TripAdvisor: la verità è una questione di opinioni
30 Gennaio 2009“Get the truth, then go… “ (Trova la verità e poi vai) così promette Tripadvisor, la community di viaggio più influente e con il più alto tasso di crescita al mondo. Ma è veramente così? Possiamo davvero considerare le recensioni degli utenti come “Verità”?
Martin Kelly, in un articolo pubblicato su Travel Trends, fa delle considerazioni interessanti sulla “qualità” delle recensioni presenti su Tripadvisor offrendo diversi spunti di riflessione.
Anche voi vi sarete domandati almeno una volta se gli oltre 20 milioni di recensioni pubblicate su TripAdvisor corrispondano davvero alla verità con la V maiuscola… La risposta, almeno secondo Kelly è: no, ovviamente no, semplicemente perché si tratta di “opinioni”, espresse da persone tra loro molto diverse con punti di vista molto diversi.
Basandosi su un’esperienza personale, Kelly lascia intuire che non tutto è oro quello che luccica, e che se davvero vogliamo trarre da TripAdvisor una qualche verità, sarà opportuno mantenere un po’ di senso critico rispetto a ciò che è stato scritto, e poi non resterà che verificare di persona.
MARTIN KELLY E IL CASO YASAWA ISLAND RESORT
In cerca di notizie attendibili sul Yasawa Island Resort and Spa alle Fiji, Martin Kelly, in genere sostenitore della opinione espressa dalle comunità, si è rivolto a quella di TripAdvisor: i risultati sono stati deludenti, poiché le recensioni riguardanti il Yasawa erano talmente contraddittorie da rendere impossibile stabilire se la struttura fosse consigliabile oppure no. Ma dato che le recensioni positive avevano la maggioranza su quelle negative, decise di prenotare il Yasawa (listino ufficiale $ 800 al giorno).
Avrebbe poi scoperto che purtroppo il Yasawa non corrispondeva affatto alle aspettative sue e di sua moglie, e dopo neanche 3 giorni, decisero di ripartire.
Sentendosi in parte ingannato dalle recensioni di TripAdvisor, al suo ritorno Kelly decise di iscriversi alla community e di condividere la sua esperienza, assegnando 2 stelle su 5 al Yasawa, per evitare che altri restassero delusi come lui. Poi fece una verifica per vedere se la sua recensione negativa aveva suscitato una risposta da altri viaggiatori.
Controllando ogni settimana, Kelly si rese conto che le recensioni negative avevano preso il sopravvento. Di fatto le ultime 10 recensioni per il Yasawa erano le peggiori che il Resort aveva ricevuto fino a quel momento. Allo stesso tempo continuarono anche a comparire opinioni completamente diverse, che assegnavano al resort anche 4 o 5 stelle. Insomma, chi l’odiava e chi l’amava!
All’opinione: “E’ un peccato che l’isola, le spiagge e l’acqua siano tra le più belle al mondo ma la spesa per stare qui sia completamente sproporzionata”, si contrapponeva la recensione positiva: “E’ un posto incredibile. Non c’è luogo al mondo migliore dove riposarsi e rilassarsi”, seguita da altre recensioni a 5 stelle e poi ancora da un’ulteriore recensione negativa: “Che incubo! Dopo neanche 12 ore dal check-in abbiamo deciso di andarcene. Pessimo servizio, cucina disgustosa e le camere… vecchie di un paio d’anni e probabilmente non pulite da quando è stata costruita la struttura…”
Dopodiché, recensioni positive a fiocchi, tanto che dalla undicesima fino alla trentesima, per il il 90% erano tutte a punteggio pieno (5 stelle).
LE CONCLUSIONI
A questo punto Kelly si domandò: “Come è possibile tutto questo?”. La risposta è: NON è possibile… Se ci fosse stato il tempo di fare un’analisi dettagliata si sarebbe constatato che:
- Le ultime 10 recensioni (pubblicate tra il 1 dicembre 2008 e il 10 gennaio 2009)
avevano raggiunto un voto medio di 3.2 su 5
- Le recensioni 11 – 20 (pubblicate tra il 26 novembre 2007 e il 16 ottobre 2008)
avevano raggiunto un voto medio di 4.6
- Le recensioni 21 – 30 (pubblicate tra il 9 aprile 2007 e il 19 novembre 2007)
avevano raggiunto un voto medio di 4.4
Per Kelly, questi risultati rivelano molte cose, ma soprattutto che se queste opinioni sono da prendere seriamente, il Yasawa sarebbe una struttura sul lastrico, un dettaglio poco chiaro nel momento in cui prenotò il suo viaggio a metà novembre.
E’ interessante constatare che la frequenza di recensioni è aumentata con l’apparizione di recensioni negative. Praticamente in media più di una recensione a settimana in sei settimane, verso le prime 10 recensioni pubblicate durante un periodo di 13 mesi.
Chiaramente la gente si sentiva maggiormente autorizzata a scrivere dopo un’esperienza negativa, per sfogarsi ma anche per mettere in guardia gli altri. Le recensioni negative sembravano aver suscitato il desiderio nei clienti soddisfatti, ma forse anche in quelli insoddisfatti, di rispondere lodando l’albergo in questione. Inoltre le recensioni negative, almeno nel caso in questione, fanno sempre riferimento a quelle positive (es: “…Non posso credere che questo posto piaccia ancora alla gente”) mentre gli autori di valutazioni positive ignorano quelle negative. Mi chiedo perché…
In effetti, il tutto è difficile da decifrare, proprio come lo è la gente.
Quando TripAdvisor fece la sua prima apparizione, sembrò che finalmente i viaggiatori avessero a disposizione un canale attendibile da consultare prima di partire in vacanza. Ma non ha funzionato così, a cause delle recensioni che spesso creano più incertezze che altro. Forse perché, quando si parla di viaggi, non esiste una verità assoluta.
NB: da quando Kelly ha fatto questa ricerca e l’ha diffusa, una moltitudine di recensioni positive sul Yasawa è apparsa su Tripadvisor, come sempre a seguito di un po’ di negatività.
Per conto nostro, crediamo che l’esperienza venga valutata secondo la prospettiva di chi la vive, in modo totalmente soggettivo.
È certo che a fronte di quanto detto sopra, si rimanga molto perplessi sull’attendibilità di Tripadvisor e l’affidabilità dei suoi reviewers, ma si può per questo mettere in dubbio l’utilità di questo sito?
Se non ci fosse Tripadvisor, forse vorremmo inventarlo noi….
Commento da AllaDolceVita — 31 Gennaio 2009, alle ore 16:01
A message in english will follow:
Caro Sig. Kelly, quando e se avrà l’opportunità di leggere questo blog, la invito a considerare questi due punti:
1) Tripadvisor e l’arma “operativa” di Expedia per creare un monopolio nelle prenotazioni elettroniche per il turismo. Solamente considerando attendibile l’esperienza sopra relata, è plausibile pensare che una struttura turistica ( come hotel B&B ecc ), prenotabile tramite uno dei siti specchio di Expedia , possa “gestire” la produzione di recensioni positive per diminuire gli impatti di quelle negative.
Al contempo, se la struttura non è prenotabile tramite un sito specchio di Expedia , “probabilmente”, , mostrando più giudizi negativi, evitando di pubblicare quelli positivi, il potenziale viaggiatore, sarà maggiormante attratto dalle sistemazioni che offrono una situazione più “bilanciata” delle recensioni…
2) LA soluzione per evitare questo grave pericolo per la democrazia e la libera concorrenza nel turismo è di consentire la pubblicazione delle recensioni , solo ai siti e portali che gestiscono direttamente la prenotazione.
Le porgo quattro quesiti, ai quali MAI nessuno di Tripadvisor ha risposto:
1) come fate a CERTIFICARE che chi scrive ha EFFETTIVAMENTE soggiornato nella struttura oggetto di recensione ?
2) come fate a GARANTIRE che a scrivere non sia un FALSO ospite o un concorrente o un burlone ?
3) come fate ad ASSICURARE che il relato dal “potenziale” ospite, sia confacente all’accaduto ?
4) e soprattutto: su quale principio mostrate dati sensibili della struttura come nome, indirizzo, foto e dettagli quando NON HAVETE MAI RICEVUTO UNA LIBERATORIA SCRITTA a tale scopo?!
Ovviamente , se qualcuno di tripadvisor o Expedia volesse rispondere pubblicamente è benvenuto!
Dear Mr Kelly, whenever you’ll be able to read this blog I’d like to higlight two points:
1) Tripadvisor is only the “operative” weapon of Expedia to create a monopoly on the e-bookings for turism. Just taking as good the experience above is right to think that if a place to stay ( Hotel, B&B ecc ) is bookable through one of the Expedia mirror web-sites, they can even “manage” to create positive reviews to decrase th effects of the bad reviews.
In the same time , if a place to stay is not bookable through Expedia or one of its web-site , “probably” showing on tripadvisor more negative reviews without publishing the good ones, the potential traveller is more attracted by a place to stay with mor “balanced” reviews account…
2)The solution to avoind this DANGEROUS for democracy and free compatition in turism is to allow reviews to be published only on web-site which manage the bookings DIRECTLY!
I suggest 4 questions , to which nobody from Tripadvisor has never replied:
1) How can you CERTIFY that the reviewer has TRULY stayed in the property listed and to which the review is dedicated?
2) How can you GUARANTEE that the writing reviewer is not false customer , or a competitor or a joker?
3) How can you ASSURE that what is written in the review is what TRULY happened along the holiday stay?
4) and above all: on which principle, you show sensitive details like the name of the place to stay, the address, pictures and describing details when you NEVER RECEIVED A WRITTEN PERMISSION to publich such information?
Obviously, if someone from Tripadvisor or Expedia wants to reply to all here, is more then welcome!
Commento da dott_stefano_tiribocchi — 1 Febbraio 2009, alle ore 18:06
La soggettività ha dei limiti, e comunque l’insieme delle soggettività tendono al concetto di oggettivo, cioè ritenuto attendibile nei confronti di una comunità di riferimento.
Il concetto di pulito varia da cultura a cultura, il concetto di saporito, il concetto di bello, i panini di mac donald’s che sono uno dei prodotti più standardizzati che possiamo immaginare variano nella loro misura e composizione da paese a paese, eppure il prodotto hamburger è sempre lui.
Commenti altalenanti con oscillazioni così ampie possono variare poichè variano alcuni elementi cardine di una struttura, come i membri dello staffa ad esempio, è facile leggere “staff simpatico e attento” assieme a “staff rude e scortese” è poi alla nostra interpretazione capire che lo “STAFF” è una entità costituita da un numero di diverse persone con diversi caratteri e professionalità, e questo fa si che i giudizi in merito possano variare molto.
Un altro concetto variabile è la camera, poichè ci sono molte strutture che hanno magari 100 camere di cui 90 splendide e 10 orrende, ecco che si presenta “camera ampia e confortevole con arredi moderni e accogliente” assieme a “camera angusta, carta da parati vacchia e mobilio usurato” non tutti i prodotti di un hotel sono equiparabili e soprattutto capita a volte che un certo prodotto venga “rifilato” al cliente per un altro “guardi questa è la sua camera superior!” poi che la camera sia una stadard con delle lenzuola carine messe su all’ultimo momento lo sa solo il proprietario e il portiere.
Al di la di queste variazioni di prodotto, è normale che quando una struttura inizia a ricevere giudizi così diversi i membri della community si scontrino a spada tratta per stabilire la loro personale opinione e più si smuovono giudizi e più se ne generano, se qualcuno la pensa in maniera opposta alla mia, le cose sono due o io ho RAGIONE o lui ha TORTO e diventa un po un fatto personale.
Infine chiudo sostenendo che le strutture con giudizi altalenanti siano strutture da prendere con le molle, perchè se qualcuno ci ha trovato qualcosa che non va è possibile che capiti anche a me, io le definirei strutture “chiacchierate” dove non è possibile partire sereni con una chiara aspettativa di buon soggiorno ma bisogna stare all’erta, perchè non si sa mai quello che può capitare.
E’ inoltre importante valutare le risposte della direzione in calce a ogni commento e capire se il problema del cliente è stato trattato con la giusta filosofia dell’ospitalità e se era un problema largamente evitabile o meno.
Un ultimo appunto sulla versione italiana del claim di tripadvisor; in inglese è “Get the truth then go” in italiano questa certezza di verità assoluta si stempera in un più mite “Consigli per chi viaggia” che la dice lunga sul nostro spirito critico di Europei.
Commento da Gianluca — 2 Febbraio 2009, alle ore 19:49
Buonasera,
leggendo questo aritcolo ci imbattiamo nuovamente in un falso problema.
Il futuro turista non cerca la verità ma cerca informazioni.
Il giudizio può costituire, se ricco di particolari, una fonte inesauribile di informazioni e come tale essere utilizzata. I siti che danno la possibilità di esprimere giudizi/opinioni sono fonti privilegiate dalle quali attingere informazioni che altrimenti non potremmo reperire.
Ciò che conta pertanto non è stabilire se un giudizio è vero o falso quanto se è utile o non è utile per me.Ho trovato risposta ad una mia particolare esigenza oppure è un giudizio completamente inutile (sia positivo che negativo)? Il cliente maturo una volta che ha trovato queste informazioni andrà a valutare il giudizio complessivo dando un’occhiata all’ultimo anno e ale eventuali risposte del management dell’albergo e poi valuterà il rapporto qualità/prezzo.
Se inoltre la ricerca avesse vouto avere un barlume di scientificità avrebbe dovuto riguardare un campione rappresentativo di alberghi e giudizi.
Ricordo inoltre che i siti in questione sono fonti a 360 gradi di informazioni e i giudizi ne sono solo una parte seppur importante. Rappresentano al 100% delle opportunità di miglioramento per i fornitori oltrechè di guadagno.
Se settiamo meglio le aspettative dei clienti avremo clienti più soddisfatti.
ciao!
Commento da dott_stefano_tiribocchi — 3 Febbraio 2009, alle ore 17:14
rispondo alla dolce vita:
Rispondo ai primi due punti:
1) come fate a CERTIFICARE che chi scrive ha EFFETTIVAMENTE soggiornato nella struttura oggetto di recensione ?
2) come fate a GARANTIRE che a scrivere non sia un FALSO ospite o un concorrente o un burlone ?
tripadvisor non certifca nè garantisce che l’utente viaggiatore abbia effettivamente soggiornato, in effetti in questo se citiamo la fonte possiamo definirla ingannevole:
“Proponendo consigli di veri viaggiatori, i siti di TripAdvisor coprono più di 300,000 tra hotel e attrazioni ed operano negli Stati Uniti…e in tutto il mondo”
Qui la definizione di vero viaggiarore è discutibile, ma è la falla del sistema, che cercano di arginare con costanti controlli umani sulla possibile veridicità dei commenti.
3) come fate ad ASSICURARE che il relato dal “potenziale” ospite, sia confacente all’accaduto ?
In merito al punto 3 tripadvisor non può mandare dei giudici con macchine del tempo e dell’ubiquità in giro per l’universo, a questo può pensare il proprietario rispondendo alle review e dicendo la sua versione
in merito all’accaduto. E’ lo stesso problema che ha wikipedia, il problema è che questi siti community, web 2.0, crescono liberamente e si basano sulla buona fede della gente, è impossibile fare una indagine
sulla verità di ogni episodio e sulla stessa percezione della verità, se a me piace un letto morbido e a lei uno duro, un letto di albergo potrebbe essere comodo/scomodo a seconda della SOGGETTIVA
percezione.
4) e soprattutto: su quale principio mostrate dati sensibili della struttura come nome, indirizzo, foto e dettagli quando NON HAVETE MAI RICEVUTO UNA LIBERATORIA SCRITTA a tale scopo?!
La risposta alla quarta domanda è semplice ed è scritta proprio nel sito di tripadvisor, cito:
Come posso essere listato su TripAdvisor?
Se vi siete appena imbattuti in TripAdvisor, sarete sorpresi di vedere la vostra struttura sul nostro sito, in certi casi addirittura con alcune recensioni. Le strutture vengono inserite nell’elenco di TripAdvisor in
vari modi:
– un nostro utente ci ha inviato una recensione della vostra struttura.
– Abbiamo sentito parlare della vostra struttura da uno dei nostri partner commerciali, come Expedia o hotels.com. Elenchiamo tutti gli hotel presenti nei loro portali.
– I nostri editori possono aver trovato un riferimento al vostro albergo in un articolo o in una guida turistica.
– Un nostro utente che conosce la vostra struttura ci ha avvisato della sua esistenza.
Come sempre tripadvisor gira su gli utenti, in quanto community-entità fatta di utenti.
Spero di essere stato utile.
Commento da Giuliano — 4 Febbraio 2009, alle ore 23:02
Wikipedia si basa sulla buona fede della gente? non e’ possibile fare delle indagini?
Per fortuna non e’ come dici tu se no mi rifarei la storia a mio piacimento;l’Impero Romano sarebbe ancora vivo e vegeto
Ma come si puo’ comparare TripAdvisor a Wikipedia se trovo su Wikipedia che la Repubblicà Italiana e’ stata fondata nel 1400 vado su la Treccani o su un qualsiasi libro di storia e dimostro che e’ stata fondata nel 1861, quindi posso fare un indagine , al contrario di TripAdvisor ove chiunque puo’ registrarsi e fare un commento (personale) negativo o positivo a piacimento.
Ergo Tripadvisor pur basandosi su i medesimi principi di Wikipedia e’sostanzialmente differente
Vale
Commento da wookie — 5 Febbraio 2009, alle ore 12:50
La mia esperienza personale di viaggiatore e di gestore di due Bed and Breakfast e un Hoetl a firenze e’ quella di notare che i clienti e io, di solito si ha l’abitudine di condividere quello che non ci e’ piaciuto quello che troviamo negativo questa abitudine forse dipende anche da un livello culturale, specialmente televisivo, dove fa’ piu’ scalpore la notizia tragica o appunto “negativa” vedi telegiornali, striscia la notizia ecc …. davvero difficile vedere delle belle notizie !!
Allo stesso momento pultroppo invece molto spesso i clienti felici e contenti tendano a dimenticare di condividere i giorni trascorsi felici e contenti presso le strutture e quindi i commenti positivi molto spesso sono in misura minore di quelli realmente presenti.
In un’anno di solito almeno a me capita di avere 4-5 persone che non si trovano bene a volte per delle aspettative non coerenti con la struttura stessa (tipo idromassagio non presente ecc.. in una struttura a una stella) e di solito quelle 4-5 persone commentano sempre su i vari siti come Tripadvisor a fronte di altri 1500 persone che invece hanno trascorso un felice soggiorno ma che portano solo 4-5 commenti positivi….tutti gli altri si dimenticano di commentare pultroppo…
Commento da dott_stefano_tiribocchi — 5 Febbraio 2009, alle ore 17:50
Rispondo a Giuliano,
le voci maggiori di wikipedia hanno uno stretto controllo, le minori molto meno, ci sono numerosi casi di diffamazione on line per citazioni non volute, e voci attive ma dal contenuto non moderato, di sicuro è molto difficile andare a riscrivere la storia dell’impero romano. Tripadvisor e Wikipedia hanno in comune la loro identità di WEB 2.0, quindi di contenuti generati dagli utenti, dal basso, poi una è una enciclopedia a più mani, l’altro è una communicty di viaggiatori.
