollati e popolari, poiché su di essi è stato scritto di più.

 

AI come fonte di ispirazione

 

I chatbot di AI, secondo i test fatti da esperti del settore, possono rivelarsi preziosi per domande rivolgibili a una persona, come “Com’è il posto di sera?” “Quali sono i periodi migliori dell’anno per visitarlo?” Non è detto che un motore di ricerca tradizionale possa fornire risposte soddisfacenti al riguardo.

Questo vale anche per le domande successive. Si può chiedere di luoghi simili ad altri, informazioni sui servizi disponibili in un posto particolare o su luoghi meno frequentati dai turisti. I chatbot tendono a consigliare posti che normalmente non verrebbero menzionati nelle guide di viaggio, salvaguardandovi, almeno relativamente, dall’overtourism.

Questi strumenti sono utili anche se non sapete da dove cominciare: potete chiedere informazioni su città o spiagge da vedere entro una certa distanza da voi o su nuove destinazioni simili a quelle visitate in precedenza. Il repertorio di suggerimenti da cui attingere sarà quasi inesauribile, davvero.

 

Non fidatevi ciecamente

 

I Large Language Models (LLM) su cui si basano i chatbot di AI generativa non sono macchine fotocopiatrici. Sono progettati per creare nuovi testi a partire dai testi su cui sono stati addestrati, e se da un lato questo permette una produzione creativa impressionante, dall’altro comporta anche errori, chiamati “allucinazioni”. Questi errori si verificano anche nelle risposte riguardanti la pianificazione di un viaggio, ovviamente.

Inoltre, quando gli LLM non hanno informazioni su cui basarsi, usano un linguaggio generico come riempitivo. Molti hotel saranno descritti come “confortevoli” e “accoglienti“, e molti pub avranno una “atmosfera tradizionale”, anche se non è realmente così.

Questi errori non accadono molto spesso, ma avvengono e rischiano di travisare le aspettative: fate sempre attenzione a cosa leggete, soprattutto quando il linguaggio utilizzato risulta generico e applicabile a qualsiasi luogo.

 

Fate verifiche prima di partire

 

L’AI generativa può essere un ottimo strumento di pianificazione di viaggio, ma non deve essere l’unico. Assicuratevi di visitare anche portali come Google Maps e TripAdvisor, e di controllare direttamente ogni informazione importante con le strutture prima di partire. Naturalmente, anche queste risorse non sono sempre accurate al 100%, ma è più probabile che siano aggiornate e che presentino conoscenze di prima mano.

Se durante la pianificazione di un viaggio scoprite un parco con un’area giochi per bambini e campi da tennis, ad esempio, vi consigliamo di verificarlo prima di arrivare in loco e lasciare delusi i piccoli di casa (con conseguenti lagne per i genitori). Del resto una semplice ricerca su Google Maps o Apple Maps può fugare ogni dubbio del genere.


In generale, le best practice relative all’AI come assistente di pianificazione di un viaggio sono le stesse valide per ogni altro ambito: i chatbot possono essere incredibilmente utili, ma non sono qualcosa su cui fare affidamento totale.