Groupon & co: il rovescio della medaglia per albergatori e clienti #1
5 Gennaio 2012Groupon, Groupalia, Let’s Bonus: chiacchierati e criticati, odiati o amati, non c’è dubbio che, trai i fenomeni scoppiati nel 2011, i siti di coupon e vendite flash siano stati uno dei più rilevanti e rivoluzionari.
La loro nascita ha dato vita a un nuovo modo di acquistare, a una scatenata frenesia dell’ultimo minuto e a una corsa agli sconti pazzi validi tutto l’anno che ha lasciato il segno in ogni settore, non solo in quello del turismo. Diciamolo pure, ognuno di noi li ha provati almeno una volta, come cliente o come albergatore. E se non li ha provati, se non altro ha partecipato con attenzione alle alterne vicende di parenti e amici che ne hanno testato le potenzialità.
Noi stessi ci siamo schierati contro l’utilizzo diffuso e poco oculato di questo nuovo canale di vendita (vedi OTA vs. Coupon Site: pro e contro dei due canali verso una sana disintermediazione), pur sapendo che tanti albergatori hanno invece ottenuto buoni risultati e che sono pronti a replicare le vendite su Groupon o su altri coupon site.
All’articolo dedicato a Groupon dello scorso maggio, RdP commentava: “Devo dire che, con luci ed ombre, sono per il momento molto soddisfatta dei risultati ottenuti.” Certo poi proseguiva così: “Un aspetto invece sicuramente delicato è legato alla brand reputation, perché è stato materialmente impossibile accogliere tutte le richieste, generando così delusione e frustrazione che ovviamente viene riversata su di noi.”
Questa valanga di richieste impossibile da gestire non è stata lamentata solo su Booking Blog, a quanto pare ci sono altri casi di albergatori che si sono sentiti truffati, come testimonia il caso, certo estremo ma esemplificativo, dell’hotel Antica Casa Diana di Sardara, che ci è stato segnalato sul nostro Gruppo Facebook.
L’Hotel in questione, ha riportato infatti sul proprio sito ufficiale sotto alla sezione news, delle vere e proprie pubbliche scuse per l’impossibilità di gestire l’enorme quantità di soggiorni acquistati – ma non preventivati – dagli ospiti via Groupon. L’hotel sembra essere rimasto vittima di un perverso meccanismo messo in atto dal sito di coupon, da cui non è riuscito più a tornare indietro.
Ecco alcuni stralci della spiegazione data dall’Hotel Antica Casa Diana sul proprio sito:
Siamo costernati per il Vostro disappunto e oltremodo dispiaciuti per il fastidio involontariamente arrecatoVi e il fatto che nella stessa situazione siaTe in tanti, non fa che accrescere il rammarico di chi Vi scrive. Purtroppo (sia noi che Voi), siamo finiti dentro un “meccanismo impazzito” che Groupon non è stato capace, o non ha voluto, fermare per tempo, nonostante pressanti e reiterate richieste di interruzione dell’offerta, distribuite nell’arco della giornata, a cominciare dalla prima mattina, quando il numero di coupon venduti superava di gran lunga quello preventivato.
Per inciso, il numero di coupon messi a disposizione era inizialmente di 30, portato da Groupon a 50, rassicurandoci però che non se ne sarebbero venduti neanche 30 !!!
Ebbene, Groupon ne ha venduti circa 950, incassando una somma vicina o superiore a centomila euro, prendendo allegramente impegni che ben sapeva di non poter ( o dovere) onorare, ovvero che sapeva di poter ribaltare addosso alla scrivente, per cui……
Il contratto, è stato purtroppo chiuso a ridosso della pubblicazione dell’offerta e non c’è stato il tempo di modificare la stessa offerta così come promesso in forma scritta da Groupon, che a sua volta ha però modificato il contenuto contrattuale unilateralmente. Il tempo utile a disposizione per ospitarVi si riduce quindi a circa 20 weekend, da qui il numero massimo da noi previsto e concordato.
Dopo numerosi quanto infruttuosi tentativi di “sospendere l’offerta”, le uniche due risposte ottenute da Groupon sono state : 1) “visto il grandissimo e inaspettato successo della proposta, la direzione generale ci autorizza in via eccezionale, a comunicarvi che è disposta a liquidarvi anticipatamente almeno il 30% dell’ammontare incassato” (chiaramente da noi rifiutato categoricamente e con diffida); 2) “non vi preoccupate, tutti coloro che non sarà possibile ospitare, verranno rimborsati”.
Da parte nostra, abbiamo sconsigliato da subito l’acquisto del coupon a coloro che chiamavano a Casa Diana per avere informazioni e precisazioni sull’offerta.