Commento da dott_stefano_tiribocchi — 5 Febbraio 2009, alle ore 17:56
Gentile wookie,
l’abilità è quella di riuscire a capitalizzare i clienti che hanno soggiornato bene, cercando in tutti i modi di spingerli alla scrittura del commento, attraverso sconti, e promozioni, dopo recente convegno con il CEO di tripadvisor alla BTO di Firenze, lui stesso ha detto “i clienti sono i VOSTRI, volete che scrivano un commento, fate come preferite, fate sconti, fate regali, per noi non è importante come trattate con i vostri clienti, ognuno ha il suo marketing”.
Commento da Filippo Faggioli — 5 Febbraio 2009, alle ore 19:58
Buonasera a tutti, mi permetto di esprimere la mia opinione su questo argomento.
Concordo in pieno con il commento del Signor Tiribocchi. Lavoriamo bene con il Cliente in casa, spingiamolo a lasciare un commento positivo ma facciamo in modo che non abbia nessuna ragione di lasciare un commento negativo. Cerchiamo di soddisfare al 100% il 100% della nostra Clientela, cosicchè ci possano essere solo commenti positivi ( anche se pochi rispetto al numero degli Ospiti). Anche io ho assistito al convegno di TripAdvisor alla BTO, i Clienti non sono di TA, i CLIENTI SONO I NOSTRI.
Commento da m.aggiato — 5 Febbraio 2009, alle ore 22:33
Aggiungerei anche l’abilità di capitalizzare i clienti che NON hanno soggiornato bene. In questo senso, chi gestisce un hotel dovrebbe essere in grado di utilizzare gli elementi d’insoddisfazione, anche se soggettivo, per migliorare il proprio servizio e la relazione con i futuri ospiti. Sono sicuro che tanti lo fanno già. Ma non mi è ancora capitato di soggiornare in un hotel, dove ci sia altro che il solito questionario accanto alla comodino della televisione.
Commento da AllaDolceVita — 6 Febbraio 2009, alle ore 10:04
Ripeto il concetto: Tripadvisor è un sito TRAPPOLA ( è una nassa: quando si è listati non se ne può più uscire!) e assolutamente NON è rappresentativo della REALTA’!
DOTT Tiribocchi: ce lo dice “SE” lavora per Expedia o Tripadvisor ( o loro consociati) ?
Se così non fosse ( e mi sembra strano , vista la sua difesa a spada tratta e la perentorietà delle sue risposte…come se per lei fosse un lavoro!!) ha una struttura turistica? Se si quale?
Lei scrive :” l’insieme delle soggettività tende all’oggettività”!!!
MA STIAMO SCHERZANDO!?!?!?
Lei vorrebbe ingenerare un polverone per nascondere la SCORRETTEZZA di Tripadvisor: L’OGGETTIVO è un concetto “erga omnes”, cioè fruibile agli occhi di tutti ( a prescindere dal taglio di occhi, colore della palle, papille gustative ecc ecc )!
Allora per lei UCCIDERE è un concetto , che se supportato da molte soggettività assenzienti, può diventare accettato!?!?
Solo la sfumatura su un concetto oggettivo è SOGGETTIVA!
Lei scrive di giudizi altelenanti….MA SE FOSTE VOI DI TRIPADVISOR A PILOTARE LA PUBBLICAZIONE DEI GIUDIZI ?! ( vedi vari altri utenti che hanno manifestato questa realtà!)
Commento da AllaDolceVita — 6 Febbraio 2009, alle ore 10:09
Ancora per DOTT. Tiribocchi: lei scrive che la versione GLOBALE ( fruibile al mondo intero ) di tripadvisor ha come slogan “Get the Truth and go” , mentre quella italiana ha “ Consigli per chi viaggia”.
Ma non le sembra strano?!
La frase in inglese è la stessa che ha portato la CRISI ECONOMICA GLOBALE: il mercato azionario americano ha generato fondi e titoli che si mascheravano da veri investimenti di qualità , mentre si sono rivelati solo “titoli avvelenati” o meglio CARTA STRACCIA!
Dietro i valori dichiarati non c’era alcuna valore economico e finanziario: è stato venduto FUMO facendo credere che i valori erano CONCRETI, VERI ED AFFIDABILI.
Nella versione italiana , vista l’attenzione più critica su ciò che si vanta per iscritto, ci siete parati bene dall’affermare l’IMPOSSIBILE!
Commento da AllaDolceVita — 6 Febbraio 2009, alle ore 10:17
Per Gianluca…anche lei è un piccolo “expediante”!?
La gente vuole informazioni VERE , non false!
Provi a chiedere a chi conosce se ritiene utile un giudizio vero o un giudizio falso!
L’unico problema falso è far credere che Tripadvisor sia affidabile, vero, e soprattutto utile!
Come paventato, l’unico vero sistema per consentire la fruizione di giudizi sulle strutture è certificare la REALE AVVENUTA PRENOTAZIONE…e questo Tripadvisor NON LO FA!
Commento da AllaDolceVita — 6 Febbraio 2009, alle ore 10:23
DOTT. Tiribocchi, ammettendo la impossibilità di verificare che chi ha scritto ha RALMENTE soggiornato presso la struttura ammette che TRIPADVISOR E’ potenzialmente UN FALSO generatore di informazioni!
Allora cui prodest? A chi giova leggere dei giudizi che possono essere falsi, per orientare la sua scelta sulla struttura turistica!?
Scrivere che VI state impegnando , non basta, perché se non cambiate il modo di listare le strutture ( accettando SOLO quelle che ACCETTANO prenotazione DAI VOSTRI SITI!) , tirate solamente l’acqua al vostro mulino per tagliare fuori la concorrenza degli altri portali che hanno più onestà!
Commento da AllaDolceVita — 6 Febbraio 2009, alle ore 10:36
Ancora per lei DOTT. Tiribocchi, visto che sembra, e mi corregga se sbaglio, che stia rispondendo in nome e per conto di Tripadvisor.
Ha descritto come Tripadvisor lista le strutture: ma se pubblica dei dati sensibili che riguardano l’indirizzo, le foto, i nomi dei gestori e la descrizione della struttura si configura una evidente SPENDITA DEL NOME.
Ora , e forse questo lei o chi per lei, fa finta di non sapere, implica una accettazione esplicita da parte DEL TITOLARE.
A maggior ragione , ove questi dati , vengono offerti come obiettivo sul quale CONSENTIRE a CHIUNQUE di poter esprimere GIUDIZI NON CERTIFICATI!
A questo punto le chiedo: se io , in quanto titolare della struttura decidessi di NON voler apparire su tripadvisor e chiedessi la cancellazione di TUTTI I DATI, cosa dovrei fare , oltre che chiederlo via posta elettronica ad assistenza@tripadvisor.it?
E a legittima richiesta , io personalmente, NON ho mai ottenuto una risposta!!!
Inoltre , le faccio notare che il sito TRIPADVISOR.IT ( con dominio territoriale ITALIANO) non ha un numero di telefono italiano, una sede legale italiana, una esplicitazione del responsabile per i dati sensibili ex D.Lgs. 196/2003 !
…e secondo lei cosa può significare?!?!
Commento da dott_stefano_tiribocchi — 6 Febbraio 2009, alle ore 12:48
Gentile Alla Dolce Vita,
Le rispondo per quieto vivere, e Le dico che in merito a Tripadvisor a questo punto la pensi come vuole.
Le strutture che attualmente sto gestendo sono:
Hotel De Petris
Hotel Sonya
Hotel Romulus
Hotel Duca D’Alba
Le elenco perchè in fin dei conti non è una forma pubblicitaria, in quanto il prodotto che vendo è FINITO, non ho il tempo materiale per gestire una 5a struttura.
Mi dica Lei adesso se ho il tempo di andare a lavorare anche per Expedia, Tripadvisor o chicchessia altro hotel.
Commento da Filippo Faggioli — 6 Febbraio 2009, alle ore 18:40
Rispondo al Signor Michele Aggiato, condividendo in pieno il Suo intervento. Grande importanza hanno anche i commento negativi ( o comunque i suggerimenti) che lasciano i nostri Ospiti. Devo ammettere che tutti i nostri Ospiti che hanno lasciato un commento non completamente positivo sul nostro Hotel e sul loro soggiorno, segnalando qualche “disfunzione”, avevano motivo di farlo e ci e’ servito e ci serve tuttora per migliorarci. Nella nostra esperienza solo una volta abbiamo ricevuto un commento “punitivo” senza nessuna ragione motivata. Saluti a tutti
Commento da AllaDolceVita — 7 Febbraio 2009, alle ore 16:34
Salve Tiribocchi, allora visto che lei NON è un TITOLARE di struttura MA un GESTORE della parte prettamente di “web marketing” ora capisco perchè assume queste posizioni, pro tripadvisor, OGGETTIVAMENTE ( e qui il concetto è tangibile! )indifendibili!
All’uopo, non appena i moderatori del sito pubblicheranno il mio commento sull’altro argomento riguardante Tripadvisor ( http://www.bookingblog.com/recensioni-tripadvisor-hotel-prenotare-intermediari ) la invito a rispondere!
Comunque, dopo aver ammesso che un sito come tripadvisor è una “fonte ingannevole”, mi spiega perchè non accettano, di buon grado, le richieste dei TITOLARI delle strutture listate a loro insaputa, di essre cancellati?!
Commento da AllaDolceVita — 7 Febbraio 2009, alle ore 16:58
A scanso di equivoci e per chiarimento, nessun responsabile di Expedia o Tripadvisor ha mai risposto alle domande che sono state poste nel primo commento.
Sono stati contattati innumerevoli volte sugli indirizzi e-mail che mostrano, visto che NON HANNO una SEDE ITALIANA, un numero di TELEFONO Italiano, e nemmeno UNA RAPPRESENTAZA LEGALE italiana e tanto meno un responsabile del trattamento dei dati sensibili ex Dlgs 196/2003 nonostante mostrino dati sensibili sul sito tripadvisor.IT ( sito con estensione territoriale italiana).
Alle legittime richieste da parte di un titolare di struttura che desidera non apparire sui loro siti non hanno mai dato risposta.
Ora a fronte di questo comportamento evidentemente non limpido e non corretto, ventilo una ipotesi che, come al solito, invito i responsabili a smontare onde fugare queste “ombre”:
Ipotizziamo che Tripadvisor “regali” la possibilità di avere una visibilità che si possa “gestire” alle strutture che fanno transitare le prenotazioni attraverso i siti e portali di Expedia, ed al contempo che le strutture che invece non hanno canali di prenotazioni tramite Expedia siano solo oggetto di recensioni negative…
Così si configura un vero e proprio pilotaggio delle prenotazioni a favore di alcuni!
Chi è in grado di smentire questa ipotesi!?
Commento da Leonardo — 8 Febbraio 2009, alle ore 09:44
per rispondere un po’ “alla Dolce Vita” che al Dott. Tiribocchi, dico solo che entrambi per suppurtare le loro ipotesi entrambe valide ben inteso, dovrebbero fare un semplice esperimento, scegliere una città a caso, un albergo a caso leggere le recensioni, se sono a maggioranza positive farne una finta positiva, se sono invece negative farne una negativa (ovviamente in entrambi i casi senza esagerare) e monitorare se questa viene messa on line o meno da trip advisor poi giudicare la veridicità o meno di tripadvisor….
Inoltre sarebbe quanto meno carino che Tripadvisor inviasse un’email all’hotel nella quale ci informa che un’utente ci ha inviato un commento invitandoci a rispondere, senza però farlo in forma anonima ma con i dati di colui che scrive perchè a questo punto io albergatore so chi ho davanti se è un cliente che si lamenta probabilmente lo avrà già fatto in hotel al contrario se è stato bene mi avrà fatto i complimenti al check out… se invece ricevo una segnalazione da “…topo76 soggiornato nel giugno 08…” che mi dice? poi topo76 avrà sempre modo di entrare in tripadvisor con id topo76 ma per giudicare si dovrà chiamare Sig. Rossi stato il 5 giugno 08 così mi ricorderò di lui andando a vedere la sua storia e avrò un metro di risposta adeguato…
Dite che non è possibile? sarà ma oramai in tutti i forum ho la possibilità di ricevere una mail automatica su un mio commento… TA non si vuole prendere la briga di informare l’hotel? però inserisce foto, commenti, prezzi…
Un’altra domanda lecita è chiedere il criterio con cui scelgono i messaggi, io ad esempio ho 30 commenti su hotels.com, su TA ne ho in totale una ventina di cui solo una minima parte da proveniendi da Hotels.com viene rispettato il commento degli utenti che scrivono su Hotels.com? in questo modo credo proprio di no nella mia ignoranza informatica basta fare un copia incolla…
Saluti a tutti e buona domenica
Commento da Nick D Buttler — 8 Febbraio 2009, alle ore 16:36
Salve a tutti scusate l’intromissione,
Ma se non sbaglio i clienti di alcuni OTA vengono ricontattati via email nel sano principio del “customer satisfaction”; controllando quindi la qualità del servizio offerto in generale. Questo garantisce pure il fatto che il cliente abbia soggiornato realmente nel posto per cui esprime un parere.
“Quando si è listati non se ne può uscire” Ma chi davvero preferirebbe non esserci? cosa pensereste di un hotel di cui nessuno ne bene ne male ha voluto parlarne? dubiterete della sua esistenza, lo scegliereste?
Lavoro gestendo una struttura extra alberghiera e non siamo listati su expedia.
Siamo però presenti su tripadvisor sin dagli albori, grazie ai nostri clienti (pionieri del web.1 !?). Questo canale ha lavorato per noi a nostra insaputa, gratuitamente e ripagandoci del buon lavoro che il mio staff ha svolto in questi anni. Ritengo vero che i membri\fruitori di TA (principalmente anglosassoni) cerchino informazioni UTILI e che il loro senso critico sia MOLTO ALTO, prorpio perchè il REALE a volte viene edulcorato dal COMMERCIALE, ce ne rendiamo conto tutti. Quanto più credibile è il guestbook del nostro proprio sito al fine della vendita non intermediata? Leggendo TA si può intuire dal tipo di review se si tratta di un viaggiatore esperto, pratico o casuale o dispettoso. Forse un tempo TA era super partes, ma mi sembra che questa sia nell’evoluzione delle cose e chi lo gestisce tiri acqua al suo mulino; nella stessa direzione si stanno già muovendo tutti i metamotori, non vi pare?
Saluti a tutti
Commento da dott_stefano_tiribocchi — 8 Febbraio 2009, alle ore 23:32
Gentile Leonardo,
è vero che sarebbe meglio che tripadvor ci informasse dei nuovi commenti ricevuti, comunque è sufficiente usare il servizio di google alert per questo e settare un alert quando viene tirato in ballo il nostro nome struttura o il nostro nome struttura + città, in questo modo il buon google ci avverte alla generazione di nuove pagine che parlano di noi.
S.
Commento da AllaDolceVita — 9 Febbraio 2009, alle ore 15:14
Caro Sig. Leonardo,
gli esperimenti sono la base della scientificità ( una ripetibilità ) di fenomeni che si vanno a descrivere…ho misurato e verificato tutte le mie affermazioni e non posso far altro che ribadire ciò che ho già detto.
Inoltre la invito a riflettere proprio sul suo caso: perchè filtrano i commenti e le recensioni?!
Potrebbe essere un metodo per “lodare” alcuni e “penalizzare” altri?
…che per “caso” gli “alcuni” siano strutture tutte prenotabili tramite Expedia e la sua galassia di siti, mentre gli “altri” possano ssere strutture prenotabili tramite concorrenza?
Chi è in grado di rispondere a queste domande che fanno sorgere un dubbio lecito?
Commento da AllaDolceVita — 9 Febbraio 2009, alle ore 15:35
Preg.mo Nick D Buttler,
io e la mia struttura così come le varie CENTINAIA di MIGLAIA sparse globalmente che NON accettano le esose intermediazioni di Expedia rinunciano MOLTO volentieri ai loro servigi!
Ringraziando Dio c’è ancora un barlume di concorrenza e ci sono TANTE alternative ad Expedia!
Esistere commercialmente NON significa essere presenti su EXPEDIA!
.. e poi cortesemente legga i precedenti commenti e si renda conto che ciò che viene pubblicato su Tripadvisor NON rispecchia la realtà anche solo per la mancanza di un collegamento fra prenotazione e recensione.
Poi Sig. Nick…lei scrive che ALCUNI vengono ricontattati per la customer satisfaction… e le sembra che alcuni possano permettere a TA di scrivere “Get the truth and go”…ma mi faccia il piacere!
e poi risponda: che utilità ha una “vetrina di recensioni” come quella Yasawa Island Report sopra riportata?
Anche un bimbo capirebbe che c’è “qualcosa” che non va ( …potrebbe trattarsi di una insieme di recensioni positive MA FALSE scritte dai stessi gestori della struttura per mitigare quelle REALI negative?! )
E poi dove sta scritto che una volta listati non si può chiedere la cancellazione: QUESTO E’ UN ABUSO!
Commento da Nick D Buttler — 11 Febbraio 2009, alle ore 10:41
Preg.mo Alla Dolce Vita,
1) siamo nella top ten list di TA della nostra città senza aderire ad Expedia.
2) la maggior parte dei commenti (che seguo sempre) è scritta dai miei clienti che realmente hanno soggiornato da noi (li riconosco)
3) lavoriamo con tour operator e portali per necessità ma stiamo cercando con molto impegno e fatica a raggiungere la “disintermediazione” da due anni (fatalità i più difficli che abbiamo mai visto per i motivi economici internazionali)
4) Recensioni solo positive innalzano il senso critico di chi le legge(appunto), ed aumentano le aspettative riguardo all’hotel.
5) Non ho contribuito (ha letto davvero?) per difendere TA ma solo per dare il mio punto di vista, di conseguenza ad aumentare le variabili di questo “esperimento scientifico”, al momento ci sono solo teorie.
6) Ha ragione che se lei non vuole esserci la devono togliere !
7) come gestisce la soddisfazione/recensioni dei suoi clienti? Perchè da come scrive sembra che dica ai sui clienti: “non dite a nessuno che siete stati bene da noi”?
La saluto e mi tenga aggiornato se qualcuno di TA risponde.
Commento da AllaDolceVita — 11 Febbraio 2009, alle ore 15:59
Buonasera Nick D Buttler:
Seguo la sua numerazione
1) Nessuno dei vari siti a cui si appoggia per ricevere prenotazioni appartiene alla galassia di Expedia? ( Non solo Expedia in quanto tale, ma Venere , quanto worldby, o altri siti come quelli che si aprono con il pop-up che propone Tripadvisor, quando fa una ricerca per città? )
2) In che senso la “maggior parte” ?! Forse ce ne sono alcuni non scritti da suoi clienti? e allora da chi?! 🙂
3) Plaudo con lei che questa è una buona strategia, visti i costi esosi di alcuni intermediari ( per es. Expedia & co )
4) Scusi non ho capito
5) Mi permetta di dissentire, perchè lei sta supportando Tripadvisor scrivendo: ” Questo garantisce pure il fatto che il cliente abbia soggiornato realmente nel posto per cui esprime un parere”.
