Il turismo italiano è Open to Meraviglia? 

leggi l’articolo completo...1485: Sandro Botticelli dipinge la “Nascita di Venere”, opera conosciuta in tutto il mondo come la “Venere di Botticelli”. La storia dell’arte italiana arricchisce il repertorio con un altro capolavoro, biglietto da visita della nostra ricchezza artistica nel mondo. 

Come avrebbe dipinto oggi Botticelli la dea dell’eros e della bellezza? Chissà se l’avrebbe trasformata in una virtual influencer, impegnata a promuovere la bellezza dei nostri luoghi (comuni) da Nord a Sud Italia. Così ha fatto la nota agenzia di comunicazione Armando Testa, incaricata dal Ministero del Turismo e dall’Ente nazionale del turismo italiano (Enit) di promuovere l’immagine del Bel Paese. 

 

Una campagna da 9 milioni di euro

 

La Ministra del Turismo Daniela Santanché, il ministro dello Sport Andrea Abodi, il ministro degli Esteri Antonio Tajani e l’amministratrice delegata dell’Enit Ivana Jelinic hanno presentato qualche giorno fa a Roma la campagna internazionale di promozione turistica del nostro paese firmata Armando Testa, che fin da subito ha fatto discutere e incassato opinioni contrastanti. 

A partire dal budget allocato: 9 milioni di euro. Ma il fact checking è obbligatorio: chi ha polemizzato sul costo della campagna pensava che l’intera somma fosse destinata all’agenzia Testa. Come ha fatto sapere la società, i fondi allocati servono a pianificare la campagna in 33 mercati chiave per il turismo italiano. 

Spente le polemiche sul compenso, resta il nodo principale: promuoviamo le nostre bellezze in modo efficace? 

 

Open to Meraviglia (?)

 

La Venere del Botticelli sbarca nel 2023, veste i panni della virtual influencer e promette di guidare i viaggiatori alla scoperta del nostro patrimonio. A partire da tre località molto conosciute: Venezia, Lago di Como e Roma, come riportato in un articolo di Wired

Ognuna delle rappresentazioni celebra un luogo comune e anche il video di presentazione della campagna colleziona numerosi stereotipi all’italiana. Se, da una parte, l’intento è di richiamare il nostro Paese con luoghi e monumenti riconosciuti e riconoscibili, dall’altro manca forse un po’ di coraggio nell’accendere i riflettori su quelle realtà meno note ma non per questo – i numeri parlano chiaro – meno meritevoli di essere visitate.  

La pizza napoletana consumata dalla Venere non a Napoli, bensì sul Lago di Como, ci regala il punto più audace della campagna. La valorizzazione del nostro territorio ha davvero bisogno di essere così stereotipata? 

La Venere figlia dell’era digitale posa in contesti che di naturale sembrano avere poco: fotoritocchi a tratti pesanti restituiscono un’idea di bellezza quasi artificiosa, come nel caso dell’immagine al Colosseo.   

Il payoff Open to Meraviglia strizza l’occhio soprattutto alle giovani generazioni, grazie alla ricerca di uno stile evocativo, favorito anche dal ricorso all’inglese. Un ibrido fra due lingue davvero necessario o frutto della volontà di cavalcare i tempi moderni e apparire alla moda?  

Questo è infatti ciò che sembra Italia. Open to Meraviglia: una comunicazione che nell’intento di apparire modaiola veste la Venere del Botticelli con i panni della giovane influencer, che in San Marco a Venezia volta le spalle a una delle piazze monumentali più belle d’Italia per farsi un selfie. L’iniziativa sembra pensata soprattutto per i ragazzi, ma non dai loro coetanei, bensì dagli adulti; mentre mette in secondo piano la storia e la cultura del nostro Paese, la pubblicità lambisce i confini del trash, ispirata da uno stile kitsch, pataccoso e quasi buongiornista tipico dei Boomer. 

 

Troppo presto per tirare giudizi

 

A quanto letto si sommano altre criticità: le riprese del video-promo fatte almeno in parte in Slovenia, la dimenticanza di aver registrato il dominio del sito internet, dove compaiono pubblicità a 6 resort per milionari.  

Al netto di tutto questo, è ancora troppo presto per decretare il successo o il fallimento dell’iniziativa. Più che nella comunicazione, chi ha legittimamente criticato l’impostazione della pubblicità lo ha fatto perché si non riconosce nei contenuti, cuore pulsante di ogni strategia. Ma ad oggi, non possiamo sapere quali saranno i risultati: se il turismo italiano batterà i record del 2019, potrebbe essere anche per la promozione del marchio Italia nel mondo con la campagna firmata da Testa, che si articolerà fra sito web, cartellonistica e attività social.  

Ai prossimi mesi, l’ardua sentenza. 

 

Bene o male, purché se ne parli? – Impariamo la lezione

 

A fronte del clamore suscitato alla presentazione di Open to Meraviglia, l’agenzia Armando Testa ha pubblicato sulle pagine per le inserzioni del Corriere della Sera una lettera di ringraziamenti per la tanta attenzione suscitata. 

Grazie per le migliaia di visualizzazioni, commenti, meme e per le appassionate discussioni di questi ultimi giorni”, si legge in un passaggio del comunicato. Bene o male purché se ne parli non è una strategia vincente: valutare le performance in termini di clamore suscitato senza considerare la qualità delle reazioni è un punto di vista miope. 

Vale per tutti, hotel compresi. Se gli utenti popolassero la rete di recensioni negative e commenti ai vostri post social tesi a screditare l’immagine del vostro albergo, le persone sarebbero incentivate a soggiornare da voi solo perché in rete ne stanno parlando? O i potenziali clienti si guarderebbero bene dal farlo, per niente convinti da testimonianze negative? 

Per costruire un’ottima brand reputation non ci sono alternative: i clienti devono parlare bene del vostro hotel e per farlo devono essere soddisfatti dei vostri servizi. Con un’ottima reputazione online suggellerete le vostre strategie di marketing, guadagnerete visibilità gratuita sui vari portali e abbatterete le ultime resistenze alla prenotazione da parte dei futuri clienti. 

Se per tirare le somme di Italia. Open to Meraviglia. possiamo aspettare, per l’approccio corretto alla web reputation no.  

Nell’attesa di scoprire quanto impatterà la nuova iniziativa di promozione del turismo italiano voluta dal governo, per tutti coloro che non potranno seguire la Venere nel suo tour alla scoperta delle bellezze nostrane c’è l’apposito profilo Instagram da seguire.  

Adesso non dovrebbe mancare più niente: siamo finalmente pronti per partire, nella speranza di tornare con i numeri del comparto più alti di sempre.