L’Espresso racconta il Turismo 2.0, tra sconti, reputazione e disintermediazione
29 Agosto 2013Quale momento migliore delle vacanze estive per svelare ai lettori i retroscena “bollenti” del Turismo online? Paolo Cagnan, scrittore di viaggi e giornalista, ha scelto proprio Ferragosto per raccontare agli ignari turisti quello che accade dietro le quinte di hotel, OTA e metamotori di ricerca online.
Dalla parità tariffaria alla distribuzione online, dall’intermediazione alla reputazione, Cagnan ha riassunto quelli che sono gli scenari turistici attuali sulla rete in un lungo pezzo pubblicato su L’Espresso online, a cui ha contribuito anche Booking Blog.
Non capita tutti i giorni di poter parlare apertamente dei retroscena del turismo 2.0 su riviste o giornali rivolti al grande pubblico. Il nostro mondo rimane per lo più una realtà di nicchia sconosciuta ai molti: gli utenti si limitano ad utilizzare Booking.com, Expedia, Trivago e TripAdvisor, per cercare sconti, offerte, pacchetti, ma non conoscono i giochi di potere e gli equilibri che regolano uno dei business online più proficui di sempre.
Per questo siamo stati felici di poter contribuire al pezzo con un intervento di Sergio Farinelli, CEO di QNT Hospitality e fondatore di questo blog. Un pezzo che traccia un quadro completo del Turismo online oggi, utile sia al lettore comune che all’albergatore che voglia capire più a fondo quello che sta accadendo sul web.
Dove nascono gli sconti online e chi ci guadagna
“Viaggi Online: è guerra agli sconti” è il titolo dell’approfondimento pubblicato su L’Espresso online il 14 agosto scorso.
In quattro pagine dense di informazioni, Cagnan spiega in parole semplici tutti i nodi del Turismo 2.0, che muove ad oggi il 54% delle prenotazioni e degli acquisti dei servizi accessori a livello internazionale. Anche in Italia, secondo l’Istat del febbraio 2013, sono il 37,4% dei vacanzieri e il 44,1% dei business men a prenotare via Internet.
Il preciso excursus tocca tutti i punti centrali dell’evoluzione del turismo online e la nascita dei big player nel tempo. Dall’emergere delle maggiori OTA, come Expedia e Booking.com, Travelocity, Opodo ed eDreams, oggi assistiamo all’ascesa dei metamotori di ricerca, come Kayak e Trivago, che è cresciuto “del 400 per cento nell’ultimo triennio.”
Nell’articolo si parla soprattutto di sconti e offerte, quelle che gli utenti cercano disperatamente online nella speranza di risparmiare, salvo poi scoprire che spesso il risparmio vero non c’è.
Si toccano i temi delle commissioni, della rate parity – definita un vero e proprio “guazzabuglio” – e dell’intermediazione. Per scongiurare le “forche caudine” della parità tariffaria e delle imposizioni delle OTA, l’articolo ricorda agli hotel i tanti rimedi dispensati negli anni da Booking Blog, come i benefit esclusivi gratuiti per chi prenota direttamente, le politiche di cancellazione più flessibili sul sito ufficiale e gli sconti tramite codice promo (vedi Rate Parity: 1 motivo per rispettarla – 10 modi per infrangerla).
La Reputazione garanzia di selezione naturale
“La Reputazione è decisiva per il turismo online – spiega Sergio Farinelli – Gli albergatori più preparati, quelli che considerano le agenzie online non come soci di maggioranza ma semplici partner, saranno premiati per la qualità dei servizi erogata. Una volta, si acquistava una stanza basandosi sul numero di stelle e le indicazioni dell’agenzia di viaggio. Ora, tutto è sotto gli occhi di tutti. Le recensioni hanno un fortissimo impatto. Così, assisteremo a una dolorosa ma sana selezione naturale, in cui molti soggetti spariranno.”
Recensioni che fanno bene dunque, che mettono in guardia chi gioca sporco e valorizzano chi se lo merita, facendo piazza pulita di chi forse non è degno delle stelle che le istituzioni gli hanno assegnato in base a sorpassati standard.
Opportunità e insidie: il boom delle cancellazioni
Non manca un accenno agli strumenti di distribuzione online – ossia i channel manager – ormai necessari per qualsiasi hotel che voglia mantenersi competitivo, e al Revenue Management con le sue tariffe dinamiche.