Ed in presmessa a questa affermazione paventa un controllo su alcuni ( appunto ALCUNI e non tutti ) dei clienti che producono recensioni su Tripadvisor.
Solo per fare un rapido calcolo: sul sito si vantano di avere oltre 20 milioni di recensioni…si faccia lei il calcolo di cosa possa significare certificare questo numero di giudizi!
6) Grazie per condividere questo punto di vista.
7) La punta di diamante della strategia di vendita della nostra struttura è la soddisfazione del cliente: il vero passaparola è la chiave del nostro successo ed è gratis!
Da oltre 8 anni sul mercato abbiamo selezionato accuratamente pochi, ma solidi canali di vendita, sui quali consentiamo la pubblicazione delle recensioni che hanno lasciato i nostri VERI clienti.
( siano esse positive, per quanto ci riguarda la stragrande maggioranza , che negative una piccola minoranza ).
La informerò certamente se qualcuno di Tripadvisor si farà vivo per ottemperare alle mie lecite richieste o a dare delle risposte ai quesiti, anche qui, rivolti a loro.
Cordialità
Commento da Nick D Buttler — 12 Febbraio 2009, alle ore 11:32
Mr Alla Dolce Vita,
1)certo! quello che volevo dire al punto 2)che la maggior parte delle recensioni proviene da clienti che hanno prenotato da noi senza intermediari (sono di norma i più “alfabetizzati” del web2)
4)Il senso critico non viene anestetizzato dalle recensioni
5)i clienti che hanno scritto sono reali (ho il dubbio in una sola recensione lasciata su un portale non TA e che reputo un dispetto)
7)bravo
Speriamo si facciano vivi.
Saluti
Commento da AllaDolceVita — 19 Febbraio 2009, alle ore 11:59
Salve Nick,
per la certezza sulla estraneità di tripadvisor ad alcuno dei siti sui quali si appoggia per ricevere prenotazioni, sarei più cauto: ci sono molti siti “specchio” o che hanno accordi con expedia solo per la gestione delle transazioni.
L’unica certezza è chiedere esplicitamente al fornitore del servizio se ha rapporti o dipende da Expedia…
Per quanto mi riguarda sto pendsando di fregiarmi di un marchio di qualità:
EXPEDIA FREE!
E naturalmente giustificare il significato di ciò agli utenti che navigano da turisti ( renderli consci che le informazioni reperite, per es. tramite i siti di reviews, non sono vere, che le percentuali che la struttura paga su ogni prenotazione andata a buon fine sono talmente esose che costringono ad un abbassamento della qualità e tanti altri particolari che è semplice reperire soprattutto sui siti in lingua inglese).
Commento da Leonardo — 19 Febbraio 2009, alle ore 12:33
Sig. Alla Dolce Vita,
forse la mia conoscenza di internet è limitata, e scusate se dico cose sbagliate, ma su TA non ci sono per caso anche commenti su ristoranti, cose da fare? che gestisce tutto expedia?!… scusate l’ironia ma so bravi forte… sarà anche vero che sugli hotel può aver influenza expedia e soci ma ho qlc dubbio, le perplessità sui commenti rimangono. solo l’albergatore può realmente garantire che quel cliente ci sia stato, una cosa fattibile (?) penso sia quella di inviare una mail da parte di TA all’hotel con obbligo di risposta entro un certo limite prima di mettere tutto online.. cmq è pur sempre una questione oggettiva io sto bene in posto lei no che c’è di male?
inoltre se può, ovvio, mi toglie una curiosità? non capisco il suo accanimento contro expedia che le hanno fatto di male? non può essere un fatto meramente economico le loro regole sono chiare abbiamo questa % se ti va bene sei dei nostri altrimenti amici come prima, personalmente li trovo più onesti dei vari booking, (ex)venere, worldby etc che danno la possibiltà di variare la commissione arbitrariamente all’interno del backoffice poi è ovvio che a parità di prezzi loro mettono davanti quello che sgancia più commissioni…. su questo ci dovremmo uniformare e mettere un freno no sul fatto che expedia prende il 33% sempre e comunque la sua egemonia durerà fintanto che nascerà il portale x che inventerà o scorprirà l’acqua calda che surclasserà expedia come è successo con Gulliver, con Octopus eramo tutti contenti di avere una netta da fame e a loro la parte maggior del guadagno e poi che è successo?
Meditate Meditate…
Saluti
Commento da dott_stefano_tiribocchi — 20 Febbraio 2009, alle ore 13:15
Gentile Leonardo,
l’aumento di commissione è uno strumento di marketing a disposizione dell’albergatore, utile per migliorare il posizionamento della propria struttura sui portali che lo permettono, nei momenti in cui lo ritiene utile, è possibile usarlo insieme alla leva del prezzo, preferisco poter variare la commissione a seconda della mia necessità di vendere(certo se la potessi variare anche in basso, sarebbe meglio ;).
S.
Commento da Filippo Faggioli — 21 Febbraio 2009, alle ore 08:54
Buongiorno. Concordo con Leonardo. Nessuno obbliga chicchessia ad essere affiliati con Expedia, o con qualsiasi altro Portale. Sono appena tornato da BIT, dove ho parlato anche con Expedia. Al di la’ del loro “potere” e delle commissioni alte e tutto quanto di negativo, niente da dire sulle loro operazioni di marketing, sono veramente bravi ed efficaci. Fossero le Agenzie tradizionali così sveglie!! Saluti
Commento da Leonardo — 21 Febbraio 2009, alle ore 17:25
Egr. Dott. Tiribocchi, mi permetta di dissentire dalla sua affermazione dello strumento di marketing, io penso che il vero marketing debba spettare all’albergatore, in alcuni suoi commenti lei parla che noi dobbiamo ricercare nelle nostre strutture la qualità e migliorare i nostri servizi, quindi credo che spetti a me scegliere il mio marketing interno (offerte, pacchetti, sconti) oppure esterno (campagne mirate ad hoc, pay per click, affidarsi anche a società esterne) non dare semplicemente più soldi alla cieca per scavalcare un mio collega/concorrente per ottenere cosa essere pubblicizzato su di un altro portale a loro affiliato? allora lo posso fare da solo!
Come ha scritto il Sig. Faggioli il marketing di expedia è efficace ti avvertono delle loro campagne, ma da parte di bookings io non ho mai ricevuto una loro proposta per “vendermi meglio” (se qualcuno ha ricevuto qlc da parte loro me lo faccia sapere e mi cheto…)anzi loro ti dicono dammi più commissioni! spetta sempre a me, come giusto, farmi avanti con qlc di nuovo…
Buon Fine settimana a tutti
Commento da AllaDolceVita — 22 Febbraio 2009, alle ore 20:13
Tripadvisor è un sito ingannevole, non tanto perchè non garantisce la veridicità delle recensioni, o perchè non può garantire che a ciascuna recensione ci sia stata una effettiva prenotazione, quanto per il fatto che mostrano quello che a loro fa più comodo, pilotando la scelta del potenziale viaggiatore.
Sig. Leonardo, la invito a leggere i precedenti commenti , se già non lo avesse fatto per capire meglio la scorrettezza di questa “arma” commerciale di Expedia.
In poche parole : se lei cercando genericamente una struttura in una città ne trova , su una lista , alcune con recensioni negative ( tutte o la maggior parte) ed altre con recensioni medie ed alcune con la maggior parte di recensioni positive, quale sceglierebbe?!
Ora , cortesemente, segua il ragionamento, lasciando la risposta alla precedente domanda , solo dopo ciò che le vado a scrivere ora: delle varie strutture listate ce ne saranno alcune ( una buona parte) prenotabili tramite expedia e siti collegati, ed altre che invece sono solo lo “specchietto per le allodole” ( strutture listate che servono a giustificare il “get the truth and go” imparziale del quale vorrebbero tanto fregiarsi!!!).
Ora colleghi i precedenti concetti nella seguente serie:
strutture prenotabili tramite expedia—Recensioni in gran parte positive
strutture prenotabili NON tramite expedia—Recensioni negative
Allora adesso le è più chiaro quale grande potere possono esercitare “pilotando” le scelte verso le strutture alle quali, tra l’altro richiedono oltre il 30% del valore della prenotazione andata a buon fine!
Scrivo tutto ciò perchè la mia struttura non si è piegata alla loro politica infima e per tutta risposta , operando da quasi 9 anni, mi ritrovo due recensioni negative ed una serie di recensioni positive, rilasciate da ospiti reali che mi hanno dato riscontro, mai pubblicate.
Ora giudichi lei, perchè possa essere avverso ad un sito come Tripadvisor che è una trappola.
Le faccio presente che ho richiesto più volte la cancellazione di tutti i dati della mia struttura, come sancisce univocamente l’art.7 del Dgls 196/2003, e non si sono neanche mai degnati di rispondere.
( provi a cercare sul sito ufficiale tripadvisor.it se trova un numero di telefono, una sede ufficiale ed il responsabile del tratamento dei dati sensibili….e se lo trovasse gridi al miracolo! )
La invito inoltre a cercare notizie su come viene visto da colleghi ed operatori esteri, in inglese e capirà che non è tutto oro quello che luccica.
Tripadvisor ed Expedia con questa politica sono contro la libera concorrenza!
Naturalmente, come ho sempre fatto, invito chi può rispondere i nome e per conto loro a farlo pubblicamente, visto che questi argomenti interessano tutti e per fortuna il presnete blog è indizzato bene con la parola tripadvisor!!!
Commento da Leonardo — 23 Febbraio 2009, alle ore 10:24
Sig. Alla Dolce Vita,
condivido in parte ciò che dice in quanto ho esempi di alberghi che non lavorano con Expedia e da sempre sono tra i primi 10 della mia città, io stesso nella struttura in cui lavoravo precedentemente non lavoravo con expedia eppure ero su Tripadvisor (sinceramente non mi ricordo il posizionamento) con commenti positivi che negativi, ripeto quello che non trovo corretto sia la cernita dei commenti attualmente ho dei commenti di Hotels.com che non figurano su TA, mi sembra strano cmq che un’albergo aperto quest’estate anche elevata categoria sia già in prima pagina con moltissimi commenti quando io faccio fatica ad averne 1 inserito su TA (con clienti che mi dicono che scriveranno del loro soggiorno su internet), posso anche sbagliare a livello professionale ma i dubbi restano
Commento da AllaDolceVita — 24 Febbraio 2009, alle ore 12:19
Gentile Sig. Leonardo, la invito ad essere più cauto nell’affermare che gli alberghi a cui si riferisce non lavorano con Expedia.
Le faccio presente che una miriade di siti con grafica e intestazioni diverse da Expedia, reindirizzano le prenotazioni su Expedia.
Solo per curiosità, se mi dice la città in questione, estrapolo a puro titolo di esempio , sui primi dieci alberghi, degli esempi di siti di prenotazione, che con diversa dizione, riportano sempre ad Expedia.
Tripadvisor non si propone come sito di prenotazione, ma solamente come sito di recensioni…questo ufficialmente, poi sappiamo tutti che consente di verificare la disponibilità ed effettuare la prenotazione attraverso i siti controllati da Expedia.
Quindi quelle che lei cita come classifica dei primi 10 posti, non ha alcun senso, visto che ufficialmente non “vendono” prenotazioni, ma informazioni!
…però…guarda caso gli alberghi e le strutture nei primi posti sono sempre prenotabili tramite un sito specchio di Expedia!
Tripadvisor ha la logica di consentire al potenziale cliente di reperire informazioni sulla struttura : qualità dei servizi, sensazioni di chi è già stato e giudizi che facciano capire se vale o no la pena prenotare quella struttura.
Quindi quando Tripadvisr pilota le recensioni, sta in realtà pilotando la prenotazione!
Provi ad indossare questa visione e si dia una risposta sul perchè una albergo nuovo ha tanta notorietà e magari quello che gestisce lei, non viene trattato nel medesimo modo….
Commento da Leonardo — 25 Febbraio 2009, alle ore 10:00
Di fatti, io non sto dicendo che TA è fonte di verità assoluta, e che non ha alcun tipo di contatto con expedia e soci, ma posso dire che anche alberghi che non hanno un contatto diretto con expedia possono avere buoni giudizi, poi certo alcuni possono essere più favoriti di altri, come dicevo in un mio precedente posto su Hotels.com ha alcuni commenti che non ritrovo su TA quindi TA filtra i commenti, mi piacerebbe sarebbe con quale metro di giudizio effettua questa discriminazione…
e poi per toccare un argomento terra terra se io non ho un contratto diretto su expedia da loro le prentazioni non le ricevo, ma le riceverò dal soggetto con cui ho un contratto, mi spiego con nomi e cognomi se io lavoro esempio con Hotel.de e loro mi danno la possibilità di apparire su expedia, io ci sono su expedia (in 325 pagina senza foto, descrizione in italiano etc etc), ma le prenotazioni se mai le dovessi ricevere le ricevo con intestazione Hotel.De e questo vale per tutti i portali, worldseller, tour operator etc etc le è mai capitato di riceve un voucher di un TO con cui lei non ha un contratto diretto ma pagabile da uno in cui lei lo ha? quindi il classico specchietto per le allodole funziona solo con chi ha il contratto con expedia, come la vecchia pubblicità per molti ma non per tutti…
e poi un’ultima cosa lei è stato alla BTO di Firenze? se non ci è stato le consiglio di visitare il loro sito: http://www.buytourismonline.com e vedere se riesce a trovare la mail di un responsabile di TA che ha partecipato come relatore così può inviare a lui le sue domande se non lo trova me lo faccia sapere che da qlc parte ce l’ho ancora
Saluti
Commento da riccardofracassi — 25 Febbraio 2009, alle ore 17:13
Secondo me questo accanimento nei confronti di Tripadvisor è decisamente eccessivo. Da frequentatore e recensore per quanto riguarda la mia sfera privata, devo dire che non ho mai avuto alcuna censura delle mie recensioni positive e negative. Allo stesso modo, posso asserire con sicurezza che ci sono alberghi che pur essendo listati nelle prime posizioni su TA, non sono listati sui siti expedia e hotels.com
Certamente expedia, essendo proprietaria del sito TA, farà di tutto per cercar di convogliare le prenotazioni tramite i propri canali, ma questo esula dalla veridicità delle recensioni.
Se poi si volesse asserire su altri criteri tipo il ranking sul sito, classificazione delle strutture in base ad un obsoleto sistema della nothstar, le autorecensioni degli hotel, se ne può parlare…ma credo si tratti di un altro capitolo.
Qualcuno ha citato le recensioni dei ristoranti; mani nei capelli! Sebbene TA non abbia alcun ritorno economico, ci sono delle situazioni a dir poco imbarazzanti che possono fare il bello ed il cattivo tempo per un locale scaltro o meno. Ma questo è un altro capitol ancora.
Saluti,
Commento da AllaDolceVita — 26 Febbraio 2009, alle ore 20:22
Gentile Sig. Leonardo,
la ringrazio per il link che ho immediatamente visionato trovando solamente il nome del responsabile ( meglio di niente Sig. Roberto Frua ), senza alcun indirizzo di posta elettronica.
( ho tentato una ricerca generica con il nome su google, ma non sono riuscito a trovare un indirizzo di posta elettronica… )
Naturalmente il collegamento al sito di Tripadvisor riporta a quello americano, mentre la versione italiana è assolutamente priva di riferimenti ( e lei Sig. Riccardo Fracassi si chiede perché legge accanimento ?!? Ma si rende conto che è un sito con estensione territoriale italiana .it, senza una sede ufficiale segnalata, senza indirizzi di posta elettronica , senza telefoni e senza responsabile per la gestione dei dati sensibili ex Dgls 196/2003: Tripadvisor è un sito ingannevole!!!)
Sig. Leonardo se avesse qualche indirizzo diretto, cortesemente le chiederei di pormene a conoscenza.
Fra i vari partecipanti all’evento da lei segnalato ho anche visto Trivago, estensione di Expedia con collegamento diretto a Venere.com ( altro acquisto di Expedia!).
Anche Trivago, stava abusivamente utilizzando la denominazione ed i riferimenti della mia struttura, ma, dietro mia lecita richiesta, hanno immediatamente cancellato ogni riferimento.
Loro mostravano , le foto e la descrizione della mia proprietà e offrivano addirittura la possibilità di controllarne la disponibilità, che chiaramente non c’era , perché Venere è stato diffidato dall’utilizzare i miei dati ( da quando scopersi che erano collegati con Tripadvisor )!
Ma contemporaneamente offrivano la possibilità di cercare la disponibilità su proprietà simili….e bravi i furbastri, sfruttare la rinomanza di una struttura per venderne altre!!!! E ci risiamo!
Ma loro , dovendo operare alla luce del giorno, perché società di diritto italiano, sono obbligate ad ottemperare al Dgls 196/2003 ( ed in specifico all’art. 7 ).
Per tornare in argomento da lei richiamato, la mia struttura è piccola e mi consente la gestione totale dei canali che ho scelto ( tranne l’abusivo Tripadvisor!).
Tutte le prenotazioni che ricevo so da quale fonte provengano. Mi rendo conto che per un grande albergo o una catena di alberghi , questo possa essere molto difficile, ma non impossibile.
D’altronde poter controllare le fonti delle prenotazioni generate, le consentirebbe di evitare l’abuso del nome delle strutture che gestisce …( per intenderci come stava facendo Trivago con Alla Dolce Vita, e per essere confacente a ciò da lei rilevato, anche “capire” perché non pubblichino tutti i giudizi che hanno lasciato sulle proprietà da lei gestite… ).
Evinco da ciò che scrive, e mi corregga se sbaglio, Sig. Riccardo Fracassi, che lei è un fruitore dei servizi di informazione, un turista, che legge e scrive recensioni e quindi la invito , ove non lo avesse fatto, a leggere attentamente tutti gli interventi che potrà reperire su questo blog relativamente a Tripadvisor , prima di giudicare eccessivo un punto di vista espresso su una esperienza diretta e sulla mancanza totale di risposte a delle domande lecite ( che troverà in questi interventi ).
Ad hoc, potrà eventualmente anche ridimensionare il valore di questa fonte di informazione e forse, come mi auguro, iniziare a cercare altre fonti ed attivare uno spirito critico che le consenta di riperire diverse fonti che le possano dare una visione realistica e non pilotata, come fa Ttripadvisor ed Expedia, che come al solito invito a contribuire a chiarire la loro posizione e a fornire una versione dei fatti che sia fruibile a tutti e…soprattutto a me che sono anni che richiedo spiegazioni!
Cordiali saluti
Commento da riccardofracassi — 2 Marzo 2009, alle ore 15:36
Se non vado errato l’indirizzo di roberto frua è rfrua@tripadvisor.com
Si era impegnato a rispondere alle richieste che non hanno mai avuto seguito tramite il form di richiesta o il supporto hotel.
Sia ben chiaro che, come affermato sopra, anche secondo me ci sono delle dinamiche all’interno di TA molto discutibili, ma non per questo condanno l’intero sistema.
Per quanto concerne le normative del .it, ammetto la mia ignoranza in materia. Non so pertanto esprimermi circa le ottemperanze che una società estera debba avere.