Per inciso ancora oggi consigliamo a Tutti di chiedere l’immediato rimborso a Groupon. Ci vogliamo infine scusare con tutti coloro che nelle giornate della scorsa settimana non hanno ricevuto risposta al telefono precisando che questo non è avvenuto per negligenza o maleducazione nostra, bensì per il fatto che le due linee attive, oltre al cellulare erano costantemente occupate dalle otto del mattino alle due del mattino seguente, impedendoci tra l’altro di svolgere la nostra normale attività.
Al momento quindi, avendo rescisso il contratto, non potremo comunque ospitare nessuno, perché il coupon non è più valido ed anche perché Groupon non potrebbe liquidarci le somme dovute a fronte di un contratto cessato.
Casa Diana, col fine di recuperare un po del danno d’immagine subito, sta valutando due ipotesi distinte: 1) ricevere “un certo numero di ospiti” alle condizioni del coupon oppure, 2) ospitare comunque tutti coloro che hanno acquistato il coupon, riservando loro uno sconto particolare, che però non potrà mai essere quello del coupon….”
Che cosa ne pensate? Vi è mai capitato qualcosa di simile o credete che si tratti solo di un caso isolato? Inutile dire che, come vi abbiamo più volte consigliato, è importante vagliare tutti i possibili partner e le condizioni di contratto prima di lanciarsi in una vendita flash, in modo da evitare situazioni di questo tipo.
Commento da Luigi — 6 Gennaio 2012, alle ore 19:05
Nelle ultime settimane ho letto e sentito personalmente molti commenti negativi sulla gestione clienti di Groupon. Vendita ben oltre eventuali limiti imposti permettono a Groupon un bel flusso di cassa immediato, e i rimborsi ai clienti che sicuramente non potranno godere dei servizi acquistati prevedono comunque complesse pratiche e lunghe attese (mesi).
Il caso segnalato non è isolato, anzi sembra quasi la norma. Nella stessa situazione si sono trovate tante attività (di tutti i tipi) che escono dall’esperienza con le ossa rotte: perdite economiche, danni di immagine, stress da superlavoro. Considerando pure che molti clienti fanno incetta di coupon e non hanno la minima intenzione di tornare senza supersconti, personalmente faccio veramente fatica a vedere l’utilità di promozioni del genere, dato che se non erro Groupon si prende il 50% più IVA del prezzo di vendita del coupon, già scontatissimo.
Per i fautori della disintermediazione, che già lamentano percentuali esose da versare alle ota, Groupon credo sia considerato oltre che un danno, una beffa.
Commento da ilgrandeleo — 7 Gennaio 2012, alle ore 10:13
uno strumento costosissimo che contribuisce ad una maniacale impersonalizzazione del rapporto tra struttura ricettiva e cliente.
Commento da ilgrandeleo — 7 Gennaio 2012, alle ore 10:17
camera gratis +30% di commissione …che occasione !!
Commento da falquiantonio — 7 Gennaio 2012, alle ore 15:24
la mia esperienza è pesante…ne sono uscito economicamente con le ossa rotte. Il tema è ricollegabile con le lamentele espresse in altri articoli per l’insostenibilità anche delle Ota. Sono d’accordo per piccola che possa essere la mia struttura di boicottarli tutti assieme. Vi faccio l’esempio di oggi…la mia struttura non è prenotabile sui portali e nonostante non saremo capaci di vendere tutte le unità che abbiamo preferisco così che venderle tutte per poco…commissionato e prendendomi il rischio di ricevere brutte reviews da turisti frustrati. Ci mettiamo tutto l’impegno possibile. Per noi il 2012 sarà l’anno in cui torneremo a fare marketing…saluti…antonio
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Commento da marghe — 16 Febbraio 2012, alle ore 09:11
Riportiamo qui come richiesto da Marco Casarola, il seguente commento:
Ciao a tutti.
Dunque, con i miei alberghi NON ho aderito ai circuiti di Groupon & C., MA…ho preso spunto da essi e, pensando alla mia clientela straniera (non ho bisogno di vendere camere nel weekend dove sono sempre al completo) ho pensato di dare una spinta alle 16 settimane di stagione nelle quali l’occupazione, dalla domenica al giovedì, è sotto al 50-60%.
Ho quindi proposto SOLO sul mio sito un Deal / pacchetto che mi coprirà le spese, grazie al quale la “polpa” del we resterà tale, pubblicizzandolo poi anche in specifica campagna PPC e con newsletter alla mia clientela tedesca, quella alla quale guardo per questa offerta.
Testo MOLTO chiaro e preciso (che infatti i tedeschi hanno colto al volo).
Naturalmente…in questi mesi di casse in sofferenza, 100% di addebito sulla carta di credito.
Risultato: in 48 h, 2.400 visite al sito, 650 visite alla pagina dedicata (www.hotelprincipedilazise.com) più di 100 email elaborate, 37 pacchetti venduti, 16.000 € che domani passeranno in scioltessa sul pos dell’hotel.
Buon deal a tutti.
Marco Casarola – Solieve Hotels