Per l’hotel uno scenario complesso ricco di opportunità ma anche di insidie, perché se la tariffazione variabile e il facile utilizzo di last minute online permettono alle strutture di ottimizzare al massimo l’occupazione, c’è stare attenti al boom delle cancellazioni. Secondo il giornalista, i nuovi viaggiatori, ormai avvezzi ai vantaggi offerti dalla Rete, sempre più spesso “effettuano booking multipli”, ossia approfittano delle penali di cancellazione sempre più balde per prenotare più camere contemporaneamente e solo all’ultimo minuto decidono cosa tenere e cosa disdire, lasciando all’albergatore sicuro della sua prenotazione ogni giorno un grattacapo in più da risolvere.
Se volete leggere l’articolo in versione integrale, visitate il sito ufficiale de L’Espresso.
Commento da elisaza — 1 Settembre 2013, alle ore 16:36
Buon giorno,
quest’anno per la prima volta mi è successa una cosa che ha veramente dell’incredibile con alcuni portali, non mi era mai successa prima.
Ad agosto abbiamo chiuso la disponibilità nel nostro channel manager durante ferragosto in uno degli hotel della catena alberghiera dove lavoro. Una mattina (era intorno al 05 agosto) è arrivata una prenotazione di un portale su questo hotel nonostante la nostra disponibilità fosse chiusa. All’inizio abbiamo pensato che ci fosse stata una cancellazione e che quindi veniva rimessa in vendita la camera sul portale, ma così non era. Allora abbiamo scritto al portale che se fossero entrate prenotazioni sotto ferragosto in questo hotel non le avremmo accettate, mettendo in allegato lo screen shot della pagina del nostro channel manager del mese di agosto. A fine agosto è successa la stessa cosa in un altro hotel della nostra catena, è entrata una prenotazione nonostante avessimo chiuso la disponibilità nel nostro channel manager. A questo punto abbiamo riscritto una mail al portale con allegato lo screen shot della prima metà del mese di settembre di questo hotel. Abbiamo inoltre scritto che quella prenotazione non potevamo accettarla perché noi non avevamo proprio la disponibilità. Sapete cosa ha risposto il portale???? ha risposto che non avendo camere in allotment con loro siamo obbligati a dare la camera o trovare una sistemazione per chi prenota anche se noi chiudiamo la disponibilità nel nostro channel manger!!!! Ma stiamo scherzando?? si permettono di entrare nel nostro extranet e mettere la disponibilità di una camera anche se noi abbiamo chiuso la disponibilità!!! capisco che la richiesta era tanta e che avevano bisogno di essere presenti in questa località con almeno 7/8 hotel, però non era certo questo il modo di farlo. Cosa ne pensate di questo atteggiamento dei portali?
Commento da marghe — 4 Settembre 2013, alle ore 09:11
Ciao Elisaza,
sinceramente anch’io è la prima volta che sento un fatto di questo tipo, ma mi sembra davvero assurdo. Quando la disponibilità è dfinita, è finita, si chiudono le date: le OTA non sono le padrone del prodotto, siete voi.
Hai valutato adeguatamente le condizioni del contratto?
Pingback da L’Espresso racconta il Turismo 2.0, tra sconti, reputazione e disintermediazione | ricardo ottocento — 5 Settembre 2013, alle ore 06:13
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Commento da dott_stefano_tiribocchi — 5 Settembre 2013, alle ore 15:54
la reputazione oggi è parte integrante della distribuzione, è inutile farsi vedere se non si è in condizione di farsi comprare, ho avuto questa estate due case history un 4 stelle in zona centralissima di roma che con un punteggio di 7,6 su booking.com non riusciva a decollare a tariffe di 3 stelle,
e un 3 stelle al vaticano che con un giudizio negativo su tripadvisor è passato da 10 preno booking.com al giorno a 2/3 preno, superato il giudizio negativo perchè ne sono entrati altri buoni è ripartito. NO REPUTATION NO PARTY.
Commento da marghe — 6 Settembre 2013, alle ore 11:58
begli esempi stefano, grazie!
Pingback da L’Espresso racconta il Turismo 2.0, tra sconti, reputazione e … | Trucchi e Strategie di WebMarketing — 5 Settembre 2013, alle ore 17:21
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Pingback da L’Espresso racconta il Turismo 2.0, tra sconti, reputazione e … – alf | Annalisa Fauzzi — 30 Dicembre 2013, alle ore 18:04
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