Commento da Michele Aggiato — 4 Marzo 2009, alle ore 08:55
In merito all’articolo originale pubblicato su TravelTrend, il caso del Yasawa su Fiji ha indotto TripAdvisor ha cancellare le recensioni, in particolare quelle positive, in seguito alla mancata risposta della mail che TripAdvisor ha inviato agli stessi autori. Trovate l’articolo completo (in inglese) qui: http://www.traveltrends.biz/ttn550-tripadvisor-removes-up-to-60-of-reviews-for-resort
Commento da dott_stefano_tiribocchi — 4 Marzo 2009, alle ore 15:58
Gentile Anto4444,
sono stato di recente 4 notti a Parigi, e sa cosa ho prenotato? Un hotel 2 stelle che costava 40 euro a notte, la doppia, senza colazione, ma a due passi da una metro e che aveva dei commenti/giudizi buoni, che la camera era pulita, la connessione internet funzionante, la doccia calda e il materasso comodo. Avrei potuto spendere il doppio o il triplo, ma perchè? Se ho un budget di 150 euro al giorno, ne spendo 40 per la camera, 80 al ristorante e con 30 ci vado a vedere la tour eiffel e l’arc de triomphe, e mi prendo anche un gelato a 4 euro, e la colazione me la faccio ogni mattina in un posto diverso.
Oramai il turista vuole essere stupito, non è più sufficiente la camera standard di hotel, a roma ce ne sono troppe! Cerchiamo di tirare fuori il concetto di “albergo tematico” di soggiorno evento, inventiamo qualcosa di creativo per i nostri hotel, una degustazione di vini, il noleggio gratuito di biciclette, una spaghettata offerta al ristorante, magari solo una volta a settimana, ma la notizia poi fa il giro e ci stacchiamo dalla semplice vendita del posto letto.
Commento da AllaDolceVita — 13 Marzo 2009, alle ore 13:10
Gentile Sig. Fracassi,
la ringrazio del riferimento che mi ha comunicato.
Aggiornerò la situazione su come ho utilizzato l’indirizzo da lei fornito, e su quali riscontri riuscirò a ricevere…
Per il Sig. Aggiato: questa è una goccia nel mare magno di mistificazioni che sono presenti su Tripadvisor.
Per una volta, in qusta fattispecie, si può plaudire alla loro azione di “pulizia”.
….ma per tutto il resto che non è sotto la luce dei riflettori del vero web 2.0 cosa succede?!…niente!
Ed il mio caso, come migliaia di altri, ne sono la concreta esemplificazione.
Commento da Andrea_Capo — 17 Marzo 2009, alle ore 13:26
Buon giorno a tutti, sono nuovo di questo forum (anzi dovrei dire dei forum). In genere sono riluttante nel scrivere sui forum ma volevo esprimervi una mia opinione in merito all’argomento.
Condivido un punto fondamentale espresso da “Vasco” ed altri e cioè che TA così come qualsiasi sito, social forum o altro debba verificare l’effetivo soggiorno del Cliente nella struttura prima di permettergli di scirvire un giudizio in merito alla stessa. A Milano (più negli anni scorsi ma anocor oggi) si facevano lavorare tutti i dipendenti dell’Hotel provvisti di e_mail chiedendo di scrivere recensioni positive sui vari portali, a volte si chiedeva adirittura di scriverne di negative sulla conocrrenza. Alcuni Hotel erano pronti a pagare la commisione ad alcuni portali (facendo prenotazioni fittizzie) pur di poter inserire commenti, ovviamente positivi. Succedeva di tutto. L’esempio più “divertente” è stato un Hotel (di 200 camere) aperto da 2 mesi con 636 commenti su un sito di prenotazioni molto famoso.
Detto questo sono convinto che il web è destinato a monopolizzare le prenotazioni delle strutture ricettive anche per il Corporate (praticamente tutto il nostro mercato). Fino a qualche anno addietro ero convinto che solo il segmento Leisure traslasse verso la prenotazione e lo “shopping” via web ma in questi ultimi anni ho cambiato radicalmente opinione. Non solo i contratti Corporate diretti iniziano a essere gestiti da portali on-line (alcune aziende tedesche utilizzano HRS)ma negli USA molte società hanno iniziato ad inserire nella Travel Policy una postilla che chiede al dipendene di verificare on-line che non via sia una tariffa più vantaggiosa per la destinazione, vi è tanto di controllo da parte del’ufficio competente e, se il dipendente al momento della prenotazione non ha effetuato i controlli ed effetivamente poteva risparmiare, la differenza è a suo carico.
Quanto sopra per dire che mi sembra impossibile pensare di poter “combattere” queste realtà. Expedia nel 2008 ha speso il 40% del suo fatturato in MKT per un totale di 1mld di USD. Ci sono continue fusioni e con lo Tsunami che è arrivato ve ne saranno di ulteriori. Detto questo, personalmente, ritengo inopportuno sprecare del tempo facendosi nemici TA, Expedia o altro ed utilizzarli al meglio per commercializzare il prodotto. Sempre che la struttura in questione non sia in una posizione di mercato da potersi permettere solo ed esclusivamente vendite dirette in quel caso, bhe, chapò !
Cordialità
Aggiungo: mi risulta sia possibile per chiunque acquistare un dominio con suffisso .it o .co.uk o altro non è necessario avere una sede legale o residenza nel paese di riferimento del suffisso stesso (io ho acquistato come privato un suffisso .co.uk senza problemi).
Commento da AllaDolceVita — 20 Marzo 2009, alle ore 13:54
Gentile Sig. Capo,
non posso che concordare con lei e ribadire un concetto: ben venga il vero web 2.0 dove le notizie pubblicate possano consentire una maggior consapevolezza nella scelta di prodotti o servizi, ma che sia sempre supportato da una politica trasparente, e per quanto possibile, latrice di un valore aggiunto in termini di efficacia ( notizie che siano vere e che consentano una scelta basata su criteri di utilità).
Quando Tripadvisor si spaccia per essere una “fonte di verità” , offre in realtà una mistificazione!
Lo dimostra il suo modus operandi, gli eventi da più fonti riportati e, non da ultimo, quello che lei ha scritto.
Sono d’accordo con lei che il futuro è internet in tutti i sensi, ma come è sempre stato nella storia, ciò che porta reale valore aggiunto è la verità e non la menzogna o la mistificazione.
Per questo non bisogna mai arrendersi , ne accettare passivamente la prepotenza di soggetti come Tripadvisor, che pilotando l’immagine delle strutture, lucrano, veicolando traffico “edotto su ciò che è buono”, verso i siti di prenotazioni, da loro scelti ( sempre controllati o collegati ad Expedia!) che propongono le “migliori strutture” che accettano una intermediazione sulla prenotazione andata a buon fine, che spesso supera il 30% ( giudicate da soli , se questa strategia non sia efficace…per spremere risorse finanziarie da chi si presta alla prepotenza! ).
La domanda che bisognerebbe porsi, ogni volta che qualcuno offre dei servizi assolutamente “gratuiti”, come fa Tripadvisor ( dicendo che loro assolutamente non effettuano servizi di intermediazione e prenotazione, alias commissioni da lucrare !), è: ma dove ci guadagnano?
Lo fanno veramente gratis et amore dei?
Chiaramente la risposta è no.
Addirittura propongono la disponibilità delle strutture che recensiscono tramite dei veri e propri portali di prenotazione che ….sono tutti controllati direttamente o indirettamente ( ex art. 2359 c.c. ), da Expedia.
Allora perché nascondersi dietro ad un dito, perché consentire a chiunque di poter scrivere recensioni sulle strutture turistiche?
La risposta è scritta sopra.
Inviterei chiunque a riflettere prima di osannare Tripadvisor: soprattutto gli operatori turistici commerciali sia diretti ( proprietari e gestori ) che indiretti ( agenzie di prenotazione, tour oparator, esperti di “marketting” , e opinionisti del settore turistico in genere.)
Cordialità
Alla Dolce Vita
Commento da AllaDolceVita — 20 Marzo 2009, alle ore 13:58
Sempre per il Sig. Capo.
mi sono dimenticato di scriverle che è possibile comprare ed avere intestato un dominio con estensione territoriale estera , per un soggetto non residente, ma nel caso si offra un archivio dati , quando questo riguarda attività o soggetti, automaticamente ricade nella normativa sulla privacy ex Dlgs 196/2003 e successivi ).
…come dovrebbe accadere per Tripadvisor.it!
Commento da AllaDolceVita — 1 Aprile 2009, alle ore 17:45
01 Aprile 2009
Per il Sig. Fracassi e per tutte le lettrici ed i lettori:
ad oggi non ho ottenuto alcuna risposta alle tre e-mail ( che allego a seguire ) che ho inviato a tutti gli indirizzi e-mail che è possibile rastrellare sui contatti di Tripadvisor oltre a quello del Sig. Frua che mi ha lei fornito.
Tra l’altro non è stato possibile recapitarle a privacy@tripadvisor.it ed annullamento@tripadvisor.it …quasi, il loro filtro “antispam” non volesse ricevere comunicazioni dagli indirizzi di posta, a loro ben noti, dai quali scrivo loro.
Chiedo un aiuto a chi può recapitare il testo che segue ai due indirizzi facendo riferimento alla struttura in oggetto: fosse la volta buona che qualcuno rispondesse!?!
—– Original Message —–
From: “Alla Dolce Vita”
To: rfrua@tripadvisor.com ; TripAdvisor ( assistenzahotel@tripadvisor.it ); Silvia Scorfani ( scrofani@competencecommunication.com ) ; privacy@tripadvisor.it ; annullamento-it@tripadvisor.it
Cc: “Alla Dolce Vita”
Sent: Monday, March 23, 2009 5:09 PM
Subject: Re: Abuso da parte di Tripadvisor ( Alla C.a. Sig. Roberto Frua, amministratore di Tripadvisor )
Gentili Sig.ri,
siete pregati di dare seguito alle mie lecite richieste, e cancellare tutti i dati riportati tramite il portale Tripadvisor sulla struttura “Alla Dolce Vita” .
Attendo un vostro riscontro.
Distinti saluti
“Alla Dolce Vita”
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From: “Alla Dolce Vita”
To: rfrua@tripadvisor.com ; TripAdvisor (assistenzahotel@tripadvisor.it )
Cc: “Alla Dolce Vita”
Sent: Tuesday, March 17, 2009 6:35 PM
Subject: Re: Abuso da parte di Tripadvisor ( Alla C.a. Sig. Roberto Frua, amministratore di Tripadvisor )
Preg.mo Sig. Frua,
è cortesemente invitato a farci conoscere il responsabile della gestione di dati sensibili, come sancito dalla normativa sulla privacy ex Dlgs 196/2003.
Grazie
“Alla Dolce Vita
—– Original Message —–
From: “Alla Dolce Vita”
To: rfrua@tripadvisor.com
Cc: “Alla Dolce Vita”
Sent: Friday, March 13, 2009 12:54 PM
Subject: Abuso da parte di Tripadvisor ( Alla C.a. Sig. Roberto Frua, amministratore di Tripadvisor )
Preg.mo Sig. Frua,
le scrivo dopo aver reperito il suo indirizzo e-mail, tramite un lettore che ha assistito ad una presentazione del Sito Tripadvisor del quale, a quanto riferito , è l’amministratore per il mercato italiano.
Prima di farle una richiesta esplicita, alla quale la invito ad ottemperare senza indugi, le pongo alcune domande chiedendole di dar delle risposte esplicite, chiare e fruibili:
1) come fate a CERTIFICARE che chi scrive ha EFFETTIVAMENTE soggiornato nella struttura oggetto di recensione ?
2) come fate a GARANTIRE che a scrivere non sia un FALSO ospite o un concorrente o un burlone ?
3) come fate ad ASSICURARE che il relato dal “potenziale” ospite, sia confacente all’accaduto ?
4) e soprattutto: su quale principio mostrate dati sensibili della struttura come nome, indirizzo, foto e dettagli quando NON HAVETE MAI RICEVUTO UNA LIBERATORIA SCRITTA a tale scopo?!
Le faccio presente che a queste domande ed alla richiesta che le sto per fare, MAI nessuno di Tripadvisor ha dato risposta ( ho scritto innumerevoli volte all’unico indirizzino e-mail che vi degnate di rendere noto : assistenza@tripadvisor.it.)
5) Come mai un sito con dominio Italiano ( http://www.tripadvisor.it ) non si allinea alla normativa per cui DEVE rendere noto un responsabile del trattamento dei dati sensibili ex Dlgs 196/2003 e successivi ( ed in particolar modo dando seguito ed applicazione all’art. 7 )?
6) Come mai un sito che vanta ai 4 venti la “potenza” scaturente da un archivio così folto di recensioni ed alla appartenenza ad una Società così strutturata come Expedia non mostra, fra i contatti, una sede sociale, uno o più numeri di telefono o una sede amministrativa con un indirizzo fisico?!?!
Il portale per il quale lei sta lavorando sta abusando da anni del nome della struttura, dell’indirizzo della struttura, del nome dei titolari e dei riferimenti geografici, della quale sono titolare, arrecando danni all’immagine ed al buon nome della proprietà e della conduzione , consentendo la pubblicazione di recensioni che non corrispondono a verità.
7) Quale è stata la fonte per la pubblicazione di tali recensioni? Tramite quale portale di prenotazioni avete ottenuto delle informazioni sulla presunta prenotazione andata a buon fine?
Le faccio presente che non ho mai accettato alcuna proposta da parte di Tripadvisor e non mai concesso l’utilizzo di qualsiasi dettaglio diretto od indiretto che facesse riferimento alla mia struttura o alle persone che vi lavorano.
A fronte di ciò come prima cosa le richiedo la CANCELLAZIONE TOTALE DI TUTTI I RIFERIMENTI DIRETTI ED INDIRETTI ALLA MIA PROPRIETA’.
Per i danni arrecati fino ad ora dal 2005, sarà fatta una valutazione ad hoc.
Se necessitasse di ulteriori o maggiori informazioni sulla mia posizione e sulla mia legittima richiesta, la invito a non esitare a contattarmi o a farmi contattare dall’ufficio legale che rappresenta la sua società.
Distinti saluti
“Alla Dolce Vita”
Commento da Nick D Buttler — 3 Aprile 2009, alle ore 19:10
Buona sera, scusate ho perso un po’ il filo di questo discorso.Volevo solo segnalare che in seguito ad un caso di probabili false recensioni di una struttura della mia città (VENEZIA) ho contattato TA e mi hanno risposto il giorno seguente; per cui fornisco a Mr Alla Dolce Vita il contatto “content_integrity@tripadvisor.com” magari scrivendo in inglese le rispondono… saluti a tutti! Nick
Commento da AllaDolceVita — 9 Aprile 2009, alle ore 14:21
Buonasera Sig. Nick D Buttler,
grazie per la sua segnalazione.
Utilizzerò il contatto fornito per tentare di interloquire con qualcuno di Tripadvisor e poi condividerò l’eventuale riscontro che otterrò.
Cordiali saluti ed una augurio di una Serena Pasqua a tutte le lettrici e tutti i lettori ed alla redazione di questo blog
Alla Dolce Vita
Commento da crmpartners — 17 Aprile 2009, alle ore 18:39
Beh, ho letto con attenzione il post e soprattutto i commenti collegati. Il caso mi interessa sotto il versante del customer care. Io ho ad esempio avuto esperienze deludenti di contatto con il customer care di GOOGLE in merito al loro servizio ADWORDS (basta cercare su google “customer care google” e vedrete che nella prima SERP trovate il link che rimanda al caso), risolte dopo ripetuti mesi di tentativi di interloquire con persone reali e non con sofisticati sw di text mining.
Non vorrei che le multinazionali americane quando arrivano da noi prendano la brutta abitudine di adeguarsi ai “bassi livelli” dei costumi italici in quanto al trattamento dei clienti.
Signor responsabile de “alla dolce vita” mi faccia sapere l’esito della sua vicenda.
Commento da AllaDolceVita — 23 Aprile 2009, alle ore 19:41
Buonasera Sig. Nick, Sig. Armando a tutte le lettrici e lettori di questo blog.
….come volevasi dimostrare nessuno di Tripadvisor ha voluto rispondere alla mail che per chiarezza e correttezza allego a seguire ( ed è trascorso un tempo sufficiente a considerare latitante Tripadvisor!):
—– Original Message —–
From: “Alla Dolce Vita”
To: annullamento-it@tripadvisor.it ; privacy@tripadvisor.it ; scrofani@competencecommunication.com; assistenzahotel@tripadvisor.it ; rfrua@tripadvisor.com ; content_integrity@tripadvisor.com
Cc: “Alla Dolce Vita”
Sent: Wednesday, April 08, 2009 10:36 AM
Subject: Re: Abuso da parte di Tripadvisor ( Alla C.a. Sig. Roberto Frua, amministratore di Tripadvisor )
Dear sirs and Madames,
I am writing even to this e-mail address : content_integrity@tripadvisor.com ( known by a reader of a blog regarding travel industry ).
Tripadvisor is abusing the good name of my property “Alla Dolce Vita” publishing untrue reviews , without even having the permit to use description details of my property : I never signed and agreement to let tripadvisor publish content regarding my property.
Which is the channell throught which you have collected the information published?
Why you publish only reviews with negative value, without publishing other reviews, positive and true ( bacause linked to a real booking ), published on portal which you have bought ?
In order to clarify your position and to let me evaluate the quality of your services, please reply to those questions:
1) How can you CERTIFY that the reviewer has TRULY stayed in the property listed and to which the review is dedicated?
2) How can you GUARANTEE that the writing reviewer is not false customer , or a competitor or a joker?
3) How can you ASSURE that what is written in the review is what TRULY happened along the holiday stay?
4) and above all: on which principle, you show sensitive details like the name of the place to stay, the address, pictures and describing details when you NEVER RECEIVED A WRITTEN PERMISSION to publich such information?
According to Italian law ( Dlgs 196/2003 ), being tripadvisor.it a domain with territorial distinguishing extension, and being a database, you have to comuinicate who is the responsible regarding privacy’ sensitive details: who is the responsible?
A quick reply is greatly appriaciated.
Best regards
“Alla Dolce Vita”
Per brevità non traduco la mail ma è semplice ritrovare queste quattro domande in italiano citate in altri miei interventi in questo Blog.
Per il Sig.Armando: purtroppo nel mio caso, la mancanza di riscontro dipende dalla natura delle mie domande e delle mie lecite richieste.
La gestione delle relazioni con la clientela ( CRM ) nel caso di Tripadvisor è un acronimo senza alcun significato….altrimenti, uno straccio di risposta ufficiale e pubblica me la avrebbero potuta anche dare, non pensa?
Io continuo a pensare che non sanno cosa rispondere o probabilmente hanno timore a dare una qualsiasi risposta, visto che gli argomenti ai quali potrebbero appellarsi, per supportare la loro bieca politica , scricchiolerebbero come le bugie, le non verità e le panzane che pubblicano.
Naturalmente, rimango sempre disposto al dialogo, ed invito Tripadvisor a darmi un qualsiasi riscontro.
E’ una situazione quasi ridicola, per Tripadvisor, che legge costantemente anche questo blog, visto che è indicizzato benissimo e meglio di molti altri articoli su vari siti e portali, che hanno pagato a peso d’oro per parlarSi bene! 😉
Che gliene pare , Sig. Armando? Cosa suggerirebbe ?
….comunque sono d’accordo con lei sul fatto che le multinazionali e non solo, abusano dei sistemi “ intelligenti” ( ma chi ha avuto il coraggio di definirli così!?!? Lo vorrei veramente conoscere di persona 🙂 ) di risposte automatiche per intrattenere le relazioni…
Tra l’altro nei prossimi giorni pubblicherò ulteriori notizie che sono riuscito a raccogliere su Tripadvisor…. veramente una istituzione nemmeno paragonabile alla più sgangherata repubblica delle banane 🙂
Cordialità
Alla Dolce Vita
Commento da paola64 — 19 Maggio 2009, alle ore 13:42
Buongiorno, mi trovo anch’io nella medesima situazione. Una cliente che ha soggiornato solo una notte, ha scritto delle cose TOTALMENTE false e che nuociono alla nostra attività. Ho chiesto di cancellare la recensione e non mi è stata data alcuna risposta. Perchè noi albergatori non abbiamo la possibilità di recensire i clienti??? Loro si permettono di mettere i nostri nomi e cognomi senza alcun problema pertanto, potrei fare anch’io la stessa identica cosa. Se nel frattempo siete riusciti a cancellarvi o a risolvere il problema, vi sarei grata di spiegarmi come avete fatto.
Grazie
Paola
Commento da sfarinel — 20 Maggio 2009, alle ore 08:12
Ciao Paola,
il primo consiglio che posso darti è di rispondere immediatamente alla recensione utilizzando la funzione di “management response” messa a disposizione da TripAdvisor.
Ciò che scriverai in risposta apparirà direttamente sotto la recensione.
Se la recensione è totalmente falsa come dici non avrai problemi ad argomentarlo.
La strada per la rimozione del commento negativo è certamente più ardua, non impossibile, ma alqualto difficile. Devi scrivere a TA argomentando MOOOOLTO chiaramente le tue ragioni e dimostrando in modo inequivocabile che effettivamente ciò che ha scritto il cliente è palesemente falso (ad esempio se dice di aver trovato la piscina sporca e voi non avete neanche la piscina).
Se non fosse un caso eclatante ed evidente di errore o di falso strumentale, è veramente molto difficile che la rimuovano.
Ti posso consigliare la lettura di un paio di articoli sull’argomento che spero possano esserti di aiuto:
Come rispondere alle recensioni negative sull’hotel senza perdere la faccia:
http://www.bookingblog.com/come-rispondere-alle-recensioni-negative-sullhotel-senza-perdere-la-faccia/
TripAdvisor, Booking, Expedia – le responsabilità legali della diffamazione online:
http://www.bookingblog.com/tripadvisor-booking-expedia-responsabilita-legali-diffamazione-online/
Tienici informati sugli sviluppi !!!
Ciao,
Sergio
Commento da crt — 26 Luglio 2009, alle ore 16:14
Sono un operatore e scrivo una mia esperienza pratica che quindi supera ogni teoria : E’bello che i clienti dicano la loro ma la capacita’ di giudizio nessuno la certifica , e molto spesso e’ influenzata dalle possibilita’ economiche , alberghi stupendi con enormi investimenti al servizio del cliente trattati come stamberghe e situazioni al limite dell’ospitalita’ ben considerate . Il sorriso la cortesia e disponibilita’ , l’igiene e l’organizzazione sono sempre parametri fondamentali ma bisognerebbe anche considerare l’ambito in cui sono posti , trecento euro a notte non sono cinquanta e quando giudico devo tenerne conto sia nel bene che nel male! .Quindi Il servizio alla fine e’ mediocre perche’i giudizi sono espressi mettendo tutti sullo stesso piano e se negativi pieni di senso di rivalsa dando libero spazio anche al peggio . Ma Quello che ritengo veramente grave e’ che se un operatore si pubblicha , dopo , e dico solo dopo , scopri che non ti puoi piu’ cancellare se non che con la morte tua o dell’attivita’!! Inoltre alle tue richieste nessuno ti risponde e questo e’ un atteggiamento da isolare . Ricevi solo risposte impersonali o che ti inviano link che ti rimandano a capo . Non hai un telefono , nulla di realmente operativo . Non ti avvisano per le nuove recensioni e non controllano se sono effettivamente stati clienti in quanto nessuno mi ha mai chiesto nulla a riguardo e spesso gli inserzionisti sono da anonimi e quindi …cosa come e da chi verificano ?! Ritengo che la posizione di questo sito abbia un modo di operare alquanto oscuro e che rappresenti una vero e propria cattivo esempio : una volta che sei dentro sei in balia di una istituzione ombra e di anonimi inserzionisti che possono fare quello che vogliono dell’impegno e onesta’ che metti nel tuo lavoro e trovo strano che nessun organo di controllo competente si interessi a convincere a dare almeno l’opzione di uscita ( forse meta’ se ne andrebbero ) e l’obbligo di avviso in caso di recensioni che ti riguardano .Quando scopri come lavorano L’impressione e’ essere solo un oggetto per ingrassare pagine per fare il loro gioco , per il resto non esisti e anche se hai mille recensioni positive sei un cliente insoddisfatto…..mettessero la possibilita’ di essere loro stessi recensiti… !!. Io lavoro solo con internet perche’ credo nello strumento democratico libero e di grande divulgazione ma questo atteggiamento e’ contro la logica democratica del rispetto e liberta’ di scelta e , perche’ no, di ripensarci ed andarsene . Nella realta’ simili atteggiamenti sarebbero sicuramente penalizzati … perche’ in internet no?!. Non bisogna accettare nulla che non sia ripettoso della liberta’di scelta . Se le cose restano cosi’mi dimostrano che e’palesemante da evitare comunque si possa aggoiungere. voto 1
Commento da sfarinel — 26 Luglio 2009, alle ore 17:04
Ciao crt,
personalment ritengo che l’albergatore tenda (erroneamente) a considerare sempre Trip Advisor come un servizio per gli albergaqtori stessi senza rendersi conto che invece è pensato per gli utenti.
Che tipo di valore ci sarebbe per i clienti se tutti gli hotel con recensioni negative potessero rimuoverle o addirittura cancellarsi?
Il risultato sarebbe che rimarrebbero solo la metà degli hotel (solo quelli con recensioni positive) ed il valore per gli utenti sarebbe pesantemente minato.
Questo non vuol dire che non ci debbano essere maggiori controlli sulla veridicità delle recensioni, ma non credo che sia opportuno dare la possibilità agli albergatori di “manipolarle”, mentre invece considero sacrosanta la possibilità di rispondere (peraltro TA è uno dei pochi che da questa possibilità)
Per quello che è la mia esperienza poi, la stragrande maggioranza delle recensioni false presenti su TA (e sono comunque poche poche in confronto al totale) sono scritte proprio dagli albergatori. Quasi sempre per manipolare il proprio ranking, ma talvolta addirittura per penalizzare un competitor.
Prima di discutere sulla correttezza ed etica di TA, forse sarebbe meglio fare un esame di coscienza tra gli albergatori.
Chiudo segnalandoti che puoi ricevere notifica con una email ogni volta che ricevi una recensione (l’email riporta sia il voto che il titolo dato alla recensione). La funzione la trovi nella “Owner Page” o “Pagina del Proprietario” nella versione italiana. Il link per raggiungerla è in fondo alla pagina del tuo hotel.
Saluti,
Sergio
Commento da Leonardo — 27 Luglio 2009, alle ore 07:28
Siamo alle solite TA è usato anche dai clienti come minaccia per cercare di ottenere qualcosa, vi spiego ho appena finito rispondere ad una mancata cliente (in quanto ha cancellato prima dell’arrivo) che nonostante avesse effettuato una prenotazione non rimborsabile (condizioni scritte grosse come una casa e che lei per sua stessa ammissione non ha letto) da bookings si lamentava del fatto che le avessi addebitato l’importo del soggorno e voleva il rimborso se non avrebbe scritto su TA in quanto la mia offerta non rimborsabile non è etica!, ma vi rendete conto di quello che dobbiamo sopportare come albergatori?!?
Perchè noi hotel non possiamo recensire i clienti? da quello che ti brucia la moquette, ti rompe un letto, una finestra ti brucia il copriletto noi almeno abbiamo le prove che il cliente ha realmente soggiornato, la privacy gliela facciamo firmare quindi saremmo più veritieri noi di TA e metteremo i clienti non graditi su una bella lista la stessa di TA migliori e peggiori?
Commento da AllaDolceVita — 29 Luglio 2009, alle ore 23:52
Salve a tutti.
Per il Sig. Sergio detto Sfarinel: ho letto i consigli che ha dato alla Sig.ra Paola…mi sembra un professionista del settore: cosa ne pensa di ciò che è emerso su Tripadvisor e sul “problema” che interessa la mia struttura?
Lei si è affrettato ad affermare che Tripadvisor è un servizio per gli utenti e non per gli albergatori…ma se poi il sito vende, tramite i suoi siti collegati facenti sempre capo ad Expedia, come me lo chiama lei…un favore per gli albergatori!?
Lei, con le sue parole, ammette indirettamente che il valore di questo sito è donato dal pettegolezzo incontrollato in quanto, se vi fossero solo giudizi positivi, chi lo leggerebbe…esatto!, quindi alimentare questa politica in cui si listano tutte le strutture con rinomanza e nomi ricercati sui motori di ricerca , e moderare le recensioni “sapientemente”, ha un grande valore …si! Per Tripadvisor e per Expedia che conta tutti i soldini che entrano grazie alle prenotazioni generate dai link di Tripadvisor stesso, verso i portali di prenotazione!
Lei biascica di maggiori controlli….ma quali sono quelli di base?!
Chi, come editore serio, potrebbe mai pubblicare notizie prima di verificarle…ma mi faccia il piacere Sfarinel!
Multo magis, al suo considerare sacrosanta la possibilità di rispondere: e perché e a chi?!
Perché Tripadvisor non mette a disposizione degli albergatori e gestori ( il vero valore del sito ), gli estremi di chi scrive le recensioni?…tanto, se scrivessero la verità cosa avrebbero da temere?!
Ma torniamo sempre sullo stesso punto…ma se uno, non lo vuole questo servizio capestro, perché lo deve anche avallare, rispondendo alle recensioni magari artatamente scritte per colpire?!
Mi faccia il piacere 2..la vendetta! 🙂
Lei scrive che esistono recensioni false…già questo è sintomo di poca serietà!
Quante possono essere ? tutte o nessuna…chi può dirlo? Dire che sono poche è un azzardo come dire che lo siano tutte, false.
Ma sicuramente ce ne sono, ed anche se lei vuole minimizzare ( “poche poche” ), già il fatto che ne ammette l’esistenza ammette, parimenti, che questo sistema è fallato e non potrà mai, e ripeto MAI, offrire informazione veritiera, seria e meritevole di valutazione prima di una scelta serena da parte del viaggiatore (per tutti gli albergatori : ora, vi invito io a fare una analisi di coscienza!!!!
E a lei Sfarinel…di essere più oggettivo e meno di parte, perché chi si può permettere di invitare ad una analisi di coscienza, coloro che lavorano per offrire il servizio di accoglienza, non può al contempo, proteggere ed avallare chi assume una posizione così bieca, poco trasparente e poco professionale come Tripadvisor,)
Allora, caro Sfarinel, perché Tripadvisor invece di stare nell’ombra, consentendo a tutti di lasciare recensioni , non esce allo scoperto e consente la recensione solo a coloro che hanno effettivamente portato a buon fine una richiesta di prenotazione che ha generato un soggiorno autentico?
Perchè a questa domanda Tripadvisor non risponde?
Perché lei continua a difendere questo abuso?
Per il Sig. Crt: questa è la politica del pettegolezzo incontrollato, sono d’accordo con lei anche sulla perequazione dei giudizi in base a ciò che si offre ed alle giuste aspettative che l’ospite ( equilibrato), dovrebbe avere…ecco perché questa idea di Tripadvisor è sballata e fa acqua da tutti i buchi.
Vedo che anche lei ha tentato di confrontarsi con l’amministrazione di Tripadvisor , ma sono solo una entità ectoplasmatica che prende luce da Expedia, che richiama, per iscritto, come foro competente, quello americano.
Il punto di forza di questo sito del “male” è la chiarezza dei dati che riguardano le nostre strutture in tutto e per tutto, contrapposta alla anonimità offerta a chiunque voglia scrivere…..pensi a quanti anonimi “proprietari di grandi e piccoli alberghi”, con tante recensioni, si sono mascherati bene sotto questa cupola di mistificazione…
Razionalmente, chi fra gli albergatori può accettare di fare da bersaglio per cecchini nascosti? …a meno che, a fare il cecchino “ del bene” non sia anche proprio chi fa da bersaglio stesso…e allora via con la autoreferenzialità mascherata da recensioni “genuine” di viaggiatori “reali”.
Mi è piaciuto il suo voto e mi associo!
Per il Sig Leonardo: io empaticamente vivo la sua esperienza , ma ritengo la sua proposta purtroppo non attuabile.
Pubblicare dei giudizi personali su un canale aperto al pubblico configura una potenziale diffamazione che crea danni e ..conseguenti cause…un po’ quello che avverrà presto nei confronti di Tripadvisor.
Ora vi racconto perché Tripadvisor è un sito trappola, senza etica, senza serietà e senza il benché minimo barlume di affidabilità ( legga bene Sig. Sfarinel così se ha delle chicche da elargire, sono pronto a prenderle.. ):
La mia struttura è listata abusivamente su Tripadvisor dal 2004.
In quall’anno apparve una recensione negativa e falsa .
Ero, e sono solito monitorare l’uso e l’abuso del nome della mia struttura, e mi accorsi di li a breve, di questo famigerato sito.
Richiesi immediatamente la cancellazione a fronte del fatto che non lavoravo con Expedia, che non avevo firmato contratti o liberatorie, e che non ritenevo valido il loro servigio.
Mi invitarono a utilizzare questo servizio innovativo e a rispondere alla recensione….quindi a giustificarmi per una recensione falsa! ( tra l’altro, accettare avrebbe significato avallare la loro politica e fare parte di questo teatrino!)
Io non mi ci vedo a scrivere recensioni positive ( false ), tanto quanto quelle negative , da un indirizzo di posta elettronica, creato ex novo, e variando l’indirizzo IP ed il server di spedizione…tanto per ingannare i sofisticatiSSIMI sistemi segreti per smascherare le recensioni false! : -)
Chiaramente rifiutai e continuai, come continuo, a richiedere la cancellazione della mia struttura.
Pasqua 2006 seconda recensione negativa e falsa.
Maggio 2009 terza recensione positiva e falsa.
Prima considerazione a” a bocce ferme”:Ma vi sembra veritiero un quadro di una struttura operativa da oltre 9 anni con sole tre recesioni.
Ma ora viene il bello: i primi mesi dell’anno in corso, quando ancora il mio “pallottoliere di recensioni farlocche” era a due, dopo un’altra ricerca presa come una abitudine semestrale, mi accorsi che spuntò sul sito di tripadvisor un numero di telefono con la dizione ufficio stampa!
WOW!!! Finalmente un numero di telefono e forse ci sarà una persona in carne ed ossa a rispondere!!!!
Scelsi un giorno di minori impegni e chiamai…mi rispose la Sig.ra Silvia Scrofani ( Competence S.r.l.- Corporate & Marketing Communication, P.zza E. Duse, 2 – 20122 Milano Tel. (+39) 02 738.7499 -.7739 – Fax 02 99985857 http://www.competencecommunication.com )
che da ora in poi chiamerò simpaticamente “FRENGISOLE” ! 🙂 di seguito scoprirete perché…
Le mie richieste di cancellazione naturalmente sono rimbalzate anche perché il canale dedicato, gentilmente suggerito da Frangisole, è l’indirizzino e-mail privacy@tripadvisor.com che come ho già dimostrato, è un indirizzo fasullo.( non hanno mai risposto ad una delle numerose e-mail che partono dai miei indirizzi ).
Nelle varie conversazioni avvenute con Frengisole, eheh , feci presente la situazione , l’abuso e soprattutto l’anomalia che una struttura così “pioniera” nello sperimentare un “servizietto” come Tripadvisor avesse ricevuto in quasi 5 anni solo due recensioni e tra l’altro negative, portandole all’attenzione il fatto che alcuni dei miei clienti fidelizzati, scrissero giudizi veri e positivi ma mai pubblicati.
Trascorsero poche ore e mi ritrovai una mail della Sig.ra Scofani che gaudente e vittoriosa mi scrisse:
—– Original Message —–
From: scrofani@competencecommunication.com
To: ‘”Alla Dolce Vita”
Sent: Thursday, April 16, 2009 2:15 PM
Subject: I: La tua recensione su Alla Dolce Vita è stata pubblicata
Come vede proprio ieri ho scritto e messo online la mia recensione sulla sua struttura.
E’ positiva e … ora è online sul sito…. Quindi come vede TripAdvisor pubblica velocemente e in modo trasparente anche le recensioni positive su La Dolce Vita 🙂
Cordialmente
Silvia Scrofani
…la Sig.ra Frengisole Alias Silvia Scrofani, dell’ufficio stampa di Tripadvisor non è MAI stata ospite nella mia struttura!
…Allora Sig. Sfarinel ha qualche commento in merito?!
Chiaramente a questa azione, tanto bieca, quanto meschina ( non tanto dalla Sig.ra Scorfani, che probabilmente è solamente uno dei piccoli ingranaggi della macchina ), effettuata da chi sta nello stanzino (pieno di carrube!) dei comandi, aveva forse un sapore di invito a “produrre” delle recensioni, pur di finire questo “fastidio”….
Ma come vedete io rimango coerente , ed onesto e non ho bisogno di Tripadvisor e di Expedia per esercitare correttamente e trasparentemente questo bel mestiere.
Chiaramente ho immediatamente riscritto a Tripadvisor per richiedere la cancellazione e rifiutando questo sporco, malcelato invito.
Questi sono fatti e non opinioni.
Attendo al varco chiunque ancora osi tirare in ballo serietà , professionalità , onestà e abnegazione al lavoro per noi gestori turistici.
Chi lavora bene non ha bisogno di mentire: chi usa Tripadvisor sappia che sta affiancando la propria immagine ad un servizio di mistificazione e manipolazione della verità e non può che riceverne questa luce sinistra!
Sempre cordialmente a chi legge questo blog ( anche a tutti i soldatini e le soldatine di Tripadvisor… a patto che traduciate bene per i vostri capi! )
Alla Dolce Vita
PS. Come al solito invito chi, da parte di Expedia o Tripadvisor o dell’ufficio stampa, avesse da aggiungere o innovare i dati qui esposti, o avesse finalmente l’”impulso” a rispondere in chiaro su questo blog, a farlo “senza timori” ed in tutte le sedi ritenesse opportune…
Commento da sfarinel — 30 Luglio 2009, alle ore 22:15
x AllaDolceVita,
le confesso che risponderle è sempre una grande fatica. Un po’ perchè scrive degli enormi poemi (purtroppo dicendo le stesse cose) e un po’ perchè ha sempre la cattiva abitudine di attaccare chiunque la pensi diversamente da lei soprattutto se considera in una qualche misura utile il servizio di Trip Advisor.
Come vede però su questo Blog continuiamo a darle tutto lo spazio che vuole e non la censuriamo anche se talvolta i suoi attacchi agli altri utenti sono davvero indisponenti.
Ma veniamo alla risposte ….
“Lei si è affrettato ad affermare che Tripadvisor è un servizio per gli utenti e non per gli albergatori…ma se poi il sito vende, tramite i suoi siti collegati facenti sempre capo ad Expedia, come me lo chiama lei…un favore per gli albergatori!?”
Le confermo ciò che le ho detto Trip Advisor è un servizio (Gratuito) per gli utenti e non per gli albergatori che guadagna dalla pubblicità (diversi network) e dai link ai siti degli intermediari (Non solo quelli della famiglia Expedia come sostiene lei, ma verso molte altre OTA)
“Lei, con le sue parole, ammette indirettamente che il valore di questo sito è donato dal pettegolezzo incontrollato in quanto, se vi fossero solo giudizi positivi, chi lo leggerebbe…esatto!, quindi alimentare questa politica in cui si listano tutte le strutture con rinomanza e nomi ricercati sui motori di ricerca , e moderare le recensioni “sapientemente”, ha un grande valore …si! Per Tripadvisor e per Expedia che conta tutti i soldini che entrano grazie alle prenotazioni generate dai link di Tripadvisor stesso, verso i portali di prenotazione!”
Io con le mie parole ammetto ciò che ho detto. Di pettegolezzo incontrollato non ne ho mai parlato e non ne ho mai rilevato la presenza su TA nonostante abbia letto migliaia di recensioni di centinaia di hotel (benche di recensioni false ne abbia trovate anche se per quello che ho potuto constatare sono tutte di albergatori).
– Su Trip Advisor vengono listate TUTTE le strutture (non solo quelle rinomate).
– Le revenue di Expedia provenienti da TA se non sbaglio non arrivano al 5%.
– Su Trip Advisor ricevono moltissime recensioni e sono molto ben posizionate tante strutture ricettive NON presenti su Expedia & C. (tra cui molti miei clienti che lavorano prevalentemente con Booking e su Expedia non ci sono neache)
“Lei biascica di maggiori controlli….ma quali sono quelli di base?!
Chi, come editore serio, potrebbe mai pubblicare notizie prima di verificarle…ma mi faccia il piacere Sfarinel!”
Continua a considerare TA come un editore, ma secondo me si sbaglia, la responsabilità di ciò che è scritto nelle recensioni è degli utenti.
Inoltre lei attacca costantemente Trip Advisor, ma di siti che pubblicano recensioni ce ne sono tantissimi e tutti in un modo o nell’altro soffrono dello stesso problema.
Innanzitutto, come ho già detto, ritengo che la maggior parte (se non tutte) le recensioni false presenti su TA siano state pubblicate degli Albergatori stessi (o da persona incaricate da essi).
Nella maggior parte dei casi sono falsi positivi per favorire la propria Struttura, spesso come contromisura ad una o più recensioni negative (vere).
In questi casi, anche il sistema di controllo e verifica del soggiorno messo in atto dalle OTA e dai portali è assolutamente inutile.
Conosco più di un caso di albergatori che si prenotano da soli sui portali con false generalità e pagano volentieri la commissione sulla prenotazione pur di poter lasciare commenti positivi (falsi) come se avessero soggiornato.
“Multo magis, al suo considerare sacrosanta la possibilità di rispondere: e perché e a chi?! Perché Tripadvisor non mette a disposizione degli albergatori e gestori ( il vero valore del sito ), gli estremi di chi scrive le recensioni?…tanto, se scrivessero la verità cosa avrebbero da temere?!”
Il vero valore del sito sono indubbiamente i suoi utenti ed i contenuti da loro pubblicati.
Così come lo sono per le altre centinaia di siti di recensioni sparsi per la rete.
“Ma torniamo sempre sullo stesso punto…ma se uno, non lo vuole questo servizio capestro, perché lo deve anche avallare, rispondendo alle recensioni magari artatamente scritte per colpire?! Mi faccia il piacere 2..la vendetta! :-)”
Lei può anche non rispondere alle recensioni negative. Per esperienza, se lo fa e lo fa bene, ne trae un vantaggio. Ma è libero di non farlo.
“Lei scrive che esistono recensioni false…già questo è sintomo di poca serietà!
Quante possono essere ? tutte o nessuna…chi può dirlo? Dire che sono poche è un azzardo come dire che lo siano tutte, false.
Ma sicuramente ce ne sono, ed anche se lei vuole minimizzare ( “poche poche” ), già il fatto che ne ammette l’esistenza ammette, parimenti, che questo sistema è fallato e non potrà mai, e ripeto MAI, offrire informazione veritiera, seria e meritevole di valutazione prima di una scelta serena da parte del viaggiatore (per tutti gli albergatori : ora, vi invito io a fare una analisi di coscienza!!!!”
Ma poca serietà di chi? Di chi le ha scritte forse!
Io non cerco poi di minimizzare, secondo la mia esperienza, quando l’albergatore lavora bene ed offre un buon serivizio al cliente non ha assolutamente bisogno di autopubblicarsi recensioni false (pratica che sconsiglio caldamente).
Gli utenti lo premiano e le recensioni positive arrivano a decine (al mese) insieme a qualcuna negativa (non può certo andare sempre tutto bene per il 100% degli ospiti).
In questi casi fornire una risposta (equilibrata) dimostra una grande attenzione verso il cliente.
“E a lei Sfarinel…di essere più oggettivo e meno di parte, perché chi si può permettere di invitare ad una analisi di coscienza, coloro che lavorano per offrire il servizio di accoglienza, non può al contempo, proteggere ed avallare chi assume una posizione così bieca, poco trasparente e poco professionale come Tripadvisor,)”
Io non proteggo nessuno, anzi in molti articoli ed innumerevoli post ho messo in guardia dai “Lati Oscuri” di Trip Advisor, ma ritengo che sia al contempo uno strumento eccezionale per gli utenti e, se gestito correttamente anche una grande opportunità per gli albergatori (sempre che lavorano bene e offrano un elevato servizio ed una ospitalità di qualità).
“Allora, caro Sfarinel, perché Tripadvisor invece di stare nell’ombra, consentendo a tutti di lasciare recensioni, non esce allo scoperto e consente la recensione solo a coloro che hanno effettivamente portato a buon fine una richiesta di prenotazione che ha generato un soggiorno autentico?
Perchè a questa domanda Tripadvisor non risponde?
Perché lei continua a difendere questo abuso?”
Ma si scandalizza così tanto quando legge recensioni di libri, cd o prodotti di elettronica su Amazon (http://www.amazon.com)?
Crede che amazon possa certificare se l’utente ha ascoltato il cd o letto il libro?
Chiunque può lasciare una recensione su Amazon.
Non ha mai consultato una recesione online prima di acquistare un qualche prodotto di elettronica su un sito come Ciao (http://www.ciao.it) o su altri Siti del genere?
Non le sembrano situazioni analoghe a quelle di Trip Advisor e di tutti gli altri siti di recensioni turistiche?
Adesso la saluto che sono stremato. Tanto sono sicuro che avremo modo di riprendere il discorso … 🙂
Sergio Farinelli
Commento da AndreaPd — 31 Luglio 2009, alle ore 17:50
Io personalmente non ne posso più di questi personaggi, che lucrano sul nostro lavoro e non si curano nemmeno di verificare la qualità, l’attendibilità e la veridicità dei contenuti che i loro utenti pubblicano. A loro basta prendere una parte delle commissioni, e qualche euro per i banner.
Ho deciso di mandare un pò di lettere di diffida, per vedere cancellati il mio hotel e tutto quanto ad esso connesso.
Come prima prova ho scritto una mail a holidaycheck.it dove il mio hotel è stato inserito, senza alcuna notifica, e attualmente non ho recensioni.
Mi hanno risposto così:
“Le nostre recensioni vengono tutte sottoposte ad un doppio controllo automatico e manuale, certificato anche dall’ente tedesco TÜV (equivalente dell’IMQ italiano): un team di oltre 30 persone si occupa a tempo pieno esclusivamente di verificare l’attendibilità delle recensioni, per evitare falsi da parte dei proprietari degli hotel e da parte dei concorrenti. Inoltre i nostri utenti non vengono pagati in alcuna maniera: HolidayCheck accetta esclusivamente recensioni di persone che hanno realmente visitato gli hotel e si pone in una posizione di imparzialità.
La sua struttura è presente su HolidayCheck in quanto prenotabile su Booking.com: in base ad un rapporto di collaborazione con Booking, tutti gli hotel prenotabili sul loro portale lo sono anche su HolidayCheck (e su altri siti). Abbiamo inoltre rapporti con Expedia, che mette a disposizione dei nostri utenti le offerte di Hotel+Volo+Auto e con numerosi tour operator (che offrono pacchetti di viaggio sul solo sito tedesco).
Per quanto riguarda la presenza del suo hotel sul nostro portale, le consigliamo di attivare un account gratuito nella nostra Area Albergatori: non è infatti possibile rimuovere il suo hotel dalla nostra banca dati, in quanto è un’attività aperta al pubblico, che pertanto può essere recensita liberamente dagli utenti. Inoltre, attivando il suo account su Booking.com ha autorizzato tale azienda a distribuire a terzi i dati necessari alla vendita dei posti letto.
La invitiamo in ogni caso a considerare che la presenza su HolidayCheck, che si pone in maniera imparziale tra utenti e albergatori, è un’opportunità e non una minaccia: i viaggiatori sono sempre più interessati al contatto diretto con l’albergatore e alla possibilità di leggere l’opinione di altri ospiti di una struttura. Questo a tutto vantaggio degli albergatori seri e disposti al dialogo.
Un account nella nostra area albergatori le offrirebbe numerose possibilità promozionali a titolo assolutamente gratuito.
La registrazione gratuita del suo hotel Le offre molti vantaggi:
1. Notizie sul suo hotel: può mettere in rete su HolidayCheck interessanti novità e consigli per i suoi ospiti in 10 lingue.
2. Osservazione del suo hotel: utilizzi il servizio d’avvertimento quando sono pubblicati su HolidayCheck nuovi commenti dei clienti sul suo hotel. Con la chiara presentazione di tutti i dati statistici dei giudizi sul suo hotel finora pubblicati può avere un veloce ed efficiente sguardo d’insieme e ottenere così preziosi consigli per il management di qualità.
3. Caricamento di foto: utilizzando l’accesso diretto può caricare online le foto del suo hotel.
4. Dépliants (scaricabili gratuitamente) per presentare HolidayCheck ai suoi ospiti e invitare così i suoi clienti soddisfatti a recensire la sua struttura: un’ottima opportunità di marketing a costo zero.”
Naturalmente la risposta non è nemmeno lontanamente soddisfacente, e anzi mi infastidisce la prosopopea con la quale asseriscono che, in quanto azienda aperta al pubblico, non posso essere cancellato dai loro database, e anzi dovrei sottopormi al giudizio dei loro utenti. Nella realtà a loro servono hotel e contenuti per richiamare traffico… e si tengono stretti gli hotel che hanno “ereditao” da booking.com
Ora vi chiedo a quali leggi, norme o altro possa fare appello per vedere soddisfatta la mia volontà. Al momento non ho ancora contattato un legale in merito, e prima di farlo volevo sentire le vostre esperienze.
Ciao.
Commento da AndreaPd — 31 Luglio 2009, alle ore 18:15
X sfarinel
Scusami ma non capisco come si possa non considerare tripadvisor editore dei commenti dei membri. E chi è allora che se ne prende la responsabilità? L’utente, che entra con falso nome ed e-mail ad hoc, e da in IP pubblico?
In ogni caso è evidente che i controlli che effettuano non sono sufficienti: chiunque può pubblicare tutto quello che vuole… Questo per me dovrebbe essere sufficiente per sospendere l’attività. Se è possibile scrivere recensioni non vere la responsabilità è di spaccia lo strumento per veritiero, lo ha progettato, lo gestisce… e ne trae tutto il beneficio economico.
Dici che “il vero valore del sito sono indubbiamente i suoi utenti ed i contenuti da loro pubblicati”. D’accordo, ma tutto parte dal fatto che ci siano gli alberghi. Trpadvisor campa coi soldi di agenzie che rivendono camere d’albergo agli utenti. Senza le camere le agenzie non ci spenderebbero un centesimo. Se tutti gli alberghi se ne escono, e magari un giorno potrebbero farlo, dove finiscono gli utenti?
Inoltre, per capire chi sia importante per chi: se un utente vuole può cancellare il suo account (e le recensioni?) Mi pare che per cancellare le strutture alberghiere chi sia un po’ di ostruzionismo… è soprattutto questo ad essere secondo me indifendibile
Commento da gio.car — 20 Agosto 2009, alle ore 17:16
carissimi, vi faccio presente che i dati presenti su tripadvisor sono dati comuni e non sansibili e pertanto per essi non è necessario il consenso al trattamento da parte degli interessati; chiaramente anche per tali dati se ne deve fare un uso conforme alla normativa.
Pertanto non credo che i vostri tentativi andranno a buon fine.
la mia personale opinione sul vostro dibattito: io credo che l’utente medio (io mi ritrovo tra questi) sia sufficientemente sveglio per fare una mdediazione tra tutte le info a disposizione sul web.
O forse era meglio prima, quando si partiva al buio facendosi il segno della croce?
saluti a tutti
Commento da AllaDolceVita — 22 Agosto 2009, alle ore 16:21
Per il Sig. gio.car:
hanno stranamente pubblicato il suo commento prima del mio che risale al 12 di Agosto e mi auguro possa leggere con attenzione a breve.
Mi spiace smentirla ma è in errore e comunque…sarà il garante a dire l’ultima, ora che verrà interpellato.
…ma come indizio le posso solamente dire che la citazioni di nomi, denominazioni ed indirizzi facenti capo ad una persona fisica o giuridica sono dati sEnsibili.
Per quanto riguarda il meccanismo di Tripadvisor, scelto da Expedia, la invito ad informarsi sulle conseguenze civili e penali della diffamazione e sugli obblighi dell’editore e le sue conseguenti responsabilità.
Cordialità
Alla Dolce Vita
Commento da Leonardo — 25 Agosto 2009, alle ore 17:36
per Alla Dolce Vita, forse questo link le potra essere utile (e non solo a lei):
http://www.comitas.it/albergo_sicuro.asp
Saluti
Commento da AllaDolceVita — 29 Agosto 2009, alle ore 15:52
Per Il Sig. Farinelli: con la sua risposta parziale, continua a proteggere, giustificare ed avallare Tripadvisor e valuta poca cosa i “lati oscuri di Tripadvisor”.
Per sua ammissione non tutto ciò che è pubblicato è autentico veritiero e corrisponde a realtà…in altre parole è un ricettacolo di informazioni false, non certificate e non certificabili, manipolate ( decidono loro cosa e quando pubblicare: si legga gli stessi articoli che il blog per cui lavora, ha pubblicato es. Yasawa Island e casi di albergatori italiani ) che dovrebbero servire ad orientare il potenziale viaggiatore: ma lei in coscienza che qualità si sentirebbe di certificare per qiuesto servizio?
1) Lei si “confessa” affaticato enormemente nel rispondere ai miei interventi: questa, alla quale sto rispondendo, è la sua prima missiva a me indirizzata, nonostante la abbia, in altre discussioni, invitata a dire la sua…a meno che non abbia utilizzato altri pseudonimi, per poi ribadire le stesse ripetitive e fragili ragioni in difesa di Tripadvisor.
E poi Safirinel, lungi da me aggravarla di un fardello che non è in grado di sopportare: ha risposto senza ragioni oggettive ( il 5% di “revenue” generata per Expedia?! …hahaha ) a molti dei miei quesiti e non ha speso una singola parola sulla situazione esposta , riguardante la mia struttura.
Aggiungo , sperando di non spossarla, che Tripadvisor sta pagando un link nell’area sponsorizzata che riporta alle false recensioni della mia struttura, nonostante non lavori con Expedia ed alcuno dei portali da questa acquistati! Che ne pensa in merito?
2)Sfarinel ha la invito ad approfondire i seguenti argomenti per fare luce sulle implicazioni giuridiche:
a- la funzione dell’editore, le relative responsabilità in sede civile e penale.
b- i diritti ed i doveri scaturenti dal Dgls 196/2003 ( Privacy ).
c- ha tirato in ballo amazon: si faccia chiarire la differenza fra un prodotto ( a fecondità ripetuta ) ed un servizio a fecondità semplice ed erogato da titolari di diritti giuridici ed il rapporto che scaturisce da un contratto di vendita, somministrazione e rappresentanza.
3) La mia struttura è recensiata su molti portali e siti seri che hanno consentito la pubblicazione solamente a chi ha soggiornato: tutto il resto è aria fritta.
Se non accetto Tripadvisor è perchè non accetto le manipolazioni e il controllo da chi vende servizi di prenotazione senza regole chiare e trasparenti
4) Lei ammette che anche le recensioni incrociate con la prenotazione avvenuta possono essere fasulle, perchè scritte dagli albergatori stessi…allora dove sta questa tecnologia “superiore” di Tripadvisor nel rilevare le recensioni false?
5) Le ribadisco un concetto che dovrebbe essere chiaro a lei e a tutti gli operatori di servizi, agli albergatori e gestori di strutture turistiche: è il titolare che decide a chi, quando, come e con quali modalità offrire la propria ospitalità ed i servizi annessi e soprattutto i canali di vendita.
6) Non esistono servizi erogati da terzi che diventano OBBLIGATORI: mi sembra che invece Expedia e Tripadvisor lo rendano obbligatorio!
7) Non stiamo in dittatura e le imposizioni a medio lungo tempo non funzionano ( è sufficiente aprire un buon libro di storia )
8) Siamo in democrazia e se voglio evitare di utilizzare un servizio trappola e manipolabile come Tripadvisor, sono libero di rifiutarlo
9) Il libero arbitrio ( un dono che ci ha fatto Gesù Cristo ) : sono anche libero di peccare sapendo che ne pagherò le conseguenze….se Lui lo ha concesso, chi è expedia per impedire di cancellare la mia struttura dal loro meccanismo falso, faslificabile e ingannatore?
10) Visto che è addentro a Tripadvisor, lanci una sfida a coloro che gestiscono questo teatrino :
per calcolare il valore del sito Tripadvisor, dimostrino ( richieda i numeri), quante delle recensioni pubblicate corrispondono a prenotazioni andate a buon fine tramite documenti inconfutabili ( voucher di prenotazione, n° di prenotazione del portale , estremi pagamento dell’intero importo, senza chiaramente ledere la 196/2003 e quant’altro possa essere utile per dire: questa recensione è autentica!) che poi sia vera allora è un altro paio di maniche , ma almeno siamo a metà strada!
11) Sfarinelli io non ho nulla di personale nei suoi confronti, e sto giustificando ed argomentando un punto di vista con dati oggettivi e , visto che nessuno di Tripadvisor ed Expedia ha mai risposto alle mie lecite domande e richieste, chi lo fa da terzo, deve rendersi conto che questo servizio, valevole come idea di massima, non può essere imposto e fare di terra di conquista il mercato, schiacciando e stralciando i giusti diritti dei singoli.
12) Lo sa quale è lo strumento più efficace che utilizzo per promuovere la mia struttura: il passaparola e siti e portali seri!
Quindi non mi venga a ribadire che chi non accetta Tripadvisor è perchè non lavora seriamente ed ha timore delle recensioni negative!
Visti i meccanismi è vero proprio il contrario: chi accetta, esalta e consiglia Tripadvisor, sapendo che pubblica anche il falso, ha convenienza a muoversi nel torbido!
Perchè non invita ad utilizzare quei siti seri che consentono la pubblicazione solo a chi ha portato a buon fine una richiesta di prenotazione, trasformandola in un soggiorno reale?
Invito tutti gli operatori e professionisti del web turistico a responsabilizzarsi e prendere atto di queste mancanze gravi e gestione assolutamente non trasparente di Tripadvisor ed Expedia e a segnalare e proporre scelte trasparenti ed oneste, facenti capo ad operatori seri e corretti.
La invito a rispondere a ciascun singolo punto e per ultimo a suggerire , se li conoscesse, i contatti diretti di Tripadvisor ed Expedia con sede in Italia ed il responsabile dei dati sensibili ex Dlgs 196/2003.
PER IL SIG. ANDREA.PD :
Finalmente qualcosa si sta muovendo e si sta creando un gruppo per difendere i nostri giusti diritti e la nostra professionalità la invito a leggere questo articolo su questo blog: http://www.bookingblog.com/tripadvisor-albergatori-italiani-uniscono-per-combattere-recensioni-false/ e a prendere contatto con chi è citato come capofila
L’iniziativa è valente e penso che unendo la forze e creando massa critica, gli effetti potranno essere maggiori anche se non escludo azioni singole anche per richiesta di risarcimento danni.
Io personalmente sto pianificando un lancio di un marchio di qualità da inserire nella pagina iniziale del mio sito: “Expedia Free” struttura di qualità, convenienza, tradizione e trasparenza che chiaramente , sarò felice di concedere in uso a chiunque voglia fregiarsi di questo titolo.
Iniziamo col difenderci e poi passiamo al contrattacco…dovrebbero esserci molti concorrenti di Expedia che sarebbero felici di raccogliere in esclusiva strutture che non accettano la politica sporca e monopolista di Expedia e siti collegati e controllati.
…e poi per spiazzare questi operatori farlocchi è sufficiente applicare una politica dei prezzi asimmetrica ….allora si, che il web 2.0 diventerebbe un boomerang affilato per le loro mani ingorde!
Gli rimarrebbe il controllo delle catene alberghiere che non si possono permettere la nostra agilità di movimento!
Visto che non possiamo cancellarci dai loro portali e loro manipolano le informazioni per “orientare” le prenotazioni verso coloro che pagano meglio, spiazziamoli applicando tariffe che li fanno apparire non competitivi: siamo noi i titolari dei servizi di offerta turistica e non loro!
Rimaniamo in contatto per gli sviluppi.
Cordialmente
Alla Dolce Vita
Commento da sfarinel — 2 Settembre 2009, alle ore 20:15
Salve AllaDolceVita,
come vede ho pubblicato il suo commento e le rispoderò nuovamente punto punto anche sul blog anche se oggi abbiamo avuto modo di confrontarci telefonicamente per 48 minuti scambiandoci cordialmente i nostri punti di vista (che evidentemente continuano a divergere)
Lei scrive:
“Per sua ammissione non tutto ciò che è pubblicato è autentico veritiero e corrisponde a realtà…in altre parole è un ricettacolo di informazioni false, non certificate e non certificabili, manipolate”
Non ho certo affermato questo e la seconda parte della frase è solo farina del suo sacco.
Quello che ho più volte ripetuto è che le recensioni false presenti su TA (che certamente ci sono) sono TUTTE e ripeto TUTTE inserite da abergatori (la maggior parte di questi falsi sono review positive che l’albergatore inserisce o fa inserire per suo conto al fine di favorire la propria sruttura o di mitigare le recensioni cattive e vere lasciate dagli utenti – solo una piccola minoranza sono falsi negativi lasciati da albergatori per penalizzare competitor)
1) Guardi che si sbaglia. Le ho scritto diverse volte e abbiamo discusso in merito anche telefonicamente. Comunque le farò avere l’elenco delle risposte così magari si rinfrescherà la memoria.
Per chiarezza il mio username è sfarinel e scrivo articoli e commenti sempre e solo con questo utente.
Per quanto riguarda il link pubblicitario (adwords) acquistato da TA con il nome della sua struttura, putroppo è prassi consolidata ed attuata da tutti gli intermediari. Prassi che non condivido e per la quale comunque può rivolgersi a Google richiedendo che il suo BrandName non possa essere acquistato come keyword.
Un’altro consiglio che posso darle nel frattempo è quello di acquistare anche lei la stessa keyword su adwords proteggendo il suo nome in modo che venga primo nei risultati a pagamento.
2) Come ho già detto non sono un avvocato o un esperto legale, colgo quindi il suo consiglio di approfondimento.
a- verificherò (il dubbio è se TA possa essere considerato editore)
b- questi ritengo di conoscerli ma non so se ed in che forma possano essere estesi alle aziende (hotel) oltre che alle persone.
c- ho tiranto in ballo amazon e potrei citarle migliaia di siti web, eccomerce, community e social networks che riportano recensioni di prodotti o servizi (libri, elettrodomestici, crociere, apparecchi medicali, servizi ospedialieri, abbigliamento, musica, attrazioni turistiche, ecc).
Non vedo alcuna differenza: in tutti questi casi l’utente finale esprime il proprio (soggettivo) giudizio sul prodotto/servizio/esperienza a beneficio di tutti gli altri utenti.
3) Spero per lei che sia anche recensita bene.
In realtà nessuno di questi portali puù provare che il cliente abbia soggiornato, ma solo prenotato. e sono comunque tutti violabili in quanto l’albergatore può autoprenotarsi sul portale al solo fine di lasciarsi recensioni false positive.
Queello che mi sembra di capire è che a lei non interessa davvero un sistema inviolabile (impossibile ed UTOPICO) ma semplicemente che possa essere aggirato e gestito solo da lei stesso.
4) Non c’è nessuna tecnologia superiore ne in trip advisor ne in nessun altro sito.
Ogniuno di questi siti implementa una serie di controlli più o meno efficaci ma tutti indistintamente aggirabili in un modo o nell’altro.
Mi chiedo però quale interesse avrebbe un utente (che non sia un albergatore suo competitor) a lasciare una recensione positiva o negativa che sia su una struttura ricettiva nella quale non ha mai soggiornato.
5) Concordo con lei, ma trip advisor non è una canale di vendita in quanto a lei e al cliente finale non vende niente. Se lei decide di non essere presente sui portali che fanno pubblicità su TripAdvisor è liberissimo.
6) TripAdvisor non sta erogando un servizio a lei ma agli utenti finali. NON è un suo fornitore.
Per quanto riguarda Expedia se non decide deliberatamente di esserci e non firma contratti in merito, di sicuro non la mettono in vendita sul loro portale. Attenzione però perchè Expedia come altri intermediari prendono l’inventario anche da GDS per alcune destinazioni, pertanto faccia attenzione al contratto che firma con la società che distribuisce la struttura ricettiva su GDS.
7) Certo, lei come tutti gli utenti del mondo, può decidere di non utilizzare TripAdvisor non consultandolo. Evidentemente se milioni di utenti lo utilizzano è perchè ci trovano del valore (peraltro a costo zero)
8) punto inesistente
9) Questo credo sia il vero punto dolente e terreno fertile per la battaglia legale.
Credo che se un qualsiasi sito di recensioni consentisse agli hotel di decidere se esserci o meno, tutti gli hotel con giudizi negativi ne richiederebbero la rimozione e l’utilità del sito sarebbe di gran lunga minata. Pertanto ritengo che TA e company faranno di tutto per evitare che ciò accada.
Non escludo però che con le appropriate vie legali si possa ottenere la rimozione ed un precedente che potrebbe sconvolgere gli attuali equilibri.
Da consumatore ritengo che se ciò avvenisse sarebbe un peccato perchè per gli hotel così come per gli altri prodotti/servizi, le recensioni degli utenti (Tutte) sono un eccellente sistema per scegliere consapevolmente ed evitare fregature.
10) Giro direttamente il suo quesito a TA e a tutti i responsabili degli altri siti di recensioni (Trivago, Zoover, ecc) che vorranno rispondere.
11) Lei dice di non aver nulla di personale nei miei confronti: e vorrei vedere !!! Ci mancherebbe altro !! con tutto il tempo che passo a leggere e rispondere ai suoi commenti, o al telefono con lei 🙂
Lei fa bene ad argomentare il suo punto di vista anche se mi consenta di dire che molte delle dichiarazioni che fa sono tuttaltro che oggettive, rappresentano invece il suo pensiero che perlatro di fatto ritiene incontestabile (in quanto verità.)
In questo momento storico, nel pieno del web 2.0, il controllo delle informazioni e dei brand è nelle mani degli utenti finali e non delle aziende (vale anche per la mia) e penso che sia in atto un processo inarrestabile che trasformerà il modo con cui utenti ed aziende interagiscono.
Volersi opporre a questo processo penso si controproducente se non impossibile
12) Sono felice per lei che la sua strategia le stia dando buoni frutti.
A mio avviso Tripadvisor e i siti di recensioni sono un po’ lo specchio della soddisfazione del cliente.
Se il cliente è molto soddisfatto del servizio e dell’accoglienza lascerà un commento positivo.
Se il cliente ha avuto un esperienza “neutra” dificilmente lascerà commenti.
Se il cliente ha avuto un’esperienza negativa (servizio scortese, sporcizia, ecc) sarà sempre più probabile che lasci un commento negativo.
Spero di aver risposto in modo per lei soddisfacente a tutti i suoi quesiti.
Cordiali Saluti,
Sergio Farinelli
Commento da AllaDolceVita — 7 Settembre 2009, alle ore 17:54
Per il Sig Leaonardo: grazie della segnalazione!
Mi auguro che serva a tutti coloro che sono stati diffamati, ma anche a tutti coloro che intravedono una limitazione al libero mercato ed alla libera concorrenza nel sistema Expedia-Tripadvisor.
Cordialità
Alla Dolce Vita
Commento da Leonardo — 16 Settembre 2009, alle ore 09:17
Per Alla Dolce Vita e gli altri interessati anche quest’anno a Firenze si svolgerà la BTO il link è il seguente http://buytourismonline.com/ il e sarà presente il Sig. Robert Frua (n.d.r. di TripAdvisor) ecco il link del programma: http://www.buytourismonline.com/index.php?BTO-novembre-2009
se viene organizzata come lo scorso anno ci sarà modo di fare qualche domanda direttamente a lui
Saluti
Commento da AllaDolceVita — 16 Settembre 2009, alle ore 15:37
MEssaggio del 07 Settembre 2009
Sig. Farinelli torniamo a bomba sull’ultimo argomento trattato per proseguire i punti affrontati.
4) La falsità di una recensione scaturisce in primis dall’anonimità che caratterizza il sistema escogitato da Tripadvisor-Expedia.
Una recensione falsa nasce da diversi interessi:un gestore o albergatore che scrive il falso per diffamare la concorrenza e/o elogiare la propria struttura, un burlone che pubblica per divertimento ( il cyber vandalismo non è fantascienza !) , un viaggiatore che usa la recensione come arma per estorcere qualcosa che non ha diritto o è un plus non dovuto ed ove non ottenesse lo sperato, scrive per vendicarsi , un viaggiatore che scontento di qualche cosa, trasforma un normale imprevisto in una vacanza da incubo ispirandosi ai film horror americani :- )
Tutto ciò si potrebbe evitare molto semplicemente ….sfruttando l’esperienza civile di chi ha capito che non si può svincolare il lancio di una accusa dalla identificazione di chi la lancia e senza prove certe e soprattutto rendendo consapevole l’accusante delle conseguenze del falso e della diffamazione.
5) Farinelli…mi aspettavo da lei un po’ più di fair play!
Tripadvisor non vende niente…ma lo fa Expedia e co, tramite un link diretto!
Ma perché vuole nascondere questa verità anticoncorrenziale e mastodontica dietro un mignolo della mano-morta di Tripadvisor?!
Le ribadisco il concetto: nessuno può imporre un servizio di vendita , a maggior ragione se questo configura concorrenza sleale!
6) e 7) Il decidere di non essere presente su Expedia diventerà presto un elemento distintivo di qualità e trasparenza: Tripadvisor è la stessa buccia di banana dove Expaedia sta perdendo di credibilità verso i viaggiatori stessi che hanno iniziato a conoscere i “lati oscuri” di Tripadvisor Expedia…che altro non sono che biechi tentativi di monopolizzare il libero mercato.
Questo è vero web 2.0!
Il punto 8) me lo definisce inesistente?! Ma alla luce di quello che sta accadendo e delle spiegazioni legali, che mi auguro reperirà quanto prima lo ribadisco a gran voce: Siamo in democrazia e se voglio evitare di utilizzare un servizio trappola e manipolabile come Tripadvisor, sono libero di rifiutarlo
9) Ma allora proprio non riesco a spiegarmi! Il valore delle recensioni ( AUTENTICHE) è palese: strumento di scelta per il viaggiatore che al contempo premia le strutture migliori.
BEN VENGA QUESTO STRUMENTO.
Ma per offrirlo ci si deve rendere conto che il sistema deve poter consentire l’identificazione dello scrivente ed al contempo la certificazione del collegamento incontrovertibile fra recensione e prenotazione andata a buon fine.
Tutto il resto è fuffa, aria fritta, asini che volano ( non come il mitico Valentino Rossi, eh! ) ecc ecc.
Perché non mi dice cosa pensa in relazione a questa tesi? Non le sembra un sistema più affidabile? Non le sembra che questo sistema veramente consentirebbe una trasparenza che allo stato attuale è solamente una speranza irraggiungibile per Expedia-Tripadvisor?
10) Finalmente plaudo ad una azione concreta che può dare voce ai silenzi chiassosi che hanno ingenerato con il loro comportamento prepotente!
Le anticipo che sono in attesa di risposte dal Sig. Aggiato di Zoover…
11) Un dialogo costruttivo è sempre auspicabile e lei, a differenza di Expedia e Tripadvisor risponde ed interagisce con chi pone domande.
Non ritengo le mie essere verità assolute, infatti cerco un confronto che mi porti a ripensare ciò che affermo, ma fino ad ora , alcuna delle ragioni che diversi interlocutori, hanno portato a dispersa di Expedia-Tripadvisor, mi hanno convinto sul valore, la buona fede e la trasparenza di questi siti…che ci posso fare?!
Ma sono aperto a valutare altri punti di vista che mi dischiudano questo modo di meraviglie che è mostrato agli occhi dei fan di Tripadvisor Expedia!
12) I siti di recensioni SERI possono offrire una immagine alquanto corrispondente alla sostanza di ciò che si offre in termini di locazione turistica e servizi annessi, sono d’accordo con lei…ma non Tripadvisor ed Expedia.
La ringrazio per il consiglio riguardante la richiesta di cancellazione del nome della mia struttura come link a pagamento sponsorizzato da Expedia per continuare a diffamarmi e vendere la concorrenza.
Cordialità
Alla Dolce Vita
Commento da AllaDolceVita — 16 Settembre 2009, alle ore 16:02
Gentile Sig. Leonardo,
grazie per la segnalazione dell’evento che già è nella nostra agenda… 🙂
Anche il Sig. Frua ha ricevuto parecchie delle mie richieste di chiarimenti e spiegazioni, ma non ha mai risposto ( rfrua@tripadvisor.com )…magari coglierà questa bella occasione per rispondere ai vari quesiti che si stanno preparando.
E se mai ci leggesse o fosse avvisato, da coloro che leggono questo blog per conto di Expedia, lo invitiamo a rispondere anche qui…
Ecco le domande:
1) come fate a CERTIFICARE che chi scrive ha EFFETTIVAMENTE soggiornato
nella struttura oggetto di recensione ?
2) come fate a GARANTIRE che a scrivere non sia un FALSO ospite o un
concorrente sleale o un burlone ?
3) come fate ad ASSICURARE che il relato dal “potenziale” ospite, sia
confacente all’accaduto ?
4) come fate a garantire la verità , la genuinità, l’originalità e la provenienza della recensione ?
( Ciascuna caratteristica ha un valore ben specifico che necessita di trattazione ad hoc!)
5) In cosa consistono i controlli che effettuate ( si richiede una dettagliata descrizione ) e su quante recensioni, di quelle che dichiarate essere pubblicate, sono stati effettuati?
6) Riferimento al Dlgs 196/2003: su quale principio mostrate dati sensibili della struttura come nome, indirizzo, foto e dettagli e nomi del personale quando NON HAVETE MAI RICEVUTO UNA LIBERATORIA SCRITTA a tale scopo?!
7) L’interfaccia Italiana http://www.tripadvisor.it non rende pubblica la sede legale, amministrativa i recapiti telefonici e il nominativo del responsabile della gestione dei dati sensibili: perchè?
8) Vogliano tutelarci contro le diffamazioni che pubblicate: si richiedono i dettagli fruibili per l’identificazione degli scriventi, che , a quanto affermato nel vostro sito, devono registrarsi per rendersi riconoscibili sul vostro archivio.
9) Ove aveste ottenuto informazioni riguardanti il soggiorno delle persone che hanno scritto le recensioni false e diffamanti, si richiede di conoscerne i dettagli ( sito di prenotazione e tutto quanto si riferisca alla potenziale prenotazione ).
10) Quante delle recensioni che pubblicate sono vere e facenti capo a soggiorni reali e riconducibili ad utenti unici ed identificabili ?
11) Perché pubblicate lo slogan “Get the Truth then go” che offre il contenuto del sito come veritiero, quando non potete certificare la fonte e la veridicità di ciò che è asserito nelle recensioni?
Tripadvisor, colga questa occasione per rispondere pubblicamente ed evitare che rimanga una ombra sul suo servizio…è tutto gratis e ne gioverà la sua immagine! :- )
Hahahahaha… chi lo avrebbe mai detto che gli invitanti, alla fine si trovano ad essere gli invitati!
Cordialità
Alla Dolce Vita
Commento da marghe — 16 Settembre 2009, alle ore 17:02
Gentile Alla Dolce Vita,
dopo aver letto più e più post da lei inviati, contenenti richieste di questo tipo a Tripadvisor, sento davvero il bisogno di ricordarle che, sebbene le sue domande siano legittime, questo blog, Booking Blog, NON E’ TRIPADVISOR.
Tripadvisor è diventato una delle realtà più significative ed uno dei fenomeni più interessanti del Travel 2.0 e sarebbe assurdo e sbagliato ignorarlo e non mettere al corrente i nostri lettori sui suoi sviluppi e cambiamenti.
Booking blog è nato come banco di scambio e informazione e quindi cerca di assolvere ai suoi obiettivi nel migliore dei modi: occupandosi dunque anche di TripAdvisor.
Le domande che lei pone sono rivolte a un individuo e ad un’organizzazione specifica che evidentemente non frequentano, non leggono o magari semplicemente non sono interessati ad interagire su questo blog.
Inoltre, ha già rivolto le sue domande più e più volte e in diverse discussioni in modo ridondante e non più costruttivo.
La inviterei a questo proposito ad intervenire al BTO, dove potrà incontrare la suddetta persona e rivolgergli le sue domande. Per quanto riguarda la sua attività sul blog, la prego di non insistere oltre su questo argomento, ormai largamente indagato e non più produttivo.
Solitamente mi tengo in disparte in queste discussioni, ma questa volta, come parte di Booking Blog, ho sentito davvero la necessità di esprimerle questi pensieri. Spero capirà cosa intendo
Margherita
Commento da AllaDolceVita — 16 Settembre 2009, alle ore 18:13
Buonasera Sig.ra Margherita,
grazie per il suo messaggio.
Concordo con lei, ma l’argomentazione di questa discussione è Tripadvisor.
Questo blog è indicizzato bene ed è letto anche dall’ufficio stampa di Tripadvisor…altrimenti che ufficio stampa sarebbe?!
TA è considerato il più grande sito di recensioni, che come ha detto giustamente lei, sta caratterizzando questa parte evolutiva del turismo 2.0
Ma viste le caratteristiche, ho richiesto in precedenti interventi anche di poter citare e discutere di altre realtà del settore turistico, che offrono recensioni magari certificate e legate a prenotazioni andate a buon fine, ma mai nessuno ha fatto alcun esempio.
Per fortuna il mercato è ampio ed offre alternative, perchè non ne parliamo?
…probabilmente potrebbe essere un buon banco di prova anche per fare paragoni e consentire sia ai viaggiatori che agli operatori di poter orientare meglio la propria scelta, che ne pensa?
Cordiali saluti
Alla Dolce Vita
Commento da marghe — 17 Settembre 2009, alle ore 10:04
Guardi,
è molto probabile che TA sappia della nostra esistenza e noi saremmo davvero felici se intervenissero in questa sede, ma non possiamo obbligare nessuno ed evidentemente loro non sono interessati o non si sentono di trattare l’argomento ed interagire con gli utenti qui su questo blog.
Per quanto riguarda il trattare anche di altri spazi di recensioni, con regole più o meno diverse di controllo commenti, abbiamo cercato anche noi di sollevare l’interesse su altre realtà, come abbiamo fatto negli articoli Non solo TripAdvisor: i social network turistici dove l’hotel deve farsi conoscere , che lei sicuramente avrà letto.
Abbiamo anche discusso dei diversi sistemi di controllo delle recensioni false nel post Come controllano le recensioni false i social network?“.
Certo è chiaro che dal momento che la maggior parte degli utenti fa riferimento a Tripadvisor, che ha raggiunto ormai dimensioni notevoli, non possiamo evitare di trattare l’argomento. Però si ricorderà che ci siamo per esempio occupati di Trivago e delle sue interessanti features, e del nuovo sito Nextstop.
Attualmente c’è Expedia, che permette di rilasciare commenti solo a chi ha realmente soggiornato nella struttura, ma si sa, è un’OTA e quindi non assimilabile ad un social network turistico.
Penso sinceramente che il problema del controllo recensioni esisterà sempre… ci sono troppi escmamotage che utenti ed albergatori possono utilizzare per agire a loro piacimento e poi, come abbiamo già detto… sono semplicemente opinioni, soggettive e per cui non da tutti condivisibili.
Lei ha ragione, le alternative a TA ci sono e sicuramente molti utenti le conoscono. Anche noi, come abbiamo già fatto e continueremo a fare, cercheremo sempre di orientare l’albergatore a guardare oltre e prendere in considerazione tutte le oppurtinità del web 2.0!
Commento da AllaDolceVita — 21 Settembre 2009, alle ore 13:36
Salve Margherita,
grazie per il suo commento.
Sa che l’anima del web 2.0 è anche il blog, e se una società che è chiamata in causa direttamente o indirettamente, in queste agorà sintetiche, decide di latitare o non rispondere , poi se ne prende tutte le conseguenze.
Avevo letto il secondo argomento che ho commentato, ma il primo mi era sfuggito.
Ora l’ho letto.
Ho visionato i portali suggeriti e rimango di una idea: finchè il motore di prenotazioni possiede e controlla anche quello che viene spacciato come spazio libero sul quale rilasciare commenti e recensioni sulle strutture, si configurerà sempre un conflitto di interessi.
Soprattutto se non si certifica la fonte ed il contenuto.( come fa Tripadvisor o altri portali che lo scimmiottano…)
Uno spazio veramente indipendente , dove chiunque possa esprimere opinioni relativamente ad alloggi turistici, per essere tale, non deve sicuramente appartenere ad un soggetto che, al contempo, è una agenzia di viaggio.
Questo si avvicinerebbe molto di più al concetto di vero web 2.0.
Per ovviare ai problemi ancora irrisolti, qui ed in altre discussioni sollevati, quando si configura una agenzia di viaggio che consente ai propri clienti potenziali e non, di rilasciare recensioni, è necessario eliminare l’anonimità e garantire un collegamento vero fra prenotazione e recensione…
Concordo con lei che anche questo sistema sarebbe aggirabile, ma sempre in misura estremamente ridotta, rispetto alla giungla fino ad oggi proposta.
Alla luce di quanto esposto, e resi coscienti i potenziali lettori che l’informazione ha le caratteristiche di originalità, identificabilità e genuinità, sicuramente il lettore sarebbe più tutelato e veramente coadiuvato nella scelta, senza manipolazioni o abusi vari.
E se fosse l’OTA a proporre tutto ciò, non ci vedo niente di male….il primo operatore che offrirà questa informazione, vincerà la fiducia del mercato….che vale molto di più del mercato come numero di prenotazioni andata a buon fine…sto parlando di fidelizzazione del cliente e capacità di garantirsi un flusso che va ben oltre la singola prenotazione.
Cordialmente
Alla Dolce Vita
Commento da sfarinel — 22 Settembre 2009, alle ore 16:48
Salve AllaDolceVita,
per la prima volta credo di essere assolutamente daccordo con quanto ha scritto e di condividerne in pieno le osservazioni.
In effetti TripAdvisor nasceva con i migliori propositi per essere davvero uno spazio aperto ed indipendente. E fino a che furbi, furbini e diffamatori (non se ne offenda, ma spesso gli stessi albergatori) non lo hanno preso di mira il loro slogan “Get the Truth than Go” era vero e vincente.
Poi Expedia ha comprato TripAdvisor e lo scenario è certamente cambiato.
Che il conflitto di interessi in una certa misura esista è innegabile ed altrettanto vero è che TA non si è certo sforzata per fare chiarezza sui punti che ormai ben conosciamo.
Speriamo che tutto il tam-tam mediatico che si sta scatenando sulla questione (e noi di Booking Blog – QNT Hospitality non ci siamo certo tirati indietro) faccia presto cambiare le cose.
Credo che alla lunga ci guadagnerebbero tutti (utenti, TA, albergatori onesti, Expedia e le altre OTA)
Saluti,
Sergio Farinelli
Commento da AllaDolceVita — 29 Settembre 2009, alle ore 19:13
Buonasera Sig. Farinelli,
plauso al suo intervento.
Guardi, io non mi sento assolutamente chiamato in causa quando scrive, a ragione, di albergatori poco onesti che adulterano la loro immagine, scaturente dall’abusiva vetrina di Tripadvisor-Expedia, scrivendo il falso, con recensioni autoreferenziali.
Per quanto mi riguarda non interagirò in alcun modo sulla piattaforma di Tripadvisor.
Ho altre azioni da portare avanti!
Sono per la chiarezza, senza distinzioni per le parti, sia che si tratti dell’editore, che delle strutture che sostanziano il valore dell’archivio.
Poi, a ragion di precisione, c’è da annoverare la casistica in cui la recensione pubblicata non sia imparziale.
Il significato di imparzialità implica l’oggettività e l’obiettività del relato…cosa che è impossibile da certificare per punti di vista soggettivi, a maggior ragione se a scrivere è una persona che vuole colpire e causare danni nella misura più devastante possibile.
Ciò avviene SEMPRE quando il cliente dell’albergo o l’ospite della struttura extra alberghiera , si sente, “magari” non a ragione, violentato e trattato come un animale da soma, cosa per la quale, amplifica all’inverosimile i lati negativi della sua permanenza e annulla quelli positivi.
E tutto ciò è consentito grazie ad una scelta ben precisa di Expedia e Tripadvisor…
Le propongo, come la propongo a tutte le lettrici ed i lettori, di questo articolo, una riflessione: il punto di debolezza insanabile, per un sistema come Tripadvisor, è proprio l’anonimità dello scrivente.
Questo è un paragone forte , ma calzante: un attentato terroristico è la massima espressione dell’anonimità, non pensa?
Guardi quante analogie: agire nell’ombra, colpire e scappare…
L’anonimità è l’arma migliore dei/delle vigliacchi/e, perchè chi ha il coraggio di affermare la verità, non deve nascondersi.
…e questo vale sia per le recensioni false positive, che false negative!
Un portale come Tripadvisor ed il suo proprietario Expedia, non fanno altro che alimentare questo comportamento che è lontano anni luce da ciò che viene millantato essere uno spazio in cui esprimere liberamente e democraticamente le proprie idee.
La democrazia passa sempre attraverso la responsabilità e la forza della verità e mai attraverso l’ombra e l’anonimità che regalano, al/alla vigliacco/a, la possibilità di colpire senza essere rintracciabile e riconoscibile.
Chi avalla Expedia tramite Tripadvisor, sta consapevolmente, o meno, accettando questo lato oscuro che non è democrazia, ma solamente l’espressione più bieca e torbida della prepotenza e dell’arroganza.
Voglio comunque spezzare una lancia a favore del fatto che le recensioni scritte da persone e viaggiatori VERI ed IDENTIFICABILI, donano ai portali che ne garantiscono queste caratteristiche, ( con l’unico metodo concreto di consentire la recensione solo a chi ha portato a buon fine una prenotazione ) una credibilità ed una concretezza che Tripadvisor ed Expedia non avranno mai.(…inclusi i portali che stanno nascendo scimmiottando questo modello colabrodo!)
Ben venga il web 2.0, ma vero e non manipolato a scopi commerciali come sta facendo Expedia con Tripadvisor.
Fino ad ora gli unici a guadagnarci sono proprio i signorotti di Expedia- Tripadvisor, perché ci sta rimettendo pesantemente tutta la categoria dei proprietari e gestori delle strutture turistiche, ma soprattutto…e qui viene il bello…proprio coloro che avrebbero dovuto essere i beneficiari del servizio: i viaggiatori!
Ingannarli con informazione non veritiera e fuorviante significa drogare il mercato e truffare tutti gli utenti finali.
In tanti ci auguriamo, come se lo augura lei, che le cose cambino, veramente per il bene ed il vantaggio di tutti…addirittura se pensassero onestamente e correttamente, anche per Expedia-Tripadvisor!
Cordialità
Alla Dolce Vita
Commento da allevalli — 7 Ottobre 2009, alle ore 08:30
è la prima volta che scrivo,per avere anche qualche consiglio per schiarirmi le idee.
Son stata inserita a mia insaputa nel 2006 sù tripadvisor,qualche cliente che è stato nella mia struttura( non è un hotel)a scritto qualche commento ogni tanto, ne ho avuto uno negativo ( poor) nel 2007 ,ma me lo aspettavo ,un matrimonio inglese,con tanto caos e per quella settimana non ho mai saputo quante persone erano,c’era gente che veniva è andava dagli hotel fiorentini e certamente non potevo stare con il fucile in mano a chiedere di continuo documenti!poi alla fine per la sparizione di 20 asciugamani che io ho fatto presente a chi ha prenotato,apriti cielo,seguente commento negativo sù trip,ma non importa,sono cosa che si possono accettare e replicare.
Quello che non riesco ad accettare che dopo la mia struttura che appare dal 2006 sù tripadvisor,nel mio paesino ci siano attualmente 3 strutture che mi hanno sorpassato nella classifica nonostante il loro inserimento dopo la mia ( che ripeto è stata fatta volontariamente dai miei clienti,perchè non ho la dimesticatezza con le lingue quindi non mi azzardo a chiederla)ho notato che le 3 strutture hanno il sito gestito dalla stessa web agenzy con aggangi in google ( almeno questo è quello che mi ha riferito un loro incaricato quando ho chiesto un preventivo per il mio sito,e che io non ho più fatto fare aloro.Che io diavolo proprio non capisco come faccino in un anno a ricever tanti commenti positivi e tutti al 100% ,ma non c’è stato nessuno ,ma dico nessuno che magari che sò forse non riusciva a dormire ,per via del traffico notturno che la sua finestra dà sulla strada comunale?oppure per un’altra struttura che sò per la strada sterrata impossibile?
oppure che una si trova a pochi metri in linea d’area dalla discarica?
l’odore non lo hanno sentito?.
Eppure queste strutture hanno al 100% commenti positivi.
E credo anche di sapere perchè.
I primi di giugno mi scrive uno dello staff di tripadvisor ( perchè la mail proveniva da loro sito)se avevo posto per 10 giorni a luglio ,e volevano il miglior prezzo possibile considerato che loro lavoravano per tripadvisor.Ebbene io ho fatto il mio prezzo ,ma non se ne è saputo più nulla,un’altra struttura li ha accolti gratis ed io ho cominciato a vedere pubblicati commenti negativi alla quale ho gentilemente replicato e pubblicato, ma non solo ieri ricevo una mail da tripadvisor in cui mi si comunica quanto segue:
Hello,
Thank you for writing to TripAdvisor with your concerns. We take accusations of review fraud very seriously and invest a great deal of energy and resources to ensure the integrity of the content found on our site. TripAdvisor aims to provide a level playing field for both travelers and business owners, and we are deeply committed to ensuring that the information found on our site is pure and unbiased.
We will review your listing for potentially biased material and will make any changes to the site we deem necessary. Please allow up to 14 days for our investigation to be complete. You will not be contact with the details of our investigation, as this information is proprietary in nature.
In the meantime, we certainly encourage you to write a response to be posted on our site. We understand that there are two sides to every story, and many owners/managers take advantage of their right to respond professionally on our open forum when they find a negative review.
We will be glad to post your response to the review in the same section of our site. Your response will appear below the user review in question. See instructions below at the following link:
http://www.tripadvisor.com/pages/management_response.html
Please note our Notice and Takedown procedures and return the necessary information if you please:
http://www.tripadvisor.co.uk/pages/noticetakedown.html
Thank you again for highlighting your concern. We are constantly refining our automatic filters and editorial training based on feedback like yours, so we very much appreciate hearing from you.
Best Regards,
xxxxxxxx
TripAdvisor Support Team
ref:00D8LC7N.50087fxil:ref
io mi affretto a rispondere subito con questa mia:
Dear xxxxxx
I am not interested to appear on tripadvisor,there are few relistic review of the guests written in your web site,but it’s not a problem for me.
Even your chart is useless for me.
I have never written to tripadvisor, i’m surprised of your e-mail.
Go on this way.
Best wishes
P.s.don’t write me anymore
con successiva rimozione da parte mia delle risposte che avevo dato ai due commenti negativi.
cosa pensare ? che qualcuno scrive al mio posto anche? oltre a ricevere questi 2 commenti negativi ( che vengono dallo stesso paese)qualcuno si diverte anche a scrivere al mio posto?
Non riesco a capire,qualcuno può chiarirmi le idee.
Grazie
Commento da AllaDolceVita — 7 Ottobre 2009, alle ore 17:24
Salve Allevalli,
benvenuta sul blog.
Purtroppo anche lei è vittima di questo sito trappola che è Tripadvisor.
I commenti positivi si possono falsificare tanto quanto quelli negativi, e questa non è una novità.
Molti albergatori e gestori , hanno giustamente trovato il modo e la maniera per poter rendere innocue recensioni diffamatorie false e non veritiere, semplicemente “producendo” recensioni positive che hanno fatto scalare in seconda pagina quelle negative e rendendole statisticamente poco “significative”.
Su questo sito trova come fare: http://club.quotidianonet.ilsole24ore.com/sosalbergatori/quanto_costa_una_recensione_su_tripadvisor
Io le sconsiglio di entrare nella nassa ( rete da pesca che cattura i pesci, ingannandoli con esche che si trovano dentro un “labirinto” di reti, intrappolandoli ) avallando il sistema, scrivendo la sua “difesa” su Tripadvisor: questo li renderebbe più forti e credibili e pronti a sferrare l’attacco successivo che si concentrerà nell’”invitarla” a dare disponibilità delle sue camere sui motori di prenotazione facenti capo ad Expedia, che possono arrivare a ottenere oltre il 30% del valore della prenotazione andata a buon fine!!!
…senza considerare il furto di visibilità che perpetuano a danno di tutte le strutture che vengono listate a loro insaputa, e che servono solo per attirare il potenziale viaggiatore, il quale, una volta letta la o le recensioni, si trova, sulla stessa pagina, le strutture prenotabili in alternativa, addirittura listate in ordine di distanza in metri!!!!!
Purtroppo questo teatrino malsano ed ingannatore di Expedia-Triapdvisor, rafforza la sua veridicità proprio con le risposte prodotte dalle vittime ( noi gestori delle strutture turistiche ) alle recensioni vere o false e nella maggior parte dei casi diffamatorie.
….ed il diffamatorio si riferisce ad una recensione negativa ogni oltre plausibile ragione, a fronte di ciò che sia realmente accaduto, ed alla oggettiva INCAPACITA’ di poterla offrire come IMPARZIALE….cosa che invece Expedia-Triapdvisor millanta pubblicamente!
Sarebbe interessante fare una veloce statistica di quante recensioni positive vengono pubblicate a seguito di una negativa per le “migliori” strutture in classifica Expedia-Tripadvisor….
La invito a leggersi questa discussione molto interessante su come ci si sta organizzando per far capire ad Expedia-Tripadvisor che questo non è il far west: http://www.bookingblog.com/tripadvisor-albergatori-italiani-uniscono-per-combattere-recensioni-false/
Mi auguro di averle dato qualche elemento in più per comprendere questo fenomeno, e se necessitasse di ulteriori informazioni, questa vetrina è il posto giusto.
Cordialità
Alla Dolce Vita
Commento da mybestplanet.com — 7 Ottobre 2009, alle ore 19:18
Salve a tutti,
avete mai pensato invece di concentrare la vostra attenzione su portali dedicati alle zone in cui la vostra struttura ricettiva è ubicata?
La glocalità è il futuro del booking online. Mi permetto di dirvi questo non perchè me ne sto occupando direttamente, ma perchè credo che il valore aggiunto sia quello di poter dare al turista online la possibilità di avere informazioni che ne expedia ne priceline ne chiunque altro grosso venditore portrà mai dare. In questa maniera il turista sarà più invogliato a prenotare e più facilmente fidelizzabile.
Altro fattore importante è che una giusta commissione deve stare intorno al 12%, le recensioni devono essere verificate con l’albergatore, ci deve essere la possibilità di caricare un video della struttura per chi lo voglia. Se poi il controllo delle carte di credito lo debba fare o uno o l’altro se ne può discutere.
Grazie
Mario Conca
Commento da marghe — 15 Marzo 2012, alle ore 17:59